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    6.0/10
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    Venuto a conoscenza dell'esistenza di questo manga disegnato dal buon Kentaro Yabuki, il primo pensiero che mi balenò in testa fu: "come mai un autore che inizia la sua carriera con questo promettente shonen d'azione, poi finisce su un manga come To Love Ru?".
    La risposta ce la darà il manga stesso nel corso dei volumi, dove partendo da una base piuttosto incerta, il buon Yabuki prenderà mano a mano confidenza con quelli che sono i suoi punti fo1 [ continua a leggere]
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    Black Butler, senza mezzi termini, è stato uno dei manga in grado di instillare in me le sensazioni più sgradevoli che io abbia mai provato durante una lettura, oltre ad aver dato in maniera indiretta una mazzata definitiva a tutta una serie di letture che prima affrontavo con piacere e che ora, dopo questa cocente delusione, evito come la peste.
    Ci fu un momento infatti, al tempo della sua uscita nel Bel Paese, in cui tendevo a mettere opere d1 [ continua a leggere]
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    "Kekkaishi" è uno dei tanti manga vittima dell'inflazione di shonen che si hanno ogni generazione. Paga forse il suo stile a tratti minimalista, poco esagerato e poco tamarro, paga probabilmente il fatto di essere pubblicato da una rivista che certamente non è mediaticamente forte come Jump e che quindi non proietta le sue opere in trasposizioni anime ad alto budget che poi faranno il giro del mondo, ma arriva massimo a "contentini" per i fans.1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    "Noia noia noia, maledetta noia"
    Dubito che il buon vecchio Franco Califano in vita sua si sia mai avvicinato ad un manga, ma se l'avesse fatto e nello scegliere avesse scelto "Letter Bee" (anche se a pelle mi sarebbe sembrato più un tipo da Oh!Great), di sicuro questi sarebbero stati i suoi commenti.
    Certo, ovviamente iniziando così la recensione si potrebbe pensare che non apprezzi troppo il manga del buon Asada, ma così non è: lo trovo un ott1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Il "manga preferito" e il "manga ritenuto migliore" sono state a lungo due entità separate nella mia mente: mentre da un lato i miei gusti mi portavano verso opere i cui numerosi difetti oggettivi non mi permettevano di consacrarle al di la di ogni ragionevole dubbio, dall'altro lato mi trovavo davanti ad opere ottime, senza nessun difetto apparentemente riscontrabile, ma che per un motivo o per l'altro non riuscivano ad arrivarmi dritte al cuor1 [ continua a leggere]
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    Per cosa andrebbe valutato un manga oggi, nel 2013? Per quello che effettivamente riesce a regalarmi ora, per quello che ha offerto in passato, per il suo valore enciclopedico, per tutte queste cose assieme o per altro ancora?
    E' effettivamente ingiusto non valutare l'età di un'opera, ma è altrettanto ingiusto ingigantirne i meriti solo perché ha il bonus di essere venuta prima.
    Nessuno ad esempio negherà mai il contributo che Hirohiko Araki ha1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    xxxHOLiC è un'altra tra le tante incompiute presenti nel catalogo CLAMP, autrici tanto brave a sviluppare un manga quanto quanto incapaci a concluderlo, o almeno questa è l'idea che mi sono fatto di loro leggendo alcune, non tutte, tra le opere più famose da loro disegnate.
    Il manga è diventato famoso negli anni soprattutto per il noto intreccio con Tsubasa Reservoir Chronicle: in pratica il mondo in cui è ambientato Holic non solo è uno dei tan1 [ continua a leggere]
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    Quando si parla di Fullmetal Alchemist, signori, occorre veramente inchinarsi. Siamo davanti ad uno di quei rari casi di manga che nel corso degli anni, volume dopo volume, ha saputo mettere d'accordo tutti: potete cercare quanto volete, ma difficilmente troverete una persona che odia il titolo della brava e umile Hiromu Arakawa.
    Siamo davanti ad uno di quei manga che non riesce ad essere soffocato sotto nessuna delle etichette che convenzionalm1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Parlare di ZombiePowder senza parlare di Bleach, è come mangiare una brioche senza accompagnarla ad un cappuccino.
    Se non fosse stato per un'ipotetica entità X infatti, oggi saremmo qui a parlare dei tre big di Jump definendoli coi nomi di One Piece, Naruto e ZombiePowder, avremmo una serie di videogiochi per PSP tutti uguali chiamati ZombiePowder: Heat the Soul, e ci appresteremmo a mettere le mani sul nuovissimo ZombiePowder: Soul Ignition, un1 [ continua a leggere]
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    Tutor Hitman Reborn! (dora in poi THR) è, senza troppi giri di parole, uno di quegli shonen che non si possono non definire standard in tutto per tutto, nonostante la sua storia editoriale sia più travagliata di quella toccata ad altri manga della sua tipologia: il manga, che inizialmente ha caratteristiche prettamente comiche a trame autoconclusive, riceve infatti una netta virata attorno al volume 8, assumendo i tratti del più canonico dei bat1 [ continua a leggere]
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    Rurouni Kenshin è uno di quei pochissimi manga che hanno saputo colpirmi, emozionarmi e commuovermi, oltre che ad esaltarmi quando opportuno.
    Inizialmente iniziai a leggerlo perché immaginavo che il contesto storico in cui si svolge la storia portasse con sé il solito bagaglio di contenuti sull'onore del samurai e sulle battaglia per il popolo, ma oltre al magistrale uso che l'autore fa di questo affascinante periodo storico, in questo manga c'è1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Quello che sarebbe potuto essere Shaman King, non è dato a sapersi.
    Quello che è stato Shaman King, purtroppo, è un manga dal potenziale illimitato ma solamente accennato, iniziato con grandi aspettative e finito storpio, monco di un finale che non sarebbe stato da arroganti pretendere e arrivato solo in un secondo momento, quando il danno era già stato fatto.
    La colpa può essere senz'altro del buon Hiroyuki Takei, autore dal talento cristallin1 [ continua a leggere]