Quella di Kanoko Naedoko è una storia piuttosto particolare: a causa del lavoro del padre si è trasferita per ben 108 volte, cambiando di continuo casa, città e scuola. L’assurda situazione però non è stata un peso per la ragazza, poiché non provando particolare interesse per i dettami della gioventù quali amicizia e amore, non ha mai provato nostalgia o tristezza nel separarsi dai suoi compagni di classe. Questa esistenza da nomade, che per sua stessa natura non la invischia più di tanto nelle vite altrui, le permette di considerarsi un’osservatrice esterna che studia il mondo attorno a lei senza mai farsi coinvolgere.
Le cose cambiano quando giunge alla scuola media Tomigaoka. In quel luogo, grazie alle persone che, volente o nolente, entreranno a far parte della sua vita, Kanoko scopre che avere degli amici e delle persone su cui contare è anche più soddisfacente del giudicare dall’alto le vite altrui. Insomma, farsi coinvolgere non è poi così male.
Questa è in breve la trama di Kanoko- Gli appunti segreti (Warau Kanoko-sama), storia che Ririko Tsujita presentò a partire dal 2008 sulle pagine di Lala DX, rivista shojo di casa Hakusensha. Dopo 3 numeri il manga termina ma riprende praticamente subito con il titolo Kanoko – Parole d’amore (Koi Dano Ai Dano), il quale ci conduce nella storia di una Kanoko ormai cresciuta che decide di abbandonare la vita da nomade per stabilirsi al liceo Takara, volenterosa di vivere una tranquilla esistenza da normale liceale mantenendo i rapporti con gli amici delle scuole medie, i quali purtroppo, si trovano tutti in scuole diverse… tutti tranne uno: Tsubaki! Il bello della compagnia, sì è infatti iscritto al suo stesso liceo e i suoi intenti sono più o meno chiari sin dall’inizio.
In questa seconda serie, Kanoko abbandonerà le vesti dell’osservatrice passiva per immergersi nella vita scolastica senza mai abbandonare la sua curiosità e l’innata voglia di ficcanasare ovunque, accompagnata da Tsubaki e molti altri personaggi di contorno.
Per seguire al meglio Kanoko – Parole d’amore è indispensabile leggere la serie precedente, sia per capire chi siano gli amici delle medie cui si fa riferimento, sia per comprendere al meglio il personaggio di Kanoko, che spesso si trova a riflettere sulla vecchia se stessa e su tutti i cambiamenti che affronterà nel corso di questa avventura lunga 11 volumi.
Kanoko – Parole d’amore è uno shojo abbastanza inusuale: la sua protagonista ha infatti un carattere spigoloso, una linguaccia tagliente e non è affatto “carina”, non inteso tanto in senso estetico, quanto per i suoi modi di fare cinici e rudi che spesso feriscono involontariamente chi le sta accanto. Vittima designata di questo carattere è il povero Tsubaki, palesemente cotto di lei ma impossibilitato a dichiararsi poiché Kanoko, che mai potrebbe credere di interessare ad un ragazzo così bello e popolare, distrugge ogni suo tentativo di approccio unendo una particolare incapacità di leggere tra le righe alla fatidica frase “per me sei un prezioso amico”.
Se il manga si limitasse a mostrare semplicemente una storia d’amore, non ci sarebbe molto altro da dire, ma Kanoko – Parole d’amore si snoda nel corso di un anno scolastico in cui la protagonista affronta situazioni di ogni tipo: dalle beghe tra club scolastici alla lotta per la presidenza del consiglio studentesco, dalle questioni amorose di amici e nemici al martirio del povero Tsubaki (sì, ogni numero non fa altro che urlare “povero Tsubaki”). Se Kanoko e Tsubaki sono protagonisti assoluti, il corollario di personaggi che li affiancano è vario e disparatissimo, tra un’amica dalle fantasie da shojo manga, un lolitomane, una vice presidentessa tsundere, un megane borioso, un presidente freddo come il ghiaccio, una senpai inetta e tanta altra fauna assurda, c’è davvero da non annoiarsi mai.
Gli intrighi che si consumano all'interno del liceo Takara, le strategie di Kanoko, le sofferenze di Tsubaki (ancora lui) e tanto altro ancora rendono il manga piacevole, divertente ed intrigante ad ogni volume, regalando tante risate e anche un po’ di romanticismo che non ti aspetti.
Il manga è straricco di dialoghi, Kanoko & co. parlano davvero tanto, ma la lettura è quasi sempre piacevole e scorrevole, difatti sarà impossibile non rimanere impigliati nella rete di intrighi scolastici. Il liceo rappresenta in qualche modo una piccola parte di società, quella formata dagli adolescenti, molti dei quali sembrano vivere per la ricerca del potere, senza preoccuparsi di manipolare gli altri e sfruttare i loro sentimenti. Ma Kanoko – Parole d’amore è un manga leggero e non intende certo criticare la società giapponese, semplicemente, un personaggio forte e distaccato come Kanoko riesce bene a mettere in mostra i meccanismi di competizione e arrivismo che si innescano in quel piccolo microcosmo che è la scuola. Meccanismi nei quali anche Kanoko resta a volte coinvolta, perché seppur si parli dell’eroina della storia, ella è una ragazza tutt’altro che perfetta, che se non fosse per l’aiuto di Tsubaki si scaverebbe la fossa da sola molto più spesso di quanto lei stessa non creda.
Kanoko – Parole d’amore è uno shojo manga che prende in giro il suo stesso target, capovolgendo tutti gli stereotipi del belloccio e della dolce-ma-inutile-protagonista femminile-che-tutti-amano, ponendo al centro un’eroina tutt’altro che carina e un belloccio che si vede vanificato anche il miglior tentativo di kabe-don.
Mettendo in secondo piano la storia d’amore e concentrandosi più sui rapporti tra i personaggi e le vicende di un’intera scuola, il manga ci evita molti noiosissimi cliché e situazioni straviste, le quali al massimo vengono ripensate in salsa comica e parodistica, basti pensare al personaggio di Yumemi, l'amante degli shojo manga che riesce a romanzare qualsiasi situazione.
Il disegno della Tsujita non è particolarmente aggraziato, soprattutto all’inizio; in Kanoko – gli appunti segreti è piuttosto grezzo e spigoloso ma già dal primo numero della seconda serie si vedono evidenti miglioramenti che si stabilizzeranno in uno stile non particolareggiato ma gradevole e funzionale al tipo di storia.
Planet Manga porta in Italia entrambe le serie, una di seguito all’altra, terminando Parole d’amore appena un mese fa con una pubblicazione tutto sommato veloce e regolare.
L’edizione è la classica da edicola, i volumi sono cicciotti ma resistenti, morbidi e con le pagine ben saldate alla costina.
Le cose cambiano quando giunge alla scuola media Tomigaoka. In quel luogo, grazie alle persone che, volente o nolente, entreranno a far parte della sua vita, Kanoko scopre che avere degli amici e delle persone su cui contare è anche più soddisfacente del giudicare dall’alto le vite altrui. Insomma, farsi coinvolgere non è poi così male.
Questa è in breve la trama di Kanoko- Gli appunti segreti (Warau Kanoko-sama), storia che Ririko Tsujita presentò a partire dal 2008 sulle pagine di Lala DX, rivista shojo di casa Hakusensha. Dopo 3 numeri il manga termina ma riprende praticamente subito con il titolo Kanoko – Parole d’amore (Koi Dano Ai Dano), il quale ci conduce nella storia di una Kanoko ormai cresciuta che decide di abbandonare la vita da nomade per stabilirsi al liceo Takara, volenterosa di vivere una tranquilla esistenza da normale liceale mantenendo i rapporti con gli amici delle scuole medie, i quali purtroppo, si trovano tutti in scuole diverse… tutti tranne uno: Tsubaki! Il bello della compagnia, sì è infatti iscritto al suo stesso liceo e i suoi intenti sono più o meno chiari sin dall’inizio.
In questa seconda serie, Kanoko abbandonerà le vesti dell’osservatrice passiva per immergersi nella vita scolastica senza mai abbandonare la sua curiosità e l’innata voglia di ficcanasare ovunque, accompagnata da Tsubaki e molti altri personaggi di contorno.
Per seguire al meglio Kanoko – Parole d’amore è indispensabile leggere la serie precedente, sia per capire chi siano gli amici delle medie cui si fa riferimento, sia per comprendere al meglio il personaggio di Kanoko, che spesso si trova a riflettere sulla vecchia se stessa e su tutti i cambiamenti che affronterà nel corso di questa avventura lunga 11 volumi.
Kanoko – Parole d’amore è uno shojo abbastanza inusuale: la sua protagonista ha infatti un carattere spigoloso, una linguaccia tagliente e non è affatto “carina”, non inteso tanto in senso estetico, quanto per i suoi modi di fare cinici e rudi che spesso feriscono involontariamente chi le sta accanto. Vittima designata di questo carattere è il povero Tsubaki, palesemente cotto di lei ma impossibilitato a dichiararsi poiché Kanoko, che mai potrebbe credere di interessare ad un ragazzo così bello e popolare, distrugge ogni suo tentativo di approccio unendo una particolare incapacità di leggere tra le righe alla fatidica frase “per me sei un prezioso amico”.
Se il manga si limitasse a mostrare semplicemente una storia d’amore, non ci sarebbe molto altro da dire, ma Kanoko – Parole d’amore si snoda nel corso di un anno scolastico in cui la protagonista affronta situazioni di ogni tipo: dalle beghe tra club scolastici alla lotta per la presidenza del consiglio studentesco, dalle questioni amorose di amici e nemici al martirio del povero Tsubaki (sì, ogni numero non fa altro che urlare “povero Tsubaki”). Se Kanoko e Tsubaki sono protagonisti assoluti, il corollario di personaggi che li affiancano è vario e disparatissimo, tra un’amica dalle fantasie da shojo manga, un lolitomane, una vice presidentessa tsundere, un megane borioso, un presidente freddo come il ghiaccio, una senpai inetta e tanta altra fauna assurda, c’è davvero da non annoiarsi mai.
Gli intrighi che si consumano all'interno del liceo Takara, le strategie di Kanoko, le sofferenze di Tsubaki (ancora lui) e tanto altro ancora rendono il manga piacevole, divertente ed intrigante ad ogni volume, regalando tante risate e anche un po’ di romanticismo che non ti aspetti.
Il manga è straricco di dialoghi, Kanoko & co. parlano davvero tanto, ma la lettura è quasi sempre piacevole e scorrevole, difatti sarà impossibile non rimanere impigliati nella rete di intrighi scolastici. Il liceo rappresenta in qualche modo una piccola parte di società, quella formata dagli adolescenti, molti dei quali sembrano vivere per la ricerca del potere, senza preoccuparsi di manipolare gli altri e sfruttare i loro sentimenti. Ma Kanoko – Parole d’amore è un manga leggero e non intende certo criticare la società giapponese, semplicemente, un personaggio forte e distaccato come Kanoko riesce bene a mettere in mostra i meccanismi di competizione e arrivismo che si innescano in quel piccolo microcosmo che è la scuola. Meccanismi nei quali anche Kanoko resta a volte coinvolta, perché seppur si parli dell’eroina della storia, ella è una ragazza tutt’altro che perfetta, che se non fosse per l’aiuto di Tsubaki si scaverebbe la fossa da sola molto più spesso di quanto lei stessa non creda.
Kanoko – Parole d’amore è uno shojo manga che prende in giro il suo stesso target, capovolgendo tutti gli stereotipi del belloccio e della dolce-ma-inutile-protagonista femminile-che-tutti-amano, ponendo al centro un’eroina tutt’altro che carina e un belloccio che si vede vanificato anche il miglior tentativo di kabe-don.
Mettendo in secondo piano la storia d’amore e concentrandosi più sui rapporti tra i personaggi e le vicende di un’intera scuola, il manga ci evita molti noiosissimi cliché e situazioni straviste, le quali al massimo vengono ripensate in salsa comica e parodistica, basti pensare al personaggio di Yumemi, l'amante degli shojo manga che riesce a romanzare qualsiasi situazione.
Il disegno della Tsujita non è particolarmente aggraziato, soprattutto all’inizio; in Kanoko – gli appunti segreti è piuttosto grezzo e spigoloso ma già dal primo numero della seconda serie si vedono evidenti miglioramenti che si stabilizzeranno in uno stile non particolareggiato ma gradevole e funzionale al tipo di storia.
Planet Manga porta in Italia entrambe le serie, una di seguito all’altra, terminando Parole d’amore appena un mese fa con una pubblicazione tutto sommato veloce e regolare.
L’edizione è la classica da edicola, i volumi sono cicciotti ma resistenti, morbidi e con le pagine ben saldate alla costina.
Kanoko – Parole d’amore è un manga che meriterebbe la lettura da parte di tutti quelli che si indignano davanti agli shojo triti e ritriti, poiché i personaggi e le situazioni che propone sono qualcosa di sostanzialmente inedito nel nostro paese. Allo stesso tempo, chi è solito leggere shojo manga solo amore e cuoricini, potrebbe scoprire grazie a Kanoko che anche qualcosa fuori dalle righe può essere altrettanto piacevole e gratificante.
Kanoko e la sua cricca portano nel manga sentimentale una ventata di freschezza e divertimento. Farsi sfuggire l’occasione di seguire le avventure di questa cinica occhialuta sarebbe davvero uno spreco, quindi, immergetevi nelle vicende del liceo Takara, sarà un anno scolastico come non ne avete mai vissuti prima.
E per Tsubaki: Hip hip hurra!
Kanoko e la sua cricca portano nel manga sentimentale una ventata di freschezza e divertimento. Farsi sfuggire l’occasione di seguire le avventure di questa cinica occhialuta sarebbe davvero uno spreco, quindi, immergetevi nelle vicende del liceo Takara, sarà un anno scolastico come non ne avete mai vissuti prima.
E per Tsubaki: Hip hip hurra!
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Kanoko - Gli appunti segreti 1 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko - Gli appunti segreti 2 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko - Gli appunti segreti 3 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko Pack | € 7.90 | Panini Comics |
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Kanoko: Parole d'amore 1 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 2 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 3 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 4 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 5 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 6 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 7 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 8 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 9 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 10 | € 4.50 | Panini Comics |
Kanoko: Parole d'amore 11 | € 4.50 | Panini Comics |
Pro
- Protagonista diversa dai soliti cliché
- Cast ampio e variegato
- Protagonista maschile top husbando
Contro
- Tsubaki soffre davvero troppo
- A volte è eccessivamente prolisso
Sottoscrivo! Quasi non volevo aprire la recensione e ora invece sono veramente incuriosita
Ricordo che presi il primo volume della seconda serie appena uscì in fumetteria e una volta letto corsi subito a recuperare la prima per poter capire meglio tutta la storia e poter conoscere i personaggi, consiglio quindi a chi volesse leggere le avventure di Kanoko di recuperare entrambe le serie. Che dire è stata una lettura davvero molto piacevole e soprattutto fuori dagli schemi. I due protagonisti sono dei fenomeni, soprattutto Tsubaki, uno dei migliori personaggi maschili di uno shojo. Altro pro è sicuramente il ricchissimo cast di personaggi, ognuno più strano dell'altro. Consiglio anche io l'acquisto se si è in cerca di uno shojo moderno e fresco, che evita i soliti cliché e che anzi, ne fa su una parodia davvero sottile.
Ora aspetto l'uscita di Takane to Hana per rivivere un po' di quella sana freschezza provata leggendo le avventure di Kanoko e amici.
Devo dire che all'inizio mi ha lasciata perplessa l'idea di dividere la serie in "Kanoko: Gli appunti segreti" e "Kanoko: Parole d'amore".
La serie è buona, divertente, è stata anche ben caratterizzata, ma a volte era un po' noiosa e ripetitiva, comunque se piace il genere, lo consiglio!
PS: Povero Tsubaki!!
Questo è assolutamente il punto di forza del manga, molto più interessante quando parla di beghe scolastiche che della storia d'amore principale, sicuramente è merito dei personaggi di contorno davvero ben riusciti e in alcuni casi affascinanti.
Questo è l'unico punto sfavorevole per me, ad un certo punto per colpa delle sofferenze "Tsubakiane" avevo iniziato a provare irritazione per una protagonista che nella 1^ serie avevo adorato senza il minimo dubbio.
Nel complesso uno shoujo davvero meritevole, sono stata molto contenta di aver potuto leggerlo e ringrazio la Planet per avercene dato la possibilità.
Questa recensione mi ha incuriosita, quindi mi sa proprio che aggiungerò Kanoko alla mia wishlist, sperando di poterlo recuperare il prima possibile.
Non sono qui per fare lezioni di marketing a nessuno ma è da anni che noto che le serie piccole vengono lasciate a se stesse, quando con un social network o due a portata di mano, basterebbe davvero poco per attirare qualche potenziale lettore in più.
A parte questo, anzi non proprio, credo che Kanoko sia un manga passato abbastanza inosservato, e la cosa mi dispiace, perché stiamo (mi ci metto anche io) a lamentarci degli shojo triti e ritriti, delle protagoniste zerbino e dei cliché scolastici, e quando arrivano le serie che non hanno niente di tutto ciò... vengono snobbate comunque! Magari anche a causa dell'assurdo pregiudizio per cui uno shojo è solo uno shojo e se ho passato i 18 anni è giusto leggere solo josei, e tra l'altro, chi legge davvero josei e conosce "l'ambiente", sa che di josei "immaturi" più degli shojo ne esistono a bizzeffe.
Finisco di /polemizzare e dico che Kanoko non è un capolavoro, ha un titolo bruttissimo e fuorviante che se non lo avessi conosciuto per fatti miei mai avrei comprato un manga dal titolo "parole d'amore" XD, ma è una storia simpaticissima e gradevolissima, soprattutto mostra la vita scolastico/sentimentale da un punto di vista molto divertente e fresco.
Anche io, come Riko, ad un certo punto ho iniziato a odiare la protagonista per come involontariamente ha trattato Tsubaki ma quando è stata messa con le spalle al muro si è comportata in maniere decisa e senza pantomime varie, per cui va bene così. Tsubaki è davvero un ragazzo d'oro, merita tutto l'amore del mondo, e ad averne di protagonisti maschili come lui!
Credo di averlo ripetuto almeno una o due volte per volume! XD Ma è la sua sfiga contrapposta alla figosità da manuale che lo rende amabile (come Yanagi di Last Game).
In sostanza, se potete dateci un occhio, è una lettura piacevole!
Quoto totalmente, vi sarete lasciati sfuggire kanoko ma non fate lo stesso errore con Takane to Hana, che personalmente ritengo anche molto più divertente!
Sono però rimasto un po' indietro con i volumi. Complimenti ad Arashi per l'interessante recensione.
Questo recensioni sono sempre davvero utili..fanno la pubblicità che gli editori non sono in grado di fare!
Secondo me Tsubaki poteva soffrire anche un po' di più. Lui è decisamente molto M.
In effetti è quello che ho pensato pure io e l'ho evitato per questo motivo. Avevo già troppi manga con la parola love nel nome ed il più delle volte li ho trovati deludenti, per i motivi che spiegavi benissimo tu. E alla fine sembra che abbia "ciccato" quello giusto.
Non tutti sono così preparati da capire la differenza per cui non so se dipende da quello. Io queste schematizzazioni non le amo proprio per niente: perché stabilire a priori cosa deve piacermi e cosa no?
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