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    "Il castello errante di Howl" è un lungometraggio dello Studio Ghibli, scritto e prodotto da Hayao Miyazaki, basato sul romanzo omonimo di Diana Wynne Jones.

    Capolavoro visivo di livello sopraffino, "Il castello errante di Howl" racconta di Sophie, una ragazza un po' rigida e chiusa in se stessa che vive lavorando nella cappelleria di famiglia. La vita di Sophie scorre monotona e senza alcuna ambizione in particolare, fino a che viene a sapere1 [ continua a leggere]
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    "Evangelion 3.0 Q" è il terzo capitolo cinematografico della Rebuild di Evangelion (un riadattamento della serie tv diviso in quattro film).
    Siamo a un punto di svolta, quello che doveva essere una "rinarrazione", o meglio una "Rebuild" cioè una "ricostruzione" di Evangelion (leggendaria serie tv anni '90 che si è imposta come anime del decennio), in questo film si trasforma di fatto in un seguito rispetto a quanto successo nella serie originale1 [ continua a leggere]
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    "St. Luminous Mission High School" è un anime che vidi durante la trasmissione sulla compianta Super3, e mi rimase molto impresso per vari motivi.

    Il protagonista è un ragazzo che si trova, per volontà del nonno, a ereditare il suo posto come preside appunto del St. Luminous, una scuola superiore frequentata da ragazze di varie nazionalità, tutto questo nonostante la sua giovane età. Kaihei si reca quindi al St. Luminous assieme al suo migliore1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    "Paranoia Agent" è tutto quello che un bell'anime dovrebbe essere, uno di quei prodotti che in mezzo a un mare di produzioni mediocri, sciatte, commerciali e di dubbia qualità, innalza vertiginosamente l'asticella di qualità, regalandoci un'opera indimenticabile, un vero e proprio capolavoro.
    E' inutile negarlo, Satoshi Kon era un genio al pari di Miyazaki e di altri grandissimi registi, uno di quelli che nasce solamente una volta ogni tanto, e1 [ continua a leggere]
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    Tratto dall'omonimo manga di Mihona Fujii, l'anime "Super Gals!", adattato dalla Dynamic/Dynit, andò in onda qualche anno fa sulla Rai.

    L'anime segue le vicende di Ran Kotobuki, ragazza alla moda con poca voglia di studiare ma un gran cuore, che passa le sue giornate in giro per Shibuya, il quartiere alla moda di Tokyo, comprando abiti e accessori. La migliore amica di Ran è Miyu, nonché fidanzata del fratello poliziotto di Ran: infatti la raga1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    "Shirobako" è il classico anime che non avrei mai e poi mai visto, lo avrei saltato a piedi pari a causa del character design un po' troppo moe per i miei gusti, personaggi con la testa un po' troppo grande, gli occhi squadrati e il naso ridotto a un puntino, tutte cose che mi infastidiscono. Eppure, sentendolo elogiare così tanto, ho deciso di dargli una chance, ed è stata un'ottima decisione.

    "Shirobako" racconta le avventure lavorative di A1 [ continua a leggere]
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    Non è facile recensire un film come "La ragazza che saltava nel tempo", che finalmente sono riuscita a vedere, attirata - non lo nego - dal character design di Yoshiyuki Sadamoto (tanto per dire un paio dei suoi lavori più famosi, "Evangelion" e "Hack").

    Il film parla di Makoto, una ragazza comune che vive una normale vita scolastica, impegnata sempre a giocare a baseball coi suoi due migliori amici, Kosuke e Chiaki. Un giorno però Makoto si ri1 [ continua a leggere]
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    "Karigurashi no Arrietty" è un lungometraggio del celebre Studio Ghibli che narra le vicende della piccola Arrietty e della sua famiglia: essi sono delle piccole persone alte pochi centimetri che vivono "prendendo in prestito" piccole cose dagli umani, come ad esempio una zolletta di zucchero e un po' di cibo. Essi vivono in una casa di campagna ormai quasi del tutto disabitata.
    A portare scompiglio ci pensa l'arrivo di Sho, un bambino arrivato1 [ continua a leggere]
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    Quando parliamo de "La città incantata" ci stiamo riferendo a un prodotto d'eccellenza, sotto tutti i punti di vista, nonché uno dei successi maggiori dello Studio Ghibli, che ha contribuito a dare ancora più lustro al celebre Studio anche in Occidente.

    Personalmente sono cresciuta con le opere del maestro Hayao Miyazaki, che ha accompagnato me e moltissimi altri bambini con storie garbate e interessanti, con una gentilezza tale da attirare si1 [ continua a leggere]
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    Non potrei veramente dare nessun altro voto a un anime come "Maison Ikkoku", uno degli anime pilastro della mia infanzia, che seguivo assiduamente sulla compianta Super 3, emittente locale ben nota agli abitanti del Lazio e dintorni, grazie alla quale da bambina potei recuperare il meglio del meglio dell'animazione giapponese degli anni '70 e '80.

    Finito il momento nostalgia, "Maison Ikkoku", come molti sapranno, è tratto dall'omonimo manga di1 [ continua a leggere]
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    L'anime di "Glass no Kamen" (in Italia "Il grande sogno di Maya" o letteralmente "La maschera di vetro") del 1984 è il primo adattamento animato del manga della maestra Suzue Miuchi, adattamento animato che ebbe grande successo in Italia.

    L'anime, così come il manga, racconta della povera Maya Kitajima, orfana di padre, che aiuta la madre lavorando con lei in un ristorante cinese. Maya non brilla in nulla, è poco attenta, un pò sciocca, eppure1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    "Gakuen Alice", in Italia "Alice Academy" è l'anime tratto dall'omonimo manga di Tachibana Higuchi, ed è uno di quei pochi anime che mi ha veramente colpito al cuore.
    Dopo averlo visto e rivisto in versione fansub, dopo qualche anno sono stata molto felice nel vedere che finalmente qualche emittente italiana (la DeA) si era decisa a comprarne i diritti e doppiarlo in Italiano, anche se purtroppo secondo me non ha avuto lo spazio e il risalto che1 [ continua a leggere]