A voi l'ultimo comunicato della Metacinema. Vi ricordo la scheda dell'anime di AnimeClick (cliccate qui) e di tenere d'occhio le Flash News per la locandina e il pressbook ufficiale.
"Metacinema è lieta di presentare TOKYO GODFATHERS, un film di animazione di Satoshi Kon. Tokyo Godfathers è stato definito dal New York Times come uno dei 10 migliori film del 2004 (insieme a The Incredibles, Million Dollar Baby, The Big Red One,The Restoration, etc...)[...]
Natale. Neve su Tokyo. Da qualche parte a Shinjuku, tre esuberanti senzatetto si fanno compagnia.
Sono Gin (un ex ciclista alcolizzato), Hana (un ex travestito) e Miyuki, una ragazza scappata di casa. Mentre i tre rovistano tra mucchi di spazzatura per cercare i loro personalissimi “regali di Natale”, sentono un pianto soffocato proveniente dal cumulo di immondizie: è una neonata. Gin propone subito di correre alla polizia e consegnare la bimba abbandonata, ma Hana, che aveva sempre sognato di essere madre, decide di tenerla e di chiamarla “Kiyoko”. Aiutati da un biglietto da visita e da qualche fotografia, gli improbabili componenti di questa strana famiglia iniziano il viaggio alla ricerca della casa della bambina. Ma questa inaspettata odissea tragicomica e delicata li aiuterà anche ad entrare nel cuore delle loro storie personali e a trovare la felicità.
I protagonisti di quest’ultimo film di Sotoshi Kon sono i senzatetto, i reietti. Mentre la maggior parte dei film d’animazione tende a puntare su fantascienza, forze soprannaturali e magia, i senzatetto sono una realtà di tutti i giorni, ben nota più o meno a ciascuno di noi. È certamente un soggetto che non ci saremmo aspettati di vedere in un film di animazione. Ma la magia di Kon ha trasformato tre senzatetto in persone brillanti e calorose. La teoria che sta alla base del film è questa: proprio perché i senzatetto non hanno nulla sono in grado di trovare la felicità. E ciò che dà forza e fondamento a questa teoria sono le tecniche visuali di Kon, semplicemente eccezionali. È qui che Kon supera i limiti dell’animazione. Il mondo di TOKYO GODFATHERS svela la realtà metropolitana e l’essenza della felicità, che spesso noi non siamo in grado di cogliere.
Dal regista di MILLENIUM ACTRESS e PERFECT BLUE, la favola di un riscatto che ci avvolge di colori e di vita." [continua nel pressbook...]
"Metacinema è lieta di presentare TOKYO GODFATHERS, un film di animazione di Satoshi Kon. Tokyo Godfathers è stato definito dal New York Times come uno dei 10 migliori film del 2004 (insieme a The Incredibles, Million Dollar Baby, The Big Red One,The Restoration, etc...)[...]
Natale. Neve su Tokyo. Da qualche parte a Shinjuku, tre esuberanti senzatetto si fanno compagnia.
Sono Gin (un ex ciclista alcolizzato), Hana (un ex travestito) e Miyuki, una ragazza scappata di casa. Mentre i tre rovistano tra mucchi di spazzatura per cercare i loro personalissimi “regali di Natale”, sentono un pianto soffocato proveniente dal cumulo di immondizie: è una neonata. Gin propone subito di correre alla polizia e consegnare la bimba abbandonata, ma Hana, che aveva sempre sognato di essere madre, decide di tenerla e di chiamarla “Kiyoko”. Aiutati da un biglietto da visita e da qualche fotografia, gli improbabili componenti di questa strana famiglia iniziano il viaggio alla ricerca della casa della bambina. Ma questa inaspettata odissea tragicomica e delicata li aiuterà anche ad entrare nel cuore delle loro storie personali e a trovare la felicità.
I protagonisti di quest’ultimo film di Sotoshi Kon sono i senzatetto, i reietti. Mentre la maggior parte dei film d’animazione tende a puntare su fantascienza, forze soprannaturali e magia, i senzatetto sono una realtà di tutti i giorni, ben nota più o meno a ciascuno di noi. È certamente un soggetto che non ci saremmo aspettati di vedere in un film di animazione. Ma la magia di Kon ha trasformato tre senzatetto in persone brillanti e calorose. La teoria che sta alla base del film è questa: proprio perché i senzatetto non hanno nulla sono in grado di trovare la felicità. E ciò che dà forza e fondamento a questa teoria sono le tecniche visuali di Kon, semplicemente eccezionali. È qui che Kon supera i limiti dell’animazione. Il mondo di TOKYO GODFATHERS svela la realtà metropolitana e l’essenza della felicità, che spesso noi non siamo in grado di cogliere.
Dal regista di MILLENIUM ACTRESS e PERFECT BLUE, la favola di un riscatto che ci avvolge di colori e di vita." [continua nel pressbook...]
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