In Giappone prendono il lavoro molto seriamente, tanto che le ferie, che buona parte dei lavoratori attende con trepidazione, non sono particolarmente apprezzate. Statisticamente, i lavoratori giapponesi beneficiano di solo la metà delle ferie che gli spetterebbero e molte ore di lavoro straordinario non vengono conteggiate. Ora alcuni si lamenterebbero pure delle ferie obbligatorie in occasione della successione al trono imperiale giapponese. In occasione della successione di Naruhito al padre Akihito, prevista fra il 30 e il 1° di maggio, il Governo ha decretato 10 giorni di festività fra il 27 aprile e il 6 maggio.
Stando a un sondaggio pubblicato dal quotidiano Asahi, ben il 45% degli intervistati si dichiarerebbe "scontento" del periodo di riposo prolungato, mentre solo il 35% favorevole. Fra gli scontenti vi sono sicuramente i lavoratori con un contratto a tempo, per cui i dieci giorni di ferie significano 10 giorni in meno di salario, ma altri non sanno proprio che farsene delle vacanze. "A essere onesto, non so come passare il tempo quando all’improvviso ci danno dieci giorni di vacanza," spiega al Guardian Seiushi Sato, 31 anni, dipendente di una società finanziaria.
Fonte:
Ticino Today
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Posso ancora capire il lavoratore con contrattato a ore che senza 10 giorni di stipendio non arriva a fine mese ma gli altri no.
Perchè se soppravvivi a quei ritmi di lavoro e arrivi alla pensione, chi t'ammazza più!
Fin quando si parla di chi subisce un danno economico l'ho detto, posso capire eventuali lamentele, ma qui si parla di persone in ansia perché non sanno come occupare il tempo libero lasciato dal lavoro, questo lascia abbastanza allibiti...
L'unico vero problema è non perdere il lavoro, per il resto, detto onestamente, saprei sempre come spendere il tempo non lavorando.
Trovo assurdo non sapere cosa farsene delle vacanze.
Solo una cosa non capisco... se sono ferie sono pagate, altrimenti non si chiamano ferie.
In Italia se a 8 anni dici "Voglio fare l'astronauta" sanno che è un sogno infantile che dicono metà dei bambini, se a 8 anni lo dici in Giappone per loro vuol dire che sei già convinto, inizieranno a elogiarti e a farti complimenti a destra e a manca e a ricordartelo per tutta la vita, con la conseguenza che se non diventi realmente un astronauta sei uno scansafatiche che ha rinunciato perché non era in grado. Allucinante.
"Intrappolati per tutta la vita nelle aspettative degli altri", questo è il riassunto di una vita giapponese.
c'è tanta gente che ha le ferie tutta insieme... e tutti cercano di muoversi in
quei giorni! Quindi partire "allo sbaraglio" per andare in un dato luogo X
è improponibile perchè sarebbe già tutto pieno/prenotato.
Quello che manca ai giapponesi è il tempo!
Ciò che significa vivere e lavorare a Tokyo, con tutti i vantaggi/svantaggi
annessi viene espresso e raccontato meglio da degli italiani
nel video sottostante:
Chissà a che livelli pazzeschi di longevità arriverebbero se avessero ritmi di lavoro più "umani"!
"Vuoi iscriverti al club di baseball? Allora fallo se vuoi diventare un giocatore professionista di baseball altrimenti è tempo perso da dedicare a cosa vuoi fare nella vita e per migliorarti in quello e basta."
Soltanto una piccolissima percentuale diventerà un giocatore professionista gli altri milioni di praticanti credo che se ne faranno una ragione. Altrimenti ci sarebbero milioni di persone che si sentono dei falliti.
Ovviamente questo è certo. Ma no, non se ne faranno una ragione, passeranno la loro vita a sentirsi dei falliti e ciò che faranno nella vita sarà un "ripiego", perché è questo che viene inculcato a loro in testa fin da piccoli.
I miei colleghi sono un po' diversi dal "giapponese standard", non fanno tantissimi straordinari e sono tutti pagati. Ovviamente parlo di quelli assunti, non gli arubaito tipo me (mai fatto straordinari). E mi dicono che vorrebbero anche loro la Golden week, quindi sanno cosa fare in quei giorni. Dipenderà dal fatto che non sono dei salaryman.
Spassarsela una settimana per poi ritornare a lavoro e dover lavorare il doppio per recuperare la settimana persa?
No, grazie.
Se invece non sai proprio come occupare il tempo libero della tua vita il problema è ancora più grave (e irrisolvibile).
A me capita spesso di essere così oberato di lavoro da non voler far ferie, sia per una questione di responsabilità appunto, sia pensando al lavoro futuro che si accatasterà al mio ritorno.
Se lascio i lavori impiantati a metà da ferie diventano solo aggiunta di stress.
Ad avere ferie in tempi casuali non previsti poi mi capita spesso di non sapere effettivamente cosa fare a casa, non avendo programmato assolutamente nulla, oppure ferie eccessivamente lunghe che fuoriescono dalla normalità. Se vieni costretto a forza dopo un pò le robe da fare le finisci e non essendo abituato non sai come riempire i buchi che inevitabilmente capiteranno.
Uscire con amici/conoscenti? Ricordatevi che se le ferie ti vengono assegnate non è raro che tutti gli altri andranno a lavorare mentre tu no. Sarai solo come un cane ed il massimo del divertimento che avrai sarà guardare la televisione/PC per quei 10 giorni...
Io sono in un periodo in cui mi associo parecchio a questa situazione, tanti straordinari, sabati diventati giorni lavorativi normali e ferie col binocolo in tempi ignoti fino all'ultimo giorno. A parte magari qualche giorno al puro scopo di poltrire per recuperare le forze NON ho assolutamente voglia di fare ferie per tutti i motivi sopraelencati e magari anche altri che ora non mi vengono in mente.
Non me lo posso permettere e non ce la faccio psicologicamente ad abbandonare i lavori rigorosamente interminabili.
Il problema si attenuerebbe se le "molte ore di lavoro straordinario [che] non vengono conteggiate" fossero almeno parzialmente pagate, così la gente potrebbe anche prendersi un po' di riposo senza avere il patema d'animo.
Non vengono pagate perché si vogliono aumentare i profitti o perché non ci sono soldi a sufficienza? Mi sa che questa è una gran bella domanda...
Se non sai cosa farne di ben 10 giorni di vacanza, dalli a me, stai sicuro che non andranno sprecati.
Personalmente parlando sono contento anche di starmene tutto il giorno nel dolce far nulla tra un'anime, una passeggiata al parco, un buon pranzo/cena, un buon libro/manga, un videogioco, una serata al cinema ecc...
Non serve "programmarsi le ferie". Se non si può andare al mare o in montagna anche a casa si può spendere del tempo in maniera più che divertente (anzi spesso è pure più semplice, non devi far valigia non devi prenotare nulla, relax totale).
Non sai cosa fare? Significa che non hai hobby, il che è molto triste.
E pensare che qui siamo tutti appassionati di anime/manga... quindi iniziare un nuovo anime o rivederne uno (facendo magari una bella maratona) dovrebbe essere piacevole.
Potessi farlo lo farei pure ora... sfortunatamente oggi ho lavorato quindi dovrò attendere il weekend (e sfortunatamente nel weekend qualche impegno ce l'ho, quindi non sarà comunque una maratona).
E per quanto riguarda chi parla di scadenze... a meno che tu non sia un autonomo (in quel caso nessuno ti impedisce di lavorare a casa tua, anche ti fosse impedito di "tenere aperto il negozio"), se sei un lavoratore dipendente fotte-sega delle scadenze dell'azienda. Se l'azienda è in ritardo significa che non ha assunto abbastanza persone e io, lavoratore, non ho alcun obbligo di fare straordinari o lavorare a ritmi infernali, se mi viene chiesto continuo a lavorare al mio solito ritmo... se mi danno 10 giorni di ferie li faccio più che volentieri e si fotta l'azienda.
I lavoratori dipendenti non sono schiavi, è compito dell'azienda garantire ritmi di lavoro normali anche a costo di assumere più persone. Non è compito del lavoratore.
E' sfortunatamente vero che a volte i datori di lavoro se ne approfittano (fortunatamente nel mio caso mi basta cambiare facilmente posto di lavoro), ma proprio nel mio campo (dove è semplice trovare) vedo che molti sono anche i lavoratori dipendenti stakanovisti che si fermano a fare straordinari non pagati e vanno a lavorare anche malati o rispondono al telefono in ferie... per colpa di sta gentaglia anche a tutti quelli come me vengono spesso chieste queste assurdità (ovviamente io rifiuto), per colpa di sta gentaglia io mi ammalo (ma mi metto in mutua) ecc...
Il succo è:
- Fatevi sti 10 giorni di ferie e non rompete, si fa sempre in tempo a spaccarsi il culo lavorando, ma 10 giorni di vita vera in più sono un tesoro dove persino il dolce far nulla ci sta bene.
Questo in Italia, ma in Giappone c'è la mentalità "prima il gruppo poi l'individuo" in tutto e per tutto ---> il bene dell'azienda viene prima del tuo. Un ragionamento come il tuo per i giapponesi è semplicemente inconcepibile - ed è anche per questo che hanno un tasso di suicidio paurosamente elevato rispetto ad altri paesi industrializzati.
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