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soter

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
"Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto" è il primo film di una pentalogia che ripercorre gli eventi principali della serie manga e anime "Ken Il Guerriero".
Il film adatta la saga di Souther (o Sauzer come viene chiamato nel film), un guerriero di Nanto autoproclamatosi Sacro Imperatore che ha ridotto in schiavitù i più deboli e si serve dei propri seguaci per attuare angherie di ogni genere sulla popolazione civile. Incontrerà sul suo cammino però Kenshiro, che non senza difficoltà, cercherà di opporsi al suo regime di terrore.

Nel film appaiono diversi personaggi fondamentali del manga: Raoul, sempre a cavallo di Re Nero, il magnanimo Toki e Shu. Un ruolo di rilievo viene riservato a quest'ultimo, con tanto di flashback del primo incontro con Kenshiro. La parte grafica non risente degli ormai 15 anni trascorsi dell'uscita cinematografica e una menzione speciale va fatta agli sfondi veramente ben curati. Consiglio la visione del film a chi conosce già la serie. Chi non ha letto il manga o visto l'anime, potrebbe avere qualche dubbio iniziale e un pò di confusione, ma il film risulta ugualmente godibile in quanto autoconclusivo.


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Giona

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
"Ken il Guerriero - La leggenda di Hokuto" è il primo di una serie di lungometraggi dedicati all'Uomo delle sette stelle che ripercorrono la vicenda narrata nella serie televisiva. È uscito al cinema in Giappone nel 2006 e in Italia nell'estate del 2008. La parte della storia che vi è narrata è situata tra la morte di Shin e gli scontri con Raoul. Sauzer, capo della Divina Scuola di Nanto (che basa la sua tecnica su serie di colpi ad alta velocità che fanno letteralmente a fette i nemici) si è proclamato Sacro Imperatore e tiranneggia i suoi sudditi: in particolare, ha cooptato i bambini per farli lavorare alla costruzione del suo mausoleo, un'immensa piramide a pianta cruciforme. A queste prepotenze si ribella il forte Shu, uno dei guerrieri di Nanto, che è guidato dalla Stella della Benevolenza e anni prima ha salvato la vita di Ken a prezzo della propria vista. Ken, coadiuvato come al solito da Bart e Lynn, offre il suo aiuto a Shu, ma nel primo duello con Sauzer soccombe: infatti per qualche oscuro motivo il Sacro Imperatore di Nanto è invulnerabile ai colpi della tecnica di Hokuto. Anche gli altri due maestri di questa scuola (nonché fratellastri di Ken) vengono a prendere le misure della situazione. Toki, per la sua scelta non violenta, vuole solo curare i bisognosi. Per Raoul, che ha radunato un esercito col quale intende conquistare il mondo, Sauzer è un grosso ostacolo ai piani di conquista; ma dopo aver appreso della sua invulnerabilità non osa affrontarlo. Per i nostri le cose si mettono male: come farà Ken a rovesciare la situazione?

Rispetto alla serie originale gli aspetti di alcuni personaggi sono un po' cambiati: Raoul ha i capelli bianchi (anche nei flashback da ragazzino) e Bart sembra appena uscito dal parrucchiere; non cambia invece l'abitudine dei disegnatori di inserire fasci muscolari dove nel corpo umano non sono presenti, anche se il character design è un po' diverso dalla serie classica. Un po' ripetitive le entrate in scena di Raoul prima delle battaglie, annunciate dagli zoccoli del suo grande cavallo Re Nero. Si cita in più punti il fatto che i fratelli di Hokuto sono originari della Terra dei Demoni (qui chiamata, secondo l'originale, "Terra degli Shura"), particolare mutuato dalla seconda serie che non poteva essere presente nelle puntate originarie.

Il mezzo cinematografico permette una grande spettacolarità, soprattutto nelle scene di combattimento delle grandi armate: per questo ritengo di essere stato fortunato ad aver avuto la possibilità di vedere il film sul grande schermo.


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Stairway90

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Fra il 2006 e il 2008 la North Stars Pictures e la TMS Entertainment producono una serie di film d'animazione e OAV, costituendo una vera e propria pentalogia che narra nuovamente gli episodi più importanti della prima serie del noto anime Ken il guerriero con l'aggiunta di nuovi personaggi e nuovi eventi, alcuni dei quali hanno lo scopo di chiarire le incongruenze della trama o rivelare retroscena importanti, come il modo in cui Julia è divenuta il Sesto Generale di Nanto o l'identità della madre di Ryu, il figlioletto di Raoh che compare solo negli ultimi volumi del manga, rimasti inediti nel mondo dell'animazione. Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto (il titolo originale in realtà andrebbe tradotto approssimativamente con "La leggenda di Raoul: martiri dell'amore") è il primo film della pentalogia, proiettato in Giappone l'11 marzo 2006 e in Italia il 4 luglio di due anni dopo.

Il lungometraggio narra gli avvenimenti corrispondenti ai volumi 10-11 del manga e agli episodi 58-68 della serie animata, ossia la lotta di Kenshiro con il più potente dei guerrieri di Nanto, Souther della Fenice, ma lo fa in maniera particolare, concentrandosi anche (o forse sarebbe più giusto dire soprattutto) su Raoh, che qui sembra rubare la scena al fratello minore. Soltanto un fan della saga di Kenshiro, che già conosce il manga e l'anime, potrà apprezzare fino in fondo il film, mentre chi si accosta per la prima volta all'universo narrativo creato da Tetsuo Hara e Buronson potrebbe incontrare problemi a capire la vicenda, soprattutto perché molte informazioni relative ad avvenimenti passati vengono date per scontato (cos'è la scuola di Hokuto? cos'è la scuola di Nanto? che parentela lega Ken, Raoh e Toki? cos'è successo al mondo?) e certi retroscena sono appena accennati perché la sceneggiatura si affida alle conoscenze pregresse dello spettatore. La narrazione procede in parallelo seguendo proprio i due fratelli rivali: il Ken-Oh appare impegnato nella conquista del mondo post-apocalittico ed è seguito dai fedeli Soga e Reina, due personaggi che compariranno anche nella serie animata La leggenda di Raoul il dominatore del cielo, prequel della serie principale tratto da uno dei tanti spin-off di Ken il guerriero fioriti nel corso degli ultimi anni; l'erede della scuola di Hokuto, invece, si oppone al regime di terrore di Souther, insieme a un altro generale di Nanto, Shu dell'Airone Bianco, che anni prima del disastro nucleare che ha sconvolto il mondo gli salvò la vita sacrificando la propria vista.

Nonostante nel lungometraggio si assista a spettacolari combattimenti, come i due duelli fra Kenshiro e Souther o la battaglia di Raoh contro uno dei tanti signori della guerra dell'era post-apocalittica che gli si oppongono, a farla da padrone sono i personaggi e le loro motivazioni: Kenshiro combatte per difendere gli innocenti; Shu è mosso da nobili ideali, per i quali è disposto addirittura a sacrificarsi, risalendo il mausoleo di Nanto portando sulle spalle la cuspide della piramide come in una sorta di Via Crucis; l'ambizioso Raoh vuole pacificare il mondo con l'uso della forza bruta e del terrore, ma non è sadico senza motivo. Souther soltanto esce da questa trasposizione filmica con le ossa rotte, visto che non si accenna affatto al suo passato e manca la bellissima scena in cui, morente, va a piangere sulle ginocchia del maestro mummificato, mentre il mausoleo crolla. La novità più interessante sta però nei due nuovi personaggi, Soga e Reina, entrambi decisi a servire Raoh e aiutarlo a portare a termine il proprio disegno: grazie a loro le ambizioni del Ken-Oh sono viste da un'altra prospettiva e lo spietato guerriero è visto in termini più positivi. E se Soga ha poco spazio nella pellicola (ma la sua apparizione ne mette in luce molto bene la fedeltà a Raoh fino al sacrificio finale), Reina è un personaggio sfaccettato, complesso, che ha fede nella missione di Raoh e che combatte per lui, ma che nel contempo lo ama.

Visivamente è ricreata perfettamente l'atmosfera post-apocalittica cupa e tenebrosa, la possanza dei corpi muscolosi dei guerrieri di Hokuto e di Nanto, le grottesche fattezze degli sgherri di Raoh e di Souther, i lineamenti dei volti che soprattutto negli splendidi primi piani sono arricchiti da mille linee ed espressioni. Quanto alla splendida colonna sonora, si segnala soprattutto la versione rimaneggiata di Ai wo torimodose, storica prima opening della prima serie animata.


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kaio1982

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Ken il Guerriero torna in questo film del 2006 che riassume la trama della prima parte della serie originale. Infatti rivediamo personaggi leggendari quali Shu, Souther, Toky, Raoul e ovviamente Kenshiro. L'obbiettivo di questo primo di una serie di film su Ken è quello di far conoscere alle nuove generazioni, ma in maniera assolutamente semplificata e noiosa, quella che era la serie originale; rispolverandola (in maniera errata) graficamente e donandogli uno stile nei dialoghi più lento ma profondo. L'operazione, da esperto conoscitore della serie originale, non è completamente riuscita purtroppo. La prima cosa che si nota immediatamente è l'aumento senza senso di serietà di Ken, sia nell'espressione del viso che nel modo di parlare. Praticamente Ken, da ragazzo giovanissimo, non si sa il perché, si comporta e parla da trentenne vissuto, senza mai incontrare le tanto amate bande di Punk con cui Kenshiro, prima di annientarli facendoli esplodere, intratteneva divertenti e dissacranti discorsetti da bulletto. In questo modo si creava quell'anarchia tipica da mondo nuclearizzato con i Punk che reagivano in maniera tanto violenta quanto divertente, rendendo ogni incontro, anche il più banale, parte integrante della serie. Come se questo non bastasse, assistiamo ad una lunga e noiosissima sequela di dialoghi che spiegano meglio la storia, ma sottraggono il vero spirito della serie originale; ovvero combattimenti a profusione, punti segreti di pressione, accompagnati tra l'altro da musiche di una qualità che questo film si sogna letteralmente. L'unico momento godibile e ben riprodotto è lo scontro con Souther che, voce a parte (il doppiatore originale, aveva una voce da vero tiranno assassino), è l'unico personaggio a mantenere quello spirito diabolico, sia nel comportamento che nelle famosissime e crudeli espressioni facciali. Ma veniamo ora al lato tecnico. Il character design è nettamente peggiorato rispetto a quello originale di Masaki Suda. Il motivo è semplice perché i personaggi (tranne Toki), al contrario della serie originale, hanno il viso pieno zeppo di tratti facciali troppo accentuati che lo rigano letteralmente, anziché maggiormente definirlo. Naturalmente la colorazione, i fondali e lo sviluppo (non lo stile) del character design è ottimo, ci mancherebbe. Poi, vorrei sapere dove è finita l'aura di energia che avvolgeva Ken e i suoi grandi avversari durante il combattimento? Questo vale anche per Raoul ovviamente. Tirando le somme, devo dire apertamente che chi pensa che questa serie di film striminziti sia sufficiente per rispolverare e migliorare la serie originale fa un grandissimo errore, perché Ken il guerriero nella sue splendida veste originale, fatta di ultraviolenza, sangue, effetti sonori deliranti, deserti sconfinati e desolanti, era e rimane un capolavoro eterno, mentre questo film noioso, non ha neanche una cicatrice della serie originale.


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Davi 90

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
"Ken il Guerriero - La leggenda di Hokuto" è il primo film della cosiddetta pentalogia che ha rilanciato questa famosissima opera nei cinema Giapponesi con l'obbiettivo di seguire la storia del manga di Buronson e Tetsuo Hara, ma ampliando la vicenda aggiungendo altri punti di vista e avvenimenti inediti.
Essendomi da poco avvicinato al manga, che mi ha fatto rivalutare in positivo questo intramontabile titolo, ho deciso di vedere questo film senza aspettarmi grandi cose complice anche la mia disastrosa esperienza con la prima storica serie TV del 1984, la quale bocciai e stroncai senza riserve per la sua piattezza e bruttezza.

Detto questo, parto subito con il dire che, al contrario di quello che inizialmente potevo prevedere, "La Leggenda di Hokuto" mi ha dimostrato di essere veramente un bel film d'animazione.
La cosa che più che altro mi ha fatto piacere è che nel nostro paese gli sia stata data molta importanza trasmettendolo nelle varie sale cinematografiche, conquistando non un piccolo successo, ricevendo un adattamento davvero niente male e all'altezza del prodotto.

Questo primo capitolo pare essere molto apprezzato dai fan e devo dire che mi ha colpito molto in positivo, sorprendendomi.
Ammetto, senza alcuna vergogna, che mi ha commosso profondamente, come a quanto pare gli autori volevano, in tutta la lunga sequenza dedicata alla scalata e alla morte di Shoo, una sequenza impeccabile a livello registico e accompagnata da una OST molto toccante e straordinariamente adatta alla situazione mostrata. E qui, proprio a tal proposito, devo per forza confidare che, quando un film riesce a commuovermi a tal punto da farmi sgorgare non poche lacrime - come accaduto qui -, lo vedo sempre come un pregio immenso che da un valore aggiuntivo a ciò che sto guardando che non posso ignorare o non prendere in considerazione nel momento della mia valutazione finale, lo chiarisco anche per motivare il mio voto.
Dunque "Ken il Guerriero" dimostra cosi di non essere solo pugni, esplosioni e schizzi di sangue, ma anche un'opera profonda e vibrante che trasmette forti ed umani valori oltre che traboccanti emozioni.

La trama presentataci, da quanto ho visto, appare come un riassunto dedicato all'arco narrativo di Souther e nonostante io abbia trovato la storia leggermente confusa in alcuni punti, essa risulta comunque molto funzionale e di notevole fattura.
Per quanto riguarda i famosissimi combattimenti sanguinosi, che permetteranno alla pellicola di avere anche ovvi e classici momenti d'azione, devo dire che pur essendo carini e, secondo me, ben realizzati visivamente, non li ho trovati allo stesso livello dei combattimenti che ho letto nel manga, poiché, nella versione cartacea, sembrano avere un fascino e una carica maggiore rispetto a quanto ho visto qui, dove mi sono apparsi meno appassionanti, almeno in questa prima visione.
Per quanto riguarda i temi affrontati, che hanno poi sempre caratterizzato quest'opera, questi sono molto importanti anzi, una colonna portante della storia, ovvero: il sacrificio da compiere per la salvezza del prossimo e il combattimento con il quale debellare dal mondo il marcio dell'umanità.

Parlando semplicemente dell'aspetto tecnico, i disegni mi sono veramente piaciuti e li ho trovati fenomenali nei primi piani, meno dettagliati invece quando i personaggi venivano mostrati a media e lunga distanza, ma graficamente è stato svolto un lavoro notevole, impeccabile e molto soddisfacente rispolverando l'originale chara-design per renderlo vicino ai nostri giorni.
Le animazioni non mi sono sembrate proprio al top, pero' le ho trovate allo stesso modo molto buone.
In breve, mi ritengo abbastanza soddisfatto dall'intero reparto tecnico e anche da quello registico e non comprendo molto le lamentele rivolte in questo campo da alcuni.

Ora, avendo visto la versione italiana del film, devo segnalare che il nostro doppiaggio è stato veramente formidabile donando anche qualcosa in più alla visione grazie ad un cast composto da nomi spaziali, come il fenomenale Lorenzo Scattorin (apprezzabilissimo nei panni di Ken) o il passionale Ivo de Palma, ma non dimentichiamoci di Claudio Moneta e del mitico Diego Sabre. Un applauso va davvero a tutti coloro che hanno prestato la voce in questa pellicola, senza alcuna esclusione, e sopratutto al direttore Aldo Stella.
Ancora una volta sono stato graziato dal talento impeccabile dei nostri grandi doppiatori che mi hanno fatto sognare a differenza dei passati interpreti che doppiarono la prima serie anime in maniera scadente.

In breve, è un film che mi ha soddisfatto, un film toccante e che consiglio a tutti, specialmente ai fan di Kenshiro.
Potenzialmente è tra i migliori film d'animazione giapponese - e non solo - che mi sono ritrovato a vedere e che potrà forse entrare addirittura tra i miei preferiti in futuro, anche perché mi ha dato una voglia matta di volerlo rivedere. Aggiungo, dispiacendomene per gli altri, che rispetto alla vecchia serie anime siamo ovviamente anni luce avanti e questo "remake" è riuscito, almeno nei miei confronti, ad arrivare dove la passata serie aveva purtroppo fallito, dimostrandosi molto più bello ed emozionante.
Per finire, questa pellicola se è riuscita a coinvolgere e ad appassionare nelle vicende narrate uno come me, che non si ritiene al momento un fan di Kenshiro, vuol dire che è stato fatto veramente un ottimo lavoro, e si vede. Non mi resta che seguire gli altri film e OAV che compongono questa pentalogia. Promosso!


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synyster93

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Per me recensire qualsiasi cosa inerente "Ken il Guerriero" è sempre difficile, ma cercherò comunque di essere il meno possibile condizionato dal legame affettivo che mi lega a quest'opera.
Questo è il primo episodio di una pentalogia composta da 2 OAV (quelli su Toki e Julia) e 3 film che si pongono l'obiettivo di ripercorrere a grandi linee la trama della prima, celebre serie televisiva.

Questo primo episodio è incentrato sullo scontro fra Kenshiro e Souther, uno dei principali antagonisti e dittatori di tutta la serie. Vedremo quindi le gesta di Shu, personaggio mai dimenticato dai fan dell'opera grazie al suo spirito di sacrificio e alla sua bontà d'animo, di suo figlio, degno di essere chiamato tale in quanto condivide i suoi stessi, fondamentali valori, di Souther e Raoul, scoprendo anche retroscena sulla vita di quest'ultimo inediti ai fan della serie: è molto interessante infatti la novità rappresentata dall'introduzione dei fratelli Reina e Souga, giunti dalla terra degli Shura appositamente per combattere al fianco di Raoul.
La narrazione scorre veloce e non annoia mai lo spettatore grazie anche ad uno stile di animazione e ad un character design completamente diverso da quello a cui noi fan della serie siamo stati abituati. Unica pecca a mio avviso sono i disegni dei personaggi quando vengono inquadrati da lontano, quasi irriconoscibili.
Le musiche sono come sempre adatte alle atmosfere del film e adrenaliniche al punto giusto, così come anche il doppiaggio, ottimo.

In conclusione non posso far altro che consigliare questo fantastico film a tutti, anche ai fan più accaniti ed "esperti", vista la presenza di scene e personaggi del tutto inediti ma fondamentali al fine di soddisfare alcuni dei dubbi che ogni fan del "mondo di Ken" ha. Primo film promosso a pieni voti!


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kenshiro96

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Ecco la rivisitazione delle origini di Ken il guerriero, il primo avvincente film della saga.
Cominciamo innanzitutto con la grafica, completamente differente dalla serie degli anni '80, tutta rivisitata e rimodernata con un risultato eccellente. Il delineamento dei personaggi è molto ben fatto e rispetta alla perfezione l'anatomia umana reale, per non parlare delle ambientazioni e dei luoghi ben definiti e dettagliati.

La storia presenta qualche piccola novità rispetto a quella convenzionale, ma rimanendo molto avvincente ed emozionante con viaggi intraprendenti del protagonista Kenshiro e con uno scopo ben preciso. Un altro aspetto importante è che gli avvenimenti recitati non sono troppo surreali, quindi danno anche più importanza all'anime.
Gli effetti sonori usati non sono molti, ma prendono bene luogo alla situazione e sono molto belli sopratutto per le battaglie.

I combattimenti restano sempre epici e ineguagliabili, con lotte all'ultimo sangue all'insegna dell'enorme potenza e massa muscolare dei personaggi citati nel film, senza parlare delle varie tecniche dell'hokuti shinken e della scuola di Nanto che restano sempre mitiche divertendo molto gli amanti delle battaglie.
Il voto che ho assegnato è un 10 assoluto perchè questo film se lo merita pienamente e perché non poteva essere meglio di così, insomma, lo trovo mitico.


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erserrain

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Questo è il primo film dei cinque capitoli dedicati alla celeberrima saga di "Ken il Guerriero". Uscito in Italia solo nel 2008, il film è ispirato alla saga di Sauzer, e anche se è un remake tuttavia si adatta alla storia originale con qualche tocco di classe.
I protagonisti sono senz'ombra di dubbio i praticanti della scuola di Hokuto e quelli di Nanto. I primi sono Kenshiro, il successore della divina scuola di Hokuto e i suoi fratelli adottivi: Raoul e Toki. I secondi, invece, sono Shu e il perfido tiranno Sauzer.
Vi è un altro protagonista, uno nuovo che nella saga originale non abbiamo mai visto. Essendo quindi, questo personaggio, un'assoluta novità non posso descriverlo perché egli è un tocco di classe.

Tutti, eccetto Toki, sono pronti a eliminare Sauzer, chi per un motivo chi per un altro. Kenshiro per i suoi ideali di giustizia, Raoul per la sete di potere, Shu in nome dei bambini indifesi, per la loro infanzia perduta. Tuttavia il destino ha scelto solo uno di loro per questa ardua impresa.
Il mio voto è un 8 pieno perché questo film si adatta benissimo alla saga che noi tutti conosciamo, non solo come trama ma anche per vari motivi. Come il manga, anche in questo remake non mancano frasi a effetto, gli urli tipici di Kenshiro, corpi leggermente maltrattati e teste da tutte le parti. Sul piano grafico, se lo si mette a confronto con il classico manga vi è assolutamente un miglioramento a vista d'occhio.
I disegni, come anche il doppiaggio e le musiche di sottofondo, sono più che sufficienti.
Lo consiglio a tutti quelli che come me sono stati abituati a vedere le gesta di Kenshiro sin da piccoli, tuttavia lo consiglio anche a tutti quelli che vogliono entrare per la prima volta nel mondo di Kenshiro. Insomma, perché non vederlo?


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Akeiron

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Intendiamoci: a me Ken piaceva quando ero un adolescente.
"Mai, mai, scorderai... l'attimo, la terra che tremò." Ve la ricordate? Bellissima sigla italiana, anime a dir poco mitico. Le puntate erano costruite in modo tale da tenerti sempre in sospeso e con la voglia di vedere come il giorno dopo (forse) andava a finire.
In questo remake i disegni per me sono bellissimi, la cura è maniacale come sempre: non c'è che dire, Ken il Guerriero - La Leggenda di Hokuto è un prodotto pregevole. Detto questo, ricordo l'ironia di un grande amico di Tesuo Hara, che fa dire a un certo suo personaggio: "Ma non lo sai? Ken il Guerriero è pieno di nemici... amici!".

Ecco, se non vi viene dal profondo del cuore un "vaffa" quando il terribile Sauzer si mette a piagnucolare, e in generale dopo tutte le scene in cui un individuo spregevole trova la sua redenzione perché Ken gli impone le mani e lo fa regredire a uno stato d'innocenza infantile - il che apparentemente vuol dire che, se sei un grande esperto di arti marziali, puoi fare ogni sorta di nefandezze, basta che ti penti in punto di morte -, beh, qualunque opera di Tetsuo Hara e di Buronson fa per voi. Se invece vivete nel mondo reale, allora no.

Va sottolineato comunque che a confronto con il vecchio anime, che se lo vedi da adulto risulta globalmente una vera schifezza - mai provato a vederne sette o otto puntate una dietro all'altra? Provare per credere il livello di noia a cui si può arrivare -, questi remake sono di gran lunga migliori.
E Ken resta un personaggio fantastico, nonostante chi ne ha narrato le gesta. Perciò, il fatto che il noiosissimo anime originale venga riassunto in una manciata di film decenti a opera di professionisti che sanno scrivere una sceneggiatura, non può che rallegrarmi. Questo in particolare non mi ha entusiasmato, ma in nome dei tempi andati gli do una valutazione lusinghiera.


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Matteo91

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
"Siamo alla fine del ventesimo secolo. Il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della Terra, tutti gli oceani erano scomparsi, e le pianure avevano l'aspetto di desolati deserti. Tuttavia, la razza umana era sopravvissuta..."

Tale incipit è, ormai, divenuto famoso tra tutti i fan di anime giapponesi quale introduzione della prima serie di Hokuto No Ken, meglio conosciuto in Italia con il titolo, banale, ma efficace, di Ken Il Guerriero. Ed è proprio alla prima serie di Ken che il film Ken il Guerriero - la Leggenda di Hokuto si rifà, rianalizzando la parte centrale denominata "Piramide del Sacro Imperatore".

Come già detto il film è interamente ambientato in un mondo privo di leggi, quella società sconvolta dagli attacchi nucleari popolata da uomini che aspettano impazienti l'arrivo di un salvatore che riporti la pace e metta fine alla paura, a testimonianza che "quando Nanto perde la sua lucentezza, Hokuto arriva per ricondurla sulla retta via". Ecco quindi entrare in scena i tre fratelli di Hokuto, con convinzioni diverse, accomunate, però, dallo stesso fato. Kenshiro, erede della millenaria e divina scuola di Hokuto; Toki, imperterrito soccorritore della popolazione in preda al caos e alle barbarie del temibile Sauzer; e Re Raoul, il maggiore dei tre, che sfrutta le dottrine della scuola di Hokuto per soddisfare la sua sete di potere. Ma quando i tre fratelli si ritroveranno uniti per sconfiggere Sauzer, solo Kenshiro scenderà in campo per lo scontro finale.

A una poca attenta analisi verrebbe da dire come, giustamente, sia Kenshiro il protagonista indiscusso della narrazione. Ma non è del tutto vero. Con l’inserimento dell’amore soffocato tra Raoul e Reina si affievolisce l'attenzione su Ken. Non è un caso, infatti, che le sue tristi vicissitudini romantiche siano del tutto scomparse. Rovesciando la medaglia, però, tale scelta potrebbe sembrare un punto a sfavore del film, caratterizzato da un persistente riassunto. Scelta, però, inevitabile per narrare, in un'ora e mezza, in primis i motivi che spingono Ken alla cruenta lotta con Sauzer, e in ultimo, cronologicamente parlando, lo scontro finale.

Quello che stupisce di più in questo lungometraggio è la totale mancanza di sudditanza alla violenza, cosa stana per uno dei manga più cruenti, o almeno etichettato tale, degli ultimi venticinque anni .
Le scene di combattimento sono infatti assai limitate rispetto alla durata totale del film, e sebbene non manchino momenti di fuoriuscita a fiumi di sangue, non sono mai inserite per il semplice gusto di farlo, ma solo se strettamente necessario.

Dal punto di vista tecnico il film è realizzato in maniera ottimale, sebbene nella prima parte della pellicola la storia pecchi di un'eccessiva pacatezza, soprattutto se paragonata alla dinamica e veloce narrazione del manga. Tale apatia viene trasposta anche nei disegni, che assumono, così, il compito di focalizzare principalmente l'attenzione sui dialoghi dei personaggi più che sulle loro azioni. Nonostante questo rimangono comunque ben realizzati, come dimostra il charter design, che rende più realistici i personaggi della storia.

In conclusione chi conosce il cartone animato faticherà ad apprezzare questa nuova versione, prima di una lunga serie, dell'erede di Hokuto, ma vale veramente la pena assistere a un capolavoro di analisi psicologica, che dona più profondità alla classica storia che i fan conoscono a menadito.

Akeiron

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Akeiron

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Intendiamoci: a me Ken piaceva quando ero un adolescente.
"Mai, mai, scorderai... l'attimo, la terra che tremò." Ve la ricordate? Bellissima sigla italiana, anime a dir poco mitico. Le puntate erano costruite in modo tale da tenerti sempre in sospeso e con la voglia di vedere come il giorno dopo (forse) andava a finire.

In questo remake i disegni per me sono bellissimi, la cura è maniacale come sempre, non c'è che dire, Ken il Guerriero - La Leggenda di Hokuto è un prodotto pregevole. Detto questo, ricordo l'ironia di un grande amico di Tesuo Hara, che fa dire a un certo suo personaggio: "Ma non lo sai? Ken il Guerriero è pieno di nemici... amici!".
Ecco, se non vi viene dal profondo del cuore un "vaffa" quando il terribile Sauzer si mette a piagnucolare, e in generale dopo tutte le scene in cui un individuo spregevole trova la sua redenzione perché Ken gli impone le mani e lo fa regredire a uno stato d'innocenza infantile (il che apparentemente vuol dire che, se sei un grande esperto di arti marziali, puoi fare ogni sorta di nefandezze, basta che ti penti in punto di morte), beh, qualunque opera di Tetsuo Hara e Buronson fa per voi. Se invece vivete nel mondo reale, allora no.

Va sottolineato comunque che a confronto del vecchio anime, che se lo vedi da adulto risulta globalmente una vera schifezza - mai provato a vederne sette o otto puntate una dietro all'altra? Provare per credere il livello di noia a cui si può arrivare -, questi remake sono di gran lunga migliori.
E Ken resta un personaggio fantastico, nonostante chi ne ha narrato le gesta. Perciò, il fatto che il noiosissimo anime originale venga riassunto in una manciata di film decenti a opera di professionisti che sanno scrivere una sceneggiatura, non può che rallegrarmi. Questo in particolare non mi ha entusiasmato, ma i nome dei tempi andati gli do una valutazione lusinghiera.


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Kotaro

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Quando, due anni fa, andai al cinema a vedere La leggenda di Hokuto ero quasi completamente a digiuno di Ken il Guerriero, di cui avevo letto soltanto una decina di volumi del manga e guardato un paio di sparuti episodi televisivi in gioventù, peraltro senza ricordarli.
La visione del film mi riaprì una porta che era rimasta socchiusa per troppo tempo, una porta che dava su un mondo post-nucleare dove si ambientava una storia d’azione e di forti passioni dallo smaccato spirito anni ’80, in cui fui ben lieto di ritornare, stavolta con uno spirito più maturo.
La leggenda di Hokuto è un riassunto-retelling della saga di Souther, contenuta nei volumi 10 e 11 del manga, una delle parti più acclamate e coinvolgenti della storia nonché preludio al finale della sua prima parte, che vede l’ombroso protagonista Kenshiro contrapporsi al mastodontico e ambizioso fratello maggiore Raoh.
Mentre Raoh organizza il suo esercito per prepararsi alla battaglia finale contro il fratello, Kenshiro si scontra con il perfido Souther, uomo ambizioso e crudele che schiavizza le genti (e i bambini) costringendole a costruire un enorme mausoleo in suo onore.

Il film riassume egregiamente la vicenda cartacea e riesce a renderla perfettamente comprensibile anche per chi, come me, aveva soltanto un’infarinatura generale della serie e non aveva letto l’origine delle vicende narrate nel lungometraggio. Oltre a questo, però, amplia anche la storia presentando nuovi risvolti e nuovi personaggi, non presenti né nel fumetto né nella serie animata, che gettano nuova luce sulle psicologie di diversi personaggi e in particolare di Raoh, che si rivela essere quello meglio approfondito e riuscito dell’intero film, tanto più che il titolo originale del lungometraggio lo vede come protagonista.
La leggenda di Hokuto si rivela essere un film sorprendentemente interessante e affascinante, che incolla allo schermo lo spettatore offrendogli una storia sì d’azione e violenza, ma anche capace di sondare nell’animo dei suoi personaggi e di mettere in scena grandissimi sentimenti e forti passioni.
Amore e morte, amicizia e fratellanza, rispetto e violenza, perdono e vendetta, onore e sacrificio, ambizione e destino, sono tutti temi e sentimenti molto grandi e profondi che vengono ampiamente trattati dal lungometraggio e che sono palesemente palpabili fra i suoi personaggi.
E’ una storia carica d’azione e di forti emozioni, che riesce ad appassionare e a smuovere qualcosa, nel cuore di chi la guarda, lungo tutta la sua durata. Grandi personaggi, grandi temi e una grande storia sono le caratteristiche di questo film davvero affascinante, che è un ottimo punto di partenza per imparare a conoscere il mondo di Hokuto no Ken. Basta infatti avere una conoscenza anche sommaria di quello che è Hokuto no Ken, che comunque ci sarà data da una provvidenziale scena introduttiva all’inizio del film, per goderselo davvero.

Una cosa che colpisce subito chi si approccia al manga di Ken il guerriero è la grandissima cura e bellezza dei disegni, che ci viene fortunatamente riportata anche da questo film, per quanto i disegni della controparte cinematografica non siano poi sempre perfetti, ma si rivelano molto scenici e adatti a una nuova versione anni 2000 di personaggi che sono nati più di vent’anni prima.
Ottime e fluide le animazioni e sapiente la regia, che riportano fedelmente e in maniera molto azzeccata i vari combattimenti, molto concitati e cruenti della storia, ma che riescono anche a concedersi momenti più riflessivi e poetici. Si riscontrano inoltre anche piccoli accenni di computer grafica che non risultano troppo fastidiosi (cosa che invece avverrà nei film successivi).
Fortunatamente, il passaggio di tanti anni non ha fatto perdere a Kenshiro e compagni tutto lo smalto che avevano allora, ed è rimasta la stessa atmosfera post-atomica da b-movie d’azione americano mista a influenze da parte della moda punk dell’epoca, del wrestling a stelle e strisce e di molte culture marziali provenienti invece dall’Oriente, che aveva fatto la fortuna della storia originale.
A chiudere il cerchio, abbiamo un ottima colonna sonora, che sa calibrare perfettamente i suoi momenti e sa quando farsi delicata, quando malinconica e quando sparare travolgenti pezzi rock a tutta adrenalina, fra i quali spicca un azzeccatissimo e potente rifacimento in chiave moderna di “Ai wo torimodose”, la storica sigla d’apertura del cartone animato.

Conclude il tutto, un ottimo doppiaggio nostrano, che schiera mostri sacri della scuola milanese quali un promettente Lorenzo Scattorin nel ruolo di Kenshiro, un perfido e magnetico Diego Sabre come Souther, un possente e bravissimo Dario Oppido come Raoh e un pacato Ivo De Palma nel ruolo di Toki, senza dimenticare altri grandissimi nomi che hanno svolto ruoli più o meno importanti come Tosawi Piovani, Massimo Di Benedetto, Giovanni Battezzato, Tony Fuochi, Marco Balzarotti, Sonia Mazza, Claudio Moneta o Antonio Paiola.

Se avete sempre voluto iniziarvi a Ken il Guerriero ma non ne avete mai avuto l’occasione, questo La leggenda di Hokuto rappresenta a mio avviso un degno banco di prova. Dategli un’occhiata, e sarà molto facile che ne rimarrete incantati, per poi voler proseguire con la lettura del manga o la fruizione dei moltissimi altri media dedicati all’uomo delle Sette Stelle.


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DeborohWalker

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Per celebrare il 25° anniversario della nascita di Kenshiro, in Giappone sono stati annunciati cinque nuovi progetti animati dedicati al guerriero di Hokuto, realizzati in collaborazione con Buronson e Tetsuo Hara; ognuno di questi progetti è incentrato su side-stories dei personaggi principali collegate alle saghe più note del manga e della serie tv, ma finora mai mostrate.

Il primo lungometraggio comincia con lo scontro del giovane Kenshiro contro Shu, sotto gli occhi di Raoul e Souther; la scena, che nel manga è narrata sotto forma di flashback, qui funge da antefatto necessario per comprendere a pieno la vicenda del film. La trama si concentra infatti sulla saga di Souther, nella quale Kenshiro incontra Shu e assiste al suo sacrificio per contribuire alla costruzione del tempio a stella, salvando così i bambini del villaggio; Kenshiro visita anche il villaggio della madre adottiva di Burt, episodio che nelle precedenti versioni avveniva in precedenza, ma che qui è stata utilizzato collegandolo ai rapimenti di bambini da parte di Souther.
A questa storia, presente anche nel manga, si alterna una trama parallela inedita che esplora il personaggio di Raoul: ora che abbiamo scoperto i sentimenti che spingono l'ambizione di Raoul, gli autori possono narrarne nuovi retroscena senza il timore di sminuire una figura che inizialmente era dipinta come imperscrutabile. Ora è possibile tornare indietro e, nel raccontare nuovamente la storia, si può esplorare maggiormente la figura di Raoul e i legami che ha intessute. In particolare, facciamo la conoscenza di Reina e Soga, due fratelli che collaborano con l'esercito di Raoul: la prima è innamorata di Raoul, mentre il secondo vi è legato da una profonda amicizia al punto da sacrificarsi per rendere più temibile la sua figura. Reina (futura madre di Ryu, il figlio di Raoul) è stato un personaggio sfruttato nella promozione del film, dato che il suo character design è stato curato da Tsukasa Hojo (autore di Cat's Eye e City Hunter), grande amico degli autori di Kenshiro.

I disegni del film sono di alta qualità, e lo stesso dicasi per le animazioni, che finalmente consentono a Kenshiro di godere di una versione animata tecnicamente di alto livello; anche la computer grafica è utilizzata in modo efficace, non essendo stata abusata ma sfruttata a dovere assieme ai disegni 2D. L'unica nota negativa dal punto di vista visivo sono le ombre, realizzate spesso sui volti dei personaggi con tratti neri avvicinati, come potrebbe avvenire in un fumetto, ma che in animazione risultano piuttosto grezzi.
La trama scorre con il ritmo corretto, riuscendo finalmente a raccontare una delle parti più affascinanti del manga senza allungare eccessivamente il brodo, ma neanche accelerando troppo gli eventi, com'era avvenuto in passato.
La più grande sorpresa della visione è stata la colonna sonora, ricca di brani strumentali particolarmente ispirati, tra i quali spicca il sottofondo dell'entrata in scena di Shu con il suo esercito, una melodia fiera e incalzante; nel climax è stata inserita la sigla originale della serie televisiva, You Wa Shock, stratagemma utilizzato in molti lungometraggi giapponesi che erano stati preceduti da una serie tv, così da fare leva sugli appassionati che l'hanno già ascoltata più e più volte.


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Hanatazaro

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Premessa: questo film è stato il mio primo contatto con Kenshiro, non avendo mai né visto in precedenza la serie animata, né letto il manga. E come primo incontro è stato spettacolare, tanto da spingermi a leggere tutto il manga e a vedere gli altri film, tenendomi incollato allo schermo dall'inizio alla fine.
Quelle che sarebbero le aggiunte non risultano di peso nella trama generale del film (anche per chi non sapeva che erano aggiunte) anzi arricchiscono di dettagli il panorama spiegando anche la situazione di Raoul durante il suo regno e, non a caso, la scena della danzatrice è forse una delle migliori del film.

Spettacolare specialmente nello scontro finale (Kenshiro contro Sauzer) sia come disegni, sia come animazione, sia ancor di più, come colonna sonora ("Lightseekers" resta per me una delle migliori musiche ascoltate in un anime, oltre che una delle migliori musiche che si siano mai sentite in un combattimento).
Molto più fedele (sia come disegni, sia come particolari) al manga rispetto alla serie originale (mi riferisco specialmente allo scontro con Sauzer).
Rivedo spesso questo film molto volentieri e lo consiglio caldamente a chiunque.


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Assenzio

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Un caleidoscopio, bello a vedersi ma con ben poca sostanza. Quando ci si occupa di riproporre un cult si devono curare due aspetti, quello tecnico e quello narrativo; quello tecnico e' stato sicuramente gestito in maniera ottimale, sia per i disegni/animazioni/fondali/colori etc, sia per il doppiaggio italiano. Tuttavia e' riduttivo destinare l'opera ai fan accaniti, trascurando la caratterizzazione e scadendo in stereotipi beceri; visione manichea, moralismi esacerbati. Resta l'impressione che bastavano 40 minuti di sani calcioni e tecniche segrete per superare ampiamente tale minestrone


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Si chiama Ken il guerriero, questo remake del famoso cartone, ma non paragonatelo minimamente all'anime classico.

Disegni, animazione, cg, colorazione, tutto praticamente rifatto da capo, qui però viene approfondita la trama della prima serie riguardante Shoo, Sauzer e ovviamente Kenshiro, con lo scontro principale tra questi ultimi due che non vi sto nuovamente a raccontare visto che conoscete benissimo e meglio di me la trama.

Artisticamente è un grandissimo prodotto e di eccellente fattura, tutte le aggiunte e migliorie che sono state apportate qui dal riferimento del manga sono servite moltissimo a migliorare la stazza della trama, già di suo abbastanza elevata.

Anzi, per come è stata elaborata la storia di Shoo, commuove ancora di più, e le azioni che si susseguono ti fanno letteralmente sbalzare dal divano fin dal flashback che ne viene raccontato all'inizio del film, e finalmente un gran ritorno di scoppiate di cervella e sangue a tutta forza, come richiede la serie, anziché quell'enorme bruttura della trilogia della terza serie fatta qualche anno fa, che faceva veramente pena.

Le sensazioni che trasmette questo approfondimento della serie, nonché film celebrativo dell'esistenza di kenshiro sono mostruose, date da un character aggiuntivo di mostri sacri provenienti anche dall'universo di altri cartoni importanti che ora non sto qui a citarvi, visto che lo staff che ci ha lavorato è enorme.

Per quanto riguarda il doppiaggio italiano ci sono delle grandissime garanzie, dovute dal fatto di annoverare nomi come De palma, Balzarotti, Lorenzo Scattorin e tanti altri che abbiamo già avuto modo di ascoltare in importantissimi anime degli anni'80 come i Cavalieri dello zodiaco, ed è stato un lavoro notevolmente migliorato nell'edizione italiana, laddove non c'è un attimo di pausa alle sensazioni che questo primo nuovo film riesce a trasmettere.

Lo spirito di sacrificio, di dedizione ad andare avanti per aiutare chi è più bisognoso, contrapposti ad una feroce tirannia e sete di sangue innocente sono gli ingredienti giusti che fanno di questo primo film di restyling della serie uno dei punti di forza ed enfasi, da vedere più volte evitando di confonderlo con la vecchia serie pur essendo simile in tutto, commettereste un grande errore sia da neofiti che da fan di vecchia data, occhio e orecchie, quindi! UATA'!

Star Silver

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Star Silver

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Non male la grafica, ma io preferivo il vecchio stile; quanto alla trama, aggiunge alla serie originale il personaggio di Reina... una figura sicuramente interessante che va a umanizzare anche Raul.

PERO'...rispetto alla Leggendaria, mitica serie di Ken originale, questo riassunto è una nullità assoluta! In I° luogo, i doppiatori storici di Ken sono insuperabili (soprattutto Alessio Ciliano come Ken, Norman Mozzato come Raul e Marco Mete come Toki); nulla togliendo al buon doppiaggio di questo Film (peraltro con altre voci a me molto care e di doppiatori degni della massima stima: Balzarotti, De Palma, Diego Sabre, ecc.); non c'è proprio paragone...soprattutto per quanto riguarda Raul e Ken. In II° luogo, le musiche di questo Film sono del tutto insignificanti paragonate alla superba colonna sonora della serie storica.

Comunque io non capisco perché la coppia Buron Son e Tetsu Hara insista nel fare remake su remake; DATECI UN TAGLIO! Che senso ha insistere nel rimaneggiare un prodotto che è riuscito perfetto già all'atto della I realizzazione??? Per me i 152 episodi storici restano una pietra miliare nella storia dell'animazione giapponese, e preferirei che i grandi Autori di Kenshiro si dedicassero alla realizzazione di nuove vicende! Come hanno fatto, e con ottimi risultati secondo me, nella nuova Trilogia. Basta rifacimenti!

Lazarus

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Lazarus

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Questo film, primo dei tre previsti per il rilancio del mito di Ken il guerriero, racconta principalmente la vicenda riguardante Sauzer e Shu, a cui si aggiungono alcune parti inedite che girano intorno alla figura di Reina, donna guerriera fedele a Raul, il cui ruolo è proprio quello di dare maggiore spazio e risalto alla figura del Re di Hokuto, altrimenti piuttosto marginale all'interno del film.

Complessivamente il risultato però mi ha alquanto deluso, per una pessima gestione dei tempi narrativi, che sfiora a volte l'assurdo: dopo 30 minuti monopolizzati dalla figura di Reina, segue un'ora di film in cui va a concentrarsi in modo più che sintetico tutta la vicenda dello scontro tra Ken e Sauzer.
Si finisce così per rimbalzare frettolosamente tra una scena ed un'altra, tralasciando tutte quelle scene necessarie a fare la differenza tra un film ed un lungo trailer.

La figura di Reina, amica d'infanzia di Raul, proveniente dall'isola degli Shura insieme al fratello, con l'obiettivo di appoggiare e sostenere la campagna di conquista del Re di Hokuto, ha lo scopo di dare maggiore profondità emotiva alla figura di Raul, di cui la donna è innamorata. Tuttavia questa parte del film non riesce a decollare completamente e nel complesso convince solo a tratti.
Quello che però lascia più perplessi è la svolta buonista che è stata data alla figura di Raul (biondo, ma perchè?!): a differenza della serie, qui egli non fa mistero di nutrire non solo sentimenti di rispetto, ma una vera e propria vagonata di amore fraterno verso il fratellino Ken... finisce così per distruggere troppo presto (capisco nel secondo film, ma non da subito) l'immagine dell'inossidabile conquistatore, fiero e spietato, come ce lo ricorda la serie tv.

Notasi anche una netta diminuzione del lato splatter, anche rispetto alla vecchia serie televisiva: non vi aspettate quindi di vedere decine di persone esplodere in modo mai visto.

Nonostante l'idea di ritornare sulle vicende della prima serie mi trova favorevole, il film non mi ha pienamente soddisfatto, ma anche in virtù della solidità del comparto tecnico, mi sento di promuovere il progetto.

Mac Parak

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Mac Parak

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Questo film, primo di cinque, spiazza lo spettatore in diversi punti. La trama, un pò stravolta, ripercorre più o meno la prima serie con personaggi storici ed alcuni mai visti nemmeno nel manga. Tuttavia, al di là di libere interpretazioni creative dello staff che ha deciso di riconciliare il nuovo e vecchio pubblico con ben cinque lungometraggi, trovo che l'opera sia davvero troppo prolissa e a tratti molto noiosa. I combattimenti sono rari, lacrime e promesse/minacce sono invece in quantità industriale. Triste passare più di due ore sul divano ad attendere qualche emozionante colpo di scena che, quando pare per arrivare, viene spento subito da una sceneggiatura non all'altezza di un mito che ha cambiato alcune regole degli anime. Per me "pollice verso" obbligatorio. Attendo buone nuove dai prossimi film in uscita.
Marco Parak

pera

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pera

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Fantastico! Come ha detto Zooropa qui di novità ce ne sono poche. Aggiungo ce comunque chi non abbia visto la prima serie non ci capirebbe assolutamente nulla!!
Di novità registrabili solo la presenza di 2 nuovi personaggi al fianco di Ken Oh (Raoh) che "sostituiscono" Ryuga (il lupo solitario della stella del nord). Almeno per ora.
Registrabile il fatto che qui Souther è ancora più cattivo della serie animata, mentre si registrano lati inediti di Raoh

Questo è il primo progetto di una serie comprendente 3 film (Raoh Gaiden, Raoh Gekito e Ken Gaiden) e 2 OAV (Yuria-Toki Densetsu).

Zooropa

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Zooropa

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Anche questo film (piuttosto ben realizzato) è un "fix" della prima serie. Ci racconta alcuni retroscena degli storici scontri con Sauzer. Non ci sono novità particolari nella storia che già conosciamo. Anche qui siamo alle solite. Ha poco senso vedere questo film se non avete visto la prima serie di Ken ma è assolutamente da non perdere se siete amanti della saga del pugno della stella del nord.