Il mio matrimonio felice
Se amate le storie d'amore delicate che mostrino un clima tipicamente e profondamente giapponese, con una protagonista che suscita tanta compassione, allora questo manga fa per voi.
Una buona trama tirando le somme, il ritmo è ben dosato senza momenti morti.
Opera in corso in patria al momento con 4 volumi all'attivo, edita da J-Pop che ne ha fatto un'ottima edizione, come sempre.
Miyo Saimori è nata in una famiglia giapponese con abilità sovrannaturali, ma lei purtroppo non ne possiede, la madre morì e il padre si risposò con una matrigna che l'ha sempre detestata insieme alla sorellastra, entrambe con poteri ereditati.
Trattata come una serva, un essere inutile, Miyo cresce in un ambiente tossico che non assomiglia affatto a una famiglia.
Un giorno viene data in sposa alla famiglia Kudou, un prestigioso casato e, nonostante il suo sposo abbia la fama di esser un uomo freddo che ha cacciato varie pretendenti, l'umiltà, la sua trascuratezza e insicurezza lo attirano e i due, inaspettatamente finiscono gradualmente per innamorarsi.
Kiyoka Kudou vede in lei le doti nascoste di una persona generosa, umile, composta, fedele, gentile e decide poco dopo di ufficializzare la loro relazione.
Ma la loro unione sarà impedita da vari avvenimenti nefasti.
Il passato di umiliazioni e abusi tormenta la psiche di Miyo anche dopo sposata, segno che le violenze psicologiche perpetuate negli anni non sono così facili da cancellare anche se si cambia vita, questo la porta ad essere una donna molto insicura e timorosa verso il mondo esterno.
Misteri legati alla madre di Miyo vengono piano piano a galla, e forse Miyo non è detto che sia priva di poteri.... la trama è abbastanza incalzante.
I disegni sono puliti e trasudano il clima tradizionale tipico giapponese, con le sue abitazioni, i vestiti e le usanze tipiche.
Se devo essere onesta la disegnatrice Rito Kohsaka disegna tutto molto bene tranne i volti: questo stile tipico dove gli occhi sono molto grandi, il naso quasi inesistente, insomma ho visto un modo di disegnare i volti migliore in altre opere. Per il resto il suo tratto è molto curato.
Consigliato a chi cerca una storia drammatica su abusi familiari e violenza, ma con un riscatto affettivo grazie al matrimonio, condito con un intrigante tocco di fantasy in un clima giapponese romantico.
Una buona trama tirando le somme, il ritmo è ben dosato senza momenti morti.
Opera in corso in patria al momento con 4 volumi all'attivo, edita da J-Pop che ne ha fatto un'ottima edizione, come sempre.
Miyo Saimori è nata in una famiglia giapponese con abilità sovrannaturali, ma lei purtroppo non ne possiede, la madre morì e il padre si risposò con una matrigna che l'ha sempre detestata insieme alla sorellastra, entrambe con poteri ereditati.
Trattata come una serva, un essere inutile, Miyo cresce in un ambiente tossico che non assomiglia affatto a una famiglia.
Un giorno viene data in sposa alla famiglia Kudou, un prestigioso casato e, nonostante il suo sposo abbia la fama di esser un uomo freddo che ha cacciato varie pretendenti, l'umiltà, la sua trascuratezza e insicurezza lo attirano e i due, inaspettatamente finiscono gradualmente per innamorarsi.
Kiyoka Kudou vede in lei le doti nascoste di una persona generosa, umile, composta, fedele, gentile e decide poco dopo di ufficializzare la loro relazione.
Ma la loro unione sarà impedita da vari avvenimenti nefasti.
Il passato di umiliazioni e abusi tormenta la psiche di Miyo anche dopo sposata, segno che le violenze psicologiche perpetuate negli anni non sono così facili da cancellare anche se si cambia vita, questo la porta ad essere una donna molto insicura e timorosa verso il mondo esterno.
Misteri legati alla madre di Miyo vengono piano piano a galla, e forse Miyo non è detto che sia priva di poteri.... la trama è abbastanza incalzante.
I disegni sono puliti e trasudano il clima tradizionale tipico giapponese, con le sue abitazioni, i vestiti e le usanze tipiche.
Se devo essere onesta la disegnatrice Rito Kohsaka disegna tutto molto bene tranne i volti: questo stile tipico dove gli occhi sono molto grandi, il naso quasi inesistente, insomma ho visto un modo di disegnare i volti migliore in altre opere. Per il resto il suo tratto è molto curato.
Consigliato a chi cerca una storia drammatica su abusi familiari e violenza, ma con un riscatto affettivo grazie al matrimonio, condito con un intrigante tocco di fantasy in un clima giapponese romantico.
"Il mio Matrimonio Felice" è una storia di amore, dramma e soprannaturale, che si svolge nella magnifica ambientazione dell'era Meiji del Giappone. Questo scenario, che amo alla follia, è arricchito da abilità mentali incredibili come la telecinesi, la pirocinesi e la "Visione spiritica", che permettono di vedere creature sovrannaturali. E tutto ciò sconvolge le rigide gerarchie sociali dell'epoca Meiji!
La protagonista, Miyo Saimori, è una ragazza senza abilità e trattata come una serva dalla propria famiglia. Vive un vero e proprio inferno quotidiano a causa di una matrigna e una sorellastra crudeli quanto bellissime, davanti ad un padre che la disprezza. La sua vita è fatta di confronti con la sorellastra lodata e viziata, e di svalutazione personale perpetua.
Miyo è il frutto di un matrimonio combinato, ed il vero amore di suo padre è sempre stato la sua attuale moglie. Tra maltrattamenti e la perdita di sua madre, la giovane ragazza sopravvive cercando di non arrecare disturbo a nessuno, come se dovesse scusarsi per la sua esistenza.
Ha però un amico, Kouji, l’unico che riesce a farla uscire dalla sua apatia e donarle un soffio di vita. Per il profondo rispetto e stima che i due ripongono l’una nell’altro ci si aspetta che i due si sposino, ironia della sorte (come a voler infliggere un ulteriore sofferenza alla protagonista) il suo amico ha in sposa a sua sorella.
A Miyo non resta che affrontare un matrimonio combinato con il crudele e glaciale Kiyoka Kudō, erede di una famiglia prestigiosa, che fa scappare a gambe levate le sue promesse spose.
Recuperati i suoi pochi abiti consunti e quello che resta di sua mamma, si trasferisce a casa Kudō.
Nonostante la diffidenza iniziale, Kiyoka si rende conto della bellezza interiore ed esteriore di Miyo e di ciò che ha dovuto passare con la sua famiglia. Cosi complice le attenzioni di Kyoka, Miyo sboccia come un fiore fino ad uscire dalla sua apatia e ad avere qualcosa per cui vivere e lottare.
Ho adorato tutto: dalla delicatezza delle illustrazioni, all'attenzione per i dettagli. Ma soprattutto, l'evoluzione di Miyo!
All'inizio, mi faceva venire voglia di scuoterla per fare in modo che si svegliasse e capisse che dentro di lei non c'era nulla di sbagliato.
Ma poi lo ha capito anche lei: non dobbiamo vivere per soddisfare le aspettative degli altri, specialmente di coloro che non meritano la nostra considerazione. Ecco perché ho amato questa storia delicata ed emozionante!
La protagonista, Miyo Saimori, è una ragazza senza abilità e trattata come una serva dalla propria famiglia. Vive un vero e proprio inferno quotidiano a causa di una matrigna e una sorellastra crudeli quanto bellissime, davanti ad un padre che la disprezza. La sua vita è fatta di confronti con la sorellastra lodata e viziata, e di svalutazione personale perpetua.
Miyo è il frutto di un matrimonio combinato, ed il vero amore di suo padre è sempre stato la sua attuale moglie. Tra maltrattamenti e la perdita di sua madre, la giovane ragazza sopravvive cercando di non arrecare disturbo a nessuno, come se dovesse scusarsi per la sua esistenza.
Ha però un amico, Kouji, l’unico che riesce a farla uscire dalla sua apatia e donarle un soffio di vita. Per il profondo rispetto e stima che i due ripongono l’una nell’altro ci si aspetta che i due si sposino, ironia della sorte (come a voler infliggere un ulteriore sofferenza alla protagonista) il suo amico ha in sposa a sua sorella.
A Miyo non resta che affrontare un matrimonio combinato con il crudele e glaciale Kiyoka Kudō, erede di una famiglia prestigiosa, che fa scappare a gambe levate le sue promesse spose.
Recuperati i suoi pochi abiti consunti e quello che resta di sua mamma, si trasferisce a casa Kudō.
Nonostante la diffidenza iniziale, Kiyoka si rende conto della bellezza interiore ed esteriore di Miyo e di ciò che ha dovuto passare con la sua famiglia. Cosi complice le attenzioni di Kyoka, Miyo sboccia come un fiore fino ad uscire dalla sua apatia e ad avere qualcosa per cui vivere e lottare.
Ho adorato tutto: dalla delicatezza delle illustrazioni, all'attenzione per i dettagli. Ma soprattutto, l'evoluzione di Miyo!
All'inizio, mi faceva venire voglia di scuoterla per fare in modo che si svegliasse e capisse che dentro di lei non c'era nulla di sbagliato.
Ma poi lo ha capito anche lei: non dobbiamo vivere per soddisfare le aspettative degli altri, specialmente di coloro che non meritano la nostra considerazione. Ecco perché ho amato questa storia delicata ed emozionante!