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Joey il Padrino

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Ritorna “Food Wars!” e con esso Yukihira e la sua allegra combriccola. La trama riparte lì da dove si era interrotta: siamo nel pieno delle Selezioni Autunnali, e dopo una grossa scrematura solo in otto sono rimasti per contendersi il titolo di migliore del primo anno dietro Erina Nakiri, e tra i nostri concorrenti c’è Soma. Battaglie avvincenti, orgasmi culinari e tanti gustosissimi piatti sono il fulcro dei primi dieci episodi, al termine dei quali segue la mini-saga dello Stagiaire, la saga che credo abbia elevato ulteriormente il livello di questo prodotto d’animazione.

Nella recensione della prima stagione, infatti, avevo mostrato il mio disappunto solo su due aspetti: l’ecchi fuori luogo in alcune scene (su tutti i vari tentacle rape) e il fatto che si seguisse comunque lo stile di trama collaudata tipico degli shonen, con tornei, prove, rivali che poi diventano amici ecc. Questa seconda stagione, invece, non solo mantiene il ritmo della prima, ma riesce ad eliminare anche i due difetti sopracitati. Le scene ecchi infatti sono focalizzate solo sugli orgasmi culinari, mentre la saga dello Stagiaire propone allo spettatore la dura visione di quello che è un tirocinio formativo, e come le conoscenze culinarie, per quanto ottime, non bastino da sole a fare di uno un ottimo cuoco (infatti in un mestiere, così come nella vita, bisogna prima provare il tutto a 360°, solo dopo si può cercare di diventare i migliori, con la mente sempre e comunque proiettata verso nuove mete e obbiettivi). Il messaggio che questa stagione si prefigge di portare avanti credo sia quanto di più educativo ci possa essere: puntare sempre al massimo, imparare dai fallimenti e ripartire, sempre con nuove mete per poter formare così un nostro “io”, unico e originale. In poche parole, “Food Wars!” credo che abbia mostrato, almeno per alcuni aspetti, che cosa voglia dire crescere.

Niente da dire sui personaggi, che sono sempre uno spasso (con nota di piena approvazione anche per il misterioso “ottavo finalista” che ho davvero amato, o meglio odiato!), le OST si mantengono sempre sull’ottimo livello della precedente stagione, la grafica è quasi sempre ottima (eccezion fatta per l’episodio 11, che è stato animato palesemente low budget).

Riassumendo, “Food Wars! 2nd Serving” si mostra un degno se non miglior successore di quella che era già stata l’ottima prima stagione di “Food Wars!”, dove la trama si mantiene sempre dinamica e avvincente (soprattutto nelle semifinali e nella finale), i personaggi principali vedono un’ulteriore caratterizzazione, ma soprattutto si vede una maturazione in quelli che sono i messaggi trasmessi.


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Swordman

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
Dopo che la prima serie si era conclusa lasciandoci nel bel mezzo delle selezioni autunnali appesi al gancio come degli stoccafissi, oppure come la rana pescatrice che cucina Megumi, sarebbe stato un po' sadico da parte dei produttori tenerci in sospeso prima di giungere alla parte migliore. Un po' come se uno chef abbandonasse i fornelli e la cucina proprio a metà fra il primo e il secondo.
Fortunatamente il comitato di produzione non ha scelto questa opzione e ci ha servito una "seconda portata" con una seconda stagione TV per "Food Wars" aka "Shokugeki no Souma".

Siamo, come detto, alla fase finale delle selezioni autunnali, e otto giovani e agguerriti cuochi sono pronti a sfidarsi in dure battaglie culinarie all'ultima portata. E si potrebbe dire che è proprio questa l'essenza dell'opera: sfidarsi in cucina a chi prepara la pietanza più buona e sorprendente... Ma, d'altra parte, il sentiero è sempre quello tracciato dalla prima stagione, in cui preparazioni, sfide e liberatorie degustazioni dei giudici si susseguono quasi senza soluzione di continuità. Le pietanze sono sempre varie e all'apparenza gustose (pericolosissimo guardare un episodio a stomaco vuoto), ma il meccanismo è sempre quello: un "MasterChef" a oltranza.
Meglio concentrarsi quindi sullo sviluppo dei personaggi, anche se, più che di sviluppo, si parla di scoprirne qualche lato nascosto della personalità o del passato. Ciò è comunque positivo, perché alcuni soggetti come Kurokiba o Hisako erano rimasti ancora lontani dai riflettori. C'è anche spazio per un nuovo ingresso, quello del temibile Subaru Mimasaka, cuoco mimico, imponente e stalker che occupa almeno per un po' la casella dell'antagonista finora presa "a nolo" da sua eccellenza Erina-sama.
Il torno è comunque appassionante e incerto fino alla fine (se prima non si è letto il manga o non ci si è 'spoilerata' la storia), e ogni spettatore si divertirà sicuramente a tifare per il proprio personaggio preferito.

La seconda parte della serie, terminato il torneo, tira quasi il fiato dopo l'accesa competizione e ci mostra una nuova fase del duro percorso di studi della Tootsuki. Una parte breve ma interessante che ci voleva dopo lunghe sfide culinarie, opportunità di crescita per Souma, che va anche a formare una coppia sorprendentemente affiatata con Hisako, e il ritorno del Mago verduraio Koujiro Shinomiya, carismatico chef visto durante gli episodi del campo estivo che in Giappone si è anche guadagnato un suo manga spin-off per la sua popolarità.
Da fermarsi un momento anche sulla figura dell'indiscusso protagonista Souma che, come personaggio, si può dire ben lontano dal raggiungere un suo compimento o un suo obbiettivo. La sua crescita è ben lontana dal dirsi conclusa, immaginabile che la vedremo completata soltanto nel manga, ma è comunque una figura di buon esempio verso cui simpatizzare...

Ripetendo il buon lavoro fatto con la prima stagione, la J.C. Staff ci fornisce ancora una serie all'altezza della situazione, con dei buoni disegni particolarmente raffinati nella rappresentazione delle pietanze, ma anche buone animazioni, nonostante l'anime non sia estremamente dinamico per sua natura. Piacevole assai anche la parte musicale, con sigle ancora una volta all'altezza: "Rough Diamonds" degli Screen Mode è un brano che fa da araldo all'ascesa dei giovani cuochi (le gemme grezze) verso la luce della vetta; "Snow Drop" dei Nano Ripe è un brano melodico e rilassante che ben ci fa staccare dopo le battaglie culinarie.
Insomma, con la seconda portata, "Food Wars" centra ancora il bersaglio. Visione obbligata se si arriva soddisfatti dalla prima serie.