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Aaah. Perchè ogni tanto è bello soddisfare la propria vena sadica. E' più forte di me. Non riesco a lasciare in pace questo genere di manga.
Comincio la parte seria. Mi ha convinta una mia amica a leggerne un po', taanto tempo fa, quando ero ancora una tappetta dolce e ingenua (pfft) e ai tempi mi era piaciuto. Non riesco a credere di averlo detto sul serio. Neanche allora ne ero entusiasta ma comunque mi piaceva. Ma ho comunque capito mooolto velocemente con che cosa avevo a che fare.
La trama non sto a ripeterla, tanto occuperebbe si e no mezza riga: brutta cosa, perchè vuol dire che è troppo semplice e superficiale per poter essere considerata una vera trama. MM è purtroppo uno di quegli anime commercialissimi che fanno tanti proseliti... sigh, che sofferenza. Ma andiamo avanti.
I personaggi sono di un piattume allucinante. Come ho già detto in più di un'occasione, a me piace che ci sia una psicologia approfondita non solo nel/nei protagonisti, ma anche nei personaggi secondari. Qua è l'esatto contrario: Luchia, palesemente ricalcata sulla figura di Usagi di Sailor Moon (nemmeno quello mi piace, ma è perchè non mi piacciono i majokko in generale, non posso negare che nel suo genere abbia fatto storia), e in puro stile bimbaminkia. Non da meno è Hanon, la sua compare, lo stereotipo della fangirl che salta da un amore all'altro come una scimmia nella giungla. Rina dovrebbe essere quella seria e posata, ma in realtà sta solo lì per bellezza. E sottolineo per bellezza, perchè tutto qui è improntato su quella. E su nient'altro. Un colpo di fulmine e PAM, già partita a morire dietro il figazzo di turno, e ce lo vogliono pure far passare per amore.
Di Kaito non ne vorrei manco parlare, tanto che c'è da dire? Un bambolone (si fa per dire) superfAigo a cui la protagonista di turno sbava dietro. Beh, sarà tra superficiali ci si capisce, l'azione? Manco a cercarla col microscopio. Faccio un esempio, Pretty Cure: non mi piace nemmeno quello, ma c'è una cosa a cui posso alzare il pollice: il picchiaduro. Le Pretty Cure (almeno nelle prime serie) menavano di brutto, a differenza di molti altri majokko in cui si sparano raggetti luminosi grandi come bombe atomiche ed è finita lì. Ma anche in questi ultimi l'azione, per quanto diversissima dal tipo di "azione" che intendo io, C'E'. Qua si canta. Si canta e basta. E per di più gli scontri sono ripetitivi e alla lunga stancano. Anzi no. A metà del primo che vedi sei già stanca di vedere le sirene che fanno la loro canzoncina, le cattive di turno che rispondono, loro che si accasciano con niente di più che un urletto, e poi si rimettono in piedi con qualche frase ad effetto pescata nei Baci Perugina e cantano di nuovo, le cattive scappano, fine della storia addio ciao. Uao.
Non vorrei parlare manco di Gaito e della sua schiera di servette uscite praticamente tutte dallo stesso stampo nonostante siano abbastanza differenziate nell'aspetto fisico.
Insomma, dai una bella rimescolata alla fiaba della Sirenetta, mettici tanti colori sgargianti, colpi di fulmine a gogo, superficialità a iosa, sale e pepe e servi pure. Et voilà.
Il motivo per cui gli do 3 invece di un voto più basso sono i disegni: perchè a me può non piacere il genere, ma non posso negare che siano molto dettagliati e curati. Le proporzioni lasciamole stare, che se solo ci penso mi viene da abbassare il voto a 1.