Toshiba Kioxia (precedentemente conosciuta come Toshiba Memory Corporation) ha annunciato che presenterà a breve una nuova intelligenza artificiale ad alta capacità e alta velocità in grado di "realizzare" un manga ispirato alle opere di Osamu Tezuka. I risultati verranno resi pubblici da Kioxia a febbraio 2020.
In questo esperimento l'intelligenza artificiale userà il Machine Learning per creare una nuova opera manga con lo stile del maestro Tezuka basandosi sui dati raccolti dai disegni del mangaka.
L'esperimento fa parte del più ampio progetto di Kioxia dal nome "Sekai Shin Kioku" (Le Nuove Memorie del Mondo), il quale proverà a dimostrare il valore della memoria e il suo potenziale per l'arricchimento del nostro futuro.
Fonte Consultata:
Anime News Network
In questo esperimento l'intelligenza artificiale userà il Machine Learning per creare una nuova opera manga con lo stile del maestro Tezuka basandosi sui dati raccolti dai disegni del mangaka.
L'esperimento fa parte del più ampio progetto di Kioxia dal nome "Sekai Shin Kioku" (Le Nuove Memorie del Mondo), il quale proverà a dimostrare il valore della memoria e il suo potenziale per l'arricchimento del nostro futuro.
Fonte Consultata:
Anime News Network
E che è meglio darsi agli hentai.
Che esagerazione.
Interessante questa filosofia: sviluppare abilità, esperienze e memorie di una IA. Per il nostro futuro, memorie non nostre in un mondo non nostro.
I due non mi piace sono per.....?
Detto da uno che ha un avatar nato da una serie che ormai fa solo da marchetta per i giocattoli collegati.
Bla bla bla cosa?
Magnus - Il Dragone dell'Appennino
Oppure questo, unìillustrazione dal 5 volume -in realizzazione- del Castello Delle Stelle di Alix ALice
Voglio vederli a PENSARLI. Per tacer dell'inserto su Padre Dall'oglio, in una delle opere di Radice e Turconi....
No signori non ignoriamo questi esperimenti, che annunciano il futuro, ma neppure copriamoci la testa. C'è spazio per la creatività umana. ANcora. Un largo spazio
L'IA è in grado di fare cose sorprendenti, battere l'uomo a scacchi o altro, probabilmente è in grado anche di scrivere storie o articoli migliori di molti esseri umani, ma manca ancora della coscienza, della consapevolezza di sé.
La parola chiave qui è "ancora".
In fondo, molti pensano che anche la creatività umana non sia altro che una combinazione avanzata della capacità copiare e riutilizzare in modo diverso cose che esistono già.
Come ho scritto anch'io può essere vero, il punto è che finché l'IA non sarà in grado di pensare davvero come un essere umano non riuscirà mai a scrive storie come la Saga della Fenice o Buddha di Tezuka. Anzi, forse nemmeno allora, visto che per un IA il concetto di "mortalità" potrebbe essere troppo complicato da comprendere (o comunque molto differente da quello che percepiamo noi).
Il problema sarà il pubblico e il suo gusto.
No, qua il pubblico non c'entra molto. Non stenterei a credere che un'opera scritta da un'IA possa incontrare il favore del pubblico, ma questo è mai stato un indice della bontà o dell'originalità dell'opera?
Vi sono molti pittori del passato che all'epoca non hanno incontrato né il favore del pubblico né della critica (soprattutto della critica), perché andavano fuori dagli schemi, erano innovativi, disegnavano in modo e soggetti mai dipinti in precedenza (tipo il noto Urlo di Munch), un'IA sarebbe in grado di creare qualcosa del genere? Ho qualche dubbio...
Esattamente! Infatti il mio ragionamento è l’esatto opposto.
La mia paura non è che non piaccia, la mia paura è proprio che possa piacere.
Il problema è che anche se questo robot creasse delle opere standard incontrerebbe comunque il favore del pubblico, proprio perché comunque di per se già da secoli l’uomo tenta di creare delle opere standard che possano soddisfare i gusti della massa. Quindi che questo schema sia messo in pratica da un’equipe di studiosi o da una macchina la cosa, almeno dal punto di vista dell'intenzione, non cambia.
Il mio dubbio è che possa essere sempre gradito da un pubblico che da qui a pochi anni possa diventare un amante di una determinata ripetitività, nascosta da mille cose nuove e da mille aggiunte, però comunque una ripetitività.
Alla fine il pubblico (ovviamente in generale) sta sempre più perdendo dimestichezza con le opere del passato che non rientrano nei moderni schemi di costruzione. È questa la mia paura.
Ciò che fa di un’opera un capolavoro sono le idee dell’artista e il suo modo di metterle in pratica, con una macchina tutto ciò non sarebbe possibile secondo me.
Se riesci a riprodurla vuol dire che sai come funziona, al momento non sappiamo se la riproduzione sarà convincente.
@alessiox1 non ci vedi un che di cyberpunk?
Tu trovi? Perché gli undicenni di mia conoscenza impazziscono per Omero esattamente come ci impazzivamo noi alla stessa età; nelle stagioni teatrali Shakespeare è difficile che manchi... e conosco persone che non prenderebbero in considerazione nessun libro scritto da meno di cent'anni
Tu dici? Purtroppo conosco troppe persone che non leggerebbero nemmeno l'ultimo libro pubblicato ieri ahahah XD
La vedo in maniera un po' negativa mi sa..
Certo che se si automatizza anche la creatività l'essere umano diventa davvero ridondante, inutile, tanto vale ritirarsi tutti nella Matrice e vivere una vita fittizia!
Purtroppo anche secondo me togliere la creatività all'uomo sarebbe qualcosa di disgustoso..
Quello che io invece trovo affascinante è il fatto di pensare la creatività come una prerogativa umana.
Fa parte dell’arroganza umana inventare storie (o “miti” come direbbe qualcuno più colto di me...) per preservare questa illusione di essere speciali.
“Dio ci ha creato a Sua immagine e somiglianza.” Sorry guys, in realtà ci ha creato il “culo” attraverso il meccanismo dell’evoluzione. E no l’evoluzione non ha uno scopo. È solo un meccanismo di selezione.
La creatività (o la coscienza) come prerogativa dell’essere umano s’inserisce in questo filone. Un giorno, probabilmente, creeremo macchine intelligenti quanto noi… o forse di più.
Saranno loro, forse, a esportare nell’universo un pensiero intelligente (e creativo?).
Nei nostri miti, il Creatore è un essere superiore che ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Nei loro miti, i Creatori saranno una specie di ominidi che per gran parte della loro esistenza non c’hanno capito un cacchio di niente. ?
E io questa cosa la trovo terribilmente affascinante.
1- ti calmi
2- il tuo “assurdo” discorso non c’entra
'^_^
Penso che mi hai frainteso (o forse no).
Non era un attacco contro niente e nessuno. Solo una mezza filosofata da 4 soldi.
Forse non c'entre niente davvero e mi sono lasciato prendre la mano. Ahah.
Cmq se vi interessa approfondire il discorso AI, su toni meno vaneggianti dei miei, date un occhio al libro Homo Sapiens di Yuval Noah Harari.
++
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