Recensione
Ranma 1/2
7.0/10
Recensione di Sgt. Pepper
-
Della serie: quando un anime non è all'altezza del manga da cui è tratto. Ranma 1/2 è uno dei mie manga preferiti, tanto che gli ho assegnato un meritatissimo 10, e non potevo assolutamente perdere l'anime: risultato? Una colossale delusione.
Niente da dire sulla trama, è innovativa, ben congegnata e ben raccontata; ma questo non si può considerare un pregio dell'anime, dato che, come logico, ricalca pari pari (o quasi) quella del manga. Anche sui personaggi non si possono muovere critiche, sono simpatici, ben caratterizzati e per nulla stereotipati. La qualità grafica non è eccellente, però, come per il manga, bisogna considerare che è un prodotto un po' datato, quindi non ci si può aspettare la qualità dei manga degli ultimi anni. È inoltre da sottolineare l'ottima scelta dei doppiatori nella resa italiana, che si sono rivelati degni delle aspettative: Massimiliano Alto e Monica Ward per Ranma in versione ragazzo e ragazza, Stella Musy per Akane e Ilaria Stagni per Shan-pu.
Il danno irreparabile che gli autori hanno disgraziatamente inflitto a quest'anime è la quantità paurosa di episodi riempitivi che ci hanno messo dentro, scelta per altro totalmente immotivata, dal momento che si tratta di una serie già piuttosto lunga di suo, e di episodi ne potevano trarre quanti volevano dalla storia, senza inventare una sfilza di storielle autoconclusive senza capo né coda. Senza contare il fatto che spesso e volentieri i suddetti autori hanno pensato bene, nella trasposizione televisiva, di modificare alcuni episodi del manga (ne è un esempio lampante l'episodio al mare, che per qualche oscuro motivo è stata cambiato e ambientato sulla neve), questo per motivi che a me appaiono del tutto ignoti. Il risultato è che non sono riuscita a guardare più di una cinquantina di episodi per inerzia e affetto verso il manga.
In conclusione, non posso assegnare a questo anime un'insufficienza perché si tratta pur sempre di Ranma 1/2, e trama e personaggi sono da 10, tuttavia non posso spingermi oltre un 7.
Niente da dire sulla trama, è innovativa, ben congegnata e ben raccontata; ma questo non si può considerare un pregio dell'anime, dato che, come logico, ricalca pari pari (o quasi) quella del manga. Anche sui personaggi non si possono muovere critiche, sono simpatici, ben caratterizzati e per nulla stereotipati. La qualità grafica non è eccellente, però, come per il manga, bisogna considerare che è un prodotto un po' datato, quindi non ci si può aspettare la qualità dei manga degli ultimi anni. È inoltre da sottolineare l'ottima scelta dei doppiatori nella resa italiana, che si sono rivelati degni delle aspettative: Massimiliano Alto e Monica Ward per Ranma in versione ragazzo e ragazza, Stella Musy per Akane e Ilaria Stagni per Shan-pu.
Il danno irreparabile che gli autori hanno disgraziatamente inflitto a quest'anime è la quantità paurosa di episodi riempitivi che ci hanno messo dentro, scelta per altro totalmente immotivata, dal momento che si tratta di una serie già piuttosto lunga di suo, e di episodi ne potevano trarre quanti volevano dalla storia, senza inventare una sfilza di storielle autoconclusive senza capo né coda. Senza contare il fatto che spesso e volentieri i suddetti autori hanno pensato bene, nella trasposizione televisiva, di modificare alcuni episodi del manga (ne è un esempio lampante l'episodio al mare, che per qualche oscuro motivo è stata cambiato e ambientato sulla neve), questo per motivi che a me appaiono del tutto ignoti. Il risultato è che non sono riuscita a guardare più di una cinquantina di episodi per inerzia e affetto verso il manga.
In conclusione, non posso assegnare a questo anime un'insufficienza perché si tratta pur sempre di Ranma 1/2, e trama e personaggi sono da 10, tuttavia non posso spingermi oltre un 7.