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    8.0/10
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    La storia narra di Kotetsu T. Kaburagi, un supereroe veterano. Tutti lo conoscono però con il suo nome d'arte: Wild Tiger. La Tigre Selvaggia è quello che potremmo definire un supereroe old school, nel senso più problematico del termine. Il nostro eroe infatti indossa fiero calzamaglia, mascherina e mantella d'ordinanza. Non esita a gettarsi nella mischia con tutte le sue forze, per salvare gli innocenti. Crede ciecamente che il motivo per cui e1 [ continua a leggere]
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    Oggi, girovagando tra la neve della mia città, mi sono imbattuto in un negozio di fumetti dove non vado quasi mai. Non è che mi sia proprio imbattuto: sapevo benissimo dove fosse, ma non avrei mai creduto che vi avrei trovato un tesoro del genere.

    "La Voce delle Stelle" racconta la storia di due ragazzi; Mikako e Noboru. I due frequentano l'ultimo anno della stessa scuola media, e hanno un rapporto molto stretto, tanto stretto che vorrebbero en1 [ continua a leggere]
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    Attenzione! Contiene possibili spoiler

    "Punta al Top! 2" è un ponte.
    Non un ponte sullo stretto, argomento spinoso mal digerito dall'opinione pubblica interessata, ma è il ponte che lo studio Gainax ha utilizzato per lanciarsi nello spazio, all'inizio del nuovo millennio. La serie infatti nasce per festeggiare i vent'anni di fondazione dello studio.
    Come nel caso del suo predecessore, anche "Punta al Top! 2" è una serie composta da 6 OAV: Origi1 [ continua a leggere]
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    "Punta al Top!" ormai è storia.

    L'inizio del cammino di Hideaki Anno alla regia è un evento a suo modo storico per l'animazione giapponese. Come guardando una puntata di Super Quark (i più giovani non sapranno neanche di cosa sto parlando), si può assistere in forma primordiale, a tutto ciò che poi caratterizzerà le sue opere.
    La serie è composta da 6 OAV: "Original Anime Video", quindi pensata per l'intrattenimento domestico e non per il passa1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Steins; Gate è esattamente il contrario di un viaggio in aereo. L'aereo dal mio punto di vista dà il meglio di sé al decollo e all'atterraggio. Le due cose più divertenti del viaggiare in aereo. Mentre Steins;Gate secondo me è gestito esattamente al contrario. La serie parte con quello che secondo me è una delle peggiori "prima puntata" che io ricordi. Statica e rarefatta come poche. Quasi satura della consapevolezza d'essere scientificamente cu1 [ continua a leggere]
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    Sono riuscito finalmente a vedere "Paprika". Precisamente l'ho visto due volte. La prima volta non è bastata e ho avuto il bisogno di rivederlo. Ho aspettato tre giorni, per digerirlo, assimilarlo e valutarlo. Giusto il tempo di togliermi quella musichetta dalla testa. Quella dei titoli di testa, perché ti rimane in mente, e alla fine ti accorgi che è proprio lei che stai canticchiando in ufficio. Logicamente canticchiata da me equivaleva a un i1 [ continua a leggere]
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    Avete presente quelle domeniche mattina grigie, da morte nel cuore, umide che strisciano come un ragno che vuole entrarvi fin nel profondo delle ossa. Quelle domeniche bigie che preannunciano l'inverno che ancora non è ma che sarà? Quelle domeniche strascichi di sabati un po' alticci da restare fino a tardi accoccolati alla vostra ragazza o ragazzo. Ecco, in una domenica così non potevo che essere a Lucca Comics con i miei amici incazzati come i1 [ continua a leggere]
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    Premessa: Questa recensione si riferisce unicamente a "Death". Approcciarsi ad “Evangelion Death” è possibile sia per chi non ha seguito la serie sia per chi è ovviamente già informato, avendo assistito ai drammi della serie “Neon Genesis Evangelion”, ai successi del giovane Shinji Ikari e al districarsi oppure meno dei vari dubbi, dei drammi, degli enigmi, delle bugie e dei misteri dei personaggi, fino al momento del finale nel quale i robot no1 [ continua a leggere]
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    Non voglio parlare di ciò che Evangelion susciti in chi lo guarda, ognuno è in grado di vederci qualcosa. Ognuno può vedere qualcosa di diverso e attribuirgli il significato che meglio crede.
    Questo è il valore fondamentale di un’opera di intrattenimento. Finita l’opera avere ancora voglia di pensarci, anche soltanto per un po. Regalare allo spettatore qualcosa in più del tempo stesso per il quale ci si distrae dalla realtà. Questo a mio parere1 [ continua a leggere]