Nintendo Switch sta ormai giungendo alla fine del suo ciclo vitale, non è un segreto e per quanto Nintendo stessa continui a fare la misteriosa sul suo fantomatico successore è innegabile che i segnali ci siano tutti, proprio per questo ha deciso di fare un anno in chiusura col botto e se è comunque vero che già per i primi mesi dell'anno prossimo sono stati annunciati pezzi da novanta come Donkey Kong e Xenoblade Chronicles il vero ed ufficiale "ultimo anno" della console è stato proprio il 2024, grazie a giochi come Princess Peach Showtime, le remastered di Paper Mario e Luigi's Mansion, ma soprattutto The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom ed in corner il nuovissimo Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, dopo essere rimasta per anni su console portatili la saga di giochi di ruolo che vede protagonista il mitico duo di idraulici arriva sugli schermi di casa e lo fa con un titolo che riesce a centrare bene o male tutti i punti della serie; noi ci siamo (è il caso di dirlo) tuffati in questa nuova avventura per diverse ore ed oggi siamo pronti a raccontarvi la nostra esperienza in questa recensione
La trama di Fraternauti alla carica (simpatico gioco di parole dall'inglese Brothership) vede il nostro dinamico duo teletrasportato in una terra sconosciuta da un misterioso potere (portandosi dietro tra l'altro anche la principessa Peach e l'armata del malvagio Bowser), grazie ad un'adorabile ragazzina di nome Condina conosciuta di lì a poco ed al suo amico Presus, una sorta di maialino volante (ma non chiamatelo così o si arrabbia), i fratelli apprendono di trovarsi nell'Elettria, una volta florido arcipelago di isole tutte collegate tra di loro grazie alla carica del gigantesco Elettralbero ma, a seguito di una disgregazione avvenuta in circostanze non ben specificate, adesso separate ed alla deriva nell'oceano, l'ultima speranza di ricongiunzione delle stesse è costituita dall'Isola Solcamari, metà barca e metà isola che si muove per i mari utilizzando come vela un giovane Elettralbero coltivato proprio dalla stessa Condina, definita dai locali un'elettriniera; a complicare la situazione ci si mette il trio degli Skonnettieri, brutti ceffi agli ordini del malvagio Skonnett, che sembra essere l'artefice del motivo per cui le isole si trovano completamente separate; sarà dunque compito degli idraulici riportare l'Elettria al suo antico splendore riconnettendo tutte le isole ed al tempo stesso dare una lezione a Skonnett ed i suoi tirapiedi.
Squadra che vince non si cambia e proprio per questo motivo Fraternauti alla carica mantiene la sua impostazione da gioco di ruolo a turni adatto veramente a qualsiasi tipologia di giocatore, dopo essere entrati in contatto con un nemico su schermo (anche saltandogli sopra o dandogli una bella martellata per guadagnare vantaggio) avremo a disposizione il classico menù della serie che ci permetterà di scegliere tra attacchi in salto, attacchi con il martello e gli immancabili attacchi fratelli, i primi due andranno alternati in base al nemico che ci troveremo di fronte (non avrà senso infatti tentare di saltare su un nemico munito di spine o corna ed al tempo stesso provare a colpire con il martello avversari volanti non porterà grandi risultati), mentre i secondi saranno delle vere e proprie mini-super che consumeranno il nostro mana per dare via a diversi QTE ed infliggere infine uno spettacolare attacco dagli ingenti danni.
La vera novità della produzione è però costituita dagli spinotti: esplorando le isole capiterà infatti di incontrare i Luminotti, spiritelli di pura elettricità molto simili a Navi di Legend of Zelda, una volta raccolti in quantità sufficiente questi ci permetteranno di creare le spine, che conferiranno nuovi effetti ai nostri attacchi, da effetti più attivi come danni ad area o critici assicurati ad altri passivi come un maggiore drop rate di oggetti, questi però dureranno solo per un tot di attacchi e scontri e dopodiché dovranno ricaricarsi con il passare dei turni; questo nuovo sistema unito anche a quello delle classi, che ogni 8 livelli circa ci permetterà di scegliere un bonus permanente, in modo da differenziare i percorsi di crescita dei nostri eroi, rendono le battaglie sempre interessanti, soprattutto durante gli scontri con i boss, che ci permetteranno di sfruttare anche la cosiddetta "intuizione di Luigi", capiterà infatti di trovarsi in condizione di eseguire un'azione contestuale (con un sistema molto simile a quello già adottato in Persona 5) tramite un QTE per stordire il boss ed infliggergli critici assicurati.
Dal punto di vista tecnico è dove purtroppo il titolo arranca maggiormente e fa vedere la sua identità di "canto del cigno di Switch", proprio come era successo in Zelda Echoes of Wisdom il framerate è estremamente ballerino ed il più delle volte fatica perfino a rimanere stabile sui 30fps, sia chiaro la cosa non è mai un grande disturbo anche in fase di battaglia, ma è evidente che l'hardware non riesca più a mantenere il passo; ciononostante il gioco di Nintendo restituisce un ottimo colpo d'occhio nelle ambientazioni, sempre fresche e colorate (per quanto non troppo ispirate), queste sono inoltre anche divertenti da esplorare grazie alle azioni in combo dei fratelli, che gli permettono di trasformarsi ad esempio in una palla o in un UFO per superare certi ostacoli, ottima la colonna sonora che propone temi davvero orecchiabili che è un piacere risentire ed ugualmente azzeccata è la durata che si aggira sulla quarantina di ore, a tal proposito abbiamo apprezzato come il titolo riesca effettivamente ad essere un'esperienza adatta alla natura mordi e fuggi di Switch, in quanto le isole si completano molto velocemente (20/30 minuti) prima di passare alla successiva.
L'obiettivo di Nintendo con la serie Mario & Luigi è sempre stato quello di proporre un'esperienza leggera ed adatta a tutti e per fortuna Fraternauti alla carica mantiene benissimo questo filone, con un'avventura dai toni divertenti e scanzonati che intrattiene il giusto e propone qualche novità in più per rendere il combattimento interessante per chi mastica statistiche, dispiace decisamente per il comparto tecnico ma ciò non deve distrarre dalla bontà generale del prodotto, che rimane comunque validissimo.
Pro
- Divertente e per tutti i palati
- Gameplay mordi e fuggi adatto a Switch...
- Gli spinotti sono un'ottima aggiunta
- Colonna sonora deliziosa
Contro
- Comparto tecnico pessimo
- ...ma che impiega fin troppe ore a svelare tutte le sue carte
- Dover assistere per intero all'intuizione Luigi dopo la centesima volta stanca e non poco
- Sistema di classi poco impattante sullo sviluppo dei personaggi
La hai letta? Io sì, riga per riga, e mi trova d'accordo su ogni punto. Infatti a me ha stufato quasi subito e per la prima volta nella mia carriera di videogiocatore farò un reso. Amavo i vecchi capitoli e quello che vedo è un gioco che non ne ripropone il fascino e lo spirito.
Anche leggendo la recensione, dalle righe traspare un 6.5/7, di certo non un 5 che, al di là dei gusti personali, il titolo non merita perché ricco di personalità e i cui difetti, a parer mio, sono in minoranza rispetto ai pregi.
Peccato solo per la prima parte di gioco, un po' troppo pesante e tirata per le lunghe. Ma posso dire con gioia che i tempi bui e anonimi di Paper Jam sono lontani
Nel complesso è un bel gioco, semplice ed intuitivo, con una storia interessante, ma che assolutamente non è priva di difetti. L'inizio, in particolar modo, l'ho trovato molto lento e molto meccanico. Capisco il non voler rivelare tutto e subito, ma permetti a me giocatore di usare qualche attacco diverso ogni tanto...
Ti dirò, secondo me Paper Jam è ingiustamente troppo criticato. Si, non ha personaggi originali e la trama rimane molto basilare (ma vi è un Bowser veramente cattivo che non si fa scrupoli a distruggere un intero mondo alternativo), però a livello di comicità è in linea con il resto della serie, la colonna sonora è fantastica come sempre, e soprattutto il gameplay è davvero ottimo. Finalmente proposero qualcosa di davvero diverso come mosse fratelli durante l'esplorazione (complice anche l'inserimento di Paper Mario ovviamente), anche in battaglia molta fantasia (con anche le mosse a tre), battaglie giganti che almeno non avevano copiato di nuovo da Bowser Inside Story come fece Dream Team, e fu il primo a ridurre notevolmente la mole di tutorial (perché si, per quanto Dream Team esagerò, anche Bowser Inside era un po' pienotto di tutorial).
Non biasimo la recensione per non essersi soffermata su paragoni coi giochi precedenti, ma colgo l'occasione per farne qualcuno anch'io. Secondo me con Fraternauti sono riusciti a prendere quanto di buono aveva fatto Paper Jam a livello di gameplay come il notevole snellimento dei tutorial e la generale velocizzazione dell'esplorazione e dell'uso delle mosse fratelli sia in battaglia che fuori, ma stavolta hanno lavorato tantissimo anche sulla personalità. E' il gioco col cast di personaggi più vasto e approfondito, soprattutto con quelli nuovi come Condina e Presus, gli Skonnettieri e l'antagonista principale, ma anche la manciata di personaggi ricorrenti è molto ben caratterizzata. Bowser, gli scagnozzi e Bowser Junior ricoprono un ruolo più interessante che essere semplicemente i nemici di Mario e Luigi visto che sono contrapposti sia ai fratelli che alle forze di Skonnet. Bowser Junior in particolare continua il suo arco narrativo da Paper Jam e Le Avventure di Bowser Junior nel remake di Viaggio al Centro di Bowser, trovo che non ci sia nessuno che lo utilizzi bene quanto gli sviluppatori di Mario & Luigi. Ed in generale la trama, a differenza dei giochi precedenti in cui nei momenti migliori era divertente e piacevole ma sempre senza troppe pretese, ha un tema spinto in modo molto forte sulle connessioni tra le persone, che influenza ogni aspetto dalle interazioni tra Mario e Luigi nel gameplay, alla scelta dell'ambientazione con caratteristiche elettriche, al dover collegare isole alla nave hub per rigenerare il continente che formavano in origine, ai diversi tipi di rapporti che vengono esplorati nelle varie sottotrame degli NPC, al piano dei cattivi. Si vede che dietro c'è stato un lavoro importante, sostanzialmente agli antipodi di Paper Jam in cui la trama è un po' una scusa.
Per il resto sono d'accordo sia con te che con D-Omen.
Quando ho scoperto che avevano rimosso le battaglie da gigante in Paper Jam e l'avevano sostituito con un minigioco che non aveva neanche metà dell'appeal originale avevo perso tutte le speranze per il titolo. Non aiuta neanche la storia banale e la mancanza di personaggi originali, sembra un gioco fatto per essere il meno interessante possibile. Almeno in Dream Team Bros avevi il mondo Onirico, Luigi Onirico e la novità della grafica 3d, ma con Paper Jam sento che non hanno aggiunto nulla di nuovo e reso tutto più blando rendendo le varie migliorie irrilevanti rispetto a tutto il resto.
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