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Fabbrizio_on_the_Road

Volumi letti: 10/10 --- Voto 6
Ammetto di essere un po’ in difficoltà a recensire “Mushishi”, apprezzatissimo seinen di Yuki Urushibara, pubblicato originariamente tra il 1999 e il 2008, per un totale di 10 volumi. Difficoltà che attribuisco al peso di dover descrivere un parere non entusiasmante su un’opera amata ed elogiata apparentemente da tutti, della quale fino a questo momento non ho ancora sentito un’opinione anche solo moderata. Ma d’altronde si sa che a volte una grande aspettativa può tramutarsi in una grande delusione se l’opera che leggiamo non ci soddisfa come ci saremmo immaginati. Cercherò quindi di descrivere questa delusione, evidenziando comunque le qualità di una manga indubbiamente valido, ma che alla fine mi ha lasciato ben poco.

In primo luogo, “Mushishi” è totalmente strutturato attraverso vicende autoconclusive, il che sia ben chiaro non è un difetto di per sé, ma purtroppo è una caratteristica che con le dovute eccezioni, faccio sempre fatica a digerire. Purtroppo, quest’opera non è rientrata tra le eccezioni. È chiaramente un mio limite, ma soprattutto quando si parla di storie serie e impegnate, da un punto di vista tematico, sociale o morale, faccio fatica a rimanere interessato per un discreto lasso di tempo se non ho anche solo una piccola prospettiva nello sviluppo delle vicende, dei personaggi o del contesto in cui si ambienta la storia. Naturalmente, il fatto che in “Mushishi” ogni capitolo sia del tutto autonomo ha permesso all’autrice di sbizzarrirsi nella creazione di vicende diverse e particolari, rinnovando il tipo di racconto e spaziando nella costruzione degli eventi. Purtroppo, qui è arrivato il secondo boccone amaro per me. Se è vero che “Mushishi” è un’opera potenzialmente dal forte impatto emotivo, al tempo stesso devo confessare che il 90% delle storie raccontate mi hanno lasciato del tutto indifferente. Sia ben chiaro, alcuni capitoli sono davvero degni di nota e in generale in storie di questo tipo è sempre lecito aspettarsi che ogni tanto vi sia qualche vicenda meno ispirata del solito. Ma la maggior parte dei racconti non mi ha trasmesso nulla ed è un fatto (totalmente soggettivo) che non posso trascurare nella mia valutazione. Riconosco comunque la bravura di non eccedere in una facile retorica che avrebbe potuto rovinare dei racconti spesso affascinanti proprio per la loro naturalezza e per l’armonia che si respira nella narrazione.
Benché l’opera mi abbia complessivamente deluso per i motivi sopracitati, vi sono comunque numerosi pregi che ho riscontrato e che credo sia corretto riportare. Il disegno è davvero bello è suggestivo, riesce a valorizzare con efficacia un mondo in parte mistico e surreale come quello dei mushi. E qui è giusto sottolineare la grande originalità che sta dietro a un immaginario pieno di sfaccettature e interpretazioni. In generale l’atmosfera del manga è molto riuscita, rilassata, pacifica e anche poetica.

Nonostante le indubbie qualità dell’opera in questione, la mia esperienza con questo manga è stata perlopiù deludente. Le alte aspettative verso un titolo così amato spiegano solo in minima parte una delusione che attribuisco soprattutto alla difficoltà di apprezzare delle vicende che per quanto suggestive, rimangono perennemente fine a sé stesse, senza offrire prospettive e una minima progressione agli eventi. Ma il vero tassello mancante per apprezzare questa lettura per me è stata la componente emotiva. Non ci posso fare nulla, ma la maggior parte dei racconti presentati non mi hanno coinvolto emotivamente e il più delle volte li ho letti in un modo un po’ forzato e distaccato. Sarebbe ingiusto dare un’insufficienza a un opera cosi ben realizzata sotto il piano artistico solo per una questione di puro gusto personale, ma per lo stesso motivo, non mi sento di andare oltre nella valutazione.


 2
kirk

Volumi letti: 10/10 --- Voto 10
Credo che come lettore escluso i titoli kodomo io legga un po’ di tutto: a volte scelgo i miei titoli con cura, altre volte ci arrivo per caso.
Il caso ha voluto fortunatamente che mi imbattesi in questo mushishi.
Veniamo dunque al fumetto: prima domanda cos’è un mushishi?
E’ una specie di dottore che cura le persone infettate dai mushi.
Ma allora… cosa sono i mushi?
Qualcosa che esiste tra la vita e la morte, possono avere varissime forme (una canna, un arcobaleno, un insetto, neve, un tunnel…) ma per quanto possono essere grandi o piccoli pochissimi li vedono, fra questi i mushishi.
Le forme che possono assumere sono strane, così come i loro poteri sono diversissimi… potremmo definirli parassiti che vivono nella natura e a volte entrano negli uomini… per mandarli via serve un mushishi com’è il protagonista Ginko.
Premesso che la cosa più interessante delle circa 50 pagine ad episodio non è certo la cura, quanto il racconto di ciò che è successo al malato ed intorno al malato e come il mushi funziona.
Si perché il mushi il più delle volte è una specie di parassita che entra per un po’ in simbiosi con un essere umano concedendogli un potere, una facoltà a volte semplicemente strappandolo dalla morte… cosa fare in questi casi? E comunque se anche il mushi fa un dono vuole qualcosa in cambio… riuscirà ad averlo?
Questa domanda ce la ripeteremo decine di volte nel corso dei 50 episodi del manga, perché ogni volta Ginko si troverà ad affrontare una sfida nuova, in contesto nuovo e differente dagli altri.
Dicendo ciò voglio dire che la struttura del manga manca di orizzontalità. Quasi ogni episodio è un episodio a se stante, che ci immerge in un mondo rurale di un vecchio Giappone (ma è davvero il Giappone e non piuttosto un mondo a se?) fatto di campagna, mare e montagne dove tutto è connesso e dove di fatto ci troviamo in una specie più di fantasy intelligente che altro?
I mushi, i signori della montagna, i cerchi di luce sono tutte espressioni paranormali anche se per Ginko e gli altri personaggi essi sembrano cose normali e forse banali.
Per me il voto di questo manga è dieci.
Le storie passano veloci ma si dilatano riflettendoci sopra. Adatto a voi se non cercate solo azione allo stato puro.


 2
Andre₿₿

Volumi letti: 10/10 --- Voto 10
Di seguito riporto la recensione scritta da me subito dopo aver finito di leggere quest'opera, parecchi anni fa ormai.
Un'opera sublime, la pace assoluta, un fantasy particolare e unico.
Queste sono le prime frasi che mi sono venute in mente solo dopo tre volumi di tale serie, e questa, è la votazione che ho voluto dargli dopo altrettanti quattro volumi, riconfermata poi alla fine.
Basterebbero quelle quattro frasi a descrivere questa serie. La trama è semplice, povera ma molto espansiva allo stesso tempo: "I mushi sono creature insolite e misteriose, che abitano una dimensione diversa dalla nostra. Esseri vicino alla sorgente di ogni forma di vita, nonostante abbiano per lo più l'aspetto di insetti possono provocare agli uomini malattie e ferite anche letali. Solo poche persone riescono a vederli, ma la loro natura e le loro origini sono avvolte dal mistero. Ginko è un mushishi, un esperto di mushi che gira il mondo conducendo ricerche e aiutando le persone inconsapevolmente contagiate dalla funesta essenza degli esseri che lui studia con tanta attenzione." Questa la trama, riportata su ogni pagina di inizio volume della suddetta serie.
Dieci volumi, formati ciascuno da storie autoconclusive, in cui il nostro protagonista dovrà scoprire qual è il mushi che purtroppo è la causa di origine della malattia che colpisce quella o quelle persone, e di conseguenza, procedere o scoprire come curarle. Una trama semplice, l'assenza di un filone portante, una storia centrale attorno a cui ruota il tutto, la monotonia degli avvenimenti. E allora perché il massimo dei voti? Perché 10 su 10?
Beh, è uno, forse l'unica finora delle storie che ho letto, che mentre lo facevo, mi sentivo calmo, mi sentivo sereno, mi sentivo rilassato, mi sentivo, non so come spiegarlo, la pace e la calma che mi scorrevano nelle vene. Racconti belli, racconti tristi, alle volte drammatici. Alcuni veramente ben congegnati.
L'esistenza di questi mushi, scoprire man mano che si procede con la lettura cosa sono, quanti sono, cosa fanno, come possono agire, dove si trovano, la loro strana e bellissima forma, da dove originano e perché fanno quel che fanno, il loro legame con la natura, la linfa vitale che scorre in ogni cosa, oggetto animato o inanimato che ci circonda, non so come spiegarlo, ma questa storia fatata con racconti e protagonisti e scenari sognanti, onirici, mi ha affascinato sempre di più, tantoché ogni sera, prima di andare a dormire, e per gustarmelo poco alla volta e non tutto di botto, mi leggevo una storia.
Peccato sia finita.
Non so cos'altro aggiungere, se non un numero: 10.

Utente39662

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Utente39662

Volumi letti: 10/10 --- Voto 9,5
"Mushishi" è un manga più unico che raro, penso sia davvero difficile trovare un manga simile con la stessa qualità dell'opera della mangaka Yuki Urushibara.
Sin dai primi commenti che l'autrice lascia è facile individuare che tipo di persona è, e di viceversa anche che tipo di manga è "Mushishi", un manga che fa provare ogni tipo di emozione, fa commuovere, fa riflettere, fa emozionare, è un piacere per gli occhi grazie alla bellissima atmosfera che avvolge attorno a sé, ma soprattutto ti fa sentire davvero all'interno del mondo dove si trova il protagonista: Ginko.
Ginko è un mushishi, ovvero un esorcista di mushi: creature che assillano in ogni modo gli umani e non solo.
Sostanzialmente questa è la trama, e di per sé è molto semplice, però non è certo questo il punto forte dell'opera, non ha bisogno di una trama contorta, la maggior parte degli episodi sono autoconclusivi, ma ognuno ha qualcosa di offrire, è questo che rende speciale "Mushishi".
I personaggi che Ginko incontra durante la sua avventura, mostrano i lati positivi e i lati negativi degli umani, tutte le storie hanno una conclusione che sorprende il lettore, non è mai banale o prevedibile, anzi, spesso si tratta di un finale drammatico.
L'opera della Urushibara è un capolavoro sotto tutti i punti dalla vista, può essere riletto diverse volte per trarne diversi spunti e interpretazioni.
Il finale è semplicemente perfetto e coerente, non si poteva desiderare niente di meglio.
Inoltre il successo del manga ha portato diverse trasposizioni animate che rendono onore all'opera cartacea.
I complimenti vanno anche alla Star Comics che l'ha portato qui in Italia con un'edizione davvero raffinata.


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IamMattia

Volumi letti: 10/10 --- Voto 8
"Mushishi" è un manga di genere seinen creato dalla mangaka Yuki Urushibara. La trama narra principalmente di Ginko, il protagonista di questa opera. Ginko è un Mushishi, cioè un esperto di Mushi, creature mistiche che possono influire positivamente o negativamente nell'ambiente in cui vivono oppure con gli umani con cui vengono a contatto. Un'altra particolarità di questi esseri è che sono invisibili alla maggior parte delle persone, tranne appunto ai musishi e in casi particolari anche ad altri esseri umani. Ginko a causa di un passato di cui non ha memoria non può fermarsi a lungo in un determinato luogo perché attira a se i Mushi, i quali causerebbero dei problemi. Per questo motivo il nostro protagonista è costantemente in viaggio, cercando di portare una sorte di equilibrio tra il mondo umano e il mondo dei Mushi. I capitoli sono quasi tutti autoconclusivi, ogni storia che la Urushibara ci racconta è misteriosa dalla prima pagina fino all'ultima, una sorta di fiaba con la differenza che non sempre c'è il lieto fine. Un manga abbastanza impegnativo, in certi casi parecchio lento ma non in senso negativo perché ogni racconto presente si prende il tempo giusto per essere definito nei particolari. I personaggi sono molti visto la tipologia di capitoli e solo pochi sono caratterizzati particolarmente, tranne appunto Ginko.
I disegni sembrano adattarsi bene alla tipologia di racconto, anche se non sono particolarmente dettagliati e precisi. Un punto a favore va alle pagine a colori, molte belle e suggestive in certi casi.
Un manga consigliato a chi si vuole immergere in una lettura misteriosa quanto delicata e affascinante.


 1
UnGufoMinore

Volumi letti: 10/10 --- Voto 10
Ci sono opere che ti entrano nelle ossa e che riescono a emozionare senza lasciarti scampo. I dieci volumi di Mushishi per me sono stati questo, un elogio della natura e dei sentimenti sospesa tra il romanticismo e il pragmatismo. L'atipico e misterioso protagonista Ginko, è un ramingo studioso di Mushi, che si trova ad affrontare, risolvere o semplicemente accettare casi dipendenti da un unico filo conduttore: la presenza dei mushi. Queste creature sono descritte come una sorta di forma di vita primordiale, esseri che potrebbero essere interpretati come spiriti ma che seguono le logiche naturali delle altre forme viventi. La cosa più affascinante è proprio l'approccio del protagonista verso queste creature, ossia la stessa ammirazione che può avere un etologo verso gli animali che studia e la consapevolezza che anche loro fanno parte della natura e per questo devo seguire i loro istinti. Non ci sono mushi buoni e mushi cattivi, ci sono degli esseri che seguono il loro istinto lottando per la sopravvivenza. Talvolta i mushi possono entrare in contatto ed interferire con la vita degli umani causando strane "malattie" che solo un esperto può comprendere e tentare di "curare". Da questo presupposto nascono le storie autoconclusive (ci sono però molte connessioni) che porteranno Ginko e il lettore attraverso lo scorrere delle stagioni tra paesaggi naturali realizzati con maestria da Yuki Urushibara. Un elogio a parte va alla Star Comics che ha mantenuto l'idea originale giapponese della copertina in carta ruvida che riporta i bellissimi acquerelli dell'autrice. Inoltre all'interno di ogni volume sono presenti una decina di stupende pagine a colori. Non posso che sperare in altre opere di questo genere per trovarmi un giorno a poter dire che Mushishi non è il più bel manga che abbia mai letto. Non posso che dare 10.


 7
bacca

Volumi letti: 10/10 --- Voto 10
"Girl, it's a hard, hard world,
If it gets you down.
Dreams often fade and die
In a bad bad world.

I'll take you where real animals are playing
And people are real people not just playing
It's a quiet, quiet life
By a dirty old shack
That we called our home
I want to be back there
Among the cats and dogs
And the pigs and the goats
On Animal Farm
My animal home

The Kinks - Animal Farm"


SOGGETTIVAMENTE PARLANDO
Vivendo vicino al bosco ho la fortuna di poter prendere quando mi pare e addentrarmi per i suoi sentieri. Parto dalla fila di case ai piedi della montagna e mano a mano che mi allontano il silenzio si fa sempre più fitto, la mente comincia a trovare il suo respiro. Purtroppo nelle pieghe di quel silenzio trovano spesso posto le preoccupazioni e le ansie; trovano lo spazio che molte volte non gli si può concedere e prendono il sopravvento. Al che mi distraggo, testa bassa, occhi su di me e pedalare. Così passo oltre i gelsi e i formicai, le betulle e le volpi, i rospi sul ciglio della strada e le lucciole quando tira a far scuro. Ci sono volte invece in cui la mente è sgombra e mi ricordo di osservare, mi rendo conto della bellezza di quello che mi circonda, sento i profumi e i rumori dei micro mondi sparsi per quella piccola cosa che chiamiamo realtà. Leggere Mushishi è questo, è trovare il tempo per fermarsi ad osservare i germogli, gli insetti che brulicano sul terreno oppure per accucciarsi ad osservare in silenzio il comportamento degli animali. Fermarsi e ricordare quanto si è piccoli e quante sono le cose che non notiamo che ci sfuggono continuamente, quanto la natura sia più maestosa di noi e quanto ci possa influenzare.

Questa premessa per darvi un'idea di quanto questo fumetto sia atipico, non solo il tema trattato non è dei più "esplosivi" per così dire, ma manca quasi completamente di trama orizzontale ed è quindi composto per lo più da storie autoconclusive. Piccole, splendide favole che sembrano uscite direttamente dalla bocca della montagna. L'ispirazione a creare un fumetto così particolare è maturata - per quanto si capisce dalle pagine extra - proprio dall'amore dell'autrice per i monti e per la natura, oltre che dai racconti d'altri tempi tramandati dai nonni e - soprattutto - dalla spiccata sensibilità dell'autrice stessa. Basti leggere le sue riflessioni per capire quale profondo legame la leghi ai paesaggi di montagna, ai boschi e ai laghi oppure alle sue adorate terrazze di riso. Attrazione e tanto, tanto rispetto oltre che tonnellate di curiosità e pazienza.

Del resto si parla di ciò che di più antico c'è all'universo, ovverosia l'universo stesso. La "vena di luce", la tela su cui tutto è scritto e da cui tutto è stato generato. I racconti della Urushibara sono permeati di questa antichità, della magia del Cosmo e della Terra e dei suo moti e si fanno ora filosofici, ora fantasiosi, ora meditabondi, ora malinconici, talvolta crudeli come la natura stessa sa essere. Questo è un aspetto chiave del fumetto, il suo saper disegnare la bellezza così come la crudeltà rendendoli parte di uno schema più grande, uno schema armonioso e innocente che è proprio di quel mondo incosciente. Nessun eccesso e nessuna sbavatura, nessun buono e nessun cattivo, tutto va semplicemente come deve andare; un disegno in divenire da miliardi di anni che - per fortuna - sfugge al nostro controllo.

Similmente i Mushi che Ginko incontra sulla sua strada seguono le proprie regole e mettono in atto il proprio essere, a volte in maniera innocua, altre volte provocando perdite o sofferenze. Essi sono entità invisibili agli occhi dei più, emanazioni della natura capaci di influenzare in maniera profonda le vite degli uomini fino a portali a sottostare alle loro leggi. L'unica possibilità per liberarsi dal loro influsso è affidarsi ai Mushishi di passaggio, studiosi della natura e delle sue manifestazioni che conoscono i comportamenti e le meccaniche degli spiriti. A volte essi riescono a migliorare la situazione, altre volte, purtroppo niente si può fare contro l'incombere degli eventi.

Trovo sia un modo estremamente fantasioso ed efficace di rappresentare l'azione della natura stessa sull'uomo e le interazioni che necessariamente si vengono a creare. La contrapposizione fra questi eventi irreversibili e la nostra impotenza, i nostri affetti e la nostra solitudine dà vita a quel velo di poesia che ricopre tutte le bellissime storie uscite dal pennino della Urushibara. Storie che sono alla portata di tutti, scritte in un lessico semplice, essenziale, perfino un bambino potrebbe leggerle tutte eppure restano così profonde, così intrise di malinconia e significato che potrebbero essere coinvolgenti a qualsiasi età e comunque offrire degli ottimi spunti di riflessione.

OGGETTIVAMENTE PARLANDO
La prima cosa che si nota prendendo in mano i volumetti di Mushishi sono le splendide copertine acquerellate in carta ruvida, che lasciano già trasparire il tratto dolce e in qualche modo grezzo dell'autrice. Come molti hanno già detto non sembrano molto resistenti ma sono fedeli alle originali e trovo che esaltino le colorazioni utilizzate. La ruvidità inoltre aggiunge una leggera sensazione tattile, sembra quasi di toccare gli splendidi scenari sfumati dagli acquerelli. All'interno dei volumi ci sono alcune pagine colorate con la stessa tecnica e solitamente sono usate per aprire i racconti. Il prezzo è forse leggermente esagerato rispetto al valore dell'edizione ma poco importa, vista la qualità dei contenuti questo Mushishi lo avrei letto volentieri anche sugli involucri delle caramelle.

I disegni sono perfetti per l'opera, volutamente ruvidi ma in grado di rappresentare splendidamente gli scenari naturali che abbondano nelle vignette. Specialmente nel volume pilota si nota molto come l'autrice non sia propriamente navigata ma nell'ottica favolistica dei racconti questa sua caratteristica si rivela un pregio anziché un difetto, le linee grezze e tremolanti ben si sposano con l'atmosfera sognante del fumetto e con gli scenari e le genti umili che lo popolano. Contadini, capanne, fiumi e soprattutto fiori, alberi e panorami. Un immaginario agreste che risulta in disegni semplici ma al contempo molto poetici.

L'autrice è stata abile a gestire i tempi e i dialoghi con una regia asciutta e fantasiosa arricchita da un' impostazione delle vignette che offre varie trovate originali e riuscite. I dialoghi sono delle perle di misura, mai invadenti o eccessivi e mai gratuiti, lasciano spesso spazio al silenzio e ai paesaggi o alle espressioni dei tantissimi personaggi che abbiamo modo di conoscere. I comprimari sono tutti caratterizzati divinamente ed è impressionante quanto la Urushibara riesca a trasmettere su una persona e sui suoi trascorsi con una manciata di pagine. La loro sofferenza, la loro felicità e i loro sentimenti sono sussurrati dai gesti e dagli sguardi, dai loro ricordi visto che sono sempre le immagini stesse a parlare. Ginko poi è a mio parere un personaggio fenomenale, vi lascio il gusto di scoprirlo nei capitoli in cui si indaga il suo passato e le scelte che lo hanno portato a essere il Mushishi gentile.

Gli extra del fumetto non sono esagerati ma molto significativi. Il più delle volte si tratta dei racconti e delle riflessioni che hanno ispirato ogni singola favola ed è molto bello constatare come le idee alla base di ciò che abbiamo letti siano così semplici eppure così profonde.

CONCLUSIONE
Questo fumetto è stato una lettura a dir poco toccante che mi resterà addosso per un bel po', probabilmente per sempre. Lo consiglierei a chiunque sulla faccia della terra ma visto il ritmo disteso e la sua natura episodica mi sento di sconsigliarlo - a malincuore - a tutte le persone che cercano una trama complessa e monolitica e a tutti quelli che mal sopportano più di due vignette con soli sguardi di fila, in Mushishi troverete pagine e pagine senza balloon e l'espressività dei personaggi è spesso tutto quello che c'è da vedere. A tutti gli altri non posso che consigliare di cuore quest'opera, trovatevi un posticino dove sentite bene il silenzio e seguite pure Ginko nel suo favoloso viaggio lontano dai neon e dagli schiamazzi, sulle montagne e sui prati avvolti dagli spiriti della natura. Quando lo saluterete al vostro ritorno avrete voglia di partire ma anche di ritornare.


 1
Bibi

Volumi letti: 10/10 --- Voto 8
Ritengo questa proposta della Star Comics uno dei suoi titoli più validi: la storia, ambientata in un' epoca non ben definita del Giappone, parla di Ginko, un giovane Mushishi, ossia un esperto di Mushi dal misterioso passato.
I mushi vengono descritti come creature nè animali nè vegetali, spesso simili nell'aspetto agli insetti e vicini alla sorgente della vita. Invisibili alla maggior parte degli umani, con la loro presenza portano scompiglio nelle loro vite provocando ferite o malattie spesso mortali e per questo motivo vengono temuti. L'approccio di Ginko nel trattare queste creature è quasi di tipo medico e la struttura episodica mostra via via i sistemi che utilizza per "debellare" i mushi che creano problemi agli esseri umani e contemporaneamente il loro studio.
Le atmosfere oniriche riprendono e ricreano con originalità il folklore e la mitologia nipponica e mi hanno ricordato tanto lo splendido Mokke (che continuo a rimpiangere) di Takatoshi Kumakura e pubblicato tanto tempo fa nella rivista Kappa Magazine.
Bellissima l'edizione Star Comics: copertina ruvida dai colori acquerello con pagine a colori, 220 pagine per 6€, forse le bandelle laterali, data la loro lunghezza, sono un po' scomode per la lettura, ma così permettono di ammirare l'illustrazione di copertina in tutto il suo splendore.
Il manga ha vinto degli importanti premi e riconoscimenti ed è stato trasformato in un film e in una serie animata: è composto da 10 volumi ed è la prima opera importante dell'autrice, Yuki Urushibara.


 1
Ironchain87

Volumi letti: 10/10 --- Voto 8
Ho letto questo manga in meno di 20 giorni e devo dire che l'ho trovato innovativo, interessante e fin quasi formativo.
Ora, andiamo per punti:

La grafica: il disegno, per me, ha subito un deciso miglioramento dai primi volumetti. Pur premettendo la mia totale o quasi incapacità nel giudicare le arti del disegno, si nota come la natura e le persone siano il punto forte, non, come accade spesso, gli sfondi. Anzi, questi spesso e volentieri risultano confusi (volutamente) e ripetitivi (la casetta della povera gente, il villaggio, ecc ...), proprio per far risaltare le persone; la natura, in ultima analisi, appare sfocata, quasi a fondersi con i pensieri di chi legge. Unica pecca: i volti dei personaggi maschili risultano alla lunga sempre molto simili, anzi praticamente uguali.

Storia: <b>[Attenzione, spoiler!]</b> come ben han scritto molti, la storia parla dei mushi, esserini che stanno tra la vita e la morte, diversi dagli altri regni ma che non possono vivere senza piante, animali o fenomeni naturali, e di Ginko, uno studioso di mushi (mushishi), che ne studia la vita, la riproduzione e le interazioni col resto del mondo. Durante i suoi numerosi viaggi, Ginko appare quasi fuori tono, più moderno del resto dei personaggi; infatti sembra l'unico ad avere una giacca occidentale e delle scarpe, contro kimono e sandali, ma sempre attento ad aiutare il prossimo. Le singole storie hanno una varietà decisamente ampia rispetto ad altri manga, forse frutto della passione dell'autrice per le antiche leggende giapponesi. Unica cosa che mi ha lasciato un pò di amaro in bocca è il discorso sui "mushi proibiti", tutt'altro che terminato, mi è sembrato un buono spunto di storia purtroppo non sviluppato a dovere (a me è parso che in alcune storie ci fosse l'idea di qualcosa di imminente e negativo, poi però non si è saputo niente); bella la storia finale, ma secondo me "poco" finale in sè, sarebbe stata bene forse prima di una fine più decisiva. <b>[Fine spoiler]</b>

Personaggi: Ginko è il protagonista, ben congeniato, adeguatamente misterioso, la cui storia però si riesce a comprendere lungo tutti i volumi. Ci sono un pò di personaggi che appaiono qualche volta, mentre la maggiorparte compare (e a volte scompare) solo per il tempo di un singolo "episodio", ma sempre ben caratterizzati con tratti umani davvero profondi, travagliati dall'incontro coi mushi!

Alla fine un manga davvero splendido, che consiglio ai lettori più esperti, o a quelli che vogliono farsi un bel giro nelle leggende giapponesi!


 1
JoEy

Volumi letti: 10/10 --- Voto 7
Tutto ruota attorno alle vicende del mushishi Ginko, che vaga come un nomade per terreni sconfinati incontrando persone ed esseri straordinari.

Mushishi è un manga non per tutti, va precisato. Fondamentalmente nella rappresentazione cartacea è definito come seinen, e già questo dice tutto. Caratterizzato da episodi auto-conclusivi; quest'opera è basata e creata su leggende popolari del Sol Levante che narrano di creature ultraterrene ed arcaiche che, in un modo o nell'altro, si adattano a vivere assieme alla natura e agli esseri umani. In quest'opera ho notato molto la presenza del cosiddetto Panismo - chi conosce D'Annunzio sa di che parlo.

Può risultare lento, molto lento nel suo iter narrativo per chi non conosce l'opera o per chi è fondamentalmente abituato a tut'altri racconti. Ecco perché, come dicevo, mi sento di consigliarlo ad un pubblico adulto in conseguenza alla storia che definire particolare è dir poco.

Il disegno è fondamentalmente scarno ed essenziale, non c'è bisogno di rappresentare troppi dettagli in quest'opera, ciò che conta sono gli sfondi ed il verde della natura, che sovrastano tutto e che ti trasportano all'improvviso in un mondo onirico e filosofico.


 1
nepi

Volumi letti: 10/10 --- Voto 8
Immagina di essere seduto sulla riva di un fosso in una bella giornata di primavera e di respirare. Ecco cosa è questo manga: la pace.
Mushishi è un'opera unica nel suo genere: riesce a trasmettere ad ogni giro di pagina lo scorrere lento del tempo. La storia è secondo me ben congegnata, con capitoli che si concludono regolarmente ma che comunque seguono un filone ben definito, cioè la storia di Ginko e di questi esserini (mushi) che condividono, nel bene e nel male, la loro esistenza con gli uomini.

Un ottimo lavoro da parte dell'autrice, che per realizzarlo ha impiegato più di 10 anni, facendo tutto da sola dall'inizio alla fine, senza l'aiuto di nessuno. Una dimostrazione di affetto, di carattere e di un orgoglio che non è da tutti (probabilmente ne avrà avuto anche le possibilità economiche!).
Inoltre è impeccabile anche l'edizione della Star Comics così cartonata, sia a livello estetico sia perché ti dà proprio la sensazione di poter "sentire" e "vivere" un oggetto.


 1
Astaroth

Volumi letti: 10/10 --- Voto 10
I mushi sono degli esseri viventi primordiali al di fuori del nostro mondo, invisibili agli occhi dei comuni esseri viventi, per lo più simili ad insetti o a piante. Queste creature convivono con l'ambiente circostante, ma alcune volte causano danni non indifferenti a chi si trova nei paraggi.
Il manga, ambientato in Giappone antico in un epoca non ben definita, narra la storia di un mushishi, ovvero un cacciatore di mushi, di nome Ginko. Ginko è un personaggio enigmatico con i capelli bianchi e senza un occhio, che fuma sempre e che attira i mushi se si ferma troppo a lungo in un luogo, quindi è costretto a viaggiare sempre senza mai fermarsi. Il motivo dei capelli bianchi, dell'assenza dell'occhio, del fatto che attira mushi e del fatto che fuma sempre? Questo verrà spiegato lungo tutti e dieci i volumi attraverso storie autoconclusive, spesso non in ordine cronologico.
Attraverso indagini scientifiche e analisi accurate, Ginko cerca di capirle con quale mushi ha a che fare di volta in volta, e cerca, attraverso l'uso di medicinali o rituali, di allontanarlo. Si perché Ginko cerca di capire sia gli esseri umani che i mushi e cerca, per quanto spesso non gli riesca quasi mai, di proteggerli entrambi. Ci ritroveremo così a vedere Ginko rincorrere un mushi con sembianze di un arcobaleno, a contrastare un mushi che materializza i sogni, o gli incubi, di una persona, a discutere con una donna che ha dei mushi per figli.

Le storie sono al limite del poetico e mostrano diversi aspetti dell'animo delle persone infette e non, come tutti che hanno le loro paure, le loro ansie e perplessità.
Il disegno è delicato sin dal primo volume, le tavole sono piene di dettagli con degli sfondi molto particolari. Il punto forte del disegno infatti non sono i personaggi, ma proprio gli sfondi che riprendono spesso e volentieri la flora dei luoghi e i mushi, a volte con sembianze mostruose, a volte con sembianze più delicate ed eleganti. Le pagine a colori e le copertine sono realizzate con l'acquerello e ciò rende l'edizione molto particolare.


 9
Franzelion

Volumi letti: 10/10 --- Voto 9
Mi sono avvicinato al mondo di Mushishi guardando l'anime, che mi affascinò abbastanza ma non troppo, sia per i disegni troppo abbozzati che per il ritmo narrativo troppo costante e che quindi non dà modo di riflettere sulle cose più importanti o di sorvolare su quelle più semplici e passeggere. Quando però scoprii che l'anime fosse in realtà la trasposizione di un manga, decisi immediatamente di recuperarlo, sapendo quanto e perché mi sarebbe piaciuto - anche rispetto all'anime - e infatti le mie aspettative non sono state affatto deluse.

Comincio a discutere delle differenze con l'anime.
Innanzitutto l'anime copre solo metà delle vicende narrate nel manga - per fare i precisini coprirebbe i primi 26 capitoli su 50 -, interrompendosi troppo brutalmente. Ok, sono tutte storie autoconclusive, ma nella controparte cartacea si ha un ultimo racconto particolarmente ricercato e profondo per essere più adatto come finale rispetto ad altre storie.
Le atmosfere sono suggestive e adatte in entrambe le parti, ma non alla stessa maniera, cioè belle ma in modo diverso. Personalmente preferisco quelle del manga, che sono più eteree e drammatiche, mentre nell'anime risultano più fantastiche e pesanti (nel senso buono però).
Ma il punto su cui stravince il manga rispetto all'anime è, come ho accennato nell'introduzione, il ritmo narrativo. Opere di questo genere, così come i gialli o cose psicologiche/introspettive, richiedono un particolare tempo che stabiliamo NOI, che non può esser deciso dai venti minuti fissi di un qualunque episodio. Alcuni discorsi particolarmente complessi o filosofici richiedono maggiore tempo e attenzione per poterli apprezzare appieno, anche perché magari possono sfuggire dettagli importanti al fine della comprensione del tutto.

Parlando del manga in senso stretto, Mushishi è una di quelle opere più uniche che rare, originalissimo, mai visto prima niente del genere, neanche che ci si avvicinasse, una di quelle cose che può venire in mente solo a un cervello geniale e molto sensibile, quello della grande Yuki Urushibara.
Mushishi non ha né una storia né personaggi ben caratterizzati, l'unico aspetto che ha ben approfondito e curato e il mondo dei mushi, ma d'altronde solo di questo si parla.
Cosa sono i mushi? Come ci dice il protagonista vagabondo Ginko, essi sono degli esseri di un'altra dimensione, molto diversi sia dalle piante che dagli animali o da altri organismi viventi. Esseri che sono al confine tra la vita e la morte, e che solo poche persone hanno la capacità di vedere (il senso di ciò verrà spiegato in seguito).
Il protagonista è appunto un Mushishi, un ragazzo sui 25, che si guadagna da vivere girando di posto in posto alla ricerca di problemi da risolvere, scaturiti dai più vari mushi, che solo lui e pochi altri sono in grado di vedere, comprendere e di risolvere i problemi nati da essi.

Un aspetto affascinante di questi mushi è che ne esistono di così svariati tipi che davvero spesso e volentieri superano l'immaginazione comune, e altra chicca particolare è il fatto che essi sono diversissimi dagli umani e dagli altri esseri viventi, ma a volte per sopravvivere fungono da parassiti o vanno in qualche modo a intaccare la salutare vita delle persone; a volte ciò accade per sbaglio, per colpa di errori accidentali degli esseri umani, mentre altre è lo stesso mushi che "attacca" la persona. Tutta questa varietà insomma, sia al livello di forma che di "contenuto", regala al manga un'aura di naturalezza davvero incredibile, quasi senza precedenti.
Non so se ho ben reso l'idea, perché parlare di Mushishi a chi non l'ha mai visto/letto non è cosa semplice, ma insomma il mushishi è una sorta di medico che conosce la cura alle più impensabili e variegate malattie, ma il manga non si ferma di certo a questo. Infatti queste sorta di malattie sono quasi sempre collegate a un crollo psicologico delle persone, che dovranno quindi risolvere i propri problemi affrontando le più svariate situazioni, magari i loro stessi drammi o le persone a loro care, cercando di porne rimedio. Quindi ad accompagnare i mushi ci sono sempre dei personaggi psicologicamente ben approfonditi, che lasciano spesso e volentieri una bella e profonda morale di fondo. Infatti alcune storie finiscono bene strappandoti un sorriso, altre in modo misterioso facendo riflettere, o altre ancora davvero in modo drammatico, colpendo direttamente al cuore del lettore, una cosa di cui la nostra cara autrice è ben capace.
Inoltre, seppur la struttura dei capitoli sia pressappoco sempre la stessa, la prevedibilità/banalità e il manga Mushishi vivono su due pianeti molto lontani l'uno dall'altro; sappiate che il pensiero "me l'aspettavo" non avrà mai (o quasi) luce in quest'opera, anzi, delle volte gli esiti delle vicende sono delle vere e proprie mazzate fra capo e collo, in perfetta antitesi con produzioni stereotipate come gli shonen più vari.

Discorso particolare va fatto per i disegni. Premetto che dalla mia analisi escluderò i primi 2 volumi, dove il tratto è piuttosto superficiale e poco curato.
C'è da dire che senza questo particolare stile di disegno l'opera non avrebbe avuto di certo lo stesso effetto. Particolare perché, a parte i lineamenti dei personaggi che sono volutamente un po' "grezzi" (forse proprio per dare quel tocco di naturalezza in più), gli sfondi e le stesse sfumature dei diversi oggetti o a volte anche dei personaggi sono "rarefatti", eterei, direi evanescenti, rendono l'atmosfera ancora più surreale e drammatica/triste/misteriosa - a seconda dell'occasione - di quanto non sia già. Magari parlandone non rende l'idea, per capirlo bene va sfogliato. Per i più pignoli c'è da dire che gli sfondi sono spesso assenti o comunque piuttosto abbozzati, ma non ne faccio un vero e proprio difetto perché qui, a differenza di altri manga dove viene usato come scusa e in realtà lo si fa più per pigrizia che per altro, sono realmente utili a far trasparire meglio le emozioni dei personaggi o il carisma di determinati paesaggi.

Concludendo, Mushishi è un manga imperdibile, non sarebbe un azzardo chiamarlo "capolavoro", non ho messo 10 solo perché il livello delle vicende non è sempre lo stesso (alcune stupende, altre carine e nulla più, ma sempre toccanti).
Il prezzo della Star comics purtroppo non vale l'edizione, che presenta sì una copertina spessa, ruvida e quindi perfetta per l'opera in questione, ma le pagine non sono molto spesse, in compenso ne sono 220-230, una cinquantina in più rispetto alla media. Ma per Mushishi questo e altro, fidatevi che ne vale sicuramente la pena.

Un consiglio? Un capitolo al giorno, giusto prima di andare a dormire, e vedrete che passerete una notte serena e tranquilla; sarebbe uno spreco leggersi più storie consecutivamente, poiché lo scopo di ogni storia è anche quello di far riflettere, per cui perderebbe molto a leggerlo velocemente o più capitoli di fila; concedetegli il giusto tempo, anche più del solito, perché lo merita assolutamente.


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fanx95

Volumi letti: 10/10 --- Voto 9
Mushishi è un'opera sublime, in grado di offrire delle emozioni uniche! Il manga è composto da dieci numeri e quasi ogni capitolo è autoconclusivo. È ambientato in un passato non definito e narra le avventure di Ginko un misterioso studioso di mushi, strane creature invisibili che convivono insieme agli altri esseri viventi e a volte causano dei problemi. Solo poche persone riescono a vedere i mushi e Ginko è uno di questi, il suo lavoro consiste nell'aiutare la gente disturbata dai mushi.

Il punto forte di Mushishi è l'atmosfera quasi tangibile che si prova durante la lettura, ogni storia di Ginko è introspettiva ci fa riflettere sui vari aspetti dell'animo umano. È anche molto rilassante e meglio ancora se accompagnato con della musica.
I disegni migliorano nel corso dei volumi dato che è stato realizzato in dieci anni e l'edizione italiana è ottima, con una copertina ruvida e molte pagine a colori, giustificata anche dal prezzo abbastanza elevato.
Consiglio quest'opera a chiunque volesse provare qualcosa di diverso dai soliti manga, e degno di nota è anche l'amime realizzato dallo studio Artland, che riesce ad catturare meglio lo spettatore nel fantastico mondo di Ginko grazie ai colori e alla colonna sonora ben realizzata.


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Albrechtseele

Volumi letti: 10/10 --- Voto 10
<i>«I mushi sono creature insolite e misteriose, che abitano una dimensione diversa dalla nostra. Esseri vicini alla sorgente di ogni forma di vita, nonostante abbiano per lo più l'aspetto di insetti possono provocare agli uomini malattie e ferite anche letali. Solo poche persone riescono a vederli, ma la loro natura e le loro origini sono avvolte nel mistero.
Ginko è un mushishi, un esperto di mushi che gira il mondo conducendo ricerche e aiutando le persone inconsapevolmente contagiate dalla funesta essenza degli esseri che lui studia con tanta attenzione. Quale sarà il motivo che spinge Ginko ad affrontare l'incessante viaggio che lo porta a percorrere strade e sentieri sconosciuti, senza mai fermarsi a lungo nello stesso luogo? Che mistero si nasconde dietro l'orbita vuota del suo occhio sinistro, nei suoi silenzi e nel peso di un passato dal quale il mushishi sembra continuamente fuggire?»</i>

<div align="right">– dalla prefazione del volume <b>Star Comics</b> –</div>

La prefazione riportata all'inizio è abbastanza esaustiva, eppure nulla avrebbe impedito di citare, in vece di quella, qualche estratto del primo capitolo, “La zona verde”, da cui la suddetta introduzione riprende alcune definizioni. In questo primo episodio, infatti, lo stesso protagonista getta le basi per addentrarci nel mondo dei <i>mushi</i>, usando il suo stesso corpo come termine di paragone per spiegare al lettore l'essenza delle creature oggetto delle sue ricerche.

Questa prima storia svolge egregiamente il compito di mostrarci alcuni dei punti salienti della trama e le caratteristiche principali dello stile dell'artista, sia per quanto concerne il disegno, sia per quanto riguarda invece l'esposizione della storia.

Ciò che salta immediatamente all'occhio è il fatto che i personaggi sono immersi in un ambiente florido, rigoglioso, che farà non da semplice sfondo ma da coprotagonista, tanto forti sono la sua presenza e l'interazione di esso con le vicende umane. Tale ambiente viene delineato egregiamente dall'artista con semplicità, secondo uno stile immediatamente riconoscibile, non estremamente teso al realismo ma comunque efficace; l'uso abbastanza cospicuo di retini e un tratto graffiante rendono talvolta opprimente lo scenario in cui si staglia chiaramente Ginko. Così come per la natura circostante, anche i personaggi sono disegnati con un particolare stile che si preoccupa più di indicarci il cenno, l'espressione, piuttosto che di rispettare determinati canoni ideali di precisione e bellezza.

Inoltre, l'autrice <i>Yuki Urushibara</i> non sembra legata a specifici metodi di suddivisione delle tavole, alternando pagine prive di riquadri ad altre invece ricolme di essi, con ogni forma e collocazione possibile, ivi comprese anche parti non compresse da linee di suddivisione: ciò permette all'artista di adottare una molteplicità di soluzioni con cui portare avanti la narrazione.

L'ultimo aspetto cui si farà caso con la lettura, uno dei più importanti, è dato dall'autoconclusività dei capitoli, ognuno dei quali racconta una vicenda, una nuova storia; pochissime nel corso dell'intero manga saranno le eccezioni. Sfogliando l'opera approfondiremo la nostra conoscenza con un mondo privo di una precisa collocazione temporale, come l'autrice stessa specifica nella postfazione al primo volume, e con un protagonista i cui segreti ci verranno man mano svelati.

L'edizione italiana, proposta da Star Comics nella collana Up a partire dal 18 novembre 2009, rispetta quella originale, sia per la copertina, ruvida e con le bandelle, sia per la presenza di pagine a colori, nello specifico del primo volume, tre pagine nella parte centrale. Nella bandella in terza di copertina è presente una frase dell'autrice, mentre nel volume sono inseriti dei piccoli racconti nelle pagine tra un capitolo e l'altro e una nota finale in cui l'artista ci fornisce informazioni sui singoli capitoli e sulle circostanze che l'hanno portata a diventare una mangaka “a tempo pieno”.

In linea generale non ci sarebbe molto da ridire sull'edizione, se non che la copertina, di tipo piuttosto inusuale, non sembra brillare per solidità, e che il classico problema dell'editore concernente "trasferimenti d'inchiostro" tra le pagine si presenta in maniera più o meno fastidiosa.

Per concludere l'analisi, le onomatopee sono state tradotte e i numeri delle pagine, laddove presenti in originale, mantenuti.
Il manga ha fornito ispirazione anche per una serie animata di 26 episodi, che traspone i primi cinque volumi del fumetto e il primo capitolo del sesto. La presenza di musiche assolutamente coinvolgenti, tra cui spicca l'opening di <i>Ally Kerr</i>, rendono forse l'anime il mezzo ideale, anche grazie al colore, per raccontare delle vicende così d'atmosfera, immerse in una natura viva come non mai.


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aldoddo

Volumi letti: 10/10 --- Voto 9
Parto con l'edizione: la Star Comics ha fatto un lavoro stupendo, circa 10-12 pagine a colori per volume, carta ottima e copertina con bandelle laterali (tipo libro), senza quella sovraccoperta che odio tanto, a 6,00 euro, prezzo ottimo per questo tipo di edizione! Voto: 10.

Il manga è una piacevole sorpresa, ho aspettato prima che finisse per prenderlo e leggerlo tutto insieme, alla fine di ogni volume volevo aprirne un altro, peccato che sia finito in 10 volumi, qualche volumetto in più ci stava bene.
La storia ruota intorno a Ginko, un mushishi, cioè un esperto di mushi, creature che vivono in una dimensione diversa dalla nostra, sono vicini alla sorgente di ogni forma di vita, hanno l'aspetto, molte volte di insetti e possono provocare malattie agli uomini o stravolgere il sistema da loro abitato. Ginko è costretto a viaggiare sempre perché se si ferma in un luogo per un po' di tempo attira i mushi e potrebbe mettere in pericolo le persone che gli sono vicino...
Manga ben strutturato, episodico e piano piano l'autrice ci fa scoprire chi è Ginko, come mai ha i capelli di quel colore ed ha un solo occhio. Voto: 8.

Lessi l'intervista sul volumetto di Adachi Essay Comics, dove veniva presentato questo manga e subito mi incuriosii, contentissimo di averlo acquistato e di averlo letto.
Consigliato a chi non ha problemi nel leggere una storia che va avanti ad episodi, se, invece, cercate una trama ben strutturata lasciatelo stare! I disegni mi sono piaciuti moltissimo. BRAVA STAR COMICS, sempre il migliore editore di manga in Italia!


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Nina

Volumi letti: 10/10 --- Voto 8
Quando acquistai in blocco i primi sei numeri di Mushishi, lo feci soprattutto per la bellissima edizione che la Star Comics era riuscita a proporre, anche perché, della storia in sé, sapevo ben poco. Ciò che mi aveva veramente colpito erano le copertine dei volumi, così delicate nel loro stile ad acquerello su carta ruvida, da trasmettere un profondo senso di calma e di pace. Arrivata a leggere il manga mi sono resa conto che questo senso di tranquillità accompagnava tutta la lettura creando un'atmosfera davvero poetica.

La storia, o meglio le storie, si svolgono in Giappone in un tempo imprecisato, dove, al confine tra la vita e un'altra dimensione vivono degli esseri simili a insetti chiamati Mushi. Questi esseri non sono né piante né animali, ma sono vicini alla sorgente di ogni forma di vita. Nonostante risultino invisibili alla maggior parte delle persone, i mushi, possono avere una notevole influenza su di esse, provocando malattie o incidenti anche mortali. Tra i pochi che riescono a vedere i mushi, vi sono i mushishi, persone che dedicano la loro vita allo studio di questi esseri e alla cura delle malattie provocate da essi.
Ginko, il protagonista, è un individuo un po' strano, costretto a errare per i villaggi a causa di una strana, quanto noiosa, capacità di attrarre i mushi. Oltre a questo, vi è un mistero attorno al suo passato, un mistero legato alla sua orbita vuota nascosta da un ciuffo dei suoi bianchi capelli. Nel suo viaggio infinito, Ginko incontrerà molte persone bisognose di aiuto e, con la sua conoscenza dei mushi, cercherà di fare tutto il possibile per trovare delle soluzioni ai problemi.
Non vi è una vera e propria trama, Mushishi è un maga a episodi che vedono ogni volta il mushishi affrontare un mushi diverso.

Yuki Urushibara attraverso questa opera trasmette tutta la sua passione per le leggende e i racconti che l'hanno affascinata fin dall'infanzia. Credenze e storie vere tramandate di generazione in generazione che riflettono un Giappone spirituale. L'autrice lascerà in ogni volumetto alcuni ricordi legati ai racconti dei suoi parenti regalandoci brevi spaccati di un lontano Giappone.
Il tratto, molto incerto (quasi abbozzato) nei primi volumi, diventa via via più preciso e assume una certa importanza nella lettura dell'opera. I disegni infatti si sposano perfettamente con la storia, atmosfere cupe si alternano a rilassanti paesaggi primaverili, immergendo il lettore in un ambiente quasi magico.
L'edizione è molto bella: copertine ruvide con risvolti e pagine abbastanza spesse con carta di un bianco sporco quasi grigio. Ad ogni capitolo vi sono delle pagine a colori in stile acquerello che rendono ancora più appagante la lettura. Ogni volumetto vale sicuramente i 6 euro spesi.

Nonostante la reputi una bellissima opera, sconsiglio l'acquisto a chi cerca una storia con una trama ben definita poiché, per la sua caratteristica di essere a episodi, questo manga ne risulta quasi privo. Mushishi è un'opera per chi ama passare un po' di tempo in pieno relax e per chi ama la natura.
Do un voto positivo per un'opera che mi è riuscita a trasmettere una moltitudine di emozioni.


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Kaori

Volumi letti: 10/10 --- Voto 9
Il manga è una poesia continua, sono poetici i disegni e le storie ed a mio avviso le copertine sono davvero belle, sembrano colorate ad acquerello, inoltre la carta è ruvida e ben si adatta ai disegni, infine consiglio a tutti coloro che lo prenderanno di leggere in ogni volumetto la riflessione dell'autrice scritta in retro copertina.

Il manga è ambientato attorno al '900 ed ha come protagonisti i mushi, esseri dalla natura ambigua, invisibili alla maggior parte della popolazione. Essi sono creature viventi, ma sono così primitive da essere appena oltre la linea di confine fra vivente e non vivente, sono intangibili, eppure reali e quando incontrano gli esseri umani o gli animali i mushi possono entrarvi, e creare profondi sconvolgimenti, fino a provocare gravi danni alla salute dell' "infettato".
All'interno del Giappone però c'è una ristretta cerchia di persone che può vederli ed attirarli: i Mushishi.
I mushishi sono degli studiosi di mushi e generalmente sono capaci di guarire coloro che ne sono infettati, fra tutti i mushishi ce n'è uno in particolare Ginko, un uomo dall'aspetto strano che non ricorda molto del suo passato ed è costretto a vivere errando senza mai poter sostare a lungo in un preciso luogo. La storia narra le sue avventure e lo segue nel suo continuo vagabondare, Ginko infatti non ha riferimenti, non ha una casa, la sua unica costante sono i mushi, che riesce ad attirare meglio di chiunque altro e forse anche a capirli. Ed è proprio perché i mushi sono attratti da lui, che lui non può restare a lungo in un luogo. Ginko invece di disperarsi per la sua condizione, decide di intraprendere un viaggio senza fine, per poter conoscere e curare, se possibile, le persone che entrano in contatto con i mushi. Ogni persona da lui incontrata fornisce a Ginko un insegnamento e lo arricchisce ripagandolo dei suoi sforzi, ed anche i mushi a loro modo riempiranno la vita del mushishi...


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Turboo Stefo

Volumi letti: 10/10 --- Voto 9
Mushishi è un’opera unica e molto particolare che andrebbe letta già solo per la sua originalità, ed i numerosi premi, tra cui L’Excellence Prize e il Kodansha Manga Award del 2006, consegnati all’autrice Yuki Urushibara (conosciuta anche con lo pseudonimo di Soyogo Shima) confermano che ci troviamo di fronte ad un lavoro senza pari.

In un Giappone senza età ci sono un infinito numero di creature che aiutano la natura a proseguire il suo corso naturale, ma questi esseri, chiamati Mushi, non possono essere visti da tutti, le poche persone che ci riescono diventano spesso dei Mushishi, degli studiosi che seguono le vene di luce che donano vita ai Mushi in modo da poterli conoscere meglio ed allo stesso tempo aiutare chi ha problemi dovuti alla loro presenza. Tra questi Mushishi figura pure Ginko, il nostro protagonista, un ragazzo alto e dinoccolato dai capelli bianchi e con un occhio solo. Capiremo subito che questa figura fumosa avrà un passato intrigante e ricco di segreti che ci verranno spiegati, seppur con ritmi piuttosto blandi.
La pecca di Mushishi sta proprio nella sua trama, anche se allo stesso tempo è definibile come un punto di forza. Di base un incipit vero e proprio non esiste, assisteremo a innumerevoli avventure che inizieranno e si concluderanno in un solo capitolo e solo saltuariamente leggeremo sul passato di Ginko. Questo potrebbe senza dubbio infastidire i lettori smaniosi di sapere tutto subito ed anche chi cerca opere dove l’eroe vive avventure per uno scopo ben preciso, ma allo stesso tempo ci affascina perché accompagneremo Ginko in un pezzo del suo viaggio e conosceremo così un mondo che non ha tempo ricco di favole, sogni ed incubi, dove la nostra immaginazione potrà dare vita ad infinite creature e storie, questa è la magia di Mushishi.

I disegni si distinguono immediatamente per le fantastiche pagine a colori dalle tinte ad acquarello, veramente gradevoli e ben fatte, perfetto anche lo stile cupo sottolineato dai fondali tetri, che in opportune occasioni verrà sostituito da panoramiche luminose e ricche di vita. Il tratto inizialmente è insicuro e impreciso, ma migliorerà in fretta diventato più deciso e sicuro. Ottimi anche i Mushi, sempre particolari ed accattivanti, inoltre nelle scene di massa ci saranno talmente tanti esemplari diversi che potremmo riguardarla e vederci cose nuove innumerevoli volte, tanto sono dettagliate. Il lato più piatto è sicuramente la caratterizzazione estetica dei volti, raramente risulteranno originali o unici, molte volte ci vedremo i protagonisti di storie passate.

L’edizione italiana è ottima, la copertina con risvolti in cartoncino ruvido è perfetta per le illustrazioni ad acquarello dell’autrice, inoltre le pagine spesse e tendenti al grigio sottolineano ancora di più la natura ambigua delle storie, un’accurata scelta dei materiali che premia donando ancora più personalità all’opera.

Mushishi ci permette di sognare e fantasticare in mezzo a tante storie dal sapore malinconico, triste, oppure felice, e questa è una delle cose più belle del manga, ci mostrerà la mutabilità dei sentimenti umani e ci dimostra che non sempre c’è una risposta giusta o sbagliata, ma semplicemente dobbiamo fare quello che ci dice il Cuore, per quanto il risultato sia agrodolce.
Un manga che sarebbe da definire un’opera d’arte intrisa di poesia.


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bettyboop

Volumi letti: 10/10 --- Voto 8
Un gran bel manga, diverso dal solito, particolare nella sua narrazione a storie a sé ma legate dal cammino di Ginko, errante solitario che pian piano rivela parte della sua vita, ma non troppo. In questo modo il protagonista diventa una specie di "eroe" eterno, che si ritrova a dover affrontare situazioni sempre diverse e complicate. Ogni episodio racconta una storia sempre problematica e a volte anche angosciante, rese da una regista capace e che traspira amore per la natura da tutti i pori. Anche se alcune storie sono minori di altre non manca mai quella poesia di fondo che contraddistingue il fumetto. Di solito non mischio mai il discorso opera con edizione, ma qui è veramente obbligatorio, dato che le copertine ruvide acquarellate nonché le tavole a colori all'interno contribuiscono a mantenere quell'atmosfera di sogno/mistero/natura che contraddistingue tutti i volumi, dal primo all'ultimo.
Lo consiglio non proprio a tutti, ma a chi ama la natura e le storie ben narrate, anche se prive di una vera e propria trama che crea la suspance, perché per chi riesce ad apprezzarlo merita veramente.


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minomale

Volumi letti: 9/10 --- Voto 10
Questo manga si può riassumere in una sola parola: POESIA.
Il manga parla di Ginko, un mushishi che gira per il mondo alla ricerca di varie specie di mushi; creature invisibili che influenzano molto la vita delle persone inconsapevoli della loro esistenza. Il manga è strutturato interamente in storie brevi a sé stanti che si concludono sempre. Il disegno è davvero evocativo: sembra davvero di essere li con Ginko ad assistere mentre salva una persona o un luogo dai mushi. Le storie sono tutte talmente accattivanti che spesso e volentieri ci si immedesima talmente tanto nei personaggi da provare le loro stesse sensazioni e i loro dolori.
In sintesi:
Storia: 10, davvero particolare.
Disegno: 10, all'inizio è strano, ma poi migliora molto.
Edizione: 10, la Star Comics ha superato sé stessa. Copertina favolosa acquarellata, immagini a colori splendide.
Periodicità: 10, puntuale ogni mese.
Immedesimazione: 100, nessun manga ci era mai riuscito come questo.
Conclusione: consigliato a TUTTI. Non potete ritenervi degli appassionati di manga senza aver letto questo capolavoro.


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yoko85

Volumi letti: 4/10 --- Voto 8
Un manga bellissimo, riesce a portarti in un'altra epoca e in un'altra dimensione. I disegni magari non sempre sono accuratissimi ma già dal numero 1 al numero 4 si nota un'evoluzione grafica discreta. Lo stesso avviene per le storie, che divengono sempre più belle: ogni tanto ci sono dei racconti che ti lasciano davvero stupefatto, e alcuni sono davvero malinconici. Io lo consiglierei a chiunque piacciano le storie di spiriti (anche se spiriti i Mushi non sono) o storie sovrannaturali. Non aspettatevi azione/combattimenti come si potrebbe trovare in Inuyasha, le storie hanno un ritmo più lento ma è ben miscelato con momenti di suspance.


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Cladz

Volumi letti: 3/10 --- Voto 10
Dopo aver letto i primi 3 volumi devo dire che 10 è anche poco!
Mushishi è una continua poesia, un continuo immergersi in un mondo fantastico vissuto da esseri che non tutti possono vedere, né piante né animali, né buoni né cattivi, ma che talvolta condizionano la vita degli uomini.
Il protagonista è Ginko, un ragazzo misterioso che non può legarsi a nessun luogo e famoso Mushishi, ovvero studioso e cacciatore di questi esseri chiamati mushi.
I disegni e le tavole sono fantastici, di rara bellezza, e molto bella e curata è anche l'edizione Star Comics.
Questo manga è senz'altro una lettura diversa dalle solite, una lettura coinvolgente che consiglio a tutti nella maniera più assoluta!



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sensei 12

Volumi letti: 3/10 --- Voto 10
Un manga intrigante, poetico, speciale.
Mushishi narra le vicende di Ginko, un cacciatore-studioso di Mushi, creature ancestrali né piante né animali ma che sono formate dalla essenza stessa della vita. Spesso queste creature possono creare dei disagi nella vita degli umani e qui interviene Ginko, uno dei pochi in grado di vederli... e uno dei pochi in grado di risolvere i disagi provocati da questi esseri.

Nel manga non esiste un trama lineare, anzi, esiste una tematica di fondo, ovvero il Mushi, che viene affrontata in vari episodi. Ogni episodio vede il confronto di un nuovo mushi che viene a contatto con l'uomo.

L'edizione è pregevole:
-Copertina in cartoncino ruvido con effetto acquerellato, ma quest'ultima è una caratteristica dell'edizione giapponese, quindi una nota di merito alla Star Comics per aver mantenuto la stessa idea.
-Pagine a colori, anch'esse acquerellate, ma presenti dal volume 2 in poi.
-Carta leggermente ruvida e pulita; non trasparente.
-Typesetting gradevole e ben fatto.
merita un 10 pieno

anonimo

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anonimo

Volumi letti: 1/10 --- Voto 10
Questo manga, da cui è stata tratta un'incantevole serie televisiva, è indubbiamente una delle proposte più interessanti di questo 2009. Ambientato in Giappone, in un passato non ben identificato, narra le avventure di Ginko, una figura misteriosa che si occupa di studiare i mushi, spiriti primordiali capaci di influenzare la vita degli esseri umani con esiti imprevedibili.
Mushishi è una lettura stupefacente; gli episodi sono autoconclusivi solo in apparenza, infatti ogni storia aggiunge un tassello per spiegare il mondo dei mushi e la vita di Ginko, "costretto" a studiare questi esseri per motivi che saranno spiegati nei volumi successivi. Le vicende sono incentrate sul volto più profondo della natura e delle persone, spesso preda di forze tanto profonde quanto irrazionali, e offrono numerosi spunti di riflessione sulla vita, sui sensi, sul trascendente.
Il manga tratta questi temi con la delicatezza tipica di uno "slice of life" sui generis, coinvolgendo il lettore in un ventaglio di storie tanto brevi quanto incisive. Il tratto del disegno, che ad un primo colpo d'occhio potrebbe sembrare un po' grezzo, guida il lettore con una forza rara, capace di ritrarre paesaggi splendidi e ricchi di pathos, ambientazioni oniriche, personaggi commoventi con le loro "piccole" esistenze.
Un piccolo plauso all'edizione Star Comics, che per soli sei euro offre un'edizione di tutto rispetto, completa di meravigliose tavole a colori e con un adattamento ben fatto.
Mushishi è un manga che, per le sue caratteristiche pressoché uniche, potrebbe non piacere a tutti. Allo stesso tempo però andrebbe provato assolutamente, perché è possibile farsi un'idea completa solo dopo averne letto almeno un numero. Rimane comunque il fatto che si tratti di un capolavoro assoluto (premiato dal pubblico e dalla critica in Giappone) e che, come tale, merita almeno un po' di attenzione.