Il mix di generi e ispirazioni ha reso nel tempo il concetto di Jrpg e Wrpg sempre meno pertinente, ma è innegabile che vi siano delle radici significative che hanno portato alla nascita di tali etichette. I giochi di ruolo giapponesi hanno delle peculiarità ben delineate e piuttosto lontane da quelle dei giochi occidentali dello stesso genere, ma in tutto questo i C(hina)rpg non sono particolarmente famosi da noi, soprattutto su console ed è difficile sentirne parlare e sapere cosa aspettarsi. Negli ultimi anni la software house Softstar insieme al publisher Eastasiasoft hanno iniziato a proporre anche in Europa e America i propri titoli di punta con le serie Xuan Yuan Sword e Sword and Fairy che iniziano timidamente a occupare i propri posti negli store fisici e digitali degli occidentali.
 

Xuan Yuan Sword è una serie che in patria vanta un peso paragonabile ai Dragon Quest, una serie ricca di capitoli con una storia importante che ha contribuito a dettare un certo standard in Cina forti delle loro radici ben salde in un filone caro al mercato cinese e che si potrebbe associare al concetto di Wuxia. Magia, clan e tribù, spiriti e dinastie leggendarie sono la matrice principale per una serie di atmosfere che hanno reso celebri i titoli di Softstar in patria e che il mercato occidentale sta imparando ad apprezzare, seppur in modo fortemente jap-style, con i titoli Mihoyo. Dimenticatevi lo stile anime e lasciatevi cullare dalla poesia cinese di Xuan Yuan Sword: Gates of Firmament con un remake che in realtà è una Remaster del capitolo che, nel 2016, debuttava fuori dal mercato asiatico e che ora torna nella sua veste... peggiore.

Dopo una peculiare presentazione dallo stile elegante e i sapori surreali tipici degli sceneggiati cinesi come Ice Fantasy, Xuan Yuan Sword: Gate of Firmament apre l'avventura con una cutscene dalla grafica piuttosto gradevole, ma con dei ritmi decisamente troppo veloci. Gli eventi sono presentati in medias res, è normale che il giocatore comprenda poco di quanto stia accadendo, ma la velocità e le inquadrature rendono le scene frenetiche più che drammatiche senza riuscire davvero a comprendere ruoli o relazioni dei personaggi coinvolti. Come se non bastasse, l'ottimo doppiaggio cinese, così come tutti gli altri effetti sonori, salta dopo poco restando indietro di circa un secondo e sfasando completamente il video. Al termine di quella che sarebbe dovuta essere una epica premessa, l'attenzione si sposta in un evocativo villaggetto dove il giovane Yu Sikong si adopera per difendere i propri cari sia con le arti marziali che con l'ingegno: il ragazzo ha costellato di trappole di sua invenzione i dintorni per proteggere il villaggio e procacciare cibo.
 
Xuan Yuan Sword_ The Gate of Firmament recensione PS5

Nella turbolenza sociale, un clan bellicoso si trova nei pressi di quello di Sikong e le paure di quest'ultimo diventano realtà: la sorella di Yu viene rapita e il clan minaccia di distruggere il tranquillo villaggio. Nella disperata missione di salvataggio, il ragazzo incontra una tanto graziosa quanto forzuta principessa in cerca del suo promesso sposo e insieme a lei assaltano il villaggio del clan nemico. Nel villaggio il gruppo incontra anche una misteriosa ragazza dai vestiti molto pregiati. L'avventura prosegue narrando dei conflitti che affliggono il mondo, esplorando mitologia e folklore cineme mentre una tenera storia d'amore prosegue di pari passo con gli eventi. La storia di Xuan Yuan Sword: Gate of Firmament non è indimenticabile, ma grazie alle sue atmosfere atipiche risulta intirgante quel che basta per voler proseguire, a buttare giù il titolo però sono alcune scelte di gameplay che in otto anni non sono invecchiate molto bene e, soprattutto, una cura tecnica decisamente scarsa, inaccettabile per una versione rimasterizzata che dovrebbe migliorare il titolo specialmente da questo punto di vista.

Tra le tante piccole sviste, come ad esempio le cutscene con i personaggi che ruotano su sé stessi senza muovere i piedi, o mancate rifiniture, come il pulsante "Carica" posto come secondo rispetto al "Nuovo Gioco", la nota più fastidiosa è che i personaggi principali cambiano inspiegabilmente colore a seconda delle zone. Il protagonista e i suoi familiari sono letteralmente blu nel villaggio inziale, la sorella diventa dorata nella foresta vicina mentre Yu torna del suo colorito naturale.
 
Xuan Yuan Sword_ The Gate of Firmament recensione PS5

Le cutscene con grafica di gioco sono frequenti, lunghe e lente: la possibilità di saltare un dialogo non velocizza di molto perché i personaggi passano secondi in silenzio oppure eseguono lente animazioni in cui non parlano. In totale contrapposizione a tutto questo, le "presentazioni importanti" realizzate con una grafica radicalmente migliore – come nei vecchi giochi – soffrono dei problemi opposti: i tagli e le movenze sono a dir poco frenentiche e spesso l'audio salta, restando indietro rispetto al video e rovinando completamente l'esperienza. L'originale Xuan Yuan Sword: Gate of Firmament soffriva di alcuni lievi bug, ma nulla di questa portata. La speranza è che una patch gratuita arrivi al più presto, dopotutto il gioco è stato testato prima della sua uscita ufficiale, tuttavia è inaccettabile proporre un titolo con pecche tecniche così evidenti.

Il gameaplay è uno sperimentale ibrido action-a turni, la risposta cinese al dramma che in quegli anni affliggeva molti giochi di ruolo, e il risultato è tanto interessante nella teoria quanto poco efficace nella pratica. Sceso in campo dopo aver toccato un nemico visibile a schermo, il giocatore è chiamato a premere un tasto per eseguire uno dei suoi attacchi. Ogni attacco ha tempistiche, effetti e danni diversi ma ognuno ha anche un countdown che richiede una certa attesa prima di poter essere riusato. Combattere con un gruppo ridotto si traduce nello spamming ignorante di attacchi, ma quando il party inizia a crescere il gameplay inizia a brillare grazie alle combo.
 
Xuan Yuan Sword_ The Gate of Firmament recensione PS5

Eseguendo gli attacchi dei personaggi nel giusto ordine è possibile sfoderare un colpo devastante aggiuntivo. A questo si aggiunge anche il classico sistema di cattura-utilizzo mostri. Su Xuan Yuan Sword: Gate of Firmament i giocatori possono catturare i nemici e usarli in diversi modi: potenziamenti passivi, abilità uniche o attacchi speciali sono alcuni degli utilizzi che è possibile fare con i mostri tuttavia catturarne uno non è scontato. Sulla carta il sistema è interessante e aperto ad interessanti sperimentazioni, ma di fatto il giocatore si trova a premere senza particolare peso i tasti di attacco, causando ingenti danni ai nemici anche se questi tentano di difendersi.
 

GIUDIZIO FINALE

Xuan Yuan Sword: Gate of Firmament è un'occasione sprecata. La serie Xuan Yuan Sword ha tanto da dire così come la ha Sword & Fairy, ma questo capitolo rischia più di allontare che non di avvicinare, portando il giocatore in un'avventura che è sì interessante e dalle atmosfere particolari, ma anche costellata di disattenzioni e mancanze di QoL che rendono l'avventura molto meno efficace e gli eventi decisamente poveri di pathos nonostante il tempo che si è dedicato a loro.
Xuan Yuan Sword: Gate of Firmament è un titolo per soli appassionati del genere in cerca di qualcosa di mai visto, ma difficilmente entrerà nelle grazie di molti dato che non porta particolarmente bene gli anni passati dal suo primo debutto.

Gioco testato su PlayStation 5.