La Corte Distrettuale di Sendai ha dichiarato il 53enne Shinobu Yoshida colpevole di aver violato il Copyright caricando sul suo canale YouTube registrazioni di gameplay di una visual novel, nonché clip derivate da anime. Lo YouTuber dovrà scontare due anni di carcere e pagare una multa da 1 milione di yen (circa 6.300 euro). Tuttavia, la pena detentiva è sospesa in via condizionale e decadrà se l'uomo non commetterà altri reati nei prossimi 5 anni.
La polizia aveva arrestato Yoshida lo scorso 17 maggio poiché, stando al report di quel tempo, l'uomo aveva caricato sul suo canale YouTube dei filmati di gameplay di Steins;Gate: My Darling's Embrace, guadagnando dalla monetizzazione degli annunci pubblicitari del video. Inoltre, aveva montato e caricato degli spezzoni presi dagli anime di Steins;Gate e SpyxFamily con sottotitoli e audio-narrazione. Stando a Kadokawa (che detiene i diritti di Stains;Gate) non era la prima volta che Yoshida caricava contenuti protetti da copyright, tant'è che lo faceva sin dal 2019. Il video che avrebbe violato le linee guida di Nitroplus e Kadokawa è un "Let's play" di quasi un'ora.
Yoshida ha confessato il 2 agosto e ha ammesso di aver perseverato nonostante fosse consapevole del reato. La Content Overseas Distribution Association (CODA) ha commentato come il caso di Yoshida sia il primo caso di arresto in Giappone per la violazione del Copyright Act relativamente alla creazione di contenuti visivi sui videogiochi.
Nell'ultimo periodo, diversi utenti giapponesi di YouTube hanno caricato dei "sommari", ovveri brevi video che riassumono film o serie mostrandone degli spezzoni, corredati di montaggio e narrazione. Nikkei stima che gli spettatori di video Let's play" in tutto il mondo siano oltre 800 milioni.
Le Media Companies e sviluppatori di videogame spesso stilano delle linee guida che variano di gioco in gioco per stabilire fino a che punto i giocatori e content creators siano liberi di mostrare o caricare filmati e quali siano i contenuti idonei alla monetizzazione, anche se al momento non esiste uno standard che valga per tutte le compagnie.
Da un lato vengono create per evitare di spoilerare la storia, ma anche per prevenire che i content creators ci lucrino sopra. Spike Chunsoft ha per esempio stabilito delle linee guida estremamente rigide per i giochi di Danganronpa, specificando la possibilità di utilizzo fino "al primo capitolo" oppure "fino a che tu non abbia il settimo alleato".
Dall'altro lato, altre compagnie e giochi hanno delle linee guida molto blande su cosa si possa e non possa caricare, oppure su cosa possa essere attivata la monetizzazione. Le compagnie come CAPCOM hanno spesso permesso la monetizzazione di giochi come Resident Evil, Monster Hunter o Devil May Cry, mentre Nintendo lascia che gli YouTuber che fanno parte dello YouTube Partner Program attivino la monetizzazione sui loro gameplay.
Ricordiamo che nel giugno 2020 il parlamento nipponico ha approvato una proposta di revisione della legge sul diritto d'autore che prevede l'estensione della legge per punire coloro che scaricano volontariamente manga, riviste e articoli accademici caricati illegalmente. La legge, dopo la modifica, è entrata in vigore nel gennaio 2021, mentre la revisione ha causato la messa al bando di siti "parassita" che aggregano e forniscono link per accedere a materiale piratato a partire dal 2020.
Fonte Consultata:
Anime News Network
La polizia aveva arrestato Yoshida lo scorso 17 maggio poiché, stando al report di quel tempo, l'uomo aveva caricato sul suo canale YouTube dei filmati di gameplay di Steins;Gate: My Darling's Embrace, guadagnando dalla monetizzazione degli annunci pubblicitari del video. Inoltre, aveva montato e caricato degli spezzoni presi dagli anime di Steins;Gate e SpyxFamily con sottotitoli e audio-narrazione. Stando a Kadokawa (che detiene i diritti di Stains;Gate) non era la prima volta che Yoshida caricava contenuti protetti da copyright, tant'è che lo faceva sin dal 2019. Il video che avrebbe violato le linee guida di Nitroplus e Kadokawa è un "Let's play" di quasi un'ora.
Yoshida ha confessato il 2 agosto e ha ammesso di aver perseverato nonostante fosse consapevole del reato. La Content Overseas Distribution Association (CODA) ha commentato come il caso di Yoshida sia il primo caso di arresto in Giappone per la violazione del Copyright Act relativamente alla creazione di contenuti visivi sui videogiochi.
Nell'ultimo periodo, diversi utenti giapponesi di YouTube hanno caricato dei "sommari", ovveri brevi video che riassumono film o serie mostrandone degli spezzoni, corredati di montaggio e narrazione. Nikkei stima che gli spettatori di video Let's play" in tutto il mondo siano oltre 800 milioni.
Le Media Companies e sviluppatori di videogame spesso stilano delle linee guida che variano di gioco in gioco per stabilire fino a che punto i giocatori e content creators siano liberi di mostrare o caricare filmati e quali siano i contenuti idonei alla monetizzazione, anche se al momento non esiste uno standard che valga per tutte le compagnie.
Da un lato vengono create per evitare di spoilerare la storia, ma anche per prevenire che i content creators ci lucrino sopra. Spike Chunsoft ha per esempio stabilito delle linee guida estremamente rigide per i giochi di Danganronpa, specificando la possibilità di utilizzo fino "al primo capitolo" oppure "fino a che tu non abbia il settimo alleato".
Altre compagnie vietano del tutto lo streaming di certi contenuti o elementi dell'interfaccia in vari modi, come per esempio le ultime visual novel di Type-Moon e Aniplex, Tsukihime-A piece of blue glass moon- e Witch of the Holy Night, la serie Persona di Atlus o Tales of di Bandai Namco Entertainment: alcune di queste proibiscono di mandare in streaming o fare screenshots dell'intero gioco.
Dall'altro lato, altre compagnie e giochi hanno delle linee guida molto blande su cosa si possa e non possa caricare, oppure su cosa possa essere attivata la monetizzazione. Le compagnie come CAPCOM hanno spesso permesso la monetizzazione di giochi come Resident Evil, Monster Hunter o Devil May Cry, mentre Nintendo lascia che gli YouTuber che fanno parte dello YouTube Partner Program attivino la monetizzazione sui loro gameplay.
Ricordiamo che nel giugno 2020 il parlamento nipponico ha approvato una proposta di revisione della legge sul diritto d'autore che prevede l'estensione della legge per punire coloro che scaricano volontariamente manga, riviste e articoli accademici caricati illegalmente. La legge, dopo la modifica, è entrata in vigore nel gennaio 2021, mentre la revisione ha causato la messa al bando di siti "parassita" che aggregano e forniscono link per accedere a materiale piratato a partire dal 2020.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Se invece scrivo una recensione non devo nominare il nome del gioco, fatemi capire?
Roba da matti, non ha piratato la serie o il gioco, ne parlava e nformava i fututi utenti.
Posso capire la multa, i 2 anni di carcere li reputo eccessivi anche in caso di violazione volontaria del copiright per un "let's play". Al massimo più alta la sanzione e minore la detenzione.
Non parliamo di Twitch , è pieno di gente che riproduce illegalmente materiale protetto da copyright.
Anche a me sembra strano, è pieno di gente che online fa game play di giochi vari, senza contare i walkthrough completi fatti anche da riviste…
Se invece davvero basta quello mi pare una legge assurda…
Al massimo qui in Italia youtube può prendere "provvedimenti" perché violi termini e condizioni e questo ha conseguenze solo sul tuo account.
E qui in Italia anime, manga e videogiochi fortuna vuole che non vengano presi sul serio (speriamo non accada mai) quindi legislativamente parlando semplicemente si fa poco e quel che si fa si fa per la musica e i film italiani (quindi se violi le assurde/astruse e poco chiare leggi sul copyright 99.9999% non succede proprio nulla).
Personalmente parlando ritengo che più che preoccuparsi di leggi senza senso sia molto più proficuo domandarsi se una cosa sia lecita oppure no moralmente parlando.
Non è lecito scaricare illegalmente un gioco senza pagarlo perché quel prodotto è stato creato spendendoci del denaro e il denaro con cui si compra va ai creatori che possono così creare altri prodotti di qualità.
È assolutamente lecito fare lo streaming di un videogioco perché giocarlo e guardarlo sono due esperienze totalmente differenti e un videogioco è fatto per essere giocato (chi si diverte a guardare solo ha davvero qualche problema... un conto è andare a vedere quale potrebbe essere la soluzione... un conto è far finta di aver giocato).
È altrettanto lecito fare una recensione perché è diritto di critica.
Non è lecito da parte delle aziende mettere drm su prodotti acquistati.
È in una zona grigia usufruire di un prodotto abbandonato senza reperire una release magari molto rara e costosa ma unica (è il caso di certi giochi vecchissimi non venduti in digitale), se ad un'eventuale release successiva "ci si mette in regola" è ok, se si fa finta di nulla non è ok.
Ecc... ecc...
Insomma darsi delle regole sì, contribuire comunque al processo creativo assolutamente sì... ma farsi prendere in giro con norme che abusano della pazienza a tal punto no.
Parentesi dopo aver letto questo articolo ho deciso che non comprerò Chaos;Head/Child che avevo in wishlist su gog... giusto per fare qualcosa di concreto in tal senso (non li giocherò illegalmente, semplicemente non li comprerò e non li giocherò). Nessun prodotto è indispensabile (e io sto youtuber non lo conosco e non lo stimo visto che ha ammesso di aver commesso reato).
PS. Parentesi ho acquistato qualche anno fa Steins;Gate e 0 solo dopo che avevo visto un gameplay completo (non ero infatti certo se il genere VN lo potessi sopportare). Senza un gameplay che mi ha fatto venir voglia non avrei comprato assolutamente il gioco (ovviamente per poter fare le scelte che volevo io e per poter decidere in che ordine affrontare varie route, ma anche fosse stato lineare per poter cliccare io avanti al mio ritmo... perché un gioco non si guarda, si gioca).
Il tizio non ha nessun video che ha fatto 800 milioni di views. Quello è il numero totale di visualizzazioni di quel tipo di video (i let's play) caricati da youtuber, come è riportato peraltro nel paragrafo sotto. Con 800 milioni di views sarebbe ricco il tipo, altroché. 😅
Infatti da quando ci sono le recensioni video delle riviste, anche io se decido di spendere dei soldi per comprare un gioco, acquisto molto più sicuro di non aver buttao i miei soldi.
E, allo stesso tempo, si resta a piede libero per cose gravissime (tipo molestie su minori e possesso di materiale pedopornografico).
Non conosco molto bene la normativa giapponese in materia, ma a quanto si evince dall’articolo si tratta del primo caso di condanna, quindi diciamo che NON è che proprio in Giappone chiunque carichi qualcosa finisca in carcere.
Detto questo, a quanto mi risulta il problema NON è nella citazione in sé ma nella citazione che ha scopo di lucro. Nelle eccezioni sul diritto d’autore giapponesi è infatti indicato che per uso educativo, di informazione o di ricerca scientifica è sempre possibile una citazione estesa (quella puntuale lo è sempre e comunque) che non superi il suo scopo, purché non a uso commerciale. Ergo, qua il problema risiede nel fatto che il contenuto venga usato per guadagnarci; risulta sempre libera la citazione (che, per materiale audiovisivo implica anche la visione di screenshoot o filmati) limitata al suo scopo e a titolo gratuito.
In fondo se mi guardo ore di "filmati video" di un gioco (non puro gameplay) di fatto sto anche guardando materiale sotto copyright senza pagare un euro, figurarsi se chi lo pubblica ci guadagna pure.
Discorso diverso per gli spezzoni, quella mi pare una decisione a dir poco discutibile.
Capisco tecnicamente il tuo discorso, ma, per quanto riguarda un videogame, la visione di qualcuno che gioca mi sembra assurdo trovarla un danno per il produttore.
Diverso il discorso se carichi l’episodio di un anime, o qualsiasi altra opera audiovisiva.
Forse qua c’è anche il problema delle visual novel, che in effetti da che ho capito, ma potrei sbagliarmi non avendone mai provata una, alla fine l’interazione dell’utente è solo fare varie scelte per andare avanti con la storia e vedere vari filmati…
Assolutamente, il gameplay tra l'altro per certi versi è addirittura pensabile come copyright (almeno moralmente) del giocatore stesso.
Ogni gameplay può essere diverso da quello di un altro giocatore.
Negli incontri casuali di un RPG ad esempio o nel modo di affrontare in successioni le missioni, o anche come combatte il boss del livello, ecc ecc
MA, negli RPG moderni, quantomeno in diversi di questo, l'uso delle scene PRE-registrate è concettualmente assimilabile a degli spezzoni di un film vero e proprio.
Se in sequenza li pubblico (che sia in n filmati diversi o in un gameplay unico di più ore) di fatto sto pubblicando un intero filmato pre-registrato che è appunto materiale sotto copyright del produttore.
Pubblicare quelli diciamo iniziali può pubblicizzare il gioco, ma pubblicarli tutti può al contrario spingere altri a guardarseli tutti riducendo e probabilmente annullando un ipotetico desideri di acquisto proprio per "giocare il gioco e guardarsi i filmati".
Un picchiaduro ormai è infarcito di sequenze "finali", che possono cambiare a seconda di mosse, di avversari, di condizioni.
Vedere queste sequenza finali fuori dal gioco mi spingerà meno a "giocare" in profondità il gioco stesso, e di riflesso a giocarlo "meno" e a sua volta finirò per valutare che spendere X euro per giocarci Y ore (meno delle Z che richiederebbe completare tutto) sia economicamente poco vantaggioso e magari mi spingerà a non acquistarlo.
Anche il caso delle novel che ipotizzi è assolutamente assimiliabile a queste casistiche.
Sono ovviamente dei casi, il giocatore hardcore se ne fregherà, ma il giocatore hardcore difficilmente si guarda il gameplay completo su youtube, lui VUOLE giocarselo e quindi comprarlo e sarebbe solo come spoilerarsi da solo.
Diverso il caso di soluzioni, e appunto di gameplay, che al contrario possono aiutarle gli utenti a superare certi passaggi, cosa che al contrario magari lo convinceranno all'acquisto con la sicurezza di non rischiare di rimanere bloccato e lasciare il gioco incompleto.
Se sono titoli meno famosi viene comunque fatta una forma di pubblicità tramite questi video, soprattutto se il content creator è famoso sul web (un fan del content creator può scoprire un titolo attraverso i gameplay e non attraverso pubblicità e guardando i video si fa una idea del contenuto del gioco).
Inoltre fungono da "guida non ufficiale" perché non sempre le guide scritte sui giochi sono affidabili e non è sempre facile capire cosa bisogna fare per raggiungere un determinato obiettivo.
Scritto questo, se ci sono delle linee guida specifiche meglio seguirle.
Per giochi come i moba, gli sparatutto, gli strategici ovviamente non verrà mai vietato lo streaming. Magari giochi come The Last of Us che hanno una componente sia di gameplay che di storia attraverso lo streaming gli spettatori potrebbero spoilerarsi tutta la storia. Però secondo me gli sviluppatori non intervengono semplicemente perché l'esperienza del gameplay in prima persona comunque non può essere sostituita con i video online del gameplay.
Evidentemente le visual novel in Giappone sono un mercato molto importante e attraverso lo streaming completo del gameplay la gente semplicemente evita poi di comprarle. Il nocciolo della questione penso sia questo.
Per linee guida specifiche quali intendi, quelle per chiudere i giochi oppure quelle dettate dai detentori di copyright?
solo se commetti il reato nel suolo giapponese se uccidi in uno stato estero non ti fanno niente difatti molti brigatisti rossi italiani condannati sono liberi in giappone
mhà esempi? Se non ricordo male ci sono stati magaka arrestati per molestie... comunque vorrei ricordare qual'è la pena in italia per il medesimo reato (violazione copyright)
Oggi le sanzioni per chi viola il diritto d'autore sono molto pesanti e comprendono sia multe (che possono arrivare a oltre 15.000 euro) sia la detenzione (da 3 a 6 mesi) ed è bene ricordare che i reati contro il copyright sono perseguibili d'ufficio
Poi il tizio è stato arrestato e condannato (la prima condanna del genere quindi non è al prassi come pare molti commentatori hanno capito). Inoltre ha ammesso che sapeva perfettamente che stava violando la legge (guadagnandoci) e non è che ha pubblicato un trailer di un gioco qualsiasi, ma l'intero gioco, e non un gioco d'azione dove anche se vedi magari vuoi provarci, ma di visual novel.
Un po' come se tizio rendesse pubblico il finale di un giallo avvincente e molto ben costruito dove solo nelle ultime pagine si rivela il colpevole (e l'esempio comunque è riduttivo).
Poi è così "normale" pubblicare cose in violazione dei copyright che chissà perché spesso e volentieri chiudono i siti che forniscono film o musica piratata.
Per ultimo state, fra le varie cose, giudicando l'applicazione di una legge che manco conoscete.
Sarà però puoi dormire in metropolitana con la borsa appoggiata sulle gambe e quando ti svegli al borsa c'è ancora, in Italia?
Più che altro in Giappone le leggi le fanno rispettare, in Italia si protesta se le leggi vengono applicate.
Ma che ca**o stai a dì:
- Autore di Galko-chan arrestato per possesso di materiale pedo-pornografico
- Chiede a minorenne di vivere da lui come succede in un anime: arrestato!
- Act-Age: l'autore del manga arrestato per atti osceni
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