"Casa", una parola che ha un chiaro significato ma che al contempo racchiude in sé una moltitudine di accezioni. Casa come luogo in cui ritrovare la famiglia, vivere, tornare, ma anche come posto in cui "rimanere", soprattutto se parliamo di racconti horror.
E' con grandissimo piacere che ritroviamo in Italia un'opera ispirata ai lavori di Fuyumi Ono, in patria apprezzatissima scrittrice di romanzi horror, e se vogliamo dirla tutta, anche moglie di Yukito Ayatsuji, altrettanto amato scrittore di gialli (suo è il romanzo The Decagon House Murders, da cui è stato tratto un manga pubblicato da Star Comics, e recentemente anche una trasposizione drama).
La Ono, dopo averci deliziato insieme a Ryu Fujisaki, ormai parecchi anni fa con lo splendido Shiki, trova stavolta unione con la talentuosa Kazue Kato, che tutti conosciamo per Blue Exorcist, shonen di punta di Planet Manga, offrendoci la raccolta di storie intitolata Agenzia Karukaya e le case degli spiriti, sempre per mano dell'editore modenese.
Il manga è ispirato alla serie di romanzi Eizen Karukaya Kaitan che racconta dei singolari "interventi" di un giovane falegname in delle case apparentemente stregate.
Il volume, che consta di quasi 400 pagine, si divide in sei capitoli che narrano storie tra loro indipendenti ma con un comune denominatore: la casa. Già in un'opera precedente la Ono aveva utilizzato questo stesso tema; parliamo di La casa impura (Zan'e) attualmente suo unico romanzo pubblicato in Italia (disponibile per Atmosphere Libri nella collana Asiashpere), da cui è stato tratto anche un film live action.
Contrariamente a Shiki, che pur rimanendo giapponese nell'essenza, tanto si rifaceva alla tradizione occidentale (dopotutto è dichiaratamente ispirato a Le notti di Salem di Stephen King, uno degli autori che più ha influenzato la Ono), Karukaya è il tipico horror giapponese fatto di silenzi, accenni, suspense e cose nascoste. Yūrei (fantasmi) e yokai (spiriti della tradizione) la fanno da padrona nel corso dei 6 capitoli, muovendosi però tutti all'interno di quell'elemento comune che sono appunto le case dei protagonisti. Nell'introduzione all'articolo abbiamo parlato di casa come luogo sicuro e familiare, ma la tradizione horror ci insegna che essa è anche il posto in cui cose e persone "restano". Un film ormai classico sull'argomento è The Others, mentre per quanto riguarda le serie tv, il successo della serie The Haunting parla da sé.
Tornando in tema strettamente giapponese non stupisce l'idea della Ono di raccontare storie che si svolgano entro il perimetro di un'abitazione, poiché anche per la tradizione nipponica una casa è un luogo in cui "si resta", per volontà propria o meno. Il famosissimo Ju-on ci ha insegnato che le forti emozioni provate in un luogo, in esso restano e si propagano, ma se si tratta di sentimenti negativi dovuti a morte violenta e simili, essi diventano una maledizione. Seguono un principio simile gli tsukumogami, ossia tutti quegli oggetti che raggiunto il centesimo anno di età prendono vita. Secondo il folklore giapponese, la casa può essere quindi luogo in cui sentimenti negativi si sedimentano e si dipanano, ma anche posto in cui diversi tipi di yokai possono accomodarsi, anche in maniera benevola. Pensiamo allo zashiki-warashi, anche detto "bambino del salotto", la cui presenza è simbolo di prosperità per la famiglia che occupa l'abitazione.
Purtroppo però, le presenze di cui ci parlano Ono e Kato, non sono poi così adorabili.
I vari racconti di cui si compone il volume parlano di famiglie, piccole e grandi, ma anche di singole persone che abitano in delle bellissime case tradizionali giapponesi; si tratta quindi di spazi parecchio ampi che prevedono giardino, pozzo, stanza dei tatami, shoji e fusuma (le porte scorrevoli di legno e carta) e tutti quegli elementi che trasudano "giapponesità" da ogni poro. Si parla in ogni caso di vecchie case, ereditate o prese in affitto in mancanza di meglio, ristrutturate o ben tenute. I personaggi si muovono all'interno delle abitazioni raccontando le loro storie e intrecciandole con quelle delle misteriose presenze che si trovano, loro malgrado, accanto. L'esistenza, vera o presunta, di queste creature è ciò che dà il via alla trama ai dialoghi o al flusso di coscienza dei personaggi, che ritrovandosi davanti all'atavica paura dell'ignoto si vedono costretti a fare i conti con se stessi e con gli altri, con il proprio o l'altrui passato.
Ci si potrebbe aspettare che il giovane Obana dell'agenzia Karukaya sia una sorta di esorcista, ma con nostro stupore scopriamo presto che si tratta di un semplice falegname che però riesce a "sentire" più di altri. Gli interventi di Obana sono letteralmente di natura edile, ciò che il ragazzo compie è semplicemente un riposizionamento degli spazi, egli aggiunge o toglie qualche elemento architettonico. Sembra quasi che le storie vogliano dirci che non sempre è possibile scacciare o esorcizzare certe cose, a volte bisogna trovare una soluzione alternativa e convivere con ciò che esiste nel nostro mondo anche se solitamente in maniera invisibile e silenziosa. Un concetto che non sarà nuovo nemmeno ai lettori di Natsume degli spiriti. Il tutto raccontato con quella suspense molto sottile tipica dell'horror giapponese, che seppur ci conceda qualche jump scare, basa la sua essenza sul non detto e sul non visto, sul flebile suono di qualcosa e sulla disperazione palpabile di qualcos'altro. Sono insomma fantasmi, mostri, demoni, anime, chiamiamoli come preferiamo, che si esprimono tramite le loro forti emozioni e i sentimenti con cui hanno lasciato questo mondo.
I disegni di Kazue Kato si adattano perfettamente all'atmosfera, sanno essere morbidi e gentili ma capaci di trasmettere inquietudine al momento giusto. Le case, i giardini e i vicoli delle strade trasmettono realmente la sensazione di trovarsi catapultati in Giappone, all'interno di quelle dimore tanto particolari quanto affascinanti. Anche la resa grafica dei fantasmi o degli yokai gioca molto sul vedo non vedo, difatti, la Kato non propone mai scene in cui queste creature siano perfettamente visibili all'occhio del lettore.
Planet presenta il volume in formato 11.5X17.5, sovraccopertina, 384 pagine, b/n e colore, al prezzo di 12,90 €. L'albo è morbido ma solido e comodissimo da sfogliare, le pagine bianche non presentano trasparenze né neri che macchiano. C'è anche una giusta quantità di note, peccato per il prezzo un po' altino visto il formato.
La scrittura fluida e scorrevole, accompagnata da disegni che permettono di respirare a pieni polmoni la "giapponesità" di queste storie, ci fa godere di una serie di racconti interessanti sia dal punto di vista sovrannaturale che da quello umano; Kato e Ono tramite i loro personaggi parlano di abbandono, solitudine, peso delle responsabilità, morte e vita. Lo fanno in una maniera molto delicata e velata, senza puntare il dito su questo o l'altro aspetto della società, ma ben mettendo in evidenza il modo in cui il popolo nipponico vive e convive con determinati sentimenti, senza tralasciare mai la potenza e l'impatto che il folklore esercita ancora oggi sulla comunità giapponese.
Agenzia Karukaya - Le case degli spiriti
Un rumore improvviso, una figura nel buio. Se una casa è abitata, prima o poi vi accade qualcosa... Le splendide chine di Kazue Kato illustrano la raccolta di storie best seller di Fuyumi Ono in un volume unico in cui le atmosfere horror si accompagnano a una riflessione profonda sulle ansie del cuore.
Prezzo: 12,90 €
Totale voti: 11 1 0
FelyC
I disegni delle abitazioni sono molto accurati. A fine volume c'è un'appendice con le bozze progettuali delle case. Non fa paura, ma non è un difetto; sembrava che per i protagonisti fosse normale la presenza di entità all'interno delle case.
22/05/2024
Anemone Blu
Raccolta di storie autoconclusive che hanno come filo conduttore un misterioso e bel giovane carpentiere. Consigliatissimo a chi ama gli horror soprannaturali. PS. L'edizione è molto curata, ma un 1 o 2€ in meno non sarebbero guastati.
01/05/2024
KayScarsetta
Piacevole raccolta che gioca sulla struttura abitativa (e ciò che gli "ruota" attorno), il suo passato e passaggio degno di rispetto e cura, mi ricorda vagamente Ferro 3- che è un gran complimento. Per il primo sketch del vicolo: Itou annuisce fiero! 😄🍥
18/05/2024
shinji01
Un gran bel volume di storie autoconclusive, divinamente disegnate, in una edizione eccellente con una sovracopertina che dà piacere al tatto
25/04/2024
Tiger-lily83
Yokai + Kazue Kato + racconti autoconclusivi scritti benissimo. Un ottimo volume unico. Per gli appassionati del genere e’ un acquisto praticamente obbligato
24/04/2024
Arashi84
Mi è piaciuto molto e leggerei volentieri il romanzo, ma io della Ono mi sono innamorata ai tempi di Shiki. Molto belli i disegni, il tratto si adatta perfettamente a storie e personaggi. Mi piace questo focus sulle case come luoghi infestati o giù di lì.
18/04/2024
Gneppy
6 storie che parlano di spiriti e di come un insolito falegname aiuti i "malcapitati" di turno a "gestirli". Plot un po' ripetitivo nell'esecuzione, belli i disegni, di certo godibile anche se decisamente caro (€€). Di horror non c'è nulla, purtroppo.
03/04/2024
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Agenzia Karukaya - Le case degli spiriti | € 12.90 | Panini Comics |
Pro
- Si respira l'aria del tipico horror giapponese
- Disegni calzanti con l'atmosfera
- Interessante il tema della "casa"
Contro
- Chi cerca un horror hardcore potrebbe rimanere deluso
Shiho Miyano
Gradevolissima raccolta di racconti che, con il pretesto di un guaio soprannaturale, illustrano molto sul modo di costruire e progettare le abitazioni, promosso! Disegni mirabili!
21/08/2024