"Una volta abbandonato il sole e intrapreso il cammino della notte, non si potrà più tornare alla luce."
Vampiri, nazisti, religione mista a fanatismo e tanto ma tanto splatter condito da humor, frasi ad effetto, tamarragine e senso della satira che si spinge oltre, talmente oltre da rasentare perfino la blasfemia se chi legge è un devoto credente. Può piacere o non piacere ma non si può dire che il manga Hellsing di Kōta Hirano, ripresentatoci in questa anomala estate 2020 da Jpop Manga in una veste ultralusso, non sia uno degli esperimenti tra i più folli che il fumetto nipponico ci ha presentato negli ultimi 20 anni.
Di tempo se ne è preso il suo autore, serializzando questa storia in ben 10 anni, dal 1998 al 30 settembre 2008, sulla rivista Young King OURs, la stessa di Trigun per intenderci. Siamo di fronte quindi a un manga horror sanguinario e ultra citazionistico, che non si nasconde dietro un dito già a partire dal suo titolo, visto che prende spunto dal romanzo più famoso di Bram Stoker per parlarci della storia di un vampiro, anzi IL vampiro più forte di tutti: Alucard.
Tranquilli, non siamo di fronte ai succhiasangue da drama teen alla Twilight, qui il protagonista è un vero e proprio mostro, l'asso nella manica dei Royal Knights of Protestant Order, ossia i "Cavalieri Reali dell'Ordine Protestante" (in riferimento ai cristiani protestanti), un nobile casato di Londra conosciuto come "Hellsing" che da generazioni difende l'Inghilterra contro creature di cui la maggior parte della gente comune ignora l'esistenza: vampiri, ghoul e qualunque entità non umana che, generalmente, viene indicata come "mostro".
Una vera e propria organizzazione segreta diventata nel tempo un organismo paramilitare al servizio di Sua Maestà e della religione anglosassone. A capo c'è una giovane donna, Integra, diretta discendente di questa stirpe gloriosa, che ha l'arduo compito di manovrare il suo potente alleato vampiro non solo contro gli altri mostri ma anche contro altri due ben più temibili nemici: il Vaticano e addirittura il redivivo esercito del Terzo Reich.
Il primo da secoli vuole convertire e sottomettere Albione utilizzando senza remore la Sezione XIII denominata "Iscariota", il braccio armato del cattolicesimo pronto a combattere e a uccidere senza problemi sia i mostri che i pagani (messi sullo stesso livello) sotto il comando del fortissimo quanto iper fanatico Padre Alexander Anderson, sempre pronto ad utilizzare i suoi pugnali tra un amen e l'altro.
Come se già questo non bastasse ecco uscire fuori i nazisti, che quando si parla di horror e inferno di solito sono un po' come il cacio sui maccheroni. Veniamo così a sapere che tra i loro tanti pazzi e folli progetti non c'era solo quello di impossessarsi dell'Arca dell'Alleanza ma anche di realizzare un esercito invincibile di non-morti, piano inizialmente sventato già nel 1944 da Alucard, ma che trova la realizzazione 50 anni dopo grazie a un misterioso Maggiore pronto a mettere a ferro e fuoco Londra e a compiere quell'invasione mai portata a termine dal quel Reich che doveva essere millenario.
Un fumetto che trasuda quel particolare mood di fare manga anni '90 con personaggi stilosi calati in ambientazioni gotiche e quel pizzico di grottesco umorismo che non fa mai male e che qui tende a sdramatizzare la quantità di sangue e efferatezze in bella mostra. Da quanto intuiamo leggendo le sue deliranti note alla fine di ogni volume, ad Hirano non piace prendersi troppo sul serio e questo aspetto lo trasmette egregiamente anche attraverso i suoi personaggi estremamente caratterizzati al limite del caricaturale.
Non aspettatevi grande introspezione psicologica in Hellsing, non la si trova neanche nel personaggio di Alucard a cui però non manca un'eccezionale carisma che ne fa il punto di forza ma anche la debolezza dello stesso manga, dato che finisce per oscurare tutti gli altri, e non sono per la forza esagerata. Lo scontro di forze e di filosofie con Padre Anderson nella prima parte del manga, e che vede anche un apparente equilibrio di poteri tra i due, è forse proprio per questo una delle parti più divertenti e interessanti.
Alucard alla fine ha poteri quasi divini dovuti al suo oscuro e rocambolesco passato mentre l'altro è "semplicemente" un umano, cosa che non gli impedisce di reggere il confronto con l'odiato rivale in diverse occasioni. Se ci uniamo che uno è un sanguinario vampiro frutto di sangue e morte secolari e l'altro un pazzo sadico fanatico pronto a tutto per il suo Dio allora gli scontri raggiungono un certo grado di soddisfazione. L'ingresso dei nazisti e il continuo e incessante esagerare della trama che aumenta il numero dei morti e la teatralità degli scontri volume dopo volume, in un vorticoso e un po' scontato crescendo, rende in effetti la seconda parte del manga sicuramente meno intrigante pur nella consapevolezza del tipo di fumetto che stiamo leggendo.
Tutto il contrario del disegno del mangaka, che migliora nettamente con il proseguire della storia. All'inizio molte scene di combattimento risultano infatti confusionarie e poco particolareggiate ma capitolo dopo capitolo il tratto diventa maggiormente pulito e nella parte finale è un luccichio di tavole che rendono piuttosto bene l'entità del grande scontro finale, pur non tradendo mai quel tono dark fatto di un utilizzo costante dei neri. Miglioramento che si vede anche nel chara dei personaggi coinvolti, a cui non interessa realmente la giustizia ma il combattimento, la guerra fine a se stessa come suprema fonte di godimento. Tutto questo traspare dai volti distorti, rabbiosi e follemente perversi dei vari personaggi in campo, nessuno dei quali riusciremmo a definire buono.
Un manga quindi che denota il carattere particolarmente perverso del proprio autore che realizza un fumetto semplice, ricco di azione e personaggi oscuri e dannati, mettendo però a mio avviso troppa carne al fuoco.
Ricordiamo che il successo di questo manga negli anni ha prodotto una serie animata di 13 episodi, di non eccelso valore e una serie di 10 OAV più fedele al fumetto (e a mio avviso più bella), intitolata Hellsing Ultimate, conclusa il 26 dicembre 2012, e che ora è sbarcata anche su Netflix.
Vampiri, nazisti, religione mista a fanatismo e tanto ma tanto splatter condito da humor, frasi ad effetto, tamarragine e senso della satira che si spinge oltre, talmente oltre da rasentare perfino la blasfemia se chi legge è un devoto credente. Può piacere o non piacere ma non si può dire che il manga Hellsing di Kōta Hirano, ripresentatoci in questa anomala estate 2020 da Jpop Manga in una veste ultralusso, non sia uno degli esperimenti tra i più folli che il fumetto nipponico ci ha presentato negli ultimi 20 anni.
Di tempo se ne è preso il suo autore, serializzando questa storia in ben 10 anni, dal 1998 al 30 settembre 2008, sulla rivista Young King OURs, la stessa di Trigun per intenderci. Siamo di fronte quindi a un manga horror sanguinario e ultra citazionistico, che non si nasconde dietro un dito già a partire dal suo titolo, visto che prende spunto dal romanzo più famoso di Bram Stoker per parlarci della storia di un vampiro, anzi IL vampiro più forte di tutti: Alucard.
Tranquilli, non siamo di fronte ai succhiasangue da drama teen alla Twilight, qui il protagonista è un vero e proprio mostro, l'asso nella manica dei Royal Knights of Protestant Order, ossia i "Cavalieri Reali dell'Ordine Protestante" (in riferimento ai cristiani protestanti), un nobile casato di Londra conosciuto come "Hellsing" che da generazioni difende l'Inghilterra contro creature di cui la maggior parte della gente comune ignora l'esistenza: vampiri, ghoul e qualunque entità non umana che, generalmente, viene indicata come "mostro".
Una vera e propria organizzazione segreta diventata nel tempo un organismo paramilitare al servizio di Sua Maestà e della religione anglosassone. A capo c'è una giovane donna, Integra, diretta discendente di questa stirpe gloriosa, che ha l'arduo compito di manovrare il suo potente alleato vampiro non solo contro gli altri mostri ma anche contro altri due ben più temibili nemici: il Vaticano e addirittura il redivivo esercito del Terzo Reich.
Il primo da secoli vuole convertire e sottomettere Albione utilizzando senza remore la Sezione XIII denominata "Iscariota", il braccio armato del cattolicesimo pronto a combattere e a uccidere senza problemi sia i mostri che i pagani (messi sullo stesso livello) sotto il comando del fortissimo quanto iper fanatico Padre Alexander Anderson, sempre pronto ad utilizzare i suoi pugnali tra un amen e l'altro.
Come se già questo non bastasse ecco uscire fuori i nazisti, che quando si parla di horror e inferno di solito sono un po' come il cacio sui maccheroni. Veniamo così a sapere che tra i loro tanti pazzi e folli progetti non c'era solo quello di impossessarsi dell'Arca dell'Alleanza ma anche di realizzare un esercito invincibile di non-morti, piano inizialmente sventato già nel 1944 da Alucard, ma che trova la realizzazione 50 anni dopo grazie a un misterioso Maggiore pronto a mettere a ferro e fuoco Londra e a compiere quell'invasione mai portata a termine dal quel Reich che doveva essere millenario.
Un fumetto che trasuda quel particolare mood di fare manga anni '90 con personaggi stilosi calati in ambientazioni gotiche e quel pizzico di grottesco umorismo che non fa mai male e che qui tende a sdramatizzare la quantità di sangue e efferatezze in bella mostra. Da quanto intuiamo leggendo le sue deliranti note alla fine di ogni volume, ad Hirano non piace prendersi troppo sul serio e questo aspetto lo trasmette egregiamente anche attraverso i suoi personaggi estremamente caratterizzati al limite del caricaturale.
Non aspettatevi grande introspezione psicologica in Hellsing, non la si trova neanche nel personaggio di Alucard a cui però non manca un'eccezionale carisma che ne fa il punto di forza ma anche la debolezza dello stesso manga, dato che finisce per oscurare tutti gli altri, e non sono per la forza esagerata. Lo scontro di forze e di filosofie con Padre Anderson nella prima parte del manga, e che vede anche un apparente equilibrio di poteri tra i due, è forse proprio per questo una delle parti più divertenti e interessanti.
Alucard alla fine ha poteri quasi divini dovuti al suo oscuro e rocambolesco passato mentre l'altro è "semplicemente" un umano, cosa che non gli impedisce di reggere il confronto con l'odiato rivale in diverse occasioni. Se ci uniamo che uno è un sanguinario vampiro frutto di sangue e morte secolari e l'altro un pazzo sadico fanatico pronto a tutto per il suo Dio allora gli scontri raggiungono un certo grado di soddisfazione. L'ingresso dei nazisti e il continuo e incessante esagerare della trama che aumenta il numero dei morti e la teatralità degli scontri volume dopo volume, in un vorticoso e un po' scontato crescendo, rende in effetti la seconda parte del manga sicuramente meno intrigante pur nella consapevolezza del tipo di fumetto che stiamo leggendo.
Tutto il contrario del disegno del mangaka, che migliora nettamente con il proseguire della storia. All'inizio molte scene di combattimento risultano infatti confusionarie e poco particolareggiate ma capitolo dopo capitolo il tratto diventa maggiormente pulito e nella parte finale è un luccichio di tavole che rendono piuttosto bene l'entità del grande scontro finale, pur non tradendo mai quel tono dark fatto di un utilizzo costante dei neri. Miglioramento che si vede anche nel chara dei personaggi coinvolti, a cui non interessa realmente la giustizia ma il combattimento, la guerra fine a se stessa come suprema fonte di godimento. Tutto questo traspare dai volti distorti, rabbiosi e follemente perversi dei vari personaggi in campo, nessuno dei quali riusciremmo a definire buono.
Un manga quindi che denota il carattere particolarmente perverso del proprio autore che realizza un fumetto semplice, ricco di azione e personaggi oscuri e dannati, mettendo però a mio avviso troppa carne al fuoco.
Ricordiamo che il successo di questo manga negli anni ha prodotto una serie animata di 13 episodi, di non eccelso valore e una serie di 10 OAV più fedele al fumetto (e a mio avviso più bella), intitolata Hellsing Ultimate, conclusa il 26 dicembre 2012, e che ora è sbarcata anche su Netflix.
Jpop - Manga dal 15 luglio ci ha riportato questo manga nella sua edizione definitiva, in un box da collezione (di cui potete vedere le foto nella gallery qui sotto) capace di far venire l'acquolina in bocca anche a chi interessa poco questo fumetto. Cinque volumi da 400 pagine a volume (ogni volume ne riunisce due della precedente edizione) in formato 15x21 con sovracoperta. Non mancano diversi extra come la miniserie Cross fire, che racconta le avventure di due agenti del gruppo Iscariota, Heinkell e Yumiko, e tante pazze note dello stesso mangaka, che ci fanno capire di più su come ha concepito questa sanguinaria saga fumettistica.
Un'edizione davvero molto bella per chi ha amato questo fumetto, che, visto il costo di 75 euro del box, penso non mancherà di chiederlo come regalo alla prima occasione utile!
Un'edizione davvero molto bella per chi ha amato questo fumetto, che, visto il costo di 75 euro del box, penso non mancherà di chiederlo come regalo alla prima occasione utile!
Pro
- Protagonista carismatico
- Tanto splatter per gli amanti del genere
- il box pornolusso di J-pop
Contro
- Il protagonista oscura gli altri personaggi
- una seconda parte meno convincente
- Disegni di Hirano che all'inizio lasciano a desiderare
Il cofanetto è molto ingombrante per chi ha poco spazio come il sottoscritto
Ho visto oggi il box in fumetteria ed è veramente mooooolto ma mooolto ben fatto. A sto giro bravi!
come si comportano sui social?
ho visto l'anime nella sua versione Ultimate e non mi è dispiaciuto e mi chiedevo, il manga è superiore/più completo della sua controparte animata?
Il cofanetto sembra molto ben fatto e mi tenta parecchio però il prezzo non proprio economico mi porta a domandarmi se ne valga davvero la pena
La versione ultimate è molto fedele al manga
Per questo chiedevo, vorrei capire se aggiunge qualcosa o se, avendo già visto l'anime, la versione cartacea è "trascurabile".
Esatto!!! La vera valutazione è 89... come si fa a dare un 68 a questo spettacolo di manga??? Solo Alucard ne vale 70!!!
Voglio dire, nella recensione non viene neanche nominata Seras Victoria... bah, de gustibus.
Immagino ti piaccia anche Trigun e cowboy bepop se hai questa predilezione.
Comunque quoto phenom89, ho visto sia la serie non fedele che la versione ultimate... impensabile dare 68 a questo manga, ho visto voti ben migliori a prodotti ben peggiori su questo sito.
Anche solo la caratterizzazione del personaggio lo elevano dalla mediocrità di questo voto.
Per non parlare delle atmosfere hard boiled che si respirano raramente nei prodotti giapponesi.
Mi spiace dirlo ma penso che il voto sia molto influenzato dal gusto del recensore e, seppur sia un'ovvietà, in un sito cosi importante dovrebbe essere sempre limitato il mero piacere personale in una recensione.
Sincermanete quel 68 no si può vedere. Imho un 85 pieno se lo merita tutto anche solo perchè Alucard è uno dei migliori anti eroi mai visti.
E' fin troppo raro che un protagonista sia a tutti gli effetti spietato e senza scrupoli.
Poi de gustibus
Il voto alto è dato soprattutto perchè il protagonista è abbastanza unico e io l'ho adorato.
Sinceramente devo ancora vedere un anime, film o telefilm con un protagonista che sia un antieroe carismatico come Alucard.
Posso capire ma io devo guardare la totalità dell' opera e non solo la "fighezza" del suo protagonista e come ho spiegato nella recensione purtroppo è proprio questo a schiacciare tutti gli altri personaggi della storia.
Ma dov è scritto che bisogna per forza caratterizzare tutti i personaggi per essere un'ottima opera?
Ti posso fare facilmente 2 esempi nel cinema...
Joker di Philips e Drive di Refn.
I personaggi secondari sono totalmente inesistenti rispetto al carisma e alla caratterizzazione dei protagonisti delle rispettive opere eppure nessuno li considera opere minori per questo.
Considerando poi che Hellsing ha un antagonista con i contro***** non capisco come possa essere considerato il contro maggiore.
O forse negli anime siamo troppo abituati ai 150 mila personaggi, spesso e volentieri, caratterizzati col c*lo per inserirli tutti.
Sto rivedendo giusto recentemente FMa brotherood, allucinante come sia spanne avanti a molto titoli che ho visto di recente... mica possiamo pretendere che tutti i titoli abbiano personaggi secondari così ben rappresentati.
E, ovviamente, bisogna considerare anche la lunghezza dell'opera, avrei capito se fosse stato un classico shounen battle all MHA/Demon Slayer/Naruto...
Ma un prodotto del genere proprio no.
E, infine, per quanto riguarda "il metro di giudizio adottato per valutare quest opera" ha senso dire di averne uno MA ha molto meno senso considerando che, lo stesso metro di giudizio, non viene applicato a TUTTE le altre opere recensite su questo sito, anche solo perché i recensori sono diversi
Questo è il mio pensiero ...rispetto il tuo ma tu rispetta il mio che per giunta ho ampiamente motivato
Ps: tra l' altro a me questo manga ha sempre divertito non ho nulla contro come è stato detto su
Apprezzo molto questa risposta, voglio concludere mettendo un po di acqua al tuo mulino.
Io avrei messo verosimilmente un voto compreso tra 75 e 80 per quest'opera, ovviamente, il voto è un mero numero avulso dalla vera considerazione dell'opera, in questo caso la recensione.
Però un grande malus(relativo) anche io potrei inserirlo.
Avendo visto i 2 anime e solo spizzicato un po il manga potrei dire che, le peculiarità dell'anime in confronto al manga qui si sentono più che in altre opere e parlo della triade
-colore
-animazioni
-sonoro.
Il contrasto tinte scure, principalmente nero, con uno dei colori più rappresentati, il Rosso, è fondamentale nelle atmosfere dell'opera, considerando anche il bianco degli antagonisti diciamo che la valorizzazione della paletta cromatica è presto svelato.
Le animazioni(solo nell'ultimate dato che la prima serie è scandalosa) pongono gli scontri davvero su un altro livello, perché? Perché i movimenti molto atipici di Alucard contribuiscono a distinguerlo ancora di più sia dagli altri pg della stessa opera che da quelli presenti in altre serie, fa capire davvero la mostruosità del personaggio, incute timore anche solo muovendosi, questa cosa l ho trovata stupenda, considerando per di più che, in un'opera splatter/hard boiled la frenesia deglo scontri sono all ordine del giorno.
Sulla colonna sonora poco da dire, proprio in virtù della natura dell'opera la tensione e il macabro sono perennemente sul filo del rasoio, ma anche una vosa aggiungerei, il binomio sacro/profano è esponenzialmente accentuato dal OST, basta sentire Monster of God.
Menzione d onore per joji nakata con le sue risate indimenticabili
Questo sul manga non c' è per ovvi motivi e in particolare il tratto del mangala nei primi due volumi (fine anni 90) non è all' altezza delle ultime tavole e di lavori più moderni come Drifters...
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