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    7.0/10
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    Morte: variazione sul tema.
    Gli ingredienti base ci sono tutti. Maledizioni, studenti "particolari", ambientazioni macabre, personaggi oscuri fanno da cornice ad una storia costellata di morti violente e sanguinose.
    Nulla di nuovo sul fronte orientale, in altre parole.
    Eppure "Another" riesce a stupire e lo fa con l'invito a ragionare su dinamiche assai più terrene. Una di queste, l'emarginazione. Capita così che il branco (classe), capeggiato1 [ continua a leggere]
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    "La fine del mondo e prima dell'alba" sta ai manga come "Mulholland drive" sta al cinema.
    Al termine della lettura ho d'istinto immediatamente associato il lavoro di Asano ad un concetto: la metafisica. Si perché si tratta di un viaggio rapido e trascendentale in cui si avverte da subito l'assenza di significato, non per demerito dell'autore ma per scelta. Ed è proprio la mancanza del "senso" la chiave di volta dell'opera. Asano sembra suggerir1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Che sia stata opera di Dio o della casualità ciò che è inopinabile è che ci siamo, siamo qui, ammassi di "carne, nervi, viscere e legamenti" (cit.), meccanismi quasi perfetti eppure destinati ad essere compromessi irrimediabilmente da tragedie, fatalità, malattie o scelte. Ed è dalla notte dei tempi che il genere umano si interroga sulla morte e sulle sue conseguenze, indecisi tra il romantico paradiso religioso o la fredda decadenza scientifica1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    "Solanin" è la conseguenza dell'ultima scelta che non lascia scampo, è il rumore di un sogno infranto, è la coscienza che ti invita a danzare il valzer dei sensi di colpa, è un frammento di vita reale in bianco e nero, è la delicata ferocia della vita d'ogni giorno, è la piccola ferita su cui getti del sale e brucia da morire, è il limite oltre il quale capisci che non ti resta altro che vivere.
    La vicenda scorre precisa, concedendosi appena qua1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    "Antologia della nemesi", se mi fosse concesso di dare un titolo all'opera di Tsutsui.
    Un uomo ferito a morte dalle violenze subite dalla nipote, affida ad un parassita cerebrale la propria vendetta scagliandola contro chi s'è macchiato del crimine orribile di sequestrare e seviziare una vita innocente. Parassita mangia parassita, così come cane mangia cane, sangue chiama sangue ed altri duetti tratti dalla cultura popolare che non sto ad elenc1 [ continua a leggere]