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    "Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso." - Gabriel Garcia Marquez

    Il tempo rallenta, il sangue scorre veloce nelle vene, il cuore batte all'impazzata e tutto sembra più grande ed ingestibile. Sensazioni così forti e travolgenti da lasciare confusi ed impauriti, in preda a mille pensieri e al martellante dubbio di non sapere se si è ricambiati.

    A volte però basta un1 [ continua a leggere]
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    La maggiore difficoltà per un autore è indubbiamente il riuscire a incastrare in maniera coerente e produttiva tutto ciò che gli passa per la mente, soprattutto quando ciò è collegato ad un'ambientazione viva e pulsante. Sui Ishida sembra averlo capito bene, soprattutto dopo il massiccio lavoro creativo svolto durante la stesura della sua opera di maggior successo, "Tokyo Ghoul", un'opera che a modo suo è riuscita a creare un piccolo universo a1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Death Note è un'opera di cui devo ancora capirne il senso. Davvero, proprio non ci riesco!
    Non è per cattiveria, né per anticonformismo di sorta, è che proprio non sono riuscito più a seguirne il filo dopo il 5°/6° volume! Ma andiamo con ordine...

    La trama parte con un'idea tanto semplice quanto geniale a modo suo: Light Yagami è un annoiato quanto intelligente studente delle superiori, figlio di un detective della polizia e profondamente disgu1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Vi è un'idea nella mente di ogni autore, un pensiero fisso capace di portare le persone a percorrere vie alquanto rischiose, che in pochi hanno il coraggio e le capacità di portare avanti: creare un'opera d'arte. Indubbiamente il giovane Hyung Min-Woo, timido quanto talentuoso autore coreano, a pensieri del genere neanche ci passava vicino, eppure a tale traguardo in qualche modo c'è arrivato. Nel 2002, attraverso Daiwon, pubblica la sua prima,1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Un delirio. E neanche in questo modo riuscirei a descrivere bene il turbinio di sensazione che questo volumetto autoconclusivo intitolato semplicemente "Hotel" riesce a scatenare. Boichi, autore noto in Italia per il seinen "Sun Ken Rock", riprende la tematica a lui tanto cara della fantascienza e propone cinque brevi storie, del tutto sconnesse fra di loro, in cui l'uomo appare per quello che è realmente: piccolo, fragile e pieno di complessi e1 [ continua a leggere]
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    La storia del Sol Levante è sempre stata caratterizzata da profondi mutamenti socio-politici, guerre intestine, rivolte e battaglie per la conquista del potere. Allo stesso modo è rimasta però legata ai suoi usi e costumi risultando così agli occhi di chi non l'ha vissuta o studiata perlopiù statica e priva di innovazioni. E questo i giapponesi lo sanno, così come sanno bene che un periodo storico come il medioevo europeo riesce sempre ad attrar1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Ovvero: come ti sforno un capolavoro pur non sapendo disegnare in maniera decente.

    Vi sono opere che nonostante le apparenze ti entrano nel cuore, colpendo le corde più intime dell'animo facendoti riflettere su argomenti profondi e delicati come la vita e la morte, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. "Elfen Lied" è tutto ciò. Nonostante il tratto chiaramente hentai dell'autore, "Elfen Lied" è un manga che incentra le proprie vicende su temi1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Il mercato del fumetto coreano è davvero notevole, soprattutto dopo lo sdoganamento culturale degli ultimi anni. Oramai non è più solo il giappone ad avere il monopolio dell'editoria orientale e a guardare un'opera come "Jackals" si capisce il perchè. Sostenuti da un editore non da poco come Square Enix, Kim Byung Jin e Shinya Murata sfornano un lavoro che a conti fatti non aggiunge nulla al genere seinen, piuttosto rubacchia di qua e di là idee1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Devo essere sincero, non ho mai apprezzato più di tanto i lavori delle CLAMP, li ho sempre trovati stantii e privi di quel qualcosa in più che rende un opera unica ed immortale. Beh, devo ricredermi. Nonostante la vasta produzione del combo nipponico tutto al femminile, l'opera più bella ed originale arriva proprio con Clover, opera breve che all'apparenza sembra essere a tutti gli effetti più un esperimento anzichè un progetto studiato a tavoli1 [ continua a leggere]
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    Oltragioso. Disturbante. Perverso. Esaltante.
    Queste sono le prime parole che balzano alla mente leggendo "Ichi the Killer", seconda opera a lungo termine del navigato Hideo Yamamoto, mangaka dalla abile capacità narrativa nonchè notevole talento artistico. Yamamoto riesce magistralmente a dare vita a personaggi dall'identità disturbata, violenta e senza alcuna percezione del mondo esterno, il cui unico scopo è quello di dare sfogo agli istinti1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Immaginate di dover consigliare ad una persona una commedia romantica da dover leggere. In molti diranno "Urusei Yatsura" di Rumiko Takashi, indubbiamente. Ma se doveste dire a quale opera di questo genere vi sentite più legati, beh, senz'altro la scelta ricadrebbe su "Kimagure Orange Road" di Izumi Matsumoto. Come mai?! Semplice. Quest'opera rivoluzionò letteralmente il concetto di commedia romantica dell'epoca, i primi anni '80, arricchendola1 [ continua a leggere]
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    Masami Kurumada è decisamente un furbone. Conscio del fatto che la sua opera magna, il celeberrimo "Saint Seiya" che a tutt'oggi riscuote consensi e successo in termine di vendite, il nostro caro mangaka ha ben pensato di continuare ad attingere dalla sua gallina dalle uova d'oro sfornando a 20 anni di distanza ben due spin off trattanti avvenimenti antecedenti quelli narrati nel lontano 1986. E se in "The Lost Canvas" abbiamo una cronaca forse1 [ continua a leggere]