Juza - La nuvola vagabonda
Un altro spin off di Hokuto no Ken, Juuza Gaiden - Houkou no Kumo (la nuvola errante), avente per protagonista appunto Juuza delle nuvole, uno dei cinque astri di Nanto.
Di tutti i personaggi di Hokuto no Ken su cui fare un manga, Juuza.
Nella serie principale non è che faccia granché, tranne fermare Raoh per un po' di tempo e permettere a Kenshiro di raggiungere l'ultimo generale di Nanto. Ma Juuza è certamente un personaggio affascinante, per la sua spavalderia e la sua filosofia di vita, e dunque eccolo protagonista di un manga tutto suo.
In questo manga in due volumi poco altro ci viene svelato, se non che Juuza è alla ricerca di Kenshiro perché non è stato capace di difendere la donna amata da entrambi, che poi è Yuria, ovviamente. Tutti gli uomini di Hokuto no Ken sono innamorati di Yuria, ma il problema è che Juuza è suo fratello, e dopo averlo scoperto ha dovuto forzatamente mettere da parte i propri sentimenti.
Questo è il motivo del viaggio di Juuza, che come una nuvola vive libero, va dove vuole e fa quel che vuole.
Nel corso dei due volumi, Juuza affronta qualche scontro con avversari di bassa caratura, gli scagnozzi del Re di Hokuto, e ci viene mostrato qualche flashback, gli allenamenti al tempio Nanto dove viveva da bambino insieme a Yuria, e gli incontri con Souther, Rei, Ryuga e lo stesso Raoh, fino ad arrivare alla fine, la riproposizione dell'ultimo combattimento di Juuza, quello contro Raoh.
Il combattimento in cui Juuza, che ha sempre vissuto libero come una nuvola nel cielo, decide finalmente di fermarsi, e sacrifica la sua vita per la donna che ama.
I disegni non sono male, lo stile del mangaka è molto diverso da quello di Hara, ma è confuso nelle scene d'azione e rende i pochi combattimenti del manga un po' difficili da seguire. I volti dei personaggi però sono un po' troppo spigolosi, quello di Juuza in particolare, che in molte scene è disegnato con un mascellone a punta.
La trama è piuttosto ovvia, come pure il finale, i lettori di questo manga sono di sicuro conoscitori del manga originale, dunque il finale non stupisce di certo.
Il personaggio di Juuza però non viene approfondito di molto dal punto di vista psicologico. Le sue motivazioni, il suo modo di fare erano già chiari nei pochi capitoli in cui compare nel manga originale.
Questo manga si rivela quindi sostanzialmente inutile dato che di Juuza non sapremo niente di più di quello che sapevamo all'inizio.
Per il resto, "Houkou no Kumo" non è un manga da leggere per forza, se non fosse che porta il nome "Hokuto no Ken" nel titolo. È chiaramente un fumetto destinato ai soli fan del manga di Kenshiro, ma non ne raggiunge comunque la drammaticità o intensità, e alla fine non si fa ricordare. Rimane comunque uno spin off più che sufficiente, considerato che Juuza è un personaggio su cui c'è poco da raccontare, e il suo ruolo non proprio di primo piano nella storia originale.
Di tutti i personaggi di Hokuto no Ken su cui fare un manga, Juuza.
Nella serie principale non è che faccia granché, tranne fermare Raoh per un po' di tempo e permettere a Kenshiro di raggiungere l'ultimo generale di Nanto. Ma Juuza è certamente un personaggio affascinante, per la sua spavalderia e la sua filosofia di vita, e dunque eccolo protagonista di un manga tutto suo.
In questo manga in due volumi poco altro ci viene svelato, se non che Juuza è alla ricerca di Kenshiro perché non è stato capace di difendere la donna amata da entrambi, che poi è Yuria, ovviamente. Tutti gli uomini di Hokuto no Ken sono innamorati di Yuria, ma il problema è che Juuza è suo fratello, e dopo averlo scoperto ha dovuto forzatamente mettere da parte i propri sentimenti.
Questo è il motivo del viaggio di Juuza, che come una nuvola vive libero, va dove vuole e fa quel che vuole.
Nel corso dei due volumi, Juuza affronta qualche scontro con avversari di bassa caratura, gli scagnozzi del Re di Hokuto, e ci viene mostrato qualche flashback, gli allenamenti al tempio Nanto dove viveva da bambino insieme a Yuria, e gli incontri con Souther, Rei, Ryuga e lo stesso Raoh, fino ad arrivare alla fine, la riproposizione dell'ultimo combattimento di Juuza, quello contro Raoh.
Il combattimento in cui Juuza, che ha sempre vissuto libero come una nuvola nel cielo, decide finalmente di fermarsi, e sacrifica la sua vita per la donna che ama.
I disegni non sono male, lo stile del mangaka è molto diverso da quello di Hara, ma è confuso nelle scene d'azione e rende i pochi combattimenti del manga un po' difficili da seguire. I volti dei personaggi però sono un po' troppo spigolosi, quello di Juuza in particolare, che in molte scene è disegnato con un mascellone a punta.
La trama è piuttosto ovvia, come pure il finale, i lettori di questo manga sono di sicuro conoscitori del manga originale, dunque il finale non stupisce di certo.
Il personaggio di Juuza però non viene approfondito di molto dal punto di vista psicologico. Le sue motivazioni, il suo modo di fare erano già chiari nei pochi capitoli in cui compare nel manga originale.
Questo manga si rivela quindi sostanzialmente inutile dato che di Juuza non sapremo niente di più di quello che sapevamo all'inizio.
Per il resto, "Houkou no Kumo" non è un manga da leggere per forza, se non fosse che porta il nome "Hokuto no Ken" nel titolo. È chiaramente un fumetto destinato ai soli fan del manga di Kenshiro, ma non ne raggiunge comunque la drammaticità o intensità, e alla fine non si fa ricordare. Rimane comunque uno spin off più che sufficiente, considerato che Juuza è un personaggio su cui c'è poco da raccontare, e il suo ruolo non proprio di primo piano nella storia originale.
