Raccontare le favole ai bambini è una forma di intrattenimento che potrebbe sembrare desueta, soprattutto perché richiede tempo e tranquillità, due cose che spesso al giorno d'oggi sono rare. Il produttore di giocattoli giapponese Takara Tomy ha così ideato un dispositivo dotato di intelligenza artificiale che narra le favole al tuo posto e con la tua voce!
Il nuovo prodigio tecnologico si chiama Coemo, dalla parola giapponese "koe" che significa "voce". Fatto a forma di uovo, racconta storie attraverso un sistema di intelligenza artificiale che sintetizza la voce del narratore quindi abbina l'inflessione e l'intonazione per fornire la giusta emozione alle storie che racconta.
Scaricando l'app Koe Station, si registra la propria voce leggendo un breve testo di esempio. Fornito il campione audio, Koe Station crea un profilo vocale che viene poi esportato all'app Coemo e inviato al dispositivo.
Sempre tramite la app si può selezionare una delle 45 storie con cui Coemo viene precaricato, incluse fiabe e racconti popolari sia in Giappone che all'estero, come Momotaro, Cappuccetto Rosso o I tre porcellini. Dopo aver registrato la tua voce e selezionato una storia, l'IA partendo da quella breve registrazione esemplificativa, genera il racconto, riprodotto quindi dagli altoparlanti del dispositivo. Si possono registrare più voci con un singolo Coemo, potendo quindi usare anche la voce ad esempio di nonni o zii. Coemo sarà in vendita questo autunno, al prezzo di 12.980 yen (circa 100 euro).
Fonte consultata:
SoraNews
Il nuovo prodigio tecnologico si chiama Coemo, dalla parola giapponese "koe" che significa "voce". Fatto a forma di uovo, racconta storie attraverso un sistema di intelligenza artificiale che sintetizza la voce del narratore quindi abbina l'inflessione e l'intonazione per fornire la giusta emozione alle storie che racconta.
Scaricando l'app Koe Station, si registra la propria voce leggendo un breve testo di esempio. Fornito il campione audio, Koe Station crea un profilo vocale che viene poi esportato all'app Coemo e inviato al dispositivo.
Sempre tramite la app si può selezionare una delle 45 storie con cui Coemo viene precaricato, incluse fiabe e racconti popolari sia in Giappone che all'estero, come Momotaro, Cappuccetto Rosso o I tre porcellini. Dopo aver registrato la tua voce e selezionato una storia, l'IA partendo da quella breve registrazione esemplificativa, genera il racconto, riprodotto quindi dagli altoparlanti del dispositivo. Si possono registrare più voci con un singolo Coemo, potendo quindi usare anche la voce ad esempio di nonni o zii. Coemo sarà in vendita questo autunno, al prezzo di 12.980 yen (circa 100 euro).
Fonte consultata:
SoraNews
(Che poi le ideavo al momento e le raccontavo sempre alle mie ex che me le chiedevano... si altri tempi).
Scherzi a parte, a me l'applicazione di sintetizzazione vocale abbinata all'intelligenza artificiale per riprodurre una voce esistente pare sempre interessantissima. A parte questo esempio che è solo una delle possibili applicazioni, penso alla possibilità di preservare voci importanti per il futuro. Non credo che si sostituirà mai all'interpretazione originale, ma credo si arriverà ad un punto in cui sarà possibile alterare la voce di un attore che ha studiato bene la parte per farlo apparire con la voce di un altro, e questo apre tantissime possibilità.
O anche l'aggiunta di narrazione ad un testo quando non si ha modo di averlo doppiato: mi viene in mente un progetto di modding per i videogiochi bethesda in cui esiste un tool istruito con le voci degli npc che può essere usato per doppiare linee di dialogo nei mod creati dagli utenti rendendo l'esperienza coesa al gioco principale. Non sono completamente automatici, ma è già qualcosa.
L'importante è regolamentare la cosa in modo che non si tolga lavoro all'interprete originale.
Tornando alla notizia io comunque non penso sia una cosa totalmente negativa. Ci sono casi in cui questo gadget può dare sollievo a qualcuno che magari ha solo bisogno di una voce amica per addormentarsi e per esigenze di vita non è sempre possibile.
Mah, sì, i bambini piccolissimi possono accontentarsi magari della voce, ma quelli un po' più grandicelli la differenza la riconoscono, eccome.
C'erano anche delle belle raccolta di storie con fascicolo e audiocassetta narrate da attori e doppiatori famosi.
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