La saga di Orcs Must Die! rappresenta uno di quei rari casi di franchise nati senza grosse pretese sulla piattaforma Xbox Live Arcade ma che sorprendentemente è riuscito a trovare un pubblico sempre più espanso negli anni, diventando a tutti gli effetti conosciuto ed apprezzato. Dopo quattro capitoli uno più di successo dell'altro, di cui l'ultimo risale al 2021 uscito in origine su Google Stadia (si potete già sentirvi vecchi) è innegabile che rinnovare la formula risulti molto difficile, pertanto i ragazzi di Robot Entertainment con il nuovo episodio DeathTrap hanno deciso di optare per la via più sicura possibile: quella del roguelike.
 
Sei eroi e tantissimi orchi per una revisione semplice ma stimolante della formula di gioco

Come per ogni capitolo della serie anche la trama di DeathTrap non vincerà di certo un Oscar per originalità, ma funziona quanto basta per mettere le cose in movimento: Cygnus, lo storico maestro dei cacciatori di orchi, è scomparso e la difesa delle breccie dalle forze nemiche adesso spetta ai suoi discepoli nonché personaggi giocabili dei capitoli precedenti Max e Gabriella, ormai "in pensione" dalla loro attività e costretti ad agire a loro volta come maestri per sei nuove leve; sarà dunque compito di questa nuova generazione sbaragliare le ondate di mostri verdi che proveranno a disturbare la pace del regno.
 
Scegliete il vostro personaggio preferito e lanciatevi nella carneficina di orchi

Dopo aver scelto il vostro mago-guerriero (qualcuno ha detto "Magic Orion?") bisognerà selezionare uno dei tre possibili livelli prima di partire all'avventura: ciascuno di essi porterà con sé uno specifico malus con cui dovremo fare i conti per tutta la run, cose che spaziano da "Questa tipologia di trappole costa di più" a "Ad ogni ondata verranno generati almeno due volte questi tipi di orchi", insomma piccole modifiche per tenere l'attenzione del giocatore sempre alta.

Una volta messo piede sul campo di battaglia però l'azione non comincerà all'istante: essendo di base un tower defense, DeathTrap adotta un approccio più ragionato agli scontri: avremo infatti a disposizione tutto il tempo che vorremo per decidere dove piazzare barricate, trappole e strumenti di morte vari, con l'unico limite delineato dalle monete runiche a nostra disposizione, delle quali ne avremo una scorta iniziale per poi guadagnarne diverse eliminando le ondate di orchi; inoltre (qualora dovessimo piazzare le trappole in posizioni che non ci convincono) potremo venderle per riottenere istantaneamente il loro valore.

Una volta cominciato lo scontro l'azione si svolge esattamente come nei capitoli precedenti, dovremo infatti affiancare l'operato delle nostre trappole con l'uso di attacchi ed abilità atte a mantenere un alto livello di combo (determinato da quante cose colpiranno un nemico prima di eliminarlo) fino a quando l'ondata attuale non finirà, inoltre al termine della stessa potremo selezionare uno di tre potenziamenti scelti casualmente per aumentare momentaneamente le performance del nostro personaggio.
 
Con il giusto setup di abilità e trappole nessun nemico sarà troppo tosto per noi

Abbiamo parlato in apertura di sei nuovi personaggi e, come nei capitoli precedenti, questi rappresentano sei playstyle ben differenziati, laddove infatti eroi come Vaan o Mac preferiscono vedersela dalla lunga gittata sfruttando pienamente le loro abilità attive, altri come Kalos e Sophie non hanno paura di andare faccia a faccia con i loro avversari.

Tritando orde nemiche ed accumulando combo alla fine del livello otterremo teschi che serviranno per la metaprogressione del gioco una volta tornati al campo base ed è proprio qui che gli sviluppatori si sono scatenati con il fattore longevità: usando questi ultimi infatti potremo sbloccare nodi nel ramo delle abilità (sia generale che dedicato ai singoli eroi), sbloccare e potenziare nuove trappole e soprattutto sbloccare nuovi potenziamenti passivi che potranno comparire durante le run; inoltre portare a termine determinati obiettivi sbloccherà ulteriori potenziamenti passivi, rendendo l'esperienza per i completisti davvero soddisfacente.

Dal lato del comparto tecnico il titolo ci ha piacevolmente sorpreso, la grafica infatti nonostante rimanga sempre molto "cartoonesca" è stata aggiornata con un engine più moderno che rende in maniera egregia fattori come luci, ombre e riflessi, inoltre il tutto risulta molto pulito e senza sbavature o glitch di qualsivoglia tipo; c'é qualche errore qua e là nella traduzione in italiano ma niente che la renda incomprensibile, considerata poi la possibilità di affrontare l'esperienza online fino a quattro giocatori il divertimento con amici è assicurato.

 
DeathTrap non vuole assolutamente scombinare la collaudata formula della serie Orcs Must Die! e se da una parte questa è una sua forza dall'altra rappresenta anche la debolezza di rimanere un po' troppo incollati al passato; ciononostante la nuova iterazione del titolo di Robot Entertainment è ancora una volta estremamente divertente e soddisfacente da giocare, con quel pizzico di progressione e rigiocabilità in più che basta per spingere il giocatore a passare con piacere qualche ora extra sul prodotto.