100% Fragola
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler
Trama: la storia racconta le vicende di un ragazzo, Manaka, in terza media, nel suo percorso scolastico, caratterizzato dal suo sogno di diventare un regista. In tutto questo però dovrà fare i conti con l'amore: perché non una, ma più ragazze cadranno si suoi piedi!
Questo manga mi ha provocato emozioni contrastanti durante il percorso di lettura: la storia è inizialmente curiosa e molto interessante, però da metà fino alla fine diventa troppo ripetitiva negli eventi: succedono sempre le stesse situazioni, con il protagonista eterno indeciso, al centro continuamente di equivoci e situazioni amorose da risolvere, con gli stessi cliché. A un certo punto mi ha creato anche una certa ansia, tanto da essere tentato da leggermi subito il capitolo finale, per sapere alla fine quale ragazza avrebbe scelto e confesso di aver ceduto alla tentazione quando ero al volume 17, perché ormai ero stufo di questa situazione sospesa in eterno.
Il finale ha rappresentato però un punto di svolta e consiglio a tutti quelli che lo leggeranno, di leggere anche il commento finale dell'autrice a fine volume 19.
Mi ha sorpreso perché la scelta che fa il protagonista non era quella che mi aspettavo (e confesso non era la ragazza per cui facevo il tifo io), però mi è piaciuto comunque molto come finale e soluzione e trovo che l'autrice sia riuscita nel suo intento, come scrive nel commento finale.
I disegni sono fatti bene, c'è tantissimo fan service, ovviamente. I personaggi sono coinvolgenti e ti portano a fare il tifo o essere antipatici.
La storia quindi è coinvolgente ma anche un po' stancante per le continue ripetizioni e questa situazione di indecisione del protagonista che dura davvero davvero troppo, però nel tempo mi sono affezionato ai personaggi e il finale mi ha lasciato malinconia, perché comunque si è conclusa la storia e mi ero affezionato ai personaggi.
Gli do quindi un 7. Prima del finale sarebbe stato un 6, ma il finale ha alzato decisamente il punteggio.
Trama: la storia racconta le vicende di un ragazzo, Manaka, in terza media, nel suo percorso scolastico, caratterizzato dal suo sogno di diventare un regista. In tutto questo però dovrà fare i conti con l'amore: perché non una, ma più ragazze cadranno si suoi piedi!
Questo manga mi ha provocato emozioni contrastanti durante il percorso di lettura: la storia è inizialmente curiosa e molto interessante, però da metà fino alla fine diventa troppo ripetitiva negli eventi: succedono sempre le stesse situazioni, con il protagonista eterno indeciso, al centro continuamente di equivoci e situazioni amorose da risolvere, con gli stessi cliché. A un certo punto mi ha creato anche una certa ansia, tanto da essere tentato da leggermi subito il capitolo finale, per sapere alla fine quale ragazza avrebbe scelto e confesso di aver ceduto alla tentazione quando ero al volume 17, perché ormai ero stufo di questa situazione sospesa in eterno.
Il finale ha rappresentato però un punto di svolta e consiglio a tutti quelli che lo leggeranno, di leggere anche il commento finale dell'autrice a fine volume 19.
Mi ha sorpreso perché la scelta che fa il protagonista non era quella che mi aspettavo (e confesso non era la ragazza per cui facevo il tifo io), però mi è piaciuto comunque molto come finale e soluzione e trovo che l'autrice sia riuscita nel suo intento, come scrive nel commento finale.
I disegni sono fatti bene, c'è tantissimo fan service, ovviamente. I personaggi sono coinvolgenti e ti portano a fare il tifo o essere antipatici.
La storia quindi è coinvolgente ma anche un po' stancante per le continue ripetizioni e questa situazione di indecisione del protagonista che dura davvero davvero troppo, però nel tempo mi sono affezionato ai personaggi e il finale mi ha lasciato malinconia, perché comunque si è conclusa la storia e mi ero affezionato ai personaggi.
Gli do quindi un 7. Prima del finale sarebbe stato un 6, ma il finale ha alzato decisamente il punteggio.
Fare una recensione di diecimila caratteri di un manga che quest’anno compie vent’anni, neanche così facile da trovare in commercio, che non è certo passato alla storia come un capolavoro e che ha già 52 recensioni precedenti vuol dire proprio volersi male. Vabbè, tanto le recensioni le faccio principalmente per me stesso... partiamo...
* Trama e storia - Generalità *
Il manga segue la storia di un ragazzo delle medie e di alcune ragazze che, per motivi inspiegabili ne sono innamorate, lungo un arco temporale che va dai 14 ai 24 anni circa.
Tutto parte da quando Junpei Manaka, il protagonista, si innamora di un paio di mutande decorate con delle fragole intraviste per pochi secondi sul tetto della scuola. Ah no, ho sbagliato, si innamora di quella che le indossa. Senza sapere chi sia. Nonostante sia una sua compagna di classe che vede tutti i giorni. E’ il cosiddetto effetto Clark Kent, che ci volete fare?
"Ichigo 100%" è un’opera che si fonda su archi narrativi di breve o media lunghezza, con toni che vanno dal puro demenziale, al quasi surreale, all’ecchi, alla commedia, al romantico, in cui le varie protagoniste femminili si avvicendano sotto i riflettori e nelle attenzioni di Manaka per tempi piuttosto lunghi, per poi tornare nell’ombra quasi dimenticate per tempi altrettanto estesi e, nuovamente, tornare a darsi il cambio.
Questa caratteristica è interessante e molto accentuata, e non l’avevo notata così palesemente in nessun altro manga harem finora. La rotazione delle ragazze ovviamente è tipica, ma solitamente questa alternanza ha tempi brevi, così che tutte possano rimanere quasi contemporaneamente in vista, mentre qui non capita di rado che Tsukasa o Tojo quasi spariscano del tutto, anche per un paio di volumi consecutivi (fino al volume 14 diciamo).
Cito queste due ragazze perché è evidente che stiamo parlando di un falso harem. Le altre pretendenti sono platealmente di contorno e, praticamente dal momento della loro stessa introduzione, non godono di speranze.
Satsuki, che è la terza in “graduatoria”, viene sostanzialmente rifiutata dopo un paio di volumi. Nonostante un’introduzione e un inserimento nel cast in pompa magna, dopo questa partenza eroica ed "eroTica" in cui per un attimo sembra potersi far strada a pugni per gettarsi nella contesa da protagonista, poi riceve solo rifiuti. E anche piuttosto netti. Penso che sinceramente sia un personaggio che avrebbe meritato maggiore considerazione, e anche degli spazi che non fossero utili unicamente a fornire fan service e farle prendere degli enormi schiaffoni (metaforici) in faccia.
A Yui va addirittura peggio: catalogata come pseudo-sorella dalla prima apparizione non si affrancherà mai da questo ruolo. Talmente inconsistente da diventare inesistente, visto che a un certo punto sparisce, e addirittura non le viene dato spazio nel finale per sapere che ne sarà di lei dopo la fine degli eventi.
Misuzu? Chinami? Kozue? Non scherziamo dai. Che poi… certe volte le idee ci sarebbero, ma vengono bruciate in malo modo nell’arco di un paio di capitoli. Yui che scappa di casa. Satsuki che deve lasciare il liceo. Sono buone idee che, sviluppate decorosamente, potevano portare a un pool di pretendenti più solido e omogeneo, e quindi anche più varietà di trame. Ma evidentemente non era quella l’idea dell’autrice.
E quindi, come dicevo, fin dal primo momento, quello che abbiamo è una gara a due. Questo non è un problema da poco perché quando inizia un capitolo che non prevede una delle due prescelte si ha immediatamente la consapevolezza che sarà solo l’ennesimo capitolo filler, con l’ennesima riproposizione di inquadrature dal basso per mostrare le mutande e l’ennesimo annacquamento di un brodo sempre più insipido.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Non è un vero e proprio spoiler, ma magari è un’indicazione che per alcuni potrebbe risultare troppo palese: aggiungo che per chiunque sia un minimo smaliziato con questo tipo di manga non è neppure una gara a due, basta indagare la “qualità” del tempo trascorso dalle due ragazze con Junpei, la profondità dei dialoghi, l’impatto delle scene o il tipo di fan service cui si prestano. La sproporzione è talmente evidente da essere imbarazzante. Si poteva davvero fare di meglio.
Fine parte contenente spoiler
* Trama e storia – Vol. 1-15 *
E se finora ci sono andato piano adesso è il momento della cattiveria pura!
Per 15 volumi il manga si regge in piedi solo ed esclusivamente grazie a due pilastri che reggono tutto, capisaldi che l’autrice non abbandona mai utili a mascherare la propria incapacità di creare una trama anche solo vagamente strutturata e in grado di reggersi autonomamente. Il primo pilastro è l’assoluta e incorreggibile imbecillità di Junpei Manaka. Personalmente ritengo ci sia un limite a quanto estremo e ridicolo si possa rendere un protagonista, senza che questo trascini con sé (nel ridicolo) l’intera opera. E quel limite qui viene superato davvero troppe volte. Ad ogni modo Junpei è uno dei migliori testimonial che mi vengano in mente per veicolare l’altissimo messaggio tipico di molti (troppi) manga harem: “Non fare niente! Anzi, ancora meglio, sbaglia tutto quello che puoi! Perché questo è il modo migliore per essere il target delle più belle ragazze della scuola, che tanto sono del tutto sceme e prive di autostima e ti perdonano qualunque cosa. Vedrai come si strapperanno i capelli (e le magliette, e le mutande) pur di stare con te!”
Il secondo pilastro è l’uso spropositato di artifici narrativi. Per 15 volumi l’intera opera è strutturalmente fondata sulla sospensione del dubbio, sul vendere fumo al lettore, sull’abuso degli equivoci, sulle coincidenze improbabili, sugli incidenti surreali, su scusanti ridicole, su situazioni pretestuose, su deus ex machina, sull’introduzione di nuovi comprimari monodimensionali per cercare di dare nuova verve a una trama stantia e immobile, su personaggi irreali che non evolvono mai e non sono in grado di imparare dai propri errori.
Un manga di tipo harem non può reggere a lungo senza abusare della sospensione dell’incredulità, quindi senza sfruttare i due punti succitati, lo capisco e lo accetto, ma quando l’autore si riduce unicamente a questo, quando non vedo neppure il tentativo di costruire delle trame vagamente strutturate o articolate, per me c’è chiaramente un problema.
Problema che per me si accentua ulteriormente nel notare che l’aspetto demenziale e quello ecchi hanno una tale palese priorità rispetto a quello relazionale e narrativo. Con questo non intendo necessariamente dire che si debba esacerbare l’aspetto sentimentale/romantico a discapito di quello più leggero e divertente, ma che trovo più interessante quando gli eventi vengono proposti in maniera meno esagerata, senza che ci siano interruzioni o sofisticazioni continue, con una narrazione più fluida e coerente, e protagonisti con reazioni meno borderline.
* Trama e storia – Vol. 16-19 *
E poi ci sono i volumi dal 16 al 19. Ma dimmi te se io devo fare una recensione a pezzetti in ‘sto modo…
La cosa peggiore è constatare che gli ultimi 4 volumetti sembrano quasi scritti da una persona diversa. La parte demenziale viene quasi completamente accantonata, i personaggi vengono sviluppati, hanno uno spessore, dialogano in un modo molto più sensato, la trama procede ed evolve, la narrazione è emotivamente consistente e coinvolgente… se anche i primi 15 volumi fossero stati così il mio voto sarebbe stato ben diverso!
Per inciso, il finale non mi ha fatto impazzire. Preferivo un happy ending più classico, meno agrodolce. In realtà avrei preferito in generale vedere un po' più di felicità in generale, di personaggi sorridenti, di ambizioni realizzate, in questi ultimi volumi che hanno quasi un vago retrogusto shojo. Eppure il finale di shojo non ha quasi niente, visto che è evidente come i personaggi ormai adulti abbiano abbandonato gli slanci romantici a favore di un più maturo interesse per la realizzazione personale. Al netto di quello, che sono preferenze personali, l'ultima parte comunque è un po’ troppo veloce e brusca nel chiudere le ultime cosette rimaste aperte, avrei aggiunto almeno un capitolo. Non fosse altro per dare davvero un minimo di coda all'amore tra i due protagonisti.
* Sviluppo dei personaggi *
Partiamo da Junpei, il protagonista, che da grande vuole fare il regista, ma è l’emblema del fallito con un grande sogni e scarsi mezzi. Junpei è un coacervo di qualità negative che lo portano ad essere quanto di più antipatico e insopportabile si possa trovare in un manga di questo tipo: scarsamente intelligente, per nulla brillante, imbranato patologico, prono a voli pindarici di fantasia e sogni erotici ma al contempo timido e introverso, insicuro e indeciso oltre ogni accettabilità, del tutto incapace di seguire le direttive che lui stesso si pone, di perseguire un obiettivo, di relazionarsi con il sesso opposto. E' di indole gentile e non vorrebbe mai ferire nessuno, animato da un sogno, ed è questo il motivo per cui tutte si innamorano di lui. La svolta che l’autrice gli dà nell’ultimo volume, nel tentativo di farlo redimere dalla propria mediocrità e renderlo più maturo, ha quasi del surreale. Per quanto ci abbia provato, ho trovato del tutto impossibile empatizzare con lui, calarmi nei suoi panni e quindi “entrare nell’opera”.
Aya Tojo è la classica ragazza seria, timida e impacciata che condivide un grande sogno con il protagonista, perché sostanzialmente questi è la prima persona ad averla mai presa in considerazione in vita. Lui le dice che coi capelli sciolti sarebbe carina, e lei passa nell’arco di un volume da rottame insignificante che viene schifato da tutta la scuola a gnocca stratosferica mira di tutti i maschietti. Per il resto la sua vita ruota quasi completamente attorno alla scuola e alla scrittura, e il suo sogno nella vita pare essere quello di scrivere le sceneggiature dei film di Junpei. Mi chiedo perché non alzare l’asticella a qualche film di Natale di Boldi e De Sica a questo punto. Però dai, è tanto carina, posata e a modo. E’ un amore. L’approfondimento che ne viene fatto in 19 volumi è appena sufficiente, e la sua crescita quasi trascurabile fino al finale dove, negli ultimi volumi, finalmente si cambia le mutande e ha un’evoluzione tale che sostanzialmente viene quasi stravolta.
Tsukasa Nishino è la ragazza più bella della scuola, al punto che a un certo punto, attorno al decimo volume, avrà letteralmente un centinaio di spasimanti che l’aspettano fuori del cancello della scuola a seguito di una particolare situazione. E’ un personaggio interessante, sinceramente. Si mette con Junpei all’inizio del manga, apparentemente quasi senza un motivo, e all’inizio non ha uno straccio di idea per il proprio futuro. In seguito ha una bella maturazione ed è di certo il personaggio che cresce in modo più lineare, credibile e omogeneo, e che viene indagato meglio. Al punto che non c’è davvero alcun motivo valido per cui non sparisca all’inizio delle scuole superiori. Soprattutto considerando che Junpei, nei primi 7 volumi del manga, ogni volta che parla con lei è perso nei propri pensieri e finisce per non la ascoltarla. La cosa a un certo punto per me è diventata quasi un meme.
Gli altri personaggi non pervenuti. Purtroppo.
* Disegni *
I disegni soffrono un po’ i vent’anni di età di questo manga. Hanno uno stile un po’ datato, ma sinceramente non mi sento di dire che sia disegnato male. Le tavole sono tutte piuttosto curate, con la giusta profondità e un quantitativo assolutamente adeguato di dettagli. Il lavoro dietro c’è, e si vede secondo me. Aggiungo che l’autrice ha prestato anche una certa cura nel dettagliare la crescita fisica dei personaggi, anno dopo anno.
Poi c’è l’aspetto personale, ovvero il fatto che il tratto di Kawashita non mi fa impazzire. Ci sono certe volte in cui Tsukasa è quasi androgina, a causa del taglio di capelli corto e delle forme meno prorompenti, altra cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso.
* Dialoghi e scrittura *
I dialoghi nel complesso sono nella media per questo tipo di manga, non c’è granché da dire. Ragazzi a scuola che parlano del più e del meno, degli eventi che accadono loro attorno, non c’è nulla di neanche vagamente impegnato e, anzi, spesso anche piuttosto banali sinceramente. Verso il finale si va migliorando, si parla di futuro, di speranze e di ambizioni. Ma comunque niente che non sia già stato detto o visto in tante altre pubblicazioni simili.Ah. Ovviamente… tranne i dialoghi che coinvolgono Junpei, che se solo il discorso scende un minimo nel personale o nel romantico impazzisce e si esprime a singhiozzi e incespicamenti.
* In definitiva *
In definitiva è un manga che richiede davvero tanta tanta sopportazione nella fasi iniziali e intermedia, ma il cui finale ritengo essere realizzato abbastanza bene. Se si è disposti a buttare 15 ore della propria vita nella spazzatura, poi si possono passare 4 ore di lettura che corrono via piuttosto intense.
* Trama e storia - Generalità *
Il manga segue la storia di un ragazzo delle medie e di alcune ragazze che, per motivi inspiegabili ne sono innamorate, lungo un arco temporale che va dai 14 ai 24 anni circa.
Tutto parte da quando Junpei Manaka, il protagonista, si innamora di un paio di mutande decorate con delle fragole intraviste per pochi secondi sul tetto della scuola. Ah no, ho sbagliato, si innamora di quella che le indossa. Senza sapere chi sia. Nonostante sia una sua compagna di classe che vede tutti i giorni. E’ il cosiddetto effetto Clark Kent, che ci volete fare?
"Ichigo 100%" è un’opera che si fonda su archi narrativi di breve o media lunghezza, con toni che vanno dal puro demenziale, al quasi surreale, all’ecchi, alla commedia, al romantico, in cui le varie protagoniste femminili si avvicendano sotto i riflettori e nelle attenzioni di Manaka per tempi piuttosto lunghi, per poi tornare nell’ombra quasi dimenticate per tempi altrettanto estesi e, nuovamente, tornare a darsi il cambio.
Questa caratteristica è interessante e molto accentuata, e non l’avevo notata così palesemente in nessun altro manga harem finora. La rotazione delle ragazze ovviamente è tipica, ma solitamente questa alternanza ha tempi brevi, così che tutte possano rimanere quasi contemporaneamente in vista, mentre qui non capita di rado che Tsukasa o Tojo quasi spariscano del tutto, anche per un paio di volumi consecutivi (fino al volume 14 diciamo).
Cito queste due ragazze perché è evidente che stiamo parlando di un falso harem. Le altre pretendenti sono platealmente di contorno e, praticamente dal momento della loro stessa introduzione, non godono di speranze.
Satsuki, che è la terza in “graduatoria”, viene sostanzialmente rifiutata dopo un paio di volumi. Nonostante un’introduzione e un inserimento nel cast in pompa magna, dopo questa partenza eroica ed "eroTica" in cui per un attimo sembra potersi far strada a pugni per gettarsi nella contesa da protagonista, poi riceve solo rifiuti. E anche piuttosto netti. Penso che sinceramente sia un personaggio che avrebbe meritato maggiore considerazione, e anche degli spazi che non fossero utili unicamente a fornire fan service e farle prendere degli enormi schiaffoni (metaforici) in faccia.
A Yui va addirittura peggio: catalogata come pseudo-sorella dalla prima apparizione non si affrancherà mai da questo ruolo. Talmente inconsistente da diventare inesistente, visto che a un certo punto sparisce, e addirittura non le viene dato spazio nel finale per sapere che ne sarà di lei dopo la fine degli eventi.
Misuzu? Chinami? Kozue? Non scherziamo dai. Che poi… certe volte le idee ci sarebbero, ma vengono bruciate in malo modo nell’arco di un paio di capitoli. Yui che scappa di casa. Satsuki che deve lasciare il liceo. Sono buone idee che, sviluppate decorosamente, potevano portare a un pool di pretendenti più solido e omogeneo, e quindi anche più varietà di trame. Ma evidentemente non era quella l’idea dell’autrice.
E quindi, come dicevo, fin dal primo momento, quello che abbiamo è una gara a due. Questo non è un problema da poco perché quando inizia un capitolo che non prevede una delle due prescelte si ha immediatamente la consapevolezza che sarà solo l’ennesimo capitolo filler, con l’ennesima riproposizione di inquadrature dal basso per mostrare le mutande e l’ennesimo annacquamento di un brodo sempre più insipido.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Non è un vero e proprio spoiler, ma magari è un’indicazione che per alcuni potrebbe risultare troppo palese: aggiungo che per chiunque sia un minimo smaliziato con questo tipo di manga non è neppure una gara a due, basta indagare la “qualità” del tempo trascorso dalle due ragazze con Junpei, la profondità dei dialoghi, l’impatto delle scene o il tipo di fan service cui si prestano. La sproporzione è talmente evidente da essere imbarazzante. Si poteva davvero fare di meglio.
Fine parte contenente spoiler
* Trama e storia – Vol. 1-15 *
E se finora ci sono andato piano adesso è il momento della cattiveria pura!
Per 15 volumi il manga si regge in piedi solo ed esclusivamente grazie a due pilastri che reggono tutto, capisaldi che l’autrice non abbandona mai utili a mascherare la propria incapacità di creare una trama anche solo vagamente strutturata e in grado di reggersi autonomamente. Il primo pilastro è l’assoluta e incorreggibile imbecillità di Junpei Manaka. Personalmente ritengo ci sia un limite a quanto estremo e ridicolo si possa rendere un protagonista, senza che questo trascini con sé (nel ridicolo) l’intera opera. E quel limite qui viene superato davvero troppe volte. Ad ogni modo Junpei è uno dei migliori testimonial che mi vengano in mente per veicolare l’altissimo messaggio tipico di molti (troppi) manga harem: “Non fare niente! Anzi, ancora meglio, sbaglia tutto quello che puoi! Perché questo è il modo migliore per essere il target delle più belle ragazze della scuola, che tanto sono del tutto sceme e prive di autostima e ti perdonano qualunque cosa. Vedrai come si strapperanno i capelli (e le magliette, e le mutande) pur di stare con te!”
Il secondo pilastro è l’uso spropositato di artifici narrativi. Per 15 volumi l’intera opera è strutturalmente fondata sulla sospensione del dubbio, sul vendere fumo al lettore, sull’abuso degli equivoci, sulle coincidenze improbabili, sugli incidenti surreali, su scusanti ridicole, su situazioni pretestuose, su deus ex machina, sull’introduzione di nuovi comprimari monodimensionali per cercare di dare nuova verve a una trama stantia e immobile, su personaggi irreali che non evolvono mai e non sono in grado di imparare dai propri errori.
Un manga di tipo harem non può reggere a lungo senza abusare della sospensione dell’incredulità, quindi senza sfruttare i due punti succitati, lo capisco e lo accetto, ma quando l’autore si riduce unicamente a questo, quando non vedo neppure il tentativo di costruire delle trame vagamente strutturate o articolate, per me c’è chiaramente un problema.
Problema che per me si accentua ulteriormente nel notare che l’aspetto demenziale e quello ecchi hanno una tale palese priorità rispetto a quello relazionale e narrativo. Con questo non intendo necessariamente dire che si debba esacerbare l’aspetto sentimentale/romantico a discapito di quello più leggero e divertente, ma che trovo più interessante quando gli eventi vengono proposti in maniera meno esagerata, senza che ci siano interruzioni o sofisticazioni continue, con una narrazione più fluida e coerente, e protagonisti con reazioni meno borderline.
* Trama e storia – Vol. 16-19 *
E poi ci sono i volumi dal 16 al 19. Ma dimmi te se io devo fare una recensione a pezzetti in ‘sto modo…
La cosa peggiore è constatare che gli ultimi 4 volumetti sembrano quasi scritti da una persona diversa. La parte demenziale viene quasi completamente accantonata, i personaggi vengono sviluppati, hanno uno spessore, dialogano in un modo molto più sensato, la trama procede ed evolve, la narrazione è emotivamente consistente e coinvolgente… se anche i primi 15 volumi fossero stati così il mio voto sarebbe stato ben diverso!
Per inciso, il finale non mi ha fatto impazzire. Preferivo un happy ending più classico, meno agrodolce. In realtà avrei preferito in generale vedere un po' più di felicità in generale, di personaggi sorridenti, di ambizioni realizzate, in questi ultimi volumi che hanno quasi un vago retrogusto shojo. Eppure il finale di shojo non ha quasi niente, visto che è evidente come i personaggi ormai adulti abbiano abbandonato gli slanci romantici a favore di un più maturo interesse per la realizzazione personale. Al netto di quello, che sono preferenze personali, l'ultima parte comunque è un po’ troppo veloce e brusca nel chiudere le ultime cosette rimaste aperte, avrei aggiunto almeno un capitolo. Non fosse altro per dare davvero un minimo di coda all'amore tra i due protagonisti.
* Sviluppo dei personaggi *
Partiamo da Junpei, il protagonista, che da grande vuole fare il regista, ma è l’emblema del fallito con un grande sogni e scarsi mezzi. Junpei è un coacervo di qualità negative che lo portano ad essere quanto di più antipatico e insopportabile si possa trovare in un manga di questo tipo: scarsamente intelligente, per nulla brillante, imbranato patologico, prono a voli pindarici di fantasia e sogni erotici ma al contempo timido e introverso, insicuro e indeciso oltre ogni accettabilità, del tutto incapace di seguire le direttive che lui stesso si pone, di perseguire un obiettivo, di relazionarsi con il sesso opposto. E' di indole gentile e non vorrebbe mai ferire nessuno, animato da un sogno, ed è questo il motivo per cui tutte si innamorano di lui. La svolta che l’autrice gli dà nell’ultimo volume, nel tentativo di farlo redimere dalla propria mediocrità e renderlo più maturo, ha quasi del surreale. Per quanto ci abbia provato, ho trovato del tutto impossibile empatizzare con lui, calarmi nei suoi panni e quindi “entrare nell’opera”.
Aya Tojo è la classica ragazza seria, timida e impacciata che condivide un grande sogno con il protagonista, perché sostanzialmente questi è la prima persona ad averla mai presa in considerazione in vita. Lui le dice che coi capelli sciolti sarebbe carina, e lei passa nell’arco di un volume da rottame insignificante che viene schifato da tutta la scuola a gnocca stratosferica mira di tutti i maschietti. Per il resto la sua vita ruota quasi completamente attorno alla scuola e alla scrittura, e il suo sogno nella vita pare essere quello di scrivere le sceneggiature dei film di Junpei. Mi chiedo perché non alzare l’asticella a qualche film di Natale di Boldi e De Sica a questo punto. Però dai, è tanto carina, posata e a modo. E’ un amore. L’approfondimento che ne viene fatto in 19 volumi è appena sufficiente, e la sua crescita quasi trascurabile fino al finale dove, negli ultimi volumi, finalmente si cambia le mutande e ha un’evoluzione tale che sostanzialmente viene quasi stravolta.
Tsukasa Nishino è la ragazza più bella della scuola, al punto che a un certo punto, attorno al decimo volume, avrà letteralmente un centinaio di spasimanti che l’aspettano fuori del cancello della scuola a seguito di una particolare situazione. E’ un personaggio interessante, sinceramente. Si mette con Junpei all’inizio del manga, apparentemente quasi senza un motivo, e all’inizio non ha uno straccio di idea per il proprio futuro. In seguito ha una bella maturazione ed è di certo il personaggio che cresce in modo più lineare, credibile e omogeneo, e che viene indagato meglio. Al punto che non c’è davvero alcun motivo valido per cui non sparisca all’inizio delle scuole superiori. Soprattutto considerando che Junpei, nei primi 7 volumi del manga, ogni volta che parla con lei è perso nei propri pensieri e finisce per non la ascoltarla. La cosa a un certo punto per me è diventata quasi un meme.
Gli altri personaggi non pervenuti. Purtroppo.
* Disegni *
I disegni soffrono un po’ i vent’anni di età di questo manga. Hanno uno stile un po’ datato, ma sinceramente non mi sento di dire che sia disegnato male. Le tavole sono tutte piuttosto curate, con la giusta profondità e un quantitativo assolutamente adeguato di dettagli. Il lavoro dietro c’è, e si vede secondo me. Aggiungo che l’autrice ha prestato anche una certa cura nel dettagliare la crescita fisica dei personaggi, anno dopo anno.
Poi c’è l’aspetto personale, ovvero il fatto che il tratto di Kawashita non mi fa impazzire. Ci sono certe volte in cui Tsukasa è quasi androgina, a causa del taglio di capelli corto e delle forme meno prorompenti, altra cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso.
* Dialoghi e scrittura *
I dialoghi nel complesso sono nella media per questo tipo di manga, non c’è granché da dire. Ragazzi a scuola che parlano del più e del meno, degli eventi che accadono loro attorno, non c’è nulla di neanche vagamente impegnato e, anzi, spesso anche piuttosto banali sinceramente. Verso il finale si va migliorando, si parla di futuro, di speranze e di ambizioni. Ma comunque niente che non sia già stato detto o visto in tante altre pubblicazioni simili.Ah. Ovviamente… tranne i dialoghi che coinvolgono Junpei, che se solo il discorso scende un minimo nel personale o nel romantico impazzisce e si esprime a singhiozzi e incespicamenti.
* In definitiva *
In definitiva è un manga che richiede davvero tanta tanta sopportazione nella fasi iniziali e intermedia, ma il cui finale ritengo essere realizzato abbastanza bene. Se si è disposti a buttare 15 ore della propria vita nella spazzatura, poi si possono passare 4 ore di lettura che corrono via piuttosto intense.
Premetto che non sono solito a recensioni, quindi mi scuso se la prima recensione non sarà il top. Tuttavia ho deciso di recensire questo titolo perchè è stata proprio una recensione positiva che mi ha spinto ad acquistarlo e leggerlo.
"100% Fragola" è una romcom (con qualche sfumatura ecchi che si presta bene al titolo) che ruota intorno a Manaka, il protagonista e a uno strano triangolo (in alcuni momenti della storia potremo anche dire rettangolo o pentagono) amoroso in cui si trova quasi per sbaglio, e tutto ha iniziato quando lo stesso Manaka entra in contatto visivo con un paio di mutandine con sopra delle fragole.
Per quanto l'incipit possa sembra banale, in realtà il titolo và a toccare diversi argomenti e aspetti come le decisioni, la casualità, il tempismo, l'indecisione e ci porterà nella crescita dello stesso Manaka e delle ragazze che lo circondano, insieme allo sviluppo dei loro sogni e alle loro delusioni.
"100% Fragola" di certo non è un capolavoro letterario o un manga impegnato, ma è vivamente consigliato a chiunque voglia una lettura leggera, voglia farsi due risate, ed è pronto a fare il tifo per Manaka e qualsiasi delle ragazze trovi più interessante!
"100% Fragola" è una romcom (con qualche sfumatura ecchi che si presta bene al titolo) che ruota intorno a Manaka, il protagonista e a uno strano triangolo (in alcuni momenti della storia potremo anche dire rettangolo o pentagono) amoroso in cui si trova quasi per sbaglio, e tutto ha iniziato quando lo stesso Manaka entra in contatto visivo con un paio di mutandine con sopra delle fragole.
Per quanto l'incipit possa sembra banale, in realtà il titolo và a toccare diversi argomenti e aspetti come le decisioni, la casualità, il tempismo, l'indecisione e ci porterà nella crescita dello stesso Manaka e delle ragazze che lo circondano, insieme allo sviluppo dei loro sogni e alle loro delusioni.
"100% Fragola" di certo non è un capolavoro letterario o un manga impegnato, ma è vivamente consigliato a chiunque voglia una lettura leggera, voglia farsi due risate, ed è pronto a fare il tifo per Manaka e qualsiasi delle ragazze trovi più interessante!
"100% Fragola" o “Ichigo 100%” scritto ormai vent'anni or sono da Mizuki Kawashita è il classico manga harem, scolastico, sentimentale (ci sarebbe un po' da discutere...), ecchi e molto demenziale che rientra in tutti gli stereotipi del genere cui appartiene.
L’ho letto inizialmente per curiosità anche se poi premetto che ho fatto un po’ di fatica nel portarlo a termine, atteso che dopo un po’ la trama diventa un po’ ripetitiva e farraginosa e il numero abnorme di volumi (19 per circa 170 capitoli) non mi ha aiutato a invogliarmi alla lettura...
La storia è piuttosto semplice e copre un arco temporale non proprio breve: inizia alle scuole medie e arriva fino al termine delle scuole superiori con al termine un flashforward in un non ben definito futuro in cui il gruppo dei protagonisti si ritrova un po’ come nel film “compagni di scuola” per riaggiornarsi sui traguardi raggiunti e per passare del tempo assieme.
Il protagonista maschile è Jumpei Manaka. Tranne nel finale (dove sembra riscattarsi un po’), è il classico ragazzo stereotipo di opere del genere: imbranato (io sarei anche un po’ più offensivo…), stupido, poco incline allo studio (supera selezioni ed esami per il rotto della cuffia e nell’accesso alle università fallirà miseramente), infantile, umorale, eternamente indeciso, pauroso, troppo sensibile e attento a ciò che pensano gli altri di lui e soprattutto incapace di capire le situazioni che si ritrova a vivere ma anche capace di gesti di coraggio, faccia tosta ed altruismo fuori dal comune che lo rendono in qualche modo affascinante per una serie di ragazze che poi a vario titolo si interesseranno a lui (alludo in primis a Aya Tōjō, Tsukasa Nishino e Satsuki Kitaōji). Ha una passione per la cinematografia e soprattutto alla creazione di mini film d’autore e tale passione lo accompagnerà per tutta la trama del manga, tanto da scegliere di frequentare la scuola superiore che aveva un famoso club nel campo del cinema.
Il titolo del manga deriva dalla fissazione di Jumpei per le “mutande a tema frutta” (fetish ante litteram?): infatti resta “folgorato” dalla visione di una ragazza (di cui poi nel corso della storia scoprirà l’identità) il cui indizio è quello che indossa intimo con stampa delle fragole... e da questo incipit parte “l’Odissea” di Jumpei alla scoperta di chi fosse, dichiarando il suo amore inizialmente alla ragazza che credeva indossasse tale biancheria intima... Come si capisce la storia è un susseguirsi di episodi, gag, incomprensioni, equivoci nell’ambito della vita scolastica e di club: molto leggero (forse troppo...), senza troppi approfondimenti psicologici dei vari protagonisti.
Il minimo comun denominatore della trama, una volta che sono entrate in gioco tutte le ragazze “dell’harem” è l’eterna indecisione di Jumpei nello scegliere chi dovesse essere la sua ragazza (come si scriverebbe, questo “soggetto” ha pure l’imbarazzo della scelta...). Questa indecisione è al limite dell’esacerbante: appena sembra essersi deciso, basta un refolo di vento per farlo ritornare sui suoi passi... e, a mio avviso, rende la storia eccessivamente “sciocca” e surreale... e Jumpei al limite dell’antipatia. Solo per l’idiozia del personaggio (e anche delle ragazze interessate a lui – in certi frangenti ho fatto seriamente fatica a comprendere le ragioni del loro interessamento nonostante la perenne e continua indecisione di lui e, aggiungo, il suo scarsissimo appeal) mi sarei fermato nella lettura. Tuttavia, facendo un paragone azzardato a “The quintessential quintuplets” (riduttivo per quest’ultimo) sono rimasto curioso nell’indovinare chi alla fine deciderà di scegliere... e il finale non è poi così scontato come possa sembrare... Al termine Jumpei dimostra anche di avere un barlume di decisione e resta coerente fino al termine della saga, riabilitandosi un po’ come personaggio.
La parte grafica a mio avviso sconta un po’ della datazione del manga. Lo stile un po’ essenziale rende, soprattutto all’inizio, “l’immaturità” dei personaggi. Col tempo ha il pregio di far capire che i personaggi crescono fino al finale dove i personaggi sono ragazzi prossimi ai 25 anni e sono rappresentati quasi come adulti.
Come avrete potuto intuire, "100% fragola" non mi ha entusiasmato, ma neppure profondamente deluso. L’importante è non aspettarsi nulla più di una commedia più demenziale che sentimentale, a tratti anche esilarante, paragonabile un po’ come spirito a quei B-Movie italiani degli anni '70-'80.
L’ho letto inizialmente per curiosità anche se poi premetto che ho fatto un po’ di fatica nel portarlo a termine, atteso che dopo un po’ la trama diventa un po’ ripetitiva e farraginosa e il numero abnorme di volumi (19 per circa 170 capitoli) non mi ha aiutato a invogliarmi alla lettura...
La storia è piuttosto semplice e copre un arco temporale non proprio breve: inizia alle scuole medie e arriva fino al termine delle scuole superiori con al termine un flashforward in un non ben definito futuro in cui il gruppo dei protagonisti si ritrova un po’ come nel film “compagni di scuola” per riaggiornarsi sui traguardi raggiunti e per passare del tempo assieme.
Il protagonista maschile è Jumpei Manaka. Tranne nel finale (dove sembra riscattarsi un po’), è il classico ragazzo stereotipo di opere del genere: imbranato (io sarei anche un po’ più offensivo…), stupido, poco incline allo studio (supera selezioni ed esami per il rotto della cuffia e nell’accesso alle università fallirà miseramente), infantile, umorale, eternamente indeciso, pauroso, troppo sensibile e attento a ciò che pensano gli altri di lui e soprattutto incapace di capire le situazioni che si ritrova a vivere ma anche capace di gesti di coraggio, faccia tosta ed altruismo fuori dal comune che lo rendono in qualche modo affascinante per una serie di ragazze che poi a vario titolo si interesseranno a lui (alludo in primis a Aya Tōjō, Tsukasa Nishino e Satsuki Kitaōji). Ha una passione per la cinematografia e soprattutto alla creazione di mini film d’autore e tale passione lo accompagnerà per tutta la trama del manga, tanto da scegliere di frequentare la scuola superiore che aveva un famoso club nel campo del cinema.
Il titolo del manga deriva dalla fissazione di Jumpei per le “mutande a tema frutta” (fetish ante litteram?): infatti resta “folgorato” dalla visione di una ragazza (di cui poi nel corso della storia scoprirà l’identità) il cui indizio è quello che indossa intimo con stampa delle fragole... e da questo incipit parte “l’Odissea” di Jumpei alla scoperta di chi fosse, dichiarando il suo amore inizialmente alla ragazza che credeva indossasse tale biancheria intima... Come si capisce la storia è un susseguirsi di episodi, gag, incomprensioni, equivoci nell’ambito della vita scolastica e di club: molto leggero (forse troppo...), senza troppi approfondimenti psicologici dei vari protagonisti.
Il minimo comun denominatore della trama, una volta che sono entrate in gioco tutte le ragazze “dell’harem” è l’eterna indecisione di Jumpei nello scegliere chi dovesse essere la sua ragazza (come si scriverebbe, questo “soggetto” ha pure l’imbarazzo della scelta...). Questa indecisione è al limite dell’esacerbante: appena sembra essersi deciso, basta un refolo di vento per farlo ritornare sui suoi passi... e, a mio avviso, rende la storia eccessivamente “sciocca” e surreale... e Jumpei al limite dell’antipatia. Solo per l’idiozia del personaggio (e anche delle ragazze interessate a lui – in certi frangenti ho fatto seriamente fatica a comprendere le ragioni del loro interessamento nonostante la perenne e continua indecisione di lui e, aggiungo, il suo scarsissimo appeal) mi sarei fermato nella lettura. Tuttavia, facendo un paragone azzardato a “The quintessential quintuplets” (riduttivo per quest’ultimo) sono rimasto curioso nell’indovinare chi alla fine deciderà di scegliere... e il finale non è poi così scontato come possa sembrare... Al termine Jumpei dimostra anche di avere un barlume di decisione e resta coerente fino al termine della saga, riabilitandosi un po’ come personaggio.
La parte grafica a mio avviso sconta un po’ della datazione del manga. Lo stile un po’ essenziale rende, soprattutto all’inizio, “l’immaturità” dei personaggi. Col tempo ha il pregio di far capire che i personaggi crescono fino al finale dove i personaggi sono ragazzi prossimi ai 25 anni e sono rappresentati quasi come adulti.
Come avrete potuto intuire, "100% fragola" non mi ha entusiasmato, ma neppure profondamente deluso. L’importante è non aspettarsi nulla più di una commedia più demenziale che sentimentale, a tratti anche esilarante, paragonabile un po’ come spirito a quei B-Movie italiani degli anni '70-'80.
Nel 2002 inizia su Weekly Shonen Jump la serializzazione di “Ichigo 100%”, manga scritto e illustrato da Mizuki Kawashita. Terminato nel 2005 con un totale di 19 volumi, a partire dallo stesso anno viene pubblicato in Italia dalla Planet Manga con il titolo “100% Fragola”.
Protagonista della storia è Junpei Manaka, uno studente delle medie senza particolari qualità e appassionato di cinema. Un giorno, sul tetto della scuola, gli piomba addosso una bella ragazza di cui non riconosce il volto. Junpei, che da subito se ne innamora, ha però qualche indizio: la studentessa indossa delle mutandine con le fragole e sembra aver perso un quaderno di matematica appartenente ad Aya Toujo. Tuttavia quest’ultima è molto diversa dalla fanciulla incontrata da Manaka, tant’è che il ragazzo, consigliato dai suoi amici, si dichiara a Tsukasa Nishino, la ragazza più bella e popolare della scuola che sembra avere tutte le carte in regola per essere la persona cercata da Junpei.
Dopo aver letto e apprezzato “Hatsukoi Limited”, mi sono apprestata a recuperare il manga più lungo e famoso realizzato dalla Kawashita. Le premesse tradiscono subito la natura dell’opera: un harem ricco di fanservice e ragazze avvenenti, tutte gravitanti attorno al timido e impacciato protagonista. Subito viene da chiedersi come un fumetto dalla struttura simile possa durare ben 19 volumi senza risultare monotono e ripetitivo. Bisogna ammettere, invece, che ogni capitolo di “100% Fragola” riesce a intrattenere il lettore come il precedente, e questo fino all’ultima pagina del prodotto. Tra gli elementi vincenti si annoverano situazioni sempre fresche e divertenti, che regalano costantemente una lettura leggera e piacevole. Il fanservice, che non fa mai a meno di qualche capo intimo in bella vista, non diventa quasi mai eccessivo e riesce benissimo ad essere sopportato anche dalle ragazze. Pur trattandosi di un manga generalmente poco impegnato, “100% Fragola” sa essere spesso abbastanza profondo: ciò accade quando vengono tirati in ballo, ad esempio, i sentimenti contrastanti di Junpei. Al di là del puro desiderio scatenato dagli ormoni adolescenziali, Manaka sembra tenere in egual maniera a tutte le ragazze che ha incontrato: fino agli ultimi capitoli, infatti, sarà difficile immaginare su chi di loro ricadrà la scelta. E il finale, a questo proposito, non risulterà affatto scontato o banale. In dirittura d’arrivo, inoltre, verranno affrontate tematiche più importanti, come i propri sogni o la strada da intraprendere in futuro.
Tanti sono i personaggi che affollano le pagine del manga, introdotti di volta in volta per restituire nuova linfa all’opera. Si tratta principalmente di figure femminili, dotate di precisi caratteri distintivi che le rendono diverse una dall’altra. In sostanza, però, le ragazze principali, tra le quali Junpei è effettivamente combattuto, sono le belle Aya, Tsukasa e Satsuki. Grazie alla quantità non proprio modesta dei capitoli, è facile affezionarsi ad ognuna di esse ed è anche possibile vederle crescere e maturare, scegliere la propria strada e confrontarsi coi propri sentimenti nei riguardi di Junpei. Quest’ultimo, d’altro canto, appare come il tipico protagonista degli harem: poco attraente, ma inspiegabilmente una vera calamita per le donne. Manaka, tuttavia, da ragazzo impacciato si trasformerà poco a poco in un vero uomo, e alla fine riuscirà a prendere la decisione rimandata da tempo.
Per quanto riguarda la veste grafica, ancora una volta bisogna complimentarsi col magnifico tratto della Kawashita, capace di dar vita a ragazze dolci e affascinanti. La mangaka è inoltre in grado di creare scene di fanservice che non ricadono mai in azioni troppo spinte e, allo stesso tempo, di regalare la giusta atmosfera alle situazioni più romantiche e delicate.
Per concludere, “100% Fragola” è un manga davvero leggero e scorrevole, che intrattiene a dovere grazie alla simpatia dei suoi personaggi e ai temi non troppo impegnati. Il fanservice mai eccessivamente spinto (fatta eccezione per le volte in cui Satsuki diventa un tantino disinibita) lo rendono un harem adatto anche alla ragazze. Voto: 8.
Protagonista della storia è Junpei Manaka, uno studente delle medie senza particolari qualità e appassionato di cinema. Un giorno, sul tetto della scuola, gli piomba addosso una bella ragazza di cui non riconosce il volto. Junpei, che da subito se ne innamora, ha però qualche indizio: la studentessa indossa delle mutandine con le fragole e sembra aver perso un quaderno di matematica appartenente ad Aya Toujo. Tuttavia quest’ultima è molto diversa dalla fanciulla incontrata da Manaka, tant’è che il ragazzo, consigliato dai suoi amici, si dichiara a Tsukasa Nishino, la ragazza più bella e popolare della scuola che sembra avere tutte le carte in regola per essere la persona cercata da Junpei.
Dopo aver letto e apprezzato “Hatsukoi Limited”, mi sono apprestata a recuperare il manga più lungo e famoso realizzato dalla Kawashita. Le premesse tradiscono subito la natura dell’opera: un harem ricco di fanservice e ragazze avvenenti, tutte gravitanti attorno al timido e impacciato protagonista. Subito viene da chiedersi come un fumetto dalla struttura simile possa durare ben 19 volumi senza risultare monotono e ripetitivo. Bisogna ammettere, invece, che ogni capitolo di “100% Fragola” riesce a intrattenere il lettore come il precedente, e questo fino all’ultima pagina del prodotto. Tra gli elementi vincenti si annoverano situazioni sempre fresche e divertenti, che regalano costantemente una lettura leggera e piacevole. Il fanservice, che non fa mai a meno di qualche capo intimo in bella vista, non diventa quasi mai eccessivo e riesce benissimo ad essere sopportato anche dalle ragazze. Pur trattandosi di un manga generalmente poco impegnato, “100% Fragola” sa essere spesso abbastanza profondo: ciò accade quando vengono tirati in ballo, ad esempio, i sentimenti contrastanti di Junpei. Al di là del puro desiderio scatenato dagli ormoni adolescenziali, Manaka sembra tenere in egual maniera a tutte le ragazze che ha incontrato: fino agli ultimi capitoli, infatti, sarà difficile immaginare su chi di loro ricadrà la scelta. E il finale, a questo proposito, non risulterà affatto scontato o banale. In dirittura d’arrivo, inoltre, verranno affrontate tematiche più importanti, come i propri sogni o la strada da intraprendere in futuro.
Tanti sono i personaggi che affollano le pagine del manga, introdotti di volta in volta per restituire nuova linfa all’opera. Si tratta principalmente di figure femminili, dotate di precisi caratteri distintivi che le rendono diverse una dall’altra. In sostanza, però, le ragazze principali, tra le quali Junpei è effettivamente combattuto, sono le belle Aya, Tsukasa e Satsuki. Grazie alla quantità non proprio modesta dei capitoli, è facile affezionarsi ad ognuna di esse ed è anche possibile vederle crescere e maturare, scegliere la propria strada e confrontarsi coi propri sentimenti nei riguardi di Junpei. Quest’ultimo, d’altro canto, appare come il tipico protagonista degli harem: poco attraente, ma inspiegabilmente una vera calamita per le donne. Manaka, tuttavia, da ragazzo impacciato si trasformerà poco a poco in un vero uomo, e alla fine riuscirà a prendere la decisione rimandata da tempo.
Per quanto riguarda la veste grafica, ancora una volta bisogna complimentarsi col magnifico tratto della Kawashita, capace di dar vita a ragazze dolci e affascinanti. La mangaka è inoltre in grado di creare scene di fanservice che non ricadono mai in azioni troppo spinte e, allo stesso tempo, di regalare la giusta atmosfera alle situazioni più romantiche e delicate.
Per concludere, “100% Fragola” è un manga davvero leggero e scorrevole, che intrattiene a dovere grazie alla simpatia dei suoi personaggi e ai temi non troppo impegnati. Il fanservice mai eccessivamente spinto (fatta eccezione per le volte in cui Satsuki diventa un tantino disinibita) lo rendono un harem adatto anche alla ragazze. Voto: 8.
100% Fragola è una serie che mi venne regalata da un'amica. Non ne conoscevo neanche l'esistenza e temevo si trattasse di uno sdolcinatissimo shoujo, ma fortunatamente i miei timori si rivelarono infondati: l'opera infatti rientra nei generi "harem" e "sentimentale", e potrebbe essere tranquillamente accostata a titoli quali Orange Road, Video Girl Ai e I's riuscendo persino a non sfigurare con tali illustrissimi confronti.
Il protagonista è il classico soggetto senza evidenti virtù fisiche o caratteriali, il classico ragazzetto indeciso e insicuro che, non si sa per quale misteriosa ragione, si troverà accerchiato da diverse ragazze affascinanti. L'intera opera si dipanerà girando intorno alla sua impossibilità cronica di scegliere una tra esse, complice la timidezza, l'insicurezza e quindi la totale incapacità non solo di dichiararsi ma persino di far luce sui suoi stessi sentimenti; si tratta dunque del classico iter narrativo delle opere appartenenti al genere "harem" impreziosito da fasi divertenti e sentimentali che riescono a tenere a galla il tutto anche quando si corre il rischio (assai tangibile in altre opere di questo tipo) di far diventare il racconto abbastanza ripetitivo, scontato e noioso.
100% Fragola non è così, si lascia seguire con interesse dal primo all'ultimo volumetto. Parte da un'idea "malsana" quale la curiosa fissazione del protagonista per le mutandine con le fragoline, andando invece a costruire qualcosa di realmente meritevole grazie a intrecci e caratterizzazioni sicuramente azzeccati e convincenti. L'autrice stessa scrive che il progetto iniziò senza particolari idee né velleità di successo e si sarebbe dovuto trattare di un'opera leggera in quattro o cinque volumetti ma, strada facendo, venne a costruirsi in modo naturale qualcosa di tutt'altro spessore che si protrasse sino al diciannovesimo volumetto.
A tal proposito vorrei anche annoverare 100% Fragola come una delle poche opere contenenti una fase finale realmente molto ispirata e ben riuscita. Scrivo questo seppur personalmente non sono riuscito affatto a condividere le scelte del protagonista, ma considerando il finale decisamente profondo, convincente e ben strutturato, una vera sorpresa dunque! L'edizione Planet Manga costava 3.50 euro a volumetto ed è purtroppo anch'essa figlia dell'immancabile fragilità rilegativa che caratterizzava (e caratterizza tuttora) questa storica casa editrice: le pagine soffrono quindi di frequenti “scricchiolii”, avvisaglie di una possibile scollatura delle medesime, prevenibile unicamente facendo appello a una certa cautela in fase di lettura.
Il protagonista è il classico soggetto senza evidenti virtù fisiche o caratteriali, il classico ragazzetto indeciso e insicuro che, non si sa per quale misteriosa ragione, si troverà accerchiato da diverse ragazze affascinanti. L'intera opera si dipanerà girando intorno alla sua impossibilità cronica di scegliere una tra esse, complice la timidezza, l'insicurezza e quindi la totale incapacità non solo di dichiararsi ma persino di far luce sui suoi stessi sentimenti; si tratta dunque del classico iter narrativo delle opere appartenenti al genere "harem" impreziosito da fasi divertenti e sentimentali che riescono a tenere a galla il tutto anche quando si corre il rischio (assai tangibile in altre opere di questo tipo) di far diventare il racconto abbastanza ripetitivo, scontato e noioso.
100% Fragola non è così, si lascia seguire con interesse dal primo all'ultimo volumetto. Parte da un'idea "malsana" quale la curiosa fissazione del protagonista per le mutandine con le fragoline, andando invece a costruire qualcosa di realmente meritevole grazie a intrecci e caratterizzazioni sicuramente azzeccati e convincenti. L'autrice stessa scrive che il progetto iniziò senza particolari idee né velleità di successo e si sarebbe dovuto trattare di un'opera leggera in quattro o cinque volumetti ma, strada facendo, venne a costruirsi in modo naturale qualcosa di tutt'altro spessore che si protrasse sino al diciannovesimo volumetto.
A tal proposito vorrei anche annoverare 100% Fragola come una delle poche opere contenenti una fase finale realmente molto ispirata e ben riuscita. Scrivo questo seppur personalmente non sono riuscito affatto a condividere le scelte del protagonista, ma considerando il finale decisamente profondo, convincente e ben strutturato, una vera sorpresa dunque! L'edizione Planet Manga costava 3.50 euro a volumetto ed è purtroppo anch'essa figlia dell'immancabile fragilità rilegativa che caratterizzava (e caratterizza tuttora) questa storica casa editrice: le pagine soffrono quindi di frequenti “scricchiolii”, avvisaglie di una possibile scollatura delle medesime, prevenibile unicamente facendo appello a una certa cautela in fase di lettura.
Appena finito di leggere. Ciò che mi è rimasto impresso è sicuramente la visione di insieme che rimane alla fine della storia. Molti saranno felici di come sia stato concluso, invece io sono uno di quelli che in realtà avrebbe voluto vedere un altro finale. Se lo avete visto, allora sapete di cosa parlo, visto che ci sono molte discussioni a riguardo. Tuttavia ammetto che nella visione di insieme tutto fila perfettamente ed è apprezzabile.
I personaggi maturano così come le loro relazioni (Manaka… mannaggia a te, che mi combini?!) e probabilmente qualcuno si chiederà: "ma che fine hanno fatto certi personaggi?". Piacerebbe saperlo anche a me. Comunque questo è un manga che merita di rientrare tra i capolavori del genere con un "pizzico" di harem senza rovinare una trama ben strutturata. Tant'è che la fine è tutt’altro che prevedibile. I disegni non sono troppo articolati, in verità mi sono piaciuti molto! In generale ho apprezzato tutti i personaggi, ed è stato bello seguire la storia. Ciononostante ho sofferto non poco a causa di Manaka, il protagonista. Infatti, in alcune fasi finali che sono durate anche parecchio, mi sono visto sconvolgere le aspettative che avevo sul manga e sul personaggio (e questo condizionerà poi un finale che non mi sarei mai aspettato). Sinceramente non trovo un motivo per cui non dovrei consigliarvelo. Mi è stato suggerito da un amico e lo ringrazio. Probabilmente da oggi anche io sognerò le fragole! Grazie ancora per questo bellissimo manga!
I personaggi maturano così come le loro relazioni (Manaka… mannaggia a te, che mi combini?!) e probabilmente qualcuno si chiederà: "ma che fine hanno fatto certi personaggi?". Piacerebbe saperlo anche a me. Comunque questo è un manga che merita di rientrare tra i capolavori del genere con un "pizzico" di harem senza rovinare una trama ben strutturata. Tant'è che la fine è tutt’altro che prevedibile. I disegni non sono troppo articolati, in verità mi sono piaciuti molto! In generale ho apprezzato tutti i personaggi, ed è stato bello seguire la storia. Ciononostante ho sofferto non poco a causa di Manaka, il protagonista. Infatti, in alcune fasi finali che sono durate anche parecchio, mi sono visto sconvolgere le aspettative che avevo sul manga e sul personaggio (e questo condizionerà poi un finale che non mi sarei mai aspettato). Sinceramente non trovo un motivo per cui non dovrei consigliarvelo. Mi è stato suggerito da un amico e lo ringrazio. Probabilmente da oggi anche io sognerò le fragole! Grazie ancora per questo bellissimo manga!
"Ichigo 100%", tradotto in Italiano "Fragola 100%", è un manga composto da 19 volumi, ideato e disegnato da Mizuki Kawashita.
Manaka Junpei è un ragazzo ordinario con un sogno nel cassetto: diventare un regista cinematografico. La sua vita monotona cambia quando, un giorno, salendo sul tetto della scuola, si imbatte in una ragazza della quale si innamora a prima vista, ma che purtroppo poi non riesce più ad incontrare. Da quel momento in avanti, una serie sempre maggiore di spasimanti inizieranno a dichiararglisi, confondendogli le idee e complicandogli la vita.
"Fragola 100%" è, in poche parole, il classico del genere Harem. La trama si sviluppa piuttosto bene, anche se in maniera un po' scontata e banale. Le situazioni improbabili nelle quali si ritroverà il protagonista sono divertenti solamente in parte, e purtroppo non propongono nulla di nuovo o di particolarmente originale. Manaka è il più classico dei protagonisti del genere, impacciato, ordinario e soprattutto incapace di scegliere la ragazza che gli piace, e ovviamente finirà col non concludere nulla con nessuna. Meglio caratterizzati sono i personaggi femminili, i quali non brillano di luce propria ma almeno si differenziano notevolmente l'uno dall'altro, costituendo un gruppo variegato e ben assortito.
Il grande pregio dell'opera è uno solo: sino all'ultimo numero non sarà ben chiaro quale delle ragazze verrà scelta da Manaka. L'autrice gioca molto su questo fattore, marciandoci sopra continuamente, confondendo il lettore attraverso un protagonista dalla personalità di cartapesta, e quindi facilmente influenzabile anche dal nulla più assoluto.
Purtroppo questa scelta comporta dei rischi non indifferenti, ovvero che dopo un dato numero di volumi, le cose inizino a diventare ripetitive, scontate e noiose. Ed è appunto nella sua parte migliore che l'opera mostra anche il proprio principale difetto.
Tecnicamente un lavoro più che discreto; veramente ottimo il design dei personaggi, ogni ragazza è completamente differente l'una dall'altra e non c'è il rischio di confondersi, cosa che invece può purtroppo succedere quando i protagonisti sono troppi e simili.
Le gag funzionano discretamente bene, ma anch'esse stufano facilmente, inoltre una volta capita la meccanica dell'opera, la consapevolezza che gli sforzi delle ragazze nel conquistare Manaka saranno vani, e che perché succeda qualcosa bisognerà obbligatoriamente attendere l'ultimo volume, non invoglia la continuazione della lettura.
Il finale è soddisfacente, finalmente il protagonista compie una scelta, e per quanto riguarda i miei gusti personali, anche azzeccata.
In conclusione, "Fragola 100%" è un Harem con i fiocchi, incarna perfettamente i pregi ed anche i difetti del genere. Una lettura spensierata e divertente, a tratti un po' noiosa, ma comunque piacevole se apprezzate la tipologia.
Manaka Junpei è un ragazzo ordinario con un sogno nel cassetto: diventare un regista cinematografico. La sua vita monotona cambia quando, un giorno, salendo sul tetto della scuola, si imbatte in una ragazza della quale si innamora a prima vista, ma che purtroppo poi non riesce più ad incontrare. Da quel momento in avanti, una serie sempre maggiore di spasimanti inizieranno a dichiararglisi, confondendogli le idee e complicandogli la vita.
"Fragola 100%" è, in poche parole, il classico del genere Harem. La trama si sviluppa piuttosto bene, anche se in maniera un po' scontata e banale. Le situazioni improbabili nelle quali si ritroverà il protagonista sono divertenti solamente in parte, e purtroppo non propongono nulla di nuovo o di particolarmente originale. Manaka è il più classico dei protagonisti del genere, impacciato, ordinario e soprattutto incapace di scegliere la ragazza che gli piace, e ovviamente finirà col non concludere nulla con nessuna. Meglio caratterizzati sono i personaggi femminili, i quali non brillano di luce propria ma almeno si differenziano notevolmente l'uno dall'altro, costituendo un gruppo variegato e ben assortito.
Il grande pregio dell'opera è uno solo: sino all'ultimo numero non sarà ben chiaro quale delle ragazze verrà scelta da Manaka. L'autrice gioca molto su questo fattore, marciandoci sopra continuamente, confondendo il lettore attraverso un protagonista dalla personalità di cartapesta, e quindi facilmente influenzabile anche dal nulla più assoluto.
Purtroppo questa scelta comporta dei rischi non indifferenti, ovvero che dopo un dato numero di volumi, le cose inizino a diventare ripetitive, scontate e noiose. Ed è appunto nella sua parte migliore che l'opera mostra anche il proprio principale difetto.
Tecnicamente un lavoro più che discreto; veramente ottimo il design dei personaggi, ogni ragazza è completamente differente l'una dall'altra e non c'è il rischio di confondersi, cosa che invece può purtroppo succedere quando i protagonisti sono troppi e simili.
Le gag funzionano discretamente bene, ma anch'esse stufano facilmente, inoltre una volta capita la meccanica dell'opera, la consapevolezza che gli sforzi delle ragazze nel conquistare Manaka saranno vani, e che perché succeda qualcosa bisognerà obbligatoriamente attendere l'ultimo volume, non invoglia la continuazione della lettura.
Il finale è soddisfacente, finalmente il protagonista compie una scelta, e per quanto riguarda i miei gusti personali, anche azzeccata.
In conclusione, "Fragola 100%" è un Harem con i fiocchi, incarna perfettamente i pregi ed anche i difetti del genere. Una lettura spensierata e divertente, a tratti un po' noiosa, ma comunque piacevole se apprezzate la tipologia.
"Ichigo 100%" è uno shounen sentimentale un po' ecchi di quelli che siamo abituati a vedere su Shonen Jump.
Premetto che recensire questo manga che mi ha accompagnata per tanto tempo non è molto semplice, e che ho davvero amato questo manga, almeno fino a un certo punto.
Junpei è un ragazzo normale, che nasconde una grande passione per la regia e il cinema. Un giorno incontra sulla terrazza della scuola una ragazza che non riesce a vedere bene in volto, ma di cui riesce a cogliere un particolare: le mutandine con delle fragole disegnate sopra. La ragazza del mistero si lascia alle spalle un quaderno con una sceneggiatura che colpisce al cuore Junpei, che si mette subito alla sua ricerca.
Inizialmente Junpei viene indirizzato verso la ragazza più popolare della scuola: Tsukasa Nishino. Così inizia a cercare indizi che possano confermargli che Nishino è la ragazza con le mutandine con le fragole, ma nel frattempo inizia a legare con la timida e all'apparenza bruttina Aya Tojo.
Cosí comincia la ricerca di Junpei della ragazza misteriosa, che si rivelerà piena di colpi di scena, batticuori e amare sorprese.
Fin qui tutto bene. La trama è banale ma funziona.
Funziona perché la Kawashita riesce a creare scene dense di pathos e a descrivere molto bene i sentimenti dei personaggi, condendo tutto con una buona dose di elementi ecchi (gonne svolazzanti, gente chiusa in uno stanzino, equivoci e situazioni hot di ogni tipo) che però non abbattono del tutto l'atmosfera sentimentale del manga.
Ma dopo pochi volumi tutto questo lascia lo spazio a una miriade di rivali utili solo per allungare il brodo.
Da commedia inizia a assumere i connotati di una tragedia quando si realizza che la ragazza di turno è innamorata di Junpei senza un motivo plausibile, ma solo per portare avanti una trama ormai inesistente.
Junpei, il protagonista, è talmente banale da essere fastidioso, e se ogni tanto ha qualche sprazzo di caratterizzazione, questa viene meno dopo poche pagine.
Insomma, un'agonia durata 19 volumi.
<b>[ATTENZIONE: possibili spoiler sul finale]</b>
Il finale è quello che ha reso questi 19 volumi assolutamente inutili, anzi, dolorosamente inutili.
Dopo un ottimo inizio e una caratterizzazione basilare ma buona dei protagonisti iniziali, il manga sarebbe dovuto finire dopo pochi volumi. Andando avanti per così tanto tempo ci si aspetta invece che l'autrice sappia dare un senso a quanto aggiunto, e invece no: tutti i volumi, diciamo dal terzo fino alla fine, si rivelano assolutamente non necessari nel computo del finale, che è quanto di più sciatto e irrispettoso mai comparso sulle pagine di Jump.
Perché tutto questo accanimento? Perché la Kawashita decise di chiedere ai lettori tramite un sondaggio quale eroina avrebbero voluto scegliesse Junpei alla fine.
Un sondaggio, interpretato da molti (tra cui me) come una vera vigliaccata. In questo modo se n'è lavata le mani ed è stato quello che è stato, soddisfatti o no.
Un finale che risulta assolutamente incoerente con le fondamenta della storia e che ha vanificato tutti i volumi precedenti, o quantomeno ne ha confermato la superfluità.
<b>[Fine spoiler]</b>
Sarebbe stato un eccellente manga breve, al massimo di una decina di volumi, e che tutti avremmo ricordato con affetto, se soltanto l'autrice avesse saputo quando fermarsi e avesse preso la responsabilità di decidere da sola dei suoi personaggi- e non affidandosi a un sondaggio come invece ha fatto.
I disegni sono l'unico aspetto indiscutibilmente buono del manga. La Kawashita ha un tratto interessante, fresco e pulito.
Quello che è più triste è tutto il potenziale sprecato di "Ichigo 100%", la buona impostazione, i momenti toccanti e i colpi di scena: tutto finito al secchio per delle decisioni decisamente discutibili.
Decisioni che non lo rendono un buon shounen sentimentale né tantomeno un buon harem. Se cercate qualcosa di questo tipo vi consiglio di orientarvi su Katsura o su "Love Hina" di Ken Akamatsu tanto per fare un esempio.
Premetto che recensire questo manga che mi ha accompagnata per tanto tempo non è molto semplice, e che ho davvero amato questo manga, almeno fino a un certo punto.
Junpei è un ragazzo normale, che nasconde una grande passione per la regia e il cinema. Un giorno incontra sulla terrazza della scuola una ragazza che non riesce a vedere bene in volto, ma di cui riesce a cogliere un particolare: le mutandine con delle fragole disegnate sopra. La ragazza del mistero si lascia alle spalle un quaderno con una sceneggiatura che colpisce al cuore Junpei, che si mette subito alla sua ricerca.
Inizialmente Junpei viene indirizzato verso la ragazza più popolare della scuola: Tsukasa Nishino. Così inizia a cercare indizi che possano confermargli che Nishino è la ragazza con le mutandine con le fragole, ma nel frattempo inizia a legare con la timida e all'apparenza bruttina Aya Tojo.
Cosí comincia la ricerca di Junpei della ragazza misteriosa, che si rivelerà piena di colpi di scena, batticuori e amare sorprese.
Fin qui tutto bene. La trama è banale ma funziona.
Funziona perché la Kawashita riesce a creare scene dense di pathos e a descrivere molto bene i sentimenti dei personaggi, condendo tutto con una buona dose di elementi ecchi (gonne svolazzanti, gente chiusa in uno stanzino, equivoci e situazioni hot di ogni tipo) che però non abbattono del tutto l'atmosfera sentimentale del manga.
Ma dopo pochi volumi tutto questo lascia lo spazio a una miriade di rivali utili solo per allungare il brodo.
Da commedia inizia a assumere i connotati di una tragedia quando si realizza che la ragazza di turno è innamorata di Junpei senza un motivo plausibile, ma solo per portare avanti una trama ormai inesistente.
Junpei, il protagonista, è talmente banale da essere fastidioso, e se ogni tanto ha qualche sprazzo di caratterizzazione, questa viene meno dopo poche pagine.
Insomma, un'agonia durata 19 volumi.
<b>[ATTENZIONE: possibili spoiler sul finale]</b>
Il finale è quello che ha reso questi 19 volumi assolutamente inutili, anzi, dolorosamente inutili.
Dopo un ottimo inizio e una caratterizzazione basilare ma buona dei protagonisti iniziali, il manga sarebbe dovuto finire dopo pochi volumi. Andando avanti per così tanto tempo ci si aspetta invece che l'autrice sappia dare un senso a quanto aggiunto, e invece no: tutti i volumi, diciamo dal terzo fino alla fine, si rivelano assolutamente non necessari nel computo del finale, che è quanto di più sciatto e irrispettoso mai comparso sulle pagine di Jump.
Perché tutto questo accanimento? Perché la Kawashita decise di chiedere ai lettori tramite un sondaggio quale eroina avrebbero voluto scegliesse Junpei alla fine.
Un sondaggio, interpretato da molti (tra cui me) come una vera vigliaccata. In questo modo se n'è lavata le mani ed è stato quello che è stato, soddisfatti o no.
Un finale che risulta assolutamente incoerente con le fondamenta della storia e che ha vanificato tutti i volumi precedenti, o quantomeno ne ha confermato la superfluità.
<b>[Fine spoiler]</b>
Sarebbe stato un eccellente manga breve, al massimo di una decina di volumi, e che tutti avremmo ricordato con affetto, se soltanto l'autrice avesse saputo quando fermarsi e avesse preso la responsabilità di decidere da sola dei suoi personaggi- e non affidandosi a un sondaggio come invece ha fatto.
I disegni sono l'unico aspetto indiscutibilmente buono del manga. La Kawashita ha un tratto interessante, fresco e pulito.
Quello che è più triste è tutto il potenziale sprecato di "Ichigo 100%", la buona impostazione, i momenti toccanti e i colpi di scena: tutto finito al secchio per delle decisioni decisamente discutibili.
Decisioni che non lo rendono un buon shounen sentimentale né tantomeno un buon harem. Se cercate qualcosa di questo tipo vi consiglio di orientarvi su Katsura o su "Love Hina" di Ken Akamatsu tanto per fare un esempio.
100% ichigo è uno di quei manga da annoverare nelle classifiche top degli scolastici/sentimentali senza alcun dubbio. L'inizio si può considerare banalotto dato che tutto parte da delle mutandine, ma il corso della storia è decisamente di ottimo livello. Nello stile più classico degli harem incontreremo una sfilza di belle ragazze, ognuna con i suoi pregi e difetti, tutte per un motivo o un altro infatuate del protagonista. La bellezza direi che è proprio nella sua semplicità, nessuna ragazza spaziale o robotica, bensì personaggi abbastanza credibili ai quali ci si affeziona e che rendono possibili bei momenti di lettura. Il protagonista, seppur imbranato, ha una buona resa psicologica con le sue ovvie indecisioni, picchi di entusiasmo e cali di morale.
Ogni personaggio inoltre vivrà, o cercherà di farlo, per il proprio sogno dagli inizi fino al termine della storia, e questo è il tema parallelo che prende il lettore poiché gli intrecci e i colpi di scena saranno continui.
Per chi ama quindi situazioni imbarazzanti, equivoci sia divertenti che non, scenari prettamente di amore tra i banchi di scuola è il manga ideale.
I disegni mi hanno rapito subito e ammetto che all'inizio l'ho acquistato anche per quello e non avendo, quando uscì in Italia, come leggere recensioni mi sono attenuto al mio istinto, facendo bene.
Il voto non è altissimo perché mi ha deluso il finale che avrei voluto diverso e più romantico, ma rimane un ottimo manga davvero.
Ogni personaggio inoltre vivrà, o cercherà di farlo, per il proprio sogno dagli inizi fino al termine della storia, e questo è il tema parallelo che prende il lettore poiché gli intrecci e i colpi di scena saranno continui.
Per chi ama quindi situazioni imbarazzanti, equivoci sia divertenti che non, scenari prettamente di amore tra i banchi di scuola è il manga ideale.
I disegni mi hanno rapito subito e ammetto che all'inizio l'ho acquistato anche per quello e non avendo, quando uscì in Italia, come leggere recensioni mi sono attenuto al mio istinto, facendo bene.
Il voto non è altissimo perché mi ha deluso il finale che avrei voluto diverso e più romantico, ma rimane un ottimo manga davvero.
Confesso di aver visto prima la serie tv e, soltanto in seguito, ho incominciato la lettura di quest'opera, così da poter rivivere le avventure di Manaka e compagni. Questa è una pratica attuata molto spesso dal sottoscritto, in quanto, solitamente, l'anime è circoscritto a pochi episodi, mentre il manga può durare molto di più e, per quanto mi riguarda, riesce a comunicare impressioni e sensazioni totalmente diverse da quelle percepite tramite un schermo. Migliori, peggiori, questo sta a ognuno di noi capirlo, ma è certo che vi è una netta differenza tra l'opera cartacea e l'adattamento anime.
Fragola 100% è incominciato nel lontano 2005 (fa impressione pensare che, ormai, si tratta di quasi dieci anni fa) e attualmente risulta concluso, grazie ai suoi 19 volumi realizzati da Mizuki Kawashita.
Bene! Questa è la premessa, ora tocca raccontare brevemente cosa aspettarci da questo manga. Incomincerei affermando che si tratta di una commedia scolastica, dai marcati tratti sentimentali e harem, in quanto racconta la storia del giovane Junpei Manaka. Quest'ultimo rimane folgorato alla vista di un paio di mutandine color fragola, indossate da una misteriosa ragazza.
Un colpo di fulmine? Può essere, ma sembra proprio un amore difficile, visto che, dopo attente ricerche, la ragazza senza nome risulta praticamente introvabile. Scomparsa nel nulla senza lasciare tracce, se non il ricordo di quelle bellissime mutande e, ovviamente, l'immagine sfocata di un viso meraviglioso.
La vita però è fatta di sorprese e, sebbene il giorno prima Manaka rappresenti la classica immagine del povero single in cerca di ragazza, subito dopo, senza quasi accorgersene, si ritroverà circondato da belle fanciulle che, in un modo o nell'altro, provano sentimenti profondi per il giovane studente.
Avventure e disavventure metteranno la prova il gruppetto appena formatosi, alternando scene romantiche a gag più divertenti.
Insomma, lo stampo è quello riscontrabile in ogni opera di genere harem, ma non per questo bisogna farne un biasimo, visto che, in fin dei conti, non risulta per nulla pesante e anche vari cliché vengono usati in maniera appropriata. Ogni ragazza ha un carattere totalmente differente e, per quanto riguarda gli aspetti introspettivi, vi sono attente analisi. Nonostante si tratti di una commedia, l'animo umano assume, a volte, numerose sfaccettature e "Fragola 100%" riesce a rappresentarlo in maniera lodevole.
A proposito di rappresentazione: i vari disegni sono realizzati in maniera precisa e con grande cura dei particolari. Anche le figure femminili non sono niente male in quanto a "forme" (anche questo è importante in una commedia harem), ma, nonostante tutti questi pregi, non sono riuscito ad apprezzare il disegno fino in fondo.
Non so il vero motivo, forse istinto, ma sento una certa diffidenza nei confronti di quest'opera. Ovviamente questo succede solo per quanto concerne il lato puramente "tecnico", ma è comunque un sentimento che, nonostante tutto, non riesco a capacitarmi. Ora non voglio stare a descrivere tutte le mie sensazioni a tal proposito, ma è certo che tutto ciò abbia influito, almeno in parte, sulla mia valutazione finale.
E poi...un giudizio può cambiare da persona a persona e, nonostante la storia più che discreta, i personaggi ben realizzati e il modo in cui riesce a coinvolgere lo spettatore, sento ancora che manca qualcosa. O meglio, che qualcosa poteva essere realizzato in maniera migliore.
Ok…ho perso fin troppo tempo in quisquilie, dunque penso che sia arrivato il momento di salutarci, sperando che questa recensione, con tutti i suoi difetti, sia comunque risultata utile per farvi intraprendere la lettura di "Fragola 100%". Un manga divertente, piacevole da leggere e capace di suscitare forti sentimenti…insomma, quello che serve per poter esser considerato un'opera degna di questo nome.
Voto finale: 7… e mezzo!
Fragola 100% è incominciato nel lontano 2005 (fa impressione pensare che, ormai, si tratta di quasi dieci anni fa) e attualmente risulta concluso, grazie ai suoi 19 volumi realizzati da Mizuki Kawashita.
Bene! Questa è la premessa, ora tocca raccontare brevemente cosa aspettarci da questo manga. Incomincerei affermando che si tratta di una commedia scolastica, dai marcati tratti sentimentali e harem, in quanto racconta la storia del giovane Junpei Manaka. Quest'ultimo rimane folgorato alla vista di un paio di mutandine color fragola, indossate da una misteriosa ragazza.
Un colpo di fulmine? Può essere, ma sembra proprio un amore difficile, visto che, dopo attente ricerche, la ragazza senza nome risulta praticamente introvabile. Scomparsa nel nulla senza lasciare tracce, se non il ricordo di quelle bellissime mutande e, ovviamente, l'immagine sfocata di un viso meraviglioso.
La vita però è fatta di sorprese e, sebbene il giorno prima Manaka rappresenti la classica immagine del povero single in cerca di ragazza, subito dopo, senza quasi accorgersene, si ritroverà circondato da belle fanciulle che, in un modo o nell'altro, provano sentimenti profondi per il giovane studente.
Avventure e disavventure metteranno la prova il gruppetto appena formatosi, alternando scene romantiche a gag più divertenti.
Insomma, lo stampo è quello riscontrabile in ogni opera di genere harem, ma non per questo bisogna farne un biasimo, visto che, in fin dei conti, non risulta per nulla pesante e anche vari cliché vengono usati in maniera appropriata. Ogni ragazza ha un carattere totalmente differente e, per quanto riguarda gli aspetti introspettivi, vi sono attente analisi. Nonostante si tratti di una commedia, l'animo umano assume, a volte, numerose sfaccettature e "Fragola 100%" riesce a rappresentarlo in maniera lodevole.
A proposito di rappresentazione: i vari disegni sono realizzati in maniera precisa e con grande cura dei particolari. Anche le figure femminili non sono niente male in quanto a "forme" (anche questo è importante in una commedia harem), ma, nonostante tutti questi pregi, non sono riuscito ad apprezzare il disegno fino in fondo.
Non so il vero motivo, forse istinto, ma sento una certa diffidenza nei confronti di quest'opera. Ovviamente questo succede solo per quanto concerne il lato puramente "tecnico", ma è comunque un sentimento che, nonostante tutto, non riesco a capacitarmi. Ora non voglio stare a descrivere tutte le mie sensazioni a tal proposito, ma è certo che tutto ciò abbia influito, almeno in parte, sulla mia valutazione finale.
E poi...un giudizio può cambiare da persona a persona e, nonostante la storia più che discreta, i personaggi ben realizzati e il modo in cui riesce a coinvolgere lo spettatore, sento ancora che manca qualcosa. O meglio, che qualcosa poteva essere realizzato in maniera migliore.
Ok…ho perso fin troppo tempo in quisquilie, dunque penso che sia arrivato il momento di salutarci, sperando che questa recensione, con tutti i suoi difetti, sia comunque risultata utile per farvi intraprendere la lettura di "Fragola 100%". Un manga divertente, piacevole da leggere e capace di suscitare forti sentimenti…insomma, quello che serve per poter esser considerato un'opera degna di questo nome.
Voto finale: 7… e mezzo!
Junpei Manaka, un ragazzo col pallino per i film e non tanto fortunato con le ragazze, diventa improvvisamente, come spesso capita nelle storie di questo tipo, una calamita per le bellissime ragazze.
Tutto comincia quando si trova nella terrazza della sua scuola e vede "piombare dal cielo" una ragazza con delle mutandine con le fragole.
Per il ragazzo è subito amore a prima vista.
Manaka nota che, insieme alla ragazza, era caduto un quaderno di matematica appartenente ad Aya Tojo, sua compagna di classe; ma la ragazza è praticamente il contrario della studentessa misteriosa: è studiosa, porta un paio di occhialoni e si lega i capelli con delle treccine.
Intanto, per Junpei, sembra sia arrivata l'ora di dichiararsi a Tsukasa Nishino che secondo lui è la ragazza misteriosa.
Durante la dichiarazione all'affascinante Tsukasa, Junpei vede la vera studentessa dagli slip con le fragole. Nishino accetta la dichiarazione di Manaka e le cose si faranno sempre più complicate.
Sembrerebbe una commedia, a prima vista, come le altre, ma con molta probabilità è la più bella che io abbia letto fino ad ora!
Lo sviluppo della trama è fatto veramente bene. Riesce a far conoscere e a risaltare tutti i personaggi in egual modo.
I disegni mi piacciono veramente tanto, specialmente per le ragazze. Anche se ammetto di aver visto disegni migliori nel suo genere.
I personaggi (come anche quello che fanno) sono molto divertenti e particolari, capaci di far ridere il lettore sin dal primo volume.
L'edizione Planet Manga è bellissima. Certo, è pur sempre vecchia, ma la preferisco di gran lunga a quella attuale.
100% Fragola è una commedia che va assolutamente letta. Divertente e diversa dalle altre.
Sì con un pizzico di fanservice, ma mai eccessivo. Consigliato a chiunque, grandi e piccini!
Voti:
Trama:9
Disegni:8
Personaggi:9
Edizione:9
Tutto comincia quando si trova nella terrazza della sua scuola e vede "piombare dal cielo" una ragazza con delle mutandine con le fragole.
Per il ragazzo è subito amore a prima vista.
Manaka nota che, insieme alla ragazza, era caduto un quaderno di matematica appartenente ad Aya Tojo, sua compagna di classe; ma la ragazza è praticamente il contrario della studentessa misteriosa: è studiosa, porta un paio di occhialoni e si lega i capelli con delle treccine.
Intanto, per Junpei, sembra sia arrivata l'ora di dichiararsi a Tsukasa Nishino che secondo lui è la ragazza misteriosa.
Durante la dichiarazione all'affascinante Tsukasa, Junpei vede la vera studentessa dagli slip con le fragole. Nishino accetta la dichiarazione di Manaka e le cose si faranno sempre più complicate.
Sembrerebbe una commedia, a prima vista, come le altre, ma con molta probabilità è la più bella che io abbia letto fino ad ora!
Lo sviluppo della trama è fatto veramente bene. Riesce a far conoscere e a risaltare tutti i personaggi in egual modo.
I disegni mi piacciono veramente tanto, specialmente per le ragazze. Anche se ammetto di aver visto disegni migliori nel suo genere.
I personaggi (come anche quello che fanno) sono molto divertenti e particolari, capaci di far ridere il lettore sin dal primo volume.
L'edizione Planet Manga è bellissima. Certo, è pur sempre vecchia, ma la preferisco di gran lunga a quella attuale.
100% Fragola è una commedia che va assolutamente letta. Divertente e diversa dalle altre.
Sì con un pizzico di fanservice, ma mai eccessivo. Consigliato a chiunque, grandi e piccini!
Voti:
Trama:9
Disegni:8
Personaggi:9
Edizione:9
Sicuramente "100% Fragola", oltre ad essere uno dei primi manga che ebbi la fortuna di leggere, fu anche il primo shounen romantico a cui mi approcciai. L'opera consta di diciannove volumi, pubblicati da Planet Manga al prezzo 3.50 euro, anche se oramai la maggior parte di essi risultano esauriti e quindi reperibili solo a prezzi assurdi. È un manga che nel bene e nel male ha lasciato un segno nel sottoscritto (seppur condanni nettamente alcuni pensieri sull'amore formulati dall'autrice) e si è dimostrato decisivo nel farmi sbocciare la passione verso i manga, anche se poi andandolo a riprenderlo successivamente, l'opera si è rivelata per la mediocrità che era stata sin da subito.
Il protagonista della storia, Manaka Junpei è un ragazzo aspirante regista di tredici anni. Egli un giorno decide di salire sul tetto della sua scuola, ed appena spalanca la porta gli piomba in testa una ragazza. Manaka ha un colpo di fulmine immediato, però visto che era stordito e confuso per via del colpo riesce solamente a sbirciare sotto la gonna della ragazza le mutandine con le fragole. Indagando, Manaka arriva a restringere il campo a due ragazze, ovvero Aya Toujo, ragazza timida e riservata, e Tsukasa Nishino, la ragazze più popolare della scuola. Chi sarà delle due? Inoltre, a complicare le cose, si aggiungerà anche una terza ragazza, ovvero Satsuki, innamorata pazza del nostro protagonista.
L'incipit della storia è alquanto scontato, ma Kawashita non è una stupida e sa benissimo quali sono i tasti da premere, per farsi si che un'opera abbia tanto successo commerciale, da tenere incollato il pubblico alla sua lettura per tutta la durata di essa, vista la forte capacità attrattiva che saprà tenervi incollati al manga. La forza principale di "100% Fragola" è che riesce a sopperire ai numerosi cliché e alle tante ripetizioni, con la scelta da parte dell'autrice, di tenere il lettore sulle spine sino alla fine del fumetto, riuscendo a non far trapelare alcun indizio su quale delle tre ragazze ricadrà la scelta di Manaka.
Essendo la scelta poco scontata, in base all'empatia del lettore verso una delle tre ragazze, egli farà il tifo per una di loro diventando così attivamente partecipe della vicenda. Purtroppo il finale è croce e delizia di questo manga; il sottoscritto appartiene alla schiera dei detrattori, poiché la ragazza per la quale tifavo, purtroppo ha perso per la deficienza mentale del protagonista. La conclusione sembra essere stata creata dalla Kawashita dopo aver visto su un apposito sondaggio di Shonen Jump, quale delle tre ragazze avesse ricevuto più voti, in modo da accontentare più gente possibile, in barba a tutte le premesse narrative e agli indizi inconfutabili sparsi in precedenza durante la stesura dell'opera.
Riguardo i personaggi, Manaka Junpei è il classico tipo che ha tanto pane, ma è privo di denti per masticarlo, poiché è un incapace cronico, perenne insicuro, privo di spina dorsale e di qualsiasi empirica qualità visibile. In sostanza, il giusto finale era che lui fosse lasciato solo come un cane. Le tre ragazze che si contendono il protagonista invece, risultano il pezzo forte del manga, poiché sono caratterialmente diverse tra loro. Aya Toujo è una ragazza timida ed insicura ma intelligente e dolce, mentre Nishino risulta stramba e un po' prima donna, ma allo stesso tempo ha un'aria affascinante, ed infine c'è Satsuki, la quale è molto intraprendente e sensuale, dimostrandosi molto simpatica e divertente. Gli altri personaggi sono trascurabili ed inutili, con il solito stalker pervertito che dispensa inutili consigli (perchè ascoltarlo poi se alla fine tale persona ha esperienza zero con le ragazze?) e le solite ragazze inserite solo come mere mucche da latte, atte ad esasperare un già titanico fanservice.
Il disegno della Kawashita è molto gradevole per la storia che narra. Le ragazze sono prosperose, tonde e sensuali al punto giusto ed hanno visi che seppur siano scarni, risultano abbastanza espressivi. Il fanservice ovviamente è presente, anche se non si scadrà mai in scene di nudo esplicito, riuscendo a mantenere una discreta decenza anche nelle scene più spinte. Gli sfondi sono abbastanza curati per uno shounen e disegnati con buon garbo.
In sostanza "100% Fragola" è un manga non è molto originale e che presenta una marea di cliché. Manaka si trova spesso in situazioni dove potrebbe fare la sua scelta definitiva, ed invece il tutto si conclude con tanto fumo e niente arrosto. Seppur sia un manga mediocre, ha dalla sua un paio di punti a favore, come il ritmo indiavolato e la differente caratterizzazione delle tre ragazze (seppur riflettano dei precisi stereotipi tanto cari ai Giapponesi), che lo fanno emergere dal limbo di mediocrità in cui sono confinati molti manga del genere, nonostante un fanservice titanico e una certa sciatteria nel presentare e ripresentare nel corso degli anni che trascorrono, le medesime quanto inconcludenti situazioni fine a se stesse.
Il protagonista della storia, Manaka Junpei è un ragazzo aspirante regista di tredici anni. Egli un giorno decide di salire sul tetto della sua scuola, ed appena spalanca la porta gli piomba in testa una ragazza. Manaka ha un colpo di fulmine immediato, però visto che era stordito e confuso per via del colpo riesce solamente a sbirciare sotto la gonna della ragazza le mutandine con le fragole. Indagando, Manaka arriva a restringere il campo a due ragazze, ovvero Aya Toujo, ragazza timida e riservata, e Tsukasa Nishino, la ragazze più popolare della scuola. Chi sarà delle due? Inoltre, a complicare le cose, si aggiungerà anche una terza ragazza, ovvero Satsuki, innamorata pazza del nostro protagonista.
L'incipit della storia è alquanto scontato, ma Kawashita non è una stupida e sa benissimo quali sono i tasti da premere, per farsi si che un'opera abbia tanto successo commerciale, da tenere incollato il pubblico alla sua lettura per tutta la durata di essa, vista la forte capacità attrattiva che saprà tenervi incollati al manga. La forza principale di "100% Fragola" è che riesce a sopperire ai numerosi cliché e alle tante ripetizioni, con la scelta da parte dell'autrice, di tenere il lettore sulle spine sino alla fine del fumetto, riuscendo a non far trapelare alcun indizio su quale delle tre ragazze ricadrà la scelta di Manaka.
Essendo la scelta poco scontata, in base all'empatia del lettore verso una delle tre ragazze, egli farà il tifo per una di loro diventando così attivamente partecipe della vicenda. Purtroppo il finale è croce e delizia di questo manga; il sottoscritto appartiene alla schiera dei detrattori, poiché la ragazza per la quale tifavo, purtroppo ha perso per la deficienza mentale del protagonista. La conclusione sembra essere stata creata dalla Kawashita dopo aver visto su un apposito sondaggio di Shonen Jump, quale delle tre ragazze avesse ricevuto più voti, in modo da accontentare più gente possibile, in barba a tutte le premesse narrative e agli indizi inconfutabili sparsi in precedenza durante la stesura dell'opera.
Riguardo i personaggi, Manaka Junpei è il classico tipo che ha tanto pane, ma è privo di denti per masticarlo, poiché è un incapace cronico, perenne insicuro, privo di spina dorsale e di qualsiasi empirica qualità visibile. In sostanza, il giusto finale era che lui fosse lasciato solo come un cane. Le tre ragazze che si contendono il protagonista invece, risultano il pezzo forte del manga, poiché sono caratterialmente diverse tra loro. Aya Toujo è una ragazza timida ed insicura ma intelligente e dolce, mentre Nishino risulta stramba e un po' prima donna, ma allo stesso tempo ha un'aria affascinante, ed infine c'è Satsuki, la quale è molto intraprendente e sensuale, dimostrandosi molto simpatica e divertente. Gli altri personaggi sono trascurabili ed inutili, con il solito stalker pervertito che dispensa inutili consigli (perchè ascoltarlo poi se alla fine tale persona ha esperienza zero con le ragazze?) e le solite ragazze inserite solo come mere mucche da latte, atte ad esasperare un già titanico fanservice.
Il disegno della Kawashita è molto gradevole per la storia che narra. Le ragazze sono prosperose, tonde e sensuali al punto giusto ed hanno visi che seppur siano scarni, risultano abbastanza espressivi. Il fanservice ovviamente è presente, anche se non si scadrà mai in scene di nudo esplicito, riuscendo a mantenere una discreta decenza anche nelle scene più spinte. Gli sfondi sono abbastanza curati per uno shounen e disegnati con buon garbo.
In sostanza "100% Fragola" è un manga non è molto originale e che presenta una marea di cliché. Manaka si trova spesso in situazioni dove potrebbe fare la sua scelta definitiva, ed invece il tutto si conclude con tanto fumo e niente arrosto. Seppur sia un manga mediocre, ha dalla sua un paio di punti a favore, come il ritmo indiavolato e la differente caratterizzazione delle tre ragazze (seppur riflettano dei precisi stereotipi tanto cari ai Giapponesi), che lo fanno emergere dal limbo di mediocrità in cui sono confinati molti manga del genere, nonostante un fanservice titanico e una certa sciatteria nel presentare e ripresentare nel corso degli anni che trascorrono, le medesime quanto inconcludenti situazioni fine a se stesse.
Ichigo 100% è un manga di Mizuki Kawashita, che racconta la storia di un ragazzo delle medie Jumpei Manaka. Il giovane affronterà momenti imbarazzanti e difficoltà, e i problemi di cuore saranno all'ordine del giorno, tutto questo per trovare la ragazza che in un giorno delle medie ha incontrato sul tetto della scuola, e della quale ha visto le mutandine con le fragole.
La storia è la classica commedia sentimentale, con tanto fan-service e tanti momenti comici.
I personaggi sono unici, e hanno tutti un carattere molto definito. Spesso accade che per questo genere di storie i personaggi abbiano caratteri troppo "maturi" per l'età che dovrebbero avere, mentre invece il protagonista ha il tipico comportamento da ragazzino, inserendosi perfettamente nella storia.
Il manga va letto, perché oltre che ad essere ben curato ha dei contenuti sicuramente unici. E' insomma un must in quelli che sono i manga sentimentali di tipo Harem.
<b>Ora un piccolo Spoiler: </b>
Non posso che lamentarmi ovviamente per il finale! E critico la strana sensazione che si ha in tutto il manga che l'eroina in realtà sia una e una soltanto. E' stato inevitabile ritrovarmi a fare il tifo per Aya, però è come se quest'ultima fosse stata per tutta la storia un personaggio speciale, diverso. Ovviamente la scelta dell'autrice è stata perfetta perché non riuscivo a staccare gli occhi dal volume, però quel messaggio finale un poco malinconico che l'amore è quasi tutto tempistica mi ha personalmente lasciato perplesso e con l'amaro in bocca. Una grande opera, però che peccato.
La storia è la classica commedia sentimentale, con tanto fan-service e tanti momenti comici.
I personaggi sono unici, e hanno tutti un carattere molto definito. Spesso accade che per questo genere di storie i personaggi abbiano caratteri troppo "maturi" per l'età che dovrebbero avere, mentre invece il protagonista ha il tipico comportamento da ragazzino, inserendosi perfettamente nella storia.
Il manga va letto, perché oltre che ad essere ben curato ha dei contenuti sicuramente unici. E' insomma un must in quelli che sono i manga sentimentali di tipo Harem.
<b>Ora un piccolo Spoiler: </b>
Non posso che lamentarmi ovviamente per il finale! E critico la strana sensazione che si ha in tutto il manga che l'eroina in realtà sia una e una soltanto. E' stato inevitabile ritrovarmi a fare il tifo per Aya, però è come se quest'ultima fosse stata per tutta la storia un personaggio speciale, diverso. Ovviamente la scelta dell'autrice è stata perfetta perché non riuscivo a staccare gli occhi dal volume, però quel messaggio finale un poco malinconico che l'amore è quasi tutto tempistica mi ha personalmente lasciato perplesso e con l'amaro in bocca. Una grande opera, però che peccato.
100% Fragola è un classico Shounen con protagonista Manaka Junpei, un ragazzino imbranato con le ragazze e, come in quasi tutti gli shounen, innamorato di una ragazza della sua scuola. Ma quello che lo differenzia - forse - dalla maggior parte dei manga è che la ragazza in questione è misteriosa e Manaka non la conosce, neanche in volto, è riuscito a vedere bene solo le mutandine con disegnate le fragole.
Così comincia la strada per ritrovare questa ragazza e anche quando Manaka la trova si vanno a creare molte situazioni bizzarre, romantiche ed, a volte, banalmente surreali. Ma non manca il divertimento, la rabbia, la tristezza.
Ovviamente ci saranno altre protagoniste femminili incontrate come sempre per caso, le quali finiranno poi per innamorarsi di Manaka. Il ragazzo si troverà quindi a dover scegliere tra la sua amata ragazza dalle mutandine a fragola e le altre protagoniste. (non anticipo altro della trama o rischio di rovinarvi tutto)
I disegni sono davvero ben fatti e devo ammettere che in questo genere di manga "100% fragola", merita il secondo posto nella classifica di migliore storia e disegni. I corpi femminili sono disegnati nei minimi dettagli con ogni piega, ombra e protuberanza al posto giusto. Ovviamente, come è di solito classico per chi disegna ottimamente i corpi femminili, nel corpo maschile è un po' carente, ma è un difetto ricorrente in manga di questo tipo.
La storia, come già preannunciato, è molto bella. A volte capita di ritrovarsi in situazioni troppo imbarazzanti o surreali perché possano capitare nel mondo reale, ma l'autrice riesce a compensare questo problema, molto comune negli shounen, con un'incalzante coinvolgimento sia a livello di trama che a livello emotivo. Ci si sente trascinare dai sentimenti e le angosce del protagonista, e ad ogni occasione di confessioni o situazioni imbarazzanti e/o piccanti si viene risucchiati e non è più possibile staccarsi finché non si calma la situazione.
La fine mi ha davvero colpito e mi ha coinvolto emotivamente molto di più di quel che avrei pensato (ci sono stato male per giorni, ma non perché è brutta la fine, ma perché io avrei fatto scelte diverse dal protagonista e così mi son rattristito molto).
Quindi posso solo consigliarvi vivamente di leggere questo manga. Ha un ottimo punteggio a mio parere e non merita il 10 solo perché, come già anticipato, viene battuto da un altro autore.
Così comincia la strada per ritrovare questa ragazza e anche quando Manaka la trova si vanno a creare molte situazioni bizzarre, romantiche ed, a volte, banalmente surreali. Ma non manca il divertimento, la rabbia, la tristezza.
Ovviamente ci saranno altre protagoniste femminili incontrate come sempre per caso, le quali finiranno poi per innamorarsi di Manaka. Il ragazzo si troverà quindi a dover scegliere tra la sua amata ragazza dalle mutandine a fragola e le altre protagoniste. (non anticipo altro della trama o rischio di rovinarvi tutto)
I disegni sono davvero ben fatti e devo ammettere che in questo genere di manga "100% fragola", merita il secondo posto nella classifica di migliore storia e disegni. I corpi femminili sono disegnati nei minimi dettagli con ogni piega, ombra e protuberanza al posto giusto. Ovviamente, come è di solito classico per chi disegna ottimamente i corpi femminili, nel corpo maschile è un po' carente, ma è un difetto ricorrente in manga di questo tipo.
La storia, come già preannunciato, è molto bella. A volte capita di ritrovarsi in situazioni troppo imbarazzanti o surreali perché possano capitare nel mondo reale, ma l'autrice riesce a compensare questo problema, molto comune negli shounen, con un'incalzante coinvolgimento sia a livello di trama che a livello emotivo. Ci si sente trascinare dai sentimenti e le angosce del protagonista, e ad ogni occasione di confessioni o situazioni imbarazzanti e/o piccanti si viene risucchiati e non è più possibile staccarsi finché non si calma la situazione.
La fine mi ha davvero colpito e mi ha coinvolto emotivamente molto di più di quel che avrei pensato (ci sono stato male per giorni, ma non perché è brutta la fine, ma perché io avrei fatto scelte diverse dal protagonista e così mi son rattristito molto).
Quindi posso solo consigliarvi vivamente di leggere questo manga. Ha un ottimo punteggio a mio parere e non merita il 10 solo perché, come già anticipato, viene battuto da un altro autore.
Ichigo 100% può e anzi deve essere considerato come una sorta di manuale ideale da seguire se si vuole creare un manga del tipo "harem". Tenendo conto del genere a cui esso appartiene esso è praticamente perfetto, con un insieme di personaggi dalla natura tanto diversa quanto accattivante e con situazioni e colpi di scena bilanciati fra loro in maniera davvero eccezionale.
Manaka Junpei è un ragazzo con una particolare passione per la cinematografia; il suo sogno è quello di diventare un regista affermato. A parte questa particolarità, però, è il solito studente privo di capacità particolari dotato però di una sensibilità particolare. Altro tratto caratteristico è la sua ingenuità ed inesperienza in tema di rapporti sentimentali, una caratteristica che non può mai mancare nei manga di questo tipo. A seguito di una serie di coincidenze che gli permetteranno di mettere in mostra il lato migliore del suo carattere finirà per far innamorare di sè le tre ragazze più desiderate della città: Nishino, ragazza vivace con la passione per la cucina; Toujo, ragazza timida e con la passione per la scrittura; Setsuki ragazza che, complice un fisico prorompente, usa il suo corpo come arma di seduzione.
Dopo queste anche altre entreranno nel suo harem ma preferisco non citarle in quanto avranno un ruolo decisamente marginale.
Tutto il manga è, così come prevede la tradizione, incentrato sull'indecisione di Junpei; il tutto però si svolge con un continuo tira e molla molto ben congegnato che confonderà ad arte lo spettatore che difficilmente riuscirà a costruirsi delle certezze su quella che potrà essere la decisione finale del protagonista. Il trucco utilizzato è tanto semplice quanto efficace: quando una ragazza si avvicina troppo a Junpei viene in qualche modo allontanata, vuoi con un cambio di scuola, vuoi con un cambio di classe, vuoi con un nuovo lavoro e così via. Inutile dire che il posto che resta vacante viene immediatamente occupato da una diversa ragazza creando così un circolo (virtuoso o vizioso a voi la scelta) che durerà fino alle ultimissime pagine.
Ho trovato poi, cosa mai capitata finora, cosa impossibile parteggiare per una delle parti e questo porta quasi a solidarizzare con Junpei e la sua perenne indecisione. E questo è merito dell'ottima caratterizzazione dei personaggi femminili che riescono, nella loro diversità, a conquistare immediatamente chi le osserva; ciò lascerà allo spettatore l'insolita sensazione che la scelta finale del protagonista sarà stata quella giusta e quella sbagliata allo stesso tempo.
Alcuni colpi di scena, poi, sono di quelli che lasciano a bocca aperta per diversi minuti; personalmente li ho trovati davvero geniali.
Quanto ai lati negativi vanno sottolineati un fanservice di dimensioni titaniche e l'occupazione di un arco temporale troppo ampio per essere anche credibile: per diversi anni, seppur provocato in tutti i modi possibili e immaginati, Junpei vivrà solo di eccitazioni rinunciando di fatto ad una vita sessuale in cambio della possibilità di scegliere fra le tre provocanti donzelle. La cosa di per sè non è poi così scandalosa, però sarebbe stato più credibile se il tutto fosse stato circoscritto in un arco temporale più ristretto.
Sono comunque difetti che io ho considerato di scarsissima rilevanza, sovrastati da una valanga di pregi che di fatto collocano 100% Ichigo come il manga di riferimento per il suo genere.
La cosa che, in questo contesto, dispiace è che l'anime si sia invece fermato troppo presto; speriamo decidano di farne una nuova serie perchè questo titolo meriterebbe di essere rappresentato per intero anche nella versione animata.
Manaka Junpei è un ragazzo con una particolare passione per la cinematografia; il suo sogno è quello di diventare un regista affermato. A parte questa particolarità, però, è il solito studente privo di capacità particolari dotato però di una sensibilità particolare. Altro tratto caratteristico è la sua ingenuità ed inesperienza in tema di rapporti sentimentali, una caratteristica che non può mai mancare nei manga di questo tipo. A seguito di una serie di coincidenze che gli permetteranno di mettere in mostra il lato migliore del suo carattere finirà per far innamorare di sè le tre ragazze più desiderate della città: Nishino, ragazza vivace con la passione per la cucina; Toujo, ragazza timida e con la passione per la scrittura; Setsuki ragazza che, complice un fisico prorompente, usa il suo corpo come arma di seduzione.
Dopo queste anche altre entreranno nel suo harem ma preferisco non citarle in quanto avranno un ruolo decisamente marginale.
Tutto il manga è, così come prevede la tradizione, incentrato sull'indecisione di Junpei; il tutto però si svolge con un continuo tira e molla molto ben congegnato che confonderà ad arte lo spettatore che difficilmente riuscirà a costruirsi delle certezze su quella che potrà essere la decisione finale del protagonista. Il trucco utilizzato è tanto semplice quanto efficace: quando una ragazza si avvicina troppo a Junpei viene in qualche modo allontanata, vuoi con un cambio di scuola, vuoi con un cambio di classe, vuoi con un nuovo lavoro e così via. Inutile dire che il posto che resta vacante viene immediatamente occupato da una diversa ragazza creando così un circolo (virtuoso o vizioso a voi la scelta) che durerà fino alle ultimissime pagine.
Ho trovato poi, cosa mai capitata finora, cosa impossibile parteggiare per una delle parti e questo porta quasi a solidarizzare con Junpei e la sua perenne indecisione. E questo è merito dell'ottima caratterizzazione dei personaggi femminili che riescono, nella loro diversità, a conquistare immediatamente chi le osserva; ciò lascerà allo spettatore l'insolita sensazione che la scelta finale del protagonista sarà stata quella giusta e quella sbagliata allo stesso tempo.
Alcuni colpi di scena, poi, sono di quelli che lasciano a bocca aperta per diversi minuti; personalmente li ho trovati davvero geniali.
Quanto ai lati negativi vanno sottolineati un fanservice di dimensioni titaniche e l'occupazione di un arco temporale troppo ampio per essere anche credibile: per diversi anni, seppur provocato in tutti i modi possibili e immaginati, Junpei vivrà solo di eccitazioni rinunciando di fatto ad una vita sessuale in cambio della possibilità di scegliere fra le tre provocanti donzelle. La cosa di per sè non è poi così scandalosa, però sarebbe stato più credibile se il tutto fosse stato circoscritto in un arco temporale più ristretto.
Sono comunque difetti che io ho considerato di scarsissima rilevanza, sovrastati da una valanga di pregi che di fatto collocano 100% Ichigo come il manga di riferimento per il suo genere.
La cosa che, in questo contesto, dispiace è che l'anime si sia invece fermato troppo presto; speriamo decidano di farne una nuova serie perchè questo titolo meriterebbe di essere rappresentato per intero anche nella versione animata.
100% fragola è il manga d'amore più bello, coinvolgente, interessante ed emozionante che abbia mai letto; i motivi sono molti, i principali sono: il titolo buffo ma allo stesso tempo accattivante che mi ha fatto leggere questa bellissima storia e il fatto che io, essendo un ragazzo di prima liceo, mi immedesimo profondamente il protagonista Junpei Manaka, che pur non essendo un gran figo riesce però a conquistare con il suo altruismo e il suo carattere; bello anche il fatto che pensi prima agli altri che a se stesso, e questo lo fa rimanere un eterno indeciso nella paura di poter perdere le persone a cui tiene di più.
La lettura di questo capolavoro ti emoziona e ti fa palpitare il cuore come mai successo prima grazie alla storia ricca di colpi di scena e situazioni imbarazzanti, che ti fanno interrogare su cosa avresti fatto in quel frangente e soprattutto chi avresti scelto fra le 4 ragazze.
La storia è piena di situazioni comiche ma anche sentimentali.
Consiglio a tutti la lettura di questo manga, eccetto a un pubblico troppo giovane visto il numero di scene un po' osè presenti, ma che a mio parere hanno l'obbiettivo di creare situazioni imbarazzanti e catturare l'attenzione del lettore.
Purtroppo ho letto questo manga su internet perché il fumetto era esaurito, consiglio di comprarlo su internet in modo da poterlo leggere in ogni momento della giornata.
La lettura di questo capolavoro ti emoziona e ti fa palpitare il cuore come mai successo prima grazie alla storia ricca di colpi di scena e situazioni imbarazzanti, che ti fanno interrogare su cosa avresti fatto in quel frangente e soprattutto chi avresti scelto fra le 4 ragazze.
La storia è piena di situazioni comiche ma anche sentimentali.
Consiglio a tutti la lettura di questo manga, eccetto a un pubblico troppo giovane visto il numero di scene un po' osè presenti, ma che a mio parere hanno l'obbiettivo di creare situazioni imbarazzanti e catturare l'attenzione del lettore.
Purtroppo ho letto questo manga su internet perché il fumetto era esaurito, consiglio di comprarlo su internet in modo da poterlo leggere in ogni momento della giornata.
100% Fragola è un manga davvero ben realizzato a mio parere. Premettendo che non è il mio genere, sono rimasto colpito dalla bravura dell'autore nel mischiare sentimenti e ironia nel manga, con disegni di alta qualità.
100% Fragola narra le avventura amorose di Junpei Manaka, il classico liceale giapponese a cui inspiegabilmente tutte le ragazze più carine della scuola vanno dietro!
Molti intrighi ben costruiti e ben sviluppati. Già solo che il titolo del manga derivi da un modello di mutandine che colpiscono il nostro protagonista è geniale a mio parere!
Il manga è ottimo e coinvolgente, mi ha colpito particolarmente perché è possibile immedesimarsi nel protagonista. 19 volumi è la lunghezza giusta, in questo manga vediamo tutti i complessi che si fanno i giapponesi quando sono messi difronte a belle ragazze, ma facendo attenzione si colgono messaggi anche più profondi come il sistema scolastico giapponese che è troppo selettivo.
Il manga lo consiglio perché come ho già detto è coinvolgente, infatti ogni lettore avrà la sua preferenza su quale ragazza debba stare con il protagonista e questa curiosità mischiata alla bravura dell'autore, che dà alle 3 principali ragazze diverse possibilità e occasioni di stare con l'indeciso Manaka, questo farà sì che non riuscirete più a staccarvi dai volumi.
Personalmente solamente il finale non mi è piaciuto, ma probabilmente per gusti personali e questo non può andare a toccare il mio giudizio finale. Solamente avrei preferito un approfondimento psicologico maggiore per i personaggi secondari, gli amici del protagonista per intenderci.
Comunque 100% Ichigo è un gran manga, unica pecca, forse, è che ho notato che è dura rileggerlo con lo stesso entusiasmo della prima volta.
100% Fragola narra le avventura amorose di Junpei Manaka, il classico liceale giapponese a cui inspiegabilmente tutte le ragazze più carine della scuola vanno dietro!
Molti intrighi ben costruiti e ben sviluppati. Già solo che il titolo del manga derivi da un modello di mutandine che colpiscono il nostro protagonista è geniale a mio parere!
Il manga è ottimo e coinvolgente, mi ha colpito particolarmente perché è possibile immedesimarsi nel protagonista. 19 volumi è la lunghezza giusta, in questo manga vediamo tutti i complessi che si fanno i giapponesi quando sono messi difronte a belle ragazze, ma facendo attenzione si colgono messaggi anche più profondi come il sistema scolastico giapponese che è troppo selettivo.
Il manga lo consiglio perché come ho già detto è coinvolgente, infatti ogni lettore avrà la sua preferenza su quale ragazza debba stare con il protagonista e questa curiosità mischiata alla bravura dell'autore, che dà alle 3 principali ragazze diverse possibilità e occasioni di stare con l'indeciso Manaka, questo farà sì che non riuscirete più a staccarvi dai volumi.
Personalmente solamente il finale non mi è piaciuto, ma probabilmente per gusti personali e questo non può andare a toccare il mio giudizio finale. Solamente avrei preferito un approfondimento psicologico maggiore per i personaggi secondari, gli amici del protagonista per intenderci.
Comunque 100% Ichigo è un gran manga, unica pecca, forse, è che ho notato che è dura rileggerlo con lo stesso entusiasmo della prima volta.
L'inizio di questo manga non lascia ancora prevedere la lunga crisi ormonale di Jumpey. Ebbene, tutto è nato da delle mutandine con le fragole, ma poi si è sviluppato discostando da tal tema, coprendo gli anni che vanno dalla 3° media, ai 3 anni delle superiori, fino all'ammissione al college.
I disegni sono senz'altro belli. Forse a volte le proporzioni delle ragazze un po spropositate, ma credo siano state per rendere più "erotiche" le interminabili situazioni in cui il protagonista riesce a ficcarsi, continuamente, con ognuna delle ragazze, anche solo personaggi femminili marginali. Jumpey infatti ha avuto diverse, ripetute, e infinite situazioni compromettenti, ed è stato un po' estenuante vederlo "innaturalmente" rifiutare o per puro caso sfiatare ognuna di queste opportunità con ragazze stupende di cui lui si dichiarava indeciso.
Beh, non do più di un 7 anche per questa indecisione, ma non solo! Il manga forse si è protratto un po' troppo. L'egoismo di Jumpey arrivava ad un punto in cui lo si voleva prendere a schiaffoni. E il poco amor proprio di ognuna delle ragazze era un po' fastidioso. Da un lato abbiamo questo ragazzo che ammalia tutte le ragazze (pur non avendo doti fisiche/intellettive invidiabili), che per 5 anni mette il piede in più scarpe e ogni volta dice che sta facendo un passo in più verso una sola di loro; per poi smentirsi facendo tal passo con un'altra ancora, a turno con tutte. Ragazze stupende con un migliaio di ammiratori che le tratterebbero con rispetto... e invece no. Loro si accontentano di essere una delle fette di torta che Jumpey morde e lascia lì (e prima di morderle fa anche il prezioso... l'indeciso!).
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ad esempio io avrei preferito che la Kitaoji fosse scartata a priori da Manaka, e che fosse rimasta come un personaggio dall'amore non corrisposto, anche perché il modo in cui si proponeva a lui, e che quest'ultimo rifiutava, dava davvero una sola soluzione: ossia era semplicemente attratto fisicamente, ma avrebbe dovuto scaricarla. Invece no. Lei fa parte delle sue ammiratrici, altrimenti si finisce per domandarsi dove siano i suoi cioccolatini per San Valentino. E dire che inizialmente simpatizzavo molto per lei.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Diciamo che la parola Harem per questa storia ci sta azzeccata, anche troppo! Interessante il capitolo finale, quello sul futuro. La scelta che Manaka fa, va sul personaggio che mi è sempre piaciuto più di tutte.
I disegni sono senz'altro belli. Forse a volte le proporzioni delle ragazze un po spropositate, ma credo siano state per rendere più "erotiche" le interminabili situazioni in cui il protagonista riesce a ficcarsi, continuamente, con ognuna delle ragazze, anche solo personaggi femminili marginali. Jumpey infatti ha avuto diverse, ripetute, e infinite situazioni compromettenti, ed è stato un po' estenuante vederlo "innaturalmente" rifiutare o per puro caso sfiatare ognuna di queste opportunità con ragazze stupende di cui lui si dichiarava indeciso.
Beh, non do più di un 7 anche per questa indecisione, ma non solo! Il manga forse si è protratto un po' troppo. L'egoismo di Jumpey arrivava ad un punto in cui lo si voleva prendere a schiaffoni. E il poco amor proprio di ognuna delle ragazze era un po' fastidioso. Da un lato abbiamo questo ragazzo che ammalia tutte le ragazze (pur non avendo doti fisiche/intellettive invidiabili), che per 5 anni mette il piede in più scarpe e ogni volta dice che sta facendo un passo in più verso una sola di loro; per poi smentirsi facendo tal passo con un'altra ancora, a turno con tutte. Ragazze stupende con un migliaio di ammiratori che le tratterebbero con rispetto... e invece no. Loro si accontentano di essere una delle fette di torta che Jumpey morde e lascia lì (e prima di morderle fa anche il prezioso... l'indeciso!).
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ad esempio io avrei preferito che la Kitaoji fosse scartata a priori da Manaka, e che fosse rimasta come un personaggio dall'amore non corrisposto, anche perché il modo in cui si proponeva a lui, e che quest'ultimo rifiutava, dava davvero una sola soluzione: ossia era semplicemente attratto fisicamente, ma avrebbe dovuto scaricarla. Invece no. Lei fa parte delle sue ammiratrici, altrimenti si finisce per domandarsi dove siano i suoi cioccolatini per San Valentino. E dire che inizialmente simpatizzavo molto per lei.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Diciamo che la parola Harem per questa storia ci sta azzeccata, anche troppo! Interessante il capitolo finale, quello sul futuro. La scelta che Manaka fa, va sul personaggio che mi è sempre piaciuto più di tutte.
100% Fragola è un manga commedia scolastica sentimentale ecchi raccolta in 19 volumetti scritti e disegnati dalla bravissima Mizuki Kawashita.
Ichigo 100% ci racconta delle avventure scolastiche di Jumpei Manaka dalla fine delle medie per arrivare fino al termine dei suoi studi.
Jumpei ama molto il cinema e per questo motivo desidera con tutto il cuore entrare nell'unico liceo che possiede un club di questo tipo, nel quale si vuole iscrivere, ma ne resterà deluso poiché il club non esiste più!
Ma Manaka e i suoi amici non si perderanno d'animo e animati da una grande passione comune decideranno di fondare un club sul cinema con lo scopo di vedere quanti più film possibili e di girarne uno loro ogni anno da presentare al festival scolastico.
Oltre alla passione di fondo di Jumpei per il cinema ci sono le mutandine con le fragole, già perché Jumpei ama andare in terrazza dove non si potrebbe andare, dalla quale un giorno vedere cadere dal cielo una ragazza bellissima che indossa le mutandine con questo motivetto e subito se ne innamora.
Ma la sconosciuta non si sa chi sia visto che il sole del tramonto e i riflessi del sole coprivano il suo volto d'angelo ma non le mutandine che al lieve venticello venivano messe in bella mostra.
Chi sarà la ragazza dalle mutandine con le fragole? Forse la più bella ed esuberante ragazza della scuola, Tsukasa Nishino, con la quale riesce a mettersi insieme forte della sua strampalata quanto divertente dichiarazione d'amore? Oppure l'occhialuta secchiona della sua classe, Aya Tojo, timida e insicura ma amante del cinema?
La trama iniziale e il pretesto della ricerca della ragazza dalle mutandine con le fragole le ho trovate geniali, un po' da maniaci e a favore del fanservice ma simpatiche ed esilaranti.
Da tutto ciò infatti la Kawashita saprà sapientemente tessere una trama tutt'altro che banale, ricca di imprevisti ed equivoci, di tinteggiature ecchi e di situazioni al limite della sopportazione per Jumpei che spesso si ritroverà a fare inconsapevolmente la figura del pervertito.
Ma 100% fragola non è solo una mera mostra di mutande e situazioni ecchi che fanno ridere e divertire il lettore grazie all'imbarazzo di Manaka, quest'opera contiene anche il forte ideale di raggiungere i propri obiettivi, di rincorrere i propri sogni, della ricerca dell'amore e di noi stessi oltre che per giungere finalmente a una crescita interiore che permetterà finalmente al protagonista di superare la sua timidezza.
Altro punto forte è la caratterizzazione dei personaggi, i quali attribuiscono un forte valore ai propri legami fra fidanzati e amici, legame talmente forte da farli spesso stare male e litigare fra loro, visto che si sentono traditi o non considerati come vorrebbero e conseguentemente subendo della piccole o grandi delusioni e shock.
Infine non da meno è l'impatto grafico degli scenari curati e dettagliatissimi in modo quasi maniacale e dei personaggi disegnati con un tratto leggermente tondeggiante ed in grado di evidenziare in modo ottimo la femminilità partendo già dai volti particolarmente espressivi.
Ciò che mi ha colpito fin da subito in questa serie, e che mi ha portato a comprarne un volumetto prima per poi recuperare tutti gli arretrati poi, oltre alla storia in sé molto divertente e simpatica il tratto decisamente particolare e verosimile della sensei e la sua attenzione per le copertine che colpiscono positivamente l'occhio.
Consiglio agli amanti delle commedie ecchi, degli shonen sentimentali, alle amanti degli shojo che non disdegnano queste situazioni e agli estimatori dello stile di disegno della sensei che ho molto apprezzato e per certi versi mi ricorda Video Girl Ai.
Voto: 10.
Ichigo 100% ci racconta delle avventure scolastiche di Jumpei Manaka dalla fine delle medie per arrivare fino al termine dei suoi studi.
Jumpei ama molto il cinema e per questo motivo desidera con tutto il cuore entrare nell'unico liceo che possiede un club di questo tipo, nel quale si vuole iscrivere, ma ne resterà deluso poiché il club non esiste più!
Ma Manaka e i suoi amici non si perderanno d'animo e animati da una grande passione comune decideranno di fondare un club sul cinema con lo scopo di vedere quanti più film possibili e di girarne uno loro ogni anno da presentare al festival scolastico.
Oltre alla passione di fondo di Jumpei per il cinema ci sono le mutandine con le fragole, già perché Jumpei ama andare in terrazza dove non si potrebbe andare, dalla quale un giorno vedere cadere dal cielo una ragazza bellissima che indossa le mutandine con questo motivetto e subito se ne innamora.
Ma la sconosciuta non si sa chi sia visto che il sole del tramonto e i riflessi del sole coprivano il suo volto d'angelo ma non le mutandine che al lieve venticello venivano messe in bella mostra.
Chi sarà la ragazza dalle mutandine con le fragole? Forse la più bella ed esuberante ragazza della scuola, Tsukasa Nishino, con la quale riesce a mettersi insieme forte della sua strampalata quanto divertente dichiarazione d'amore? Oppure l'occhialuta secchiona della sua classe, Aya Tojo, timida e insicura ma amante del cinema?
La trama iniziale e il pretesto della ricerca della ragazza dalle mutandine con le fragole le ho trovate geniali, un po' da maniaci e a favore del fanservice ma simpatiche ed esilaranti.
Da tutto ciò infatti la Kawashita saprà sapientemente tessere una trama tutt'altro che banale, ricca di imprevisti ed equivoci, di tinteggiature ecchi e di situazioni al limite della sopportazione per Jumpei che spesso si ritroverà a fare inconsapevolmente la figura del pervertito.
Ma 100% fragola non è solo una mera mostra di mutande e situazioni ecchi che fanno ridere e divertire il lettore grazie all'imbarazzo di Manaka, quest'opera contiene anche il forte ideale di raggiungere i propri obiettivi, di rincorrere i propri sogni, della ricerca dell'amore e di noi stessi oltre che per giungere finalmente a una crescita interiore che permetterà finalmente al protagonista di superare la sua timidezza.
Altro punto forte è la caratterizzazione dei personaggi, i quali attribuiscono un forte valore ai propri legami fra fidanzati e amici, legame talmente forte da farli spesso stare male e litigare fra loro, visto che si sentono traditi o non considerati come vorrebbero e conseguentemente subendo della piccole o grandi delusioni e shock.
Infine non da meno è l'impatto grafico degli scenari curati e dettagliatissimi in modo quasi maniacale e dei personaggi disegnati con un tratto leggermente tondeggiante ed in grado di evidenziare in modo ottimo la femminilità partendo già dai volti particolarmente espressivi.
Ciò che mi ha colpito fin da subito in questa serie, e che mi ha portato a comprarne un volumetto prima per poi recuperare tutti gli arretrati poi, oltre alla storia in sé molto divertente e simpatica il tratto decisamente particolare e verosimile della sensei e la sua attenzione per le copertine che colpiscono positivamente l'occhio.
Consiglio agli amanti delle commedie ecchi, degli shonen sentimentali, alle amanti degli shojo che non disdegnano queste situazioni e agli estimatori dello stile di disegno della sensei che ho molto apprezzato e per certi versi mi ricorda Video Girl Ai.
Voto: 10.
Che dire di Ichigo 100%? È uno di quei manga che lascia il segno e che per molto tempo resterà vivo nei miei ricordi.
La trama non ha nulla di nuovo da questo punto di vista. Si parla del classico ragazzino del liceo, Jumpei Manaka, che dopo un determinato avvenimento, inizialmente insignificante, si ritrova circondato da una miriade di deliziose fanciulle. Dalla timida Aya Tojo alla provocante Satsuki; dalla introversa Nishino alla strampalata Kozue; tutte sembrano desiderare il nostro imbranato protagonista.
Sostanzialmente tutto il manga si basa sull'eterna indecisione di Manaka il quale, tra un impegno e l'altro, un esame andato male e un lavoro part-time poco proficuo, cerca di capire quali siano i reali sentimenti che li lega alle ragazze. Tuttavia fare un po' di pulizia nel proprio cuore non è affatto cosa semplice, soprattutto se i sentimenti che prova per ciascuna delle ragazze sono molto forti e di diversa natura.
Tanti saranno i momenti di gioia e di dolore e tra qualche litigio e nuove fiamme trascorrono più di 5 anni; i protagonisti crescono, maturano e cercano in tutti i modi di inseguire i proprio sogni accanto alla persona amata. Chi sceglierà il nostro protagonista? E come andrà a finire questo strambo idillio amoroso? Vi lascio alla lettura di questi divertentissimi ed emozionanti 19 volumi per scoprirlo.
Questa la trama, che come avrete avuto modo di notare è comune a moltissimi altri manga dello stesso genere. Ciò che stupisce di questa serie è come l'autrice Mizugi Kawashita non cerchi di banalizzare la vicenda ad un semplice triangolo amoroso. Non si tratta solo dell'indecisione del protagonista e dell'amore che prova per le sue compagne. È un sentimento più profondo quello che prova Manaka e che cerca disperatamente di concretizzare pur inseguendo il suo più grande sogno, cioè diventare regista cinematografico. L'autrice tenta di mantenere per tutti i personaggi un lieto fine, che coronino o meno i propri sogni o che vengano o meno ricambiate dell'amore per Manaka. È un po' come tentare di ricavare del buono da ogni cosa nonostante la vita sia dura e irta di dispiaceri; in tutto questo i protagonisti maturano a tal punto da comprendere che sia stato un bene che il loro amore non sia mai sbocciato.
Insomma, la Kawashita è riuscita a gestire una miriade di personaggi tutti perfettamente caratterizzati, con sentimenti propri e con una loro storia alle spalle; tanto che ogni personaggio di questo manga si può definire come protagonista.
È una storia che consiglio a tutti di leggere poiché mescola sapientemente molti temi e generi differenti: da un leggero fan service a strampalate commedie scolastiche; da vicende sentimentali ricche di incomprensioni a elementi drammatici e molto profondi. Insomma, è un manga che ripercorre la vita adolescenziale di un giovane ragazzo con grandi progetti per il futuro, il quale riesce a crescere grazie a queste stesse esperienze, talvolta anche molto dolorose. Cosa che dovremmo fare un po' tutti noi.
La trama non ha nulla di nuovo da questo punto di vista. Si parla del classico ragazzino del liceo, Jumpei Manaka, che dopo un determinato avvenimento, inizialmente insignificante, si ritrova circondato da una miriade di deliziose fanciulle. Dalla timida Aya Tojo alla provocante Satsuki; dalla introversa Nishino alla strampalata Kozue; tutte sembrano desiderare il nostro imbranato protagonista.
Sostanzialmente tutto il manga si basa sull'eterna indecisione di Manaka il quale, tra un impegno e l'altro, un esame andato male e un lavoro part-time poco proficuo, cerca di capire quali siano i reali sentimenti che li lega alle ragazze. Tuttavia fare un po' di pulizia nel proprio cuore non è affatto cosa semplice, soprattutto se i sentimenti che prova per ciascuna delle ragazze sono molto forti e di diversa natura.
Tanti saranno i momenti di gioia e di dolore e tra qualche litigio e nuove fiamme trascorrono più di 5 anni; i protagonisti crescono, maturano e cercano in tutti i modi di inseguire i proprio sogni accanto alla persona amata. Chi sceglierà il nostro protagonista? E come andrà a finire questo strambo idillio amoroso? Vi lascio alla lettura di questi divertentissimi ed emozionanti 19 volumi per scoprirlo.
Questa la trama, che come avrete avuto modo di notare è comune a moltissimi altri manga dello stesso genere. Ciò che stupisce di questa serie è come l'autrice Mizugi Kawashita non cerchi di banalizzare la vicenda ad un semplice triangolo amoroso. Non si tratta solo dell'indecisione del protagonista e dell'amore che prova per le sue compagne. È un sentimento più profondo quello che prova Manaka e che cerca disperatamente di concretizzare pur inseguendo il suo più grande sogno, cioè diventare regista cinematografico. L'autrice tenta di mantenere per tutti i personaggi un lieto fine, che coronino o meno i propri sogni o che vengano o meno ricambiate dell'amore per Manaka. È un po' come tentare di ricavare del buono da ogni cosa nonostante la vita sia dura e irta di dispiaceri; in tutto questo i protagonisti maturano a tal punto da comprendere che sia stato un bene che il loro amore non sia mai sbocciato.
Insomma, la Kawashita è riuscita a gestire una miriade di personaggi tutti perfettamente caratterizzati, con sentimenti propri e con una loro storia alle spalle; tanto che ogni personaggio di questo manga si può definire come protagonista.
È una storia che consiglio a tutti di leggere poiché mescola sapientemente molti temi e generi differenti: da un leggero fan service a strampalate commedie scolastiche; da vicende sentimentali ricche di incomprensioni a elementi drammatici e molto profondi. Insomma, è un manga che ripercorre la vita adolescenziale di un giovane ragazzo con grandi progetti per il futuro, il quale riesce a crescere grazie a queste stesse esperienze, talvolta anche molto dolorose. Cosa che dovremmo fare un po' tutti noi.
100% fragola di Mizuki Kawashita, edito in Giappone come 100% Ichigo è un manga edito in Italia dalla Planet Manga.
A mio parere è uno delle opere più belle che ho mai letto; il punto di forza del manga è la forte comicità piccante e semplice, il protagonista dovrà affrontare delle situazioni davvero divertenti; per quanto riguarda la parte sentimentale devo dire che le situazioni che l'autrice mette in atto sono dolcissime, capaci di farti provare mille emozioni: nel corso dei 19 volumi si vedrà come il nostro amico Manaka (il protagonista) dovrà fare delle scelte difficili che metteranno il suo cuore davanti ad un bivio, scelte dure che però alla fine faranno felici tutti.
Gli amici che ha Manaka sono veramente unici, tutti ben fatti e aiuteranno Manaka a crescere. Gli ultimi volumi (17, 18 e 19) sono quelli che mi sono piaciuti di più, perché viene dato più spazio ai sentimenti dei personaggi. Il finale, inaspettato, è bellissimo, è la prima volta che un manga del genere prende questa strada e ne sono felice visto che un po' troppo di volte il finale sembra scontato. L'ultima considerazione la dedico ai miei due personaggi preferiti del manga, Nishino e Manaka: due personaggi che mi hanno fatto veramente divertire ed emozionare.
Posso dire che questo manga per me è un capolavoro, lo considero alla pari di I''s, Suzuka e Video Girl Ai: Spero di leggerne altri così.
A mio parere è uno delle opere più belle che ho mai letto; il punto di forza del manga è la forte comicità piccante e semplice, il protagonista dovrà affrontare delle situazioni davvero divertenti; per quanto riguarda la parte sentimentale devo dire che le situazioni che l'autrice mette in atto sono dolcissime, capaci di farti provare mille emozioni: nel corso dei 19 volumi si vedrà come il nostro amico Manaka (il protagonista) dovrà fare delle scelte difficili che metteranno il suo cuore davanti ad un bivio, scelte dure che però alla fine faranno felici tutti.
Gli amici che ha Manaka sono veramente unici, tutti ben fatti e aiuteranno Manaka a crescere. Gli ultimi volumi (17, 18 e 19) sono quelli che mi sono piaciuti di più, perché viene dato più spazio ai sentimenti dei personaggi. Il finale, inaspettato, è bellissimo, è la prima volta che un manga del genere prende questa strada e ne sono felice visto che un po' troppo di volte il finale sembra scontato. L'ultima considerazione la dedico ai miei due personaggi preferiti del manga, Nishino e Manaka: due personaggi che mi hanno fatto veramente divertire ed emozionare.
Posso dire che questo manga per me è un capolavoro, lo considero alla pari di I''s, Suzuka e Video Girl Ai: Spero di leggerne altri così.
100%Fragola è l'indiscusso capolavoro di Mizuki Kawashita, nonché pietra miliare del soft-ecchi e della commedia romantica. Da un'idea base semplice (il solito triangolo amoroso, che muta poi fino a diventare quasi un pentagono), la storia viene sviluppata in maniera originale, con scene divertenti ma mai stupide, imbarazzanti ma mai sconvenienti, un po' spinte ma non volgari o per questo meno romantiche. È questa la base del manga: il romanticismo. Certo, è romanticismo inteso in senso maschile, ma non per questo troppo diverso da quello di un classico shōjo. Semplicemente ci sono pantsu e reggiseni al posto di cioccolato e rose, o retini con le fragole al posto di quelli a cuoricini. In ben 19 volumi non c'è traccia di scopiazzamenti o ripetizioni, si riesce a vivere gli anni scolastici del protagonista come se fossero i propri e non nascondo di aver versato qualche lacrima quando arriva l'ora, per i protagonisti, di lasciare il liceo e diventare adulti.
Una lieve pecca nel manga sono i disegni: sono di certa qualità e ben fatti, ma il tratto utilizzato è a volte troppo pesante, anche se il discorso migliora verso gli ultimi volumi. Questo non ne pregiudica però la bellezza. Non è un gran ché l'edizione, senza pagine a colori né sovraccoperta. Personalmente spero in una nuova edizione dell'opera, ma anche quella vecchia permette di assaporarne la bellezza.
Una lieve pecca nel manga sono i disegni: sono di certa qualità e ben fatti, ma il tratto utilizzato è a volte troppo pesante, anche se il discorso migliora verso gli ultimi volumi. Questo non ne pregiudica però la bellezza. Non è un gran ché l'edizione, senza pagine a colori né sovraccoperta. Personalmente spero in una nuova edizione dell'opera, ma anche quella vecchia permette di assaporarne la bellezza.
Come prima recensione su questo sito ho scelto questo manga, che ho seguito fin dall'inizio. È una precisazione necessaria da fare prima di esprimere il mio parere: se non fosse che non mi piace lasciare una serie a metà, e se non fossi stata, tutto sommato, curiosa di scoprire quale sarebbe stata la scelta finale del protagonista, probabilmente non sarei mai arrivata alla fine.
Che dire, pochi manga mi hanno indisposta quanto questo.
Innanzitutto il protagonista, Manaka, ha in sé tutte le caratteristiche che rendono un ragazzo insopportabile. Eternamente indeciso, decisamente poco intelligente e apparentemente privo di qualsiasi qualità, resta un mistero cosa tutte le figure femminili che gli si avvicendano intorno trovino in lui. Figure femminili che, a parte un fisico perfetto e una bellezza mozzafiato (caratteristiche che spingono sistematicamente Manaka a definirle "belle come dive del cinema"), non sembrano avere altre qualità.
Nishino è fondamentalmente antipatica, con un atteggiamento dispotico all'inverosimile e spesso totalmente assurdo, e un ego così smisurato da sembrare surreale.
Tojo è fastidiosamente timida, parte come la racchia della scuola a causa della sua acconciatura e degli occhialoni da secchiona, per poi diventare una bellezza mozzafiato (ma va?) non appena si scioglie le trecce e mette le lenti a contatto.
Paragonata alle altre due, Satsuki è, se non altro, divertente. Esageratamente procace e dotata di un carattere particolarmente esplosivo, a tre pagine dalla sua prima apparizione si innamora, stranamente, del nostro fortunato protagonista, e non smette di stargli addosso (in tutti i sensi) fino all'ultimo capitolo.
In questo fiorire di personaggi odiosi e insensati, privi di qualunque spessore, e totalmente incapaci di crescere e maturare nel corso della storia, gli unici degni di nota sono quelli meno considerati e ai quali viene concesso, a mio parere, troppo poco spazio: sorte toccata ad Amachi, il paladino delle donne, relegato al ruolo di patetico corteggiatore di Tojo, da subito destinato ad un fallimento in quanto, nonostante sia bello e intelligente, non può assolutamente competere con Manaka, che a detta di tutte le protagoniste femminili possiede una miriade di preziose (ma non riscontrate) qualità che lo rendono irresistibile per qualsiasi essere di sesso femminile che abbia la (s)fortuna di avvicinarglisi.
Personaggi a parte, ciò che più mi ha infastidita è il modo, per nulla coerente, in cui la storia si evolve nel corso dei 19 volumi: il secondo è sicuramente una continuazione del primo, ma dal terzo in poi il mistero legato all'identità della ragazza con le mutandine con le fragole è ormai svelato e la trama cambia completamente, per poi concludersi in un modo che mi ha lasciata decisamente contrariata, eccessivamente in favore del protagonista, che meritava senza ombra di dubbio di marcire solo come un cane.
Detto ciò, il mio giudizio su questo manga non è del tutto negativo: i disegni meritano sicuramente un 10, e non mancano momenti più o meno divertenti, o che fanno quanto meno sorridere.
Non escludo che ci sia qualcuno a cui una storia di questo genere possa piacere, e tutto sommato posso dire di aver letto di peggio.
Che dire, pochi manga mi hanno indisposta quanto questo.
Innanzitutto il protagonista, Manaka, ha in sé tutte le caratteristiche che rendono un ragazzo insopportabile. Eternamente indeciso, decisamente poco intelligente e apparentemente privo di qualsiasi qualità, resta un mistero cosa tutte le figure femminili che gli si avvicendano intorno trovino in lui. Figure femminili che, a parte un fisico perfetto e una bellezza mozzafiato (caratteristiche che spingono sistematicamente Manaka a definirle "belle come dive del cinema"), non sembrano avere altre qualità.
Nishino è fondamentalmente antipatica, con un atteggiamento dispotico all'inverosimile e spesso totalmente assurdo, e un ego così smisurato da sembrare surreale.
Tojo è fastidiosamente timida, parte come la racchia della scuola a causa della sua acconciatura e degli occhialoni da secchiona, per poi diventare una bellezza mozzafiato (ma va?) non appena si scioglie le trecce e mette le lenti a contatto.
Paragonata alle altre due, Satsuki è, se non altro, divertente. Esageratamente procace e dotata di un carattere particolarmente esplosivo, a tre pagine dalla sua prima apparizione si innamora, stranamente, del nostro fortunato protagonista, e non smette di stargli addosso (in tutti i sensi) fino all'ultimo capitolo.
In questo fiorire di personaggi odiosi e insensati, privi di qualunque spessore, e totalmente incapaci di crescere e maturare nel corso della storia, gli unici degni di nota sono quelli meno considerati e ai quali viene concesso, a mio parere, troppo poco spazio: sorte toccata ad Amachi, il paladino delle donne, relegato al ruolo di patetico corteggiatore di Tojo, da subito destinato ad un fallimento in quanto, nonostante sia bello e intelligente, non può assolutamente competere con Manaka, che a detta di tutte le protagoniste femminili possiede una miriade di preziose (ma non riscontrate) qualità che lo rendono irresistibile per qualsiasi essere di sesso femminile che abbia la (s)fortuna di avvicinarglisi.
Personaggi a parte, ciò che più mi ha infastidita è il modo, per nulla coerente, in cui la storia si evolve nel corso dei 19 volumi: il secondo è sicuramente una continuazione del primo, ma dal terzo in poi il mistero legato all'identità della ragazza con le mutandine con le fragole è ormai svelato e la trama cambia completamente, per poi concludersi in un modo che mi ha lasciata decisamente contrariata, eccessivamente in favore del protagonista, che meritava senza ombra di dubbio di marcire solo come un cane.
Detto ciò, il mio giudizio su questo manga non è del tutto negativo: i disegni meritano sicuramente un 10, e non mancano momenti più o meno divertenti, o che fanno quanto meno sorridere.
Non escludo che ci sia qualcuno a cui una storia di questo genere possa piacere, e tutto sommato posso dire di aver letto di peggio.
Ecco che mi appresto a recensire questo splendido manga, che mi ha fatto fare le sei e mezzo di mattina il giorno prima di un esame. Ma va bene, perché ne valeva la pena, e non credo di aver risentito della fatica!
Che si può dire di questo capolavoro di Mizuki Kawashita? Per non rovinare a nessuno la lettura, purtroppo poco sulla trama, che vi posso anticipare essere molto avvincente, come avrete già capito dalla mia disavventura.
Jumpey è il protagonista ed il tutto ruoterà attorno a lui e alle belle ragazze che si innamoreranno di questo incolore studente giapponese senza né particolari qualità, né eccessivi difetti, se non uno: l'incapacità di andare fino in fondo, col cinema sua grande passione e sopratutto con le belle del manga.
Di questi personaggi seguiremo la crescita sia emotiva che caratteriale, potendo fare il tifo per una delle ragazze piuttosto che per un'altra.
Tecnicamente non c'è nulla da dire, i disegni si fanno certo apprezzare.
Per quando riguarda il modo con cui vengono portate avanti le avventure di Jumpey si può solo applaudire, visto che io per esempio ho riso, mi sono intristito e anche commosso.
Per terminare consigliatissimo, perché non solo ci troverete dentro allegria e divertimento, tristezza e romanticismo, ma soprattutto poesia, e vi posso dire che sarà proprio la prescelta da Jumpey a regalarcene molta e a farci vedere come si dovrebbe vivere un amore. Pensate che Jumpey stesso ne sarà colpito e migliorato. Ah, peccato, non posso dirvi per chi tifavo, perché è proprio quella la ragazza che Jumpey sceglierà, ma tanto se arriverete in fondo alla storia lo scoprirete.
Per concludere leggetelo, perché questo è uno shonen che dovete conoscere, è uno dei migliori manga che siano stati pubblicati anche in Italia!
Che si può dire di questo capolavoro di Mizuki Kawashita? Per non rovinare a nessuno la lettura, purtroppo poco sulla trama, che vi posso anticipare essere molto avvincente, come avrete già capito dalla mia disavventura.
Jumpey è il protagonista ed il tutto ruoterà attorno a lui e alle belle ragazze che si innamoreranno di questo incolore studente giapponese senza né particolari qualità, né eccessivi difetti, se non uno: l'incapacità di andare fino in fondo, col cinema sua grande passione e sopratutto con le belle del manga.
Di questi personaggi seguiremo la crescita sia emotiva che caratteriale, potendo fare il tifo per una delle ragazze piuttosto che per un'altra.
Tecnicamente non c'è nulla da dire, i disegni si fanno certo apprezzare.
Per quando riguarda il modo con cui vengono portate avanti le avventure di Jumpey si può solo applaudire, visto che io per esempio ho riso, mi sono intristito e anche commosso.
Per terminare consigliatissimo, perché non solo ci troverete dentro allegria e divertimento, tristezza e romanticismo, ma soprattutto poesia, e vi posso dire che sarà proprio la prescelta da Jumpey a regalarcene molta e a farci vedere come si dovrebbe vivere un amore. Pensate che Jumpey stesso ne sarà colpito e migliorato. Ah, peccato, non posso dirvi per chi tifavo, perché è proprio quella la ragazza che Jumpey sceglierà, ma tanto se arriverete in fondo alla storia lo scoprirete.
Per concludere leggetelo, perché questo è uno shonen che dovete conoscere, è uno dei migliori manga che siano stati pubblicati anche in Italia!
Tramite amici sono venuto a conoscenza di questo manga, e devo dire che una volta letto sono rimasto tutt'altro che deluso! Un ottimo esponente del genere harem/ecchi, tanto che ho già provveduto a leggere gli altri lavori di quest'autrice.
Passando ad un'analisi "tecnica", il comparto grafico l'ho trovato fantastico (anche se la Kawashita gli occhi, almeno per me, li disegna alquanto maluccio) e lo stesso discorso vale anche per la caratterizzazione dei personaggi; tanto che alla fine risulterà difficile schierarsi con una qualsiasi delle 4 fanciulle protagoniste.
Sebbene abbia criticato in positivo questo manga, fino ad ora, c'è da dire che il motivo per il quale non lo considero un prodotto da 10, è presumibilmente legato al fatto che il finale non mi è piaciuto granché. In effetti, un finale a sorpresa come quello proposto dall'autrice non dispiace, anzi, fa bene notare che queste storie non scadano sempre nel banale; però nel caso di 100% Fragola ci si abitua ad una certa ottica... peccato che non sempre le cose vadano come si vuole.
Ad ogni modo, 100% Fragola è un manga caldamente consigliato e, fidatevi, il termine "caldamente" calza a pennello!
Passando ad un'analisi "tecnica", il comparto grafico l'ho trovato fantastico (anche se la Kawashita gli occhi, almeno per me, li disegna alquanto maluccio) e lo stesso discorso vale anche per la caratterizzazione dei personaggi; tanto che alla fine risulterà difficile schierarsi con una qualsiasi delle 4 fanciulle protagoniste.
Sebbene abbia criticato in positivo questo manga, fino ad ora, c'è da dire che il motivo per il quale non lo considero un prodotto da 10, è presumibilmente legato al fatto che il finale non mi è piaciuto granché. In effetti, un finale a sorpresa come quello proposto dall'autrice non dispiace, anzi, fa bene notare che queste storie non scadano sempre nel banale; però nel caso di 100% Fragola ci si abitua ad una certa ottica... peccato che non sempre le cose vadano come si vuole.
Ad ogni modo, 100% Fragola è un manga caldamente consigliato e, fidatevi, il termine "caldamente" calza a pennello!
Ero molto, molto interessato questo manga da amante del genere harem/ecchi, e devo dire che non mi ha deluso per nulla.
I disegni sono ben fatti, un tratto sottile che non a tutti può piacere, ma che comunque riesce a dare corposità ai personaggi.
I personaggi sono un po' stereotipati, questo bisogna ammetterlo, soprattutto Manaka, il classico protagonista sfigato circondato da pupe che lo amano più per la gentilezza che per altro. I personaggi femminili sono belli graficamente, ma, pur rimanendo fedeli al loro carattere, anch'essi rispecchiano i canoni classici dei "tipi" di bellezza: l'occhialuta che si scopre bella e gentile, la ragazza estroversa e formosa che non si fa scrupoli a tentare il protagonista ecc... Non fraintendetemi, la cosa non mi è dispiaciuta, ma ciò non toglie la poca originarietà.
La trama, che all'inizio sembra classica e leggera, pian piano comincia a diventare più complessa del genere. Manaka è così sfigato che, ovviamente, tutto o quasi gli si ritorce contro, e quando le cose gli vanno alla grande, da gran timidone qual'è porta tutto a concludersi con un gran nulla di fatto. Tuttavia riesce a coinvolgere il lettore: fare il tifo per la propria preferita diventa normale in questo genere di storia, e non mancano certo i risvolti sentimentali, le situazioni imbarazzanti o scene serene e divertenti.
La conclusione, senza spoilerare nulla, può piacere come non piacere dal momento che Manaka fa una scelta non a tutti può essere gradita; personalmente ritengo che, non tanto la scelta, ma il finale sia stato buono.
In conclusione consigliato a persone che gradiscono il genere come me perchè, come già detto da altri, può sapere di già visto forse anche di banale nei comportamenti, ma a mio parere è poco scontato. So che può sembrare un controsenso, ma Manaka è così sfigato che è impossibile prevedere la somma sfortuna che lui stesso si crea! Lo sconsiglierei a quelli che vogliono leggerlo come sentimentale maturo, perché nonostante sappia coinvolgere, l'amore cieco nonché muto e sordo, delle protagoniste verso Manaka è impossibile, davvero.
Di norma darei un 7 ad un manga del genere, ma dal momento che ritengo l'opera di fattura migliore rispetto alle altre dello stesso genere, un 8 mi sembra appropriato. Ricordo che il mio è un voto dato da amante del genere.
I disegni sono ben fatti, un tratto sottile che non a tutti può piacere, ma che comunque riesce a dare corposità ai personaggi.
I personaggi sono un po' stereotipati, questo bisogna ammetterlo, soprattutto Manaka, il classico protagonista sfigato circondato da pupe che lo amano più per la gentilezza che per altro. I personaggi femminili sono belli graficamente, ma, pur rimanendo fedeli al loro carattere, anch'essi rispecchiano i canoni classici dei "tipi" di bellezza: l'occhialuta che si scopre bella e gentile, la ragazza estroversa e formosa che non si fa scrupoli a tentare il protagonista ecc... Non fraintendetemi, la cosa non mi è dispiaciuta, ma ciò non toglie la poca originarietà.
La trama, che all'inizio sembra classica e leggera, pian piano comincia a diventare più complessa del genere. Manaka è così sfigato che, ovviamente, tutto o quasi gli si ritorce contro, e quando le cose gli vanno alla grande, da gran timidone qual'è porta tutto a concludersi con un gran nulla di fatto. Tuttavia riesce a coinvolgere il lettore: fare il tifo per la propria preferita diventa normale in questo genere di storia, e non mancano certo i risvolti sentimentali, le situazioni imbarazzanti o scene serene e divertenti.
La conclusione, senza spoilerare nulla, può piacere come non piacere dal momento che Manaka fa una scelta non a tutti può essere gradita; personalmente ritengo che, non tanto la scelta, ma il finale sia stato buono.
In conclusione consigliato a persone che gradiscono il genere come me perchè, come già detto da altri, può sapere di già visto forse anche di banale nei comportamenti, ma a mio parere è poco scontato. So che può sembrare un controsenso, ma Manaka è così sfigato che è impossibile prevedere la somma sfortuna che lui stesso si crea! Lo sconsiglierei a quelli che vogliono leggerlo come sentimentale maturo, perché nonostante sappia coinvolgere, l'amore cieco nonché muto e sordo, delle protagoniste verso Manaka è impossibile, davvero.
Di norma darei un 7 ad un manga del genere, ma dal momento che ritengo l'opera di fattura migliore rispetto alle altre dello stesso genere, un 8 mi sembra appropriato. Ricordo che il mio è un voto dato da amante del genere.
I primi volumi di Ichigo 100% li ho acquistati per pura curiosità. Non amo particolarmente il genere ecchi ma talvolta faccio delle eccezioni, causa lo stile di disegno particolarmente piacevole o una storia non molto banale. Questi sono stati gli iniziali motivi che mi hanno spinto a seguire questo manga. Mi resi conto poi che, volume dopo volume, la storia non era poi cosi stupida come credevo, dove ci sono solo belle ragazze formose con seno e mutandine perennemente in bella vista. Dietro le vicende del protagonista Manaka e delle bellissime ragazze che lo circondano c'è molto ma molto di più che un bacio accennato o di una toccata alle parti intime. C'è un mondo di colori e vicende che diventano sempre più appassionanti, un'adolescenza che fa male, un futuro che non si smette di cercare, una realizzazione personale che avanza sempre più.
Ichigo 100% è un manga degno di essere letto, non fermatevi alla prima impressione, mi raccomando. Scoprirete che leggendolo vi è molto contenuto dal spessore psicologico e un finale non scontato.
Un finale che mi ha addirittura commossa.
Voto: 9
Ichigo 100% è un manga degno di essere letto, non fermatevi alla prima impressione, mi raccomando. Scoprirete che leggendolo vi è molto contenuto dal spessore psicologico e un finale non scontato.
Un finale che mi ha addirittura commossa.
Voto: 9
Voto 9! Un manga che narra le avventure sentimentali di Jupei, il quale tra mille avventure a scuola e fuori si troverà a dover scegliere tra 3 ragazze completamente diverse tra loro. Nishino, bellissima ragazza, la più bella della scuola, dolce e tenera e futura pasticcera. Aya Tojo, secchiona occhialuta appassionata di romanzi, dimostrerà anche lei di essere una gran bella ragazza, futura scrittrice. Tsubaki, bellissima ragazza, accattivante e con grandi curve a volte provocanti.
Chi sceglierà alla fine? Leggete e scopritelo!
Chi sceglierà alla fine? Leggete e scopritelo!
Era dai tempi di I"S che uno Shonen sentimentale non mi stimolava al punto di chiedermi: "E poi cosa succederà?"
La storia è di per se originale quanto buffa e semplice, ma i personaggi sono una scoperta continua e nascono coppie decisamente bizzarre quanto uniche nel corso della storia. Junpei più volte è lì lì per cedere alle avance di una ragazza, per poi ripensarci e optare per qualcun'altra e sino alla fine, credetemi: il finale è tutt'altro che scontato.
Il tratto è godibile e molto fascinoso, oltre che modo erotico; la trama è fresca e leggera, sono rari i capitoli noiosi nell'opera, e il finale proprio a causa di questa sorpresa, è da considerarsi completamente soddisfacente.
Io sceglierei Kitaoji...
La storia è di per se originale quanto buffa e semplice, ma i personaggi sono una scoperta continua e nascono coppie decisamente bizzarre quanto uniche nel corso della storia. Junpei più volte è lì lì per cedere alle avance di una ragazza, per poi ripensarci e optare per qualcun'altra e sino alla fine, credetemi: il finale è tutt'altro che scontato.
Il tratto è godibile e molto fascinoso, oltre che modo erotico; la trama è fresca e leggera, sono rari i capitoli noiosi nell'opera, e il finale proprio a causa di questa sorpresa, è da considerarsi completamente soddisfacente.
Io sceglierei Kitaoji...
Godibilissimo shonen manga sentimentale.
Come nell'altrettanto (o più) famoso Orange Road, il beatissimo, nonché scemo, Manaka è diviso tra l'amore di più ragazze, dalla fine della scuola media e tutto il periodo liceale.
I triangoli amorosi sono un classico di questo tipo di manga, a differenza però degli altri, 100% fragola si sa distinguere dall'estrema incertezza tra le varie pretendenti, perché non vi è per niente una predestinata, una che il protagonista maschile abbia come preferita.
Questo fa sì che fino alla fine non si sa quale coppia prevarrà e tiene col fiato sospeso per tutta la lettura.
Negli ultimi volumi poi vi è un importante maturazione di tutti i personaggi.
Tutto questo poi, unito dai magnifici disegni della Kawashita (a mio parere una delle disegnatrici più abili in Giappone), rende tutti i personaggi molto ben delineati e caratterizzati.
Per questo mi fa pensare che questo sia il migliore titolo del suo genere.
Come nell'altrettanto (o più) famoso Orange Road, il beatissimo, nonché scemo, Manaka è diviso tra l'amore di più ragazze, dalla fine della scuola media e tutto il periodo liceale.
I triangoli amorosi sono un classico di questo tipo di manga, a differenza però degli altri, 100% fragola si sa distinguere dall'estrema incertezza tra le varie pretendenti, perché non vi è per niente una predestinata, una che il protagonista maschile abbia come preferita.
Questo fa sì che fino alla fine non si sa quale coppia prevarrà e tiene col fiato sospeso per tutta la lettura.
Negli ultimi volumi poi vi è un importante maturazione di tutti i personaggi.
Tutto questo poi, unito dai magnifici disegni della Kawashita (a mio parere una delle disegnatrici più abili in Giappone), rende tutti i personaggi molto ben delineati e caratterizzati.
Per questo mi fa pensare che questo sia il migliore titolo del suo genere.
Non avevo mai letto un manga di questo tipo, perciò, a differenza di altri, non sono stato condizionato nella lettura dai confronti con titoli simili che hanno receduto quest'opera.
Il mio voto è un otto poiché questo manga è riuscito a trasportarmi nella storia, mi ha fatto arrabbiare, sorridere, sperare, rattristare e divertire.
Il tratto è pulito e, anche se in certi casi non molto chiaro, il character design è piacevole per gli occhi. La storia carina, anche se in alcuni punti un po' esagerata ripetitiva, ma che ti lascia col fiato sospeso fino alla fine.
Il finale lo ho adorato perché è andata a finire proprio come volevo io, e questo mi ha permesso di emozionarmi ancora di più.
Il mio voto è un otto poiché questo manga è riuscito a trasportarmi nella storia, mi ha fatto arrabbiare, sorridere, sperare, rattristare e divertire.
Il tratto è pulito e, anche se in certi casi non molto chiaro, il character design è piacevole per gli occhi. La storia carina, anche se in alcuni punti un po' esagerata ripetitiva, ma che ti lascia col fiato sospeso fino alla fine.
Il finale lo ho adorato perché è andata a finire proprio come volevo io, e questo mi ha permesso di emozionarmi ancora di più.
Premetto che ho letto soltanto alcuni numeri sparsi qua e là ma, detto sinceramente, 100% Fragola non mi ha entusiasmato per niente. La storia mi sembra un miscuglio tra "Love hina" (per quanto riguarda la caratterizzazione delle ragazze) e I"s (per le scene di mutandine e reggiseni che si vedono dappertutto). Il protagonista poi non ne parliamo... in certe scene mi faceva irritare in un modo assurdo e in altre invece avevo il latte alle ginocchia per quanto era idiota e lagnoso.
Nemmeno la trama mi ha interessata, i cliché si vedono eccome! le situazioni sono sempre le stesse, i personaggi girano e rigirano sulle stesse cose per quasi venti numeri e alla fine non si combina proprio nulla. Durante la lettura mi sono addormentata più volte, tanto ero interessata!
Il protagonista mi sembrava la versione maschile di una protagonista di shojo, anzi peggio! Non capirò mai come facciano questi protagonisti brutti, sfigati, idioti e rompiscatole a riuscire conquistare tutte quelle belle ragazze che in confronto a lui sono intelligenti, popolari e bellissime.
Direi che gli unici aggettivi che mi vengono in mente per questo manga sono: ripetitivo, noioso e stancante.
La cosa positiva sono i disegni, almeno quelli sono belli da vedere e non si può dire che sono fatti male. Chi ha letto per intero questa serie deve aver avuto una pazienza infinita; sinceramente non mi ha né divertito e né interessato. A questo punto meglio leggere le due opere citate sopra. Do la sufficienza solo per i disegni.
Nemmeno la trama mi ha interessata, i cliché si vedono eccome! le situazioni sono sempre le stesse, i personaggi girano e rigirano sulle stesse cose per quasi venti numeri e alla fine non si combina proprio nulla. Durante la lettura mi sono addormentata più volte, tanto ero interessata!
Il protagonista mi sembrava la versione maschile di una protagonista di shojo, anzi peggio! Non capirò mai come facciano questi protagonisti brutti, sfigati, idioti e rompiscatole a riuscire conquistare tutte quelle belle ragazze che in confronto a lui sono intelligenti, popolari e bellissime.
Direi che gli unici aggettivi che mi vengono in mente per questo manga sono: ripetitivo, noioso e stancante.
La cosa positiva sono i disegni, almeno quelli sono belli da vedere e non si può dire che sono fatti male. Chi ha letto per intero questa serie deve aver avuto una pazienza infinita; sinceramente non mi ha né divertito e né interessato. A questo punto meglio leggere le due opere citate sopra. Do la sufficienza solo per i disegni.
Questo manga, incentrato sulla storia di un ragazzo molto imbranato, è molto ben fatta. All'inizio può sembrare solo una cosa divertente ma arrivati ad un certo punto la storia prende tutt'altra piega, diventando veramente interessante. I disegni sono molto buoni e rendono molto bene le situazioni in cui si trovano i personaggi. Secondo me, un manga da leggere. Merita molto.
...Cento per cento fragola.
Ebbi la sfortuna di leggere questo manga subito dopo I''s, essendo all'epoca affamato di adolescenziali. Forse per quel motivo, forse perché il manga in sé non era effettivamente innovativo, mi ha annoiato, ed in un certo senso l'ho odiato.
Conobbi in quel momento della mia vita il significato della parola "stereotipo". A dire il vero feci finta di niente, e continuai a leggere ben conscio che sicuramente non era il primo manga ad esserne affetto, ed anzi, appunto il già citato I''s, probabilmente ne conteneva altrettanti da me non colti per ignoranza.
Eppure non mi è piaciuto. Proprio no, a partire da tutto, dal protagonista scialbo, dal finale... a mio parere sbagliato (è veramente tristissimo il comportamento di un certo personaggio nelle pagine finali, geloso, acido ed assolutamente Out of character), fino ai 19 volumetti non proprio necessari. I disegni sono belli, e li ho apprezzati, la trama in se si regge, e ci sono bei spunti, ma l'autore non cerca nemmeno di sfruttarli; riduce alcuni personaggi (perché la tipa con la coda da cavallo deve necessariamente incarnare il desiderio sessuale del protagonista?) a meri espedienti per situazioni equivoche, e per allungare la brodaglia.
Avevo intenzione di lasciarlo a metà. L'ho finito, e me ne sono pentito. In base a questo dovrei bocciarlo, ma mi rendo conto che, ripeto, le mie impressioni possano essere state condizionate dall'aver letto altri manga dello stesso tipo prima (un po' come dire, mi piace la lasagna, ma se ne mangio dieci di fila e poi voglio l'undicesima non mi devo stupire se inizia a farmi schifo).
-A parte il felice paragone- ritengo comunque una lettera casomai divertente e persino avvincente per chi si avvicina per la prima volta al genere.
Ebbi la sfortuna di leggere questo manga subito dopo I''s, essendo all'epoca affamato di adolescenziali. Forse per quel motivo, forse perché il manga in sé non era effettivamente innovativo, mi ha annoiato, ed in un certo senso l'ho odiato.
Conobbi in quel momento della mia vita il significato della parola "stereotipo". A dire il vero feci finta di niente, e continuai a leggere ben conscio che sicuramente non era il primo manga ad esserne affetto, ed anzi, appunto il già citato I''s, probabilmente ne conteneva altrettanti da me non colti per ignoranza.
Eppure non mi è piaciuto. Proprio no, a partire da tutto, dal protagonista scialbo, dal finale... a mio parere sbagliato (è veramente tristissimo il comportamento di un certo personaggio nelle pagine finali, geloso, acido ed assolutamente Out of character), fino ai 19 volumetti non proprio necessari. I disegni sono belli, e li ho apprezzati, la trama in se si regge, e ci sono bei spunti, ma l'autore non cerca nemmeno di sfruttarli; riduce alcuni personaggi (perché la tipa con la coda da cavallo deve necessariamente incarnare il desiderio sessuale del protagonista?) a meri espedienti per situazioni equivoche, e per allungare la brodaglia.
Avevo intenzione di lasciarlo a metà. L'ho finito, e me ne sono pentito. In base a questo dovrei bocciarlo, ma mi rendo conto che, ripeto, le mie impressioni possano essere state condizionate dall'aver letto altri manga dello stesso tipo prima (un po' come dire, mi piace la lasagna, ma se ne mangio dieci di fila e poi voglio l'undicesima non mi devo stupire se inizia a farmi schifo).
-A parte il felice paragone- ritengo comunque una lettera casomai divertente e persino avvincente per chi si avvicina per la prima volta al genere.
Il voto che gli do' non è 10 solamente per il tipo di finale scelto...
la trama è carina ed intrigante, non ci si annoia mai grazie al bel tratto della matita e dalla pulizia dei disegni inoltre i personaggi sono molto ben caratterizzati.
Essendo un vecchia serie, trovare gli arretrati è difficile, specialmente per alcuni numeri come il 5 che per averlo ho dovuto comprarlo da un amico.
Quindi se volete iniziarlo come serie pensate che dovrete penare per trovare i volumi... ma vi dico che ne vale la pena quindi affrettatevi a prendere gli arretrati.
la trama è carina ed intrigante, non ci si annoia mai grazie al bel tratto della matita e dalla pulizia dei disegni inoltre i personaggi sono molto ben caratterizzati.
Essendo un vecchia serie, trovare gli arretrati è difficile, specialmente per alcuni numeri come il 5 che per averlo ho dovuto comprarlo da un amico.
Quindi se volete iniziarlo come serie pensate che dovrete penare per trovare i volumi... ma vi dico che ne vale la pena quindi affrettatevi a prendere gli arretrati.
Fenomenale! Per uno cresciuto s Videog Girl Ai e Orange Road, dopo 1000 manga tutti uguali una ventata d'aria fresca! Ok Junpi é un po' Kyosuke e un po' Yota, e alcune situazioni sono troppo scontate, basta che qualcuna si spogli e arriva qualcuno da chissàdove, però i sentimenti. Sono sinceri, si sentono davvero, amore, indecisione... Ottimo
Personalmente è un manga che adoro, è sì un triangolo amoroso ma è sviluppato magistralmente. A differenza della gran parte dei manga di questo tipo come Orange Road (in cui si capisce fin dalla prima puntata con chi finirà il protagonista) questo manga mantiene l'indecisione sino alla fine, l'attenzione per la storia rimane così molto alta.
E' il primo manga che ho letto, (consigliato da un mio amico grande appassionato ) giusto per iniziare, ho letto solo 3 volumetti, ma devo dire che credo sia un manga da apprezzare; se non altro per i disegni... inoltre... come fate a dire che Manaka è brutto e sfigato? Cioè: ha 3000 ragazze che gli vanno appresso, è carino, educato, quasi simpatico... insomma certamente meglio di quel bestione del suo amico (quello si che è brutto e sfigato, tanto che non ricordo nemmeno come si chiama! xD). Altro personaggio che non mi piace è la Toujo: troppo finta santerellina, e poi si spoglia pure lei come se nulla fosse (scena sulla spiaggia). In generale però una lettura piacevole e scorrevole, sempre considerando che è la prima per me.
Quoto in tutto deiv, mi hai tolto le parole di bocca. Aggiungo soltanto che questo fumetto é spropositatamente lungo, il target é bassino diciamo sui 14 anni, le situazioni sono quasi tutte copiate da altri manga (cito a caso I''s - Video Girl Ai - OrangeRoad). Bello il finale, anche se é clonato da quello di OrangeRoad.
Un buon manga, un po' troppo banale per meritare qualcosa sopra il 6. Insomma, è _veramente_ la solita storiella dello studentello sfigatello che ha bizzeffe di situazioni imbarazzanti e prevedibili, con abbondanti forzature e l'immancabile stuolo di belle ragazze molto intraprendenti che lo circondano. Discreti i disegni anche se poverissimi gli sfondi. Per fare una rapida comparazione Video Girl Ai vince 1000 a 1 sia come disegni che come trama che come efficacia nel rappresentare le situazioni comico-sentimentali.
Semplicemente fantastico! 100% fragola è adatto sia ai ragazzi che alle ragazze, e raggruppa insieme quello che più può piacere in un manga: dalle scene hot ai momenti romantici che ti spezzano il cuore.
Come shonen è bellissimo, la vicenda è ben congegnata anche se il finale mi ha deluso, se solo potessi mettere le mani su Manaka lo ucciderei...
Voto Disegni 9
Voto Trama 8
Voto Contenuti 8
Voto Trama 9
Voto Traduzione 9
P.s.
Ovviamente tifo per Satsuki...
Come shonen è bellissimo, la vicenda è ben congegnata anche se il finale mi ha deluso, se solo potessi mettere le mani su Manaka lo ucciderei...
Voto Disegni 9
Voto Trama 8
Voto Contenuti 8
Voto Trama 9
Voto Traduzione 9
P.s.
Ovviamente tifo per Satsuki...
Un manga che consiglio caldamente, la traccia è quella di Orange Road e, seppur quest'ultimo rimange un pioniere del genere, 100% fragola ne è un degno rivale. La storia è molto godibile e ben articolata nel trascorrere del tempo, non lo è purtroppo l'eterna indecisione del protagonista che risulta, spesso e volentieri, noioso nei suoi ideali, e fin troppo ingenuo nel lasciar scappare le varie occasioni. Non dico con questo di traformare il manga in hentai, ma tutti i sensi di colpa che si pone Jumpei sarebbero giustificati se effettivamente combinasse qualcosa con le pretendenti in questione. Seppur migliorabile, le vicende catturano molto il lettore e lo tengono incollato fino alla fine...sarebbe veramente bello poter leggere un seguito di questa storia, una volta grandi potrebbe cominciare un nuovo triangolo con molto più pepe...
Sono un po' pochini per dare un giudizio ad un manga, ma l'ho trovato carino da subito... Mi è piaciuto molto il finale, sono stata l'unica ad avere questa opinione perchè tutte le mie amiche che lo leggevano erano profonde odiatrici di Nishino... Teh eh eh... Yui mi faceva morire dal ridere! E' molto bello anche il disegno della Kawashita, mi è piaciuto da subito!
Ho appena finito di leggere l'ultimo volume di questo manga, ho aspettato di leggerlo tutto prima di dare un mio giudizio. Nel complesso lo ritengo un manga molto gradevole, è riuscito a catturarmi e coinvolgermi per tutti e 19 i volumi... belli i disegni, i personaggi sono ben caratterizzati,la storia tutto sommato è discreta anche se mi sembra alquanto impossibile che l'indecisione di Jumpei si protragga per anni, ma su questo si può anche sorvolare...un altra piccola nota di demerito è che purtroppo avvolte l'autrice finisce per cadere un pò nel ridicolo, con scene che a mio avviso sono banali e irreali. Il finale (senza fare alcuno spoiler) a me tutto sommato è piaciuto, certo l'autrice poteva approfondire meglio alcune cose (che non posso dire) ma nel complesso è un discreto finale e credo che Jumpei abbia fatto la scelta migliore anche se....Per finire 100% Fragola è un Buon Manga che merita di essere letto, riuscirà sicuramente a divertire il lettore per tutto il tempo della lettura.
Valutazioni
Voto Trama - 7
Voto Disegni - 8
Voto Edizione - 7
Voto Coinvolgimento- 8
Voto Globale - 8
Valutazioni
Voto Trama - 7
Voto Disegni - 8
Voto Edizione - 7
Voto Coinvolgimento- 8
Voto Globale - 8
Stranamente sono uno dei pochi che ha gradito il finale, non tanto per la scelta presa da manaka ma più che altro perchè è dai toni molto più seri rispetto al resto del manga. Quello che secondo me limita la valutazione ad un misero 7 sono una storia troppo allungata, la presenza di personaggi inutili e fastidiosi, e delle trovate "divertenti" che in realtà erano di un ridicolo mai visto (vedi le innummerevoli cadute con annesse mutande al vento o palpate di tette a go-go). E' vero che l'impressione alla fine è proprio che l'autrice non sapesse dove andare a parare, liquidando in poche pagine alcuni personaggi importanti per dare un taglio alla storia. Non è da buttare alla fine, ma poteva essere meglio. P.s. ho sempre tifato per Satzuki, anche se l'andazzo verso la fine del manga la vede come personaggio sempre più secondario. notevole anche la sorella di Sotomura.
Fumetto molto appassionante le avventure di Jumpei Manaka (e delle sue disavventure) sono molto divertrenti è sempre circondato da bellissime ragazze (diciamocelo tutti vorremmo essere al suo posto!!).
A volte ci si mangia un po' il fegato a vedere che che è talmente imbranato e indeciso che non sa' chi scegliere (basterebbe puntare il dito e sceglierne una!!).
Peccato però che sia durato così poco mi sarebbe piaciuto leggere altre scenette divertenti, sarà faticoso trovare un altro fumetto così.
Per finire vorrei dire che Jumpei ha fatto un OTTIMA SCELTA scegliendo [cut] [MODERATORE: non roviniamo il dinale ;-)] ^O^.
A volte ci si mangia un po' il fegato a vedere che che è talmente imbranato e indeciso che non sa' chi scegliere (basterebbe puntare il dito e sceglierne una!!).
Peccato però che sia durato così poco mi sarebbe piaciuto leggere altre scenette divertenti, sarà faticoso trovare un altro fumetto così.
Per finire vorrei dire che Jumpei ha fatto un OTTIMA SCELTA scegliendo [cut] [MODERATORE: non roviniamo il dinale ;-)] ^O^.
E' uno dei fumetti più divertenti che abbia mai letto!! E' tutto un susseguirsi di situazioni così surreali che non ci si può staccare dal fumetto almeno finchè non si chiude un capitolo. Una delle cose che non mi è piaciuta è l'eterna indecisione di Jumpei... secondo me è poco realistico un dubbio che si protrae per un arco così ampio di tempo... senza contare che sminuisce moltissimo la figura di jumpei: perchè nel fumetto Jumpei dà l'impressione di provare lo stesso e identico sentimento almeno per due delle quattro pretendenti (Tojo e Nishino) e le continua a corteggiare entrambe. Secondo me tutto ciò è impossibile... è davvero poco realistico... comunque in complessiva è davvero un bel fumetto... da leggere!! La cosa che più mi rode è che alla fine Jumpei abbia scelto.... non voglio rovinare il finale a chi lo deve ancora leggere!! Comunque io facevo un tifo accanito per un'altra pretendente (non quella pazza di Kitaoji) ... peccato!!! ciao ciao
Questo manga m ha fatto dire la parola fine agli shonen scolastici che vedono lo sfigato protagonista accerchiato da ragazze bellissime, che lo amano e soffrono epr lui.
Come manga, tutto sommato, non è da buttare: molto belli i disegni, che è forse una delle ragioni per cui ho continuato a leggerlo fino alla fine. Perché, coem storia, in realtà non è che sia l'originalità fatta persona; secondo me, avrebbepotuto concludersi molto prima e risparmiarmi un bel po' di sbadigli.
La parte interessante, dopo i primi volumi in cui c'è la presentazione delle varie ragazze, secondo me, è quella finale: è alora ch ele cose iniznao a smuoversi e i personaggi a crescere. Sì, perché in 17 volumi, è solo Nishino quella che matura e cresce, capisce ciò che vuole nelal vita e lotta per ottenerlo; tutti gli altri si crogiolano nel pensiero di essere "ancora a scuola", oppure cercano di pensare a proprio futuro, ma sono troppo ancorati agli altri per riuscire a smuoversi: fanno un passo avanti e tre indietro, restando, in definitiva, sempre nel loro ruolo.
Un manga che consiglio più che altro a chi ama questo genere di storie e a chi vuole soltanto vedere qualche bella ragazza. ^^
Come manga, tutto sommato, non è da buttare: molto belli i disegni, che è forse una delle ragioni per cui ho continuato a leggerlo fino alla fine. Perché, coem storia, in realtà non è che sia l'originalità fatta persona; secondo me, avrebbepotuto concludersi molto prima e risparmiarmi un bel po' di sbadigli.
La parte interessante, dopo i primi volumi in cui c'è la presentazione delle varie ragazze, secondo me, è quella finale: è alora ch ele cose iniznao a smuoversi e i personaggi a crescere. Sì, perché in 17 volumi, è solo Nishino quella che matura e cresce, capisce ciò che vuole nelal vita e lotta per ottenerlo; tutti gli altri si crogiolano nel pensiero di essere "ancora a scuola", oppure cercano di pensare a proprio futuro, ma sono troppo ancorati agli altri per riuscire a smuoversi: fanno un passo avanti e tre indietro, restando, in definitiva, sempre nel loro ruolo.
Un manga che consiglio più che altro a chi ama questo genere di storie e a chi vuole soltanto vedere qualche bella ragazza. ^^
Un manga fresco e divertente anche se dopo un po' comincia a diventare ripetitivo. Si lascia comunque leggere piacevolmente e non scade nel ridicolo come altri titoli del genere (tipo Love Hina).
Ho voluto aspettare di leggere il finale prima di dare il mio giudizio e devo dire che in fin dei conti è soddisfacente in quanto il protagonista alla fine fa una scelta netta (non così scontata come ad esempio in Orange Road). L'impressione però è che neanche l'autrice sapesse bene dove andare a parare alla fine e lo ammette parzialmente lei stessa nell'intervista alla fine dell'ultimo volumetto.
In definitiva ci sta un 7,5 che arrotondo a 8 per la buona qualità dei disegni. Esiste anche la versione animata che però è da evitare come la peste.
W Tsukasa Nishino! :D
Ho voluto aspettare di leggere il finale prima di dare il mio giudizio e devo dire che in fin dei conti è soddisfacente in quanto il protagonista alla fine fa una scelta netta (non così scontata come ad esempio in Orange Road). L'impressione però è che neanche l'autrice sapesse bene dove andare a parare alla fine e lo ammette parzialmente lei stessa nell'intervista alla fine dell'ultimo volumetto.
In definitiva ci sta un 7,5 che arrotondo a 8 per la buona qualità dei disegni. Esiste anche la versione animata che però è da evitare come la peste.
W Tsukasa Nishino! :D
Penso che questo manga sia strabello!!! La storia è fatta bene, le protagoniste anche... non è uno di quei fumetti pallosi... ti tiene sempre lì in bilico perche' non sai mai cosa può accadere dopo!!! Aspeto con ansia la fine per sapere come è andata a finire!!! Poi voglio dire... forse la storia è un pò irreale in certe siuazioni ma le cose e i messaggi che i vari personaggi mandano non sono da buttare... anzi!!!! Non sono stronzate... a me hanno fatto capire un pò di cose!!!
L'unica cosa che mi dispiace è che i numeri (19) sono veramente pochi!!!
Non ho proprio idea di come finirà la storia... sta di fatto che come personalità mi sento vicino a Tsukasa... come fisico a Junpei... come bravura con le tipe a Komiyama!!! Anche se (non voglio mica fare spoiler!!) poi il nostro amico Komiyama si rifarà!!!
L'unica cosa che mi dispiace è che i numeri (19) sono veramente pochi!!!
Non ho proprio idea di come finirà la storia... sta di fatto che come personalità mi sento vicino a Tsukasa... come fisico a Junpei... come bravura con le tipe a Komiyama!!! Anche se (non voglio mica fare spoiler!!) poi il nostro amico Komiyama si rifarà!!!
Ho letto diversi manga, soprattutto di altri tipi, ma sono rimasto affascinato da quest'opera... Probabilmente il mio voto è condizionato dal fatto che non ho letto altri fumetti del genere però la trama ma colpito dal inizio (una storia appasionante e spassosa) e i disegni sono fantastici!!!!
Spessissimo mi sono leggendolo chiesto cosa avrei fatto al posto di Manaka ma non ne ho la più pallida idea perchè non ho così tante tipe belle che mi ronzano attorno!!!!!
Spessissimo mi sono leggendolo chiesto cosa avrei fatto al posto di Manaka ma non ne ho la più pallida idea perchè non ho così tante tipe belle che mi ronzano attorno!!!!!
Trovo che sia fatto veramente bene! I disegni sono stupendi e la trama è molto interessante e ben congeniata! I personaggi sono studiati benissimo e sono spassosissimi! Io non l'ho ancora letto tutto, ma lo considero un tappa fondamentale x ki ama il genere love-romance, ecchi, school-life! Mi ha preso tantissimo.. ho letto i primi 10 numeri in 4 giorni (considerando che ho scuola)! Veramente fantastico!
Devo essere franco: inizialmente questa serie mi aveva preso, e quanto! Sembrava davvero di rivivere le medesime emozioni passate con Katsura con l'aggiunta di belle protagoniste e di sipatiche scenette comiche.
Ma poi? Niente.
Finita la serie in giappone mi sono reso tristemente conto che si tratta della solita storia trita e ritrita che, seppur indubbia la qualità grafica della disegnatrice, lascia trapelare un'insicurezza nelle svolte della trama che ci attanaglia fino ad un finale da "amaro in bocca".
Ma poi? Niente.
Finita la serie in giappone mi sono reso tristemente conto che si tratta della solita storia trita e ritrita che, seppur indubbia la qualità grafica della disegnatrice, lascia trapelare un'insicurezza nelle svolte della trama che ci attanaglia fino ad un finale da "amaro in bocca".