Amazon Prime Video ha rilasciato gli otto folli episodi della serie animata nata dalla mente di Vivienne Medrano, in arte Vivziepop: Hazbin Hotel, che è diventata subito amata dai fan grazie soprattutto alle canzoni estremamente accattivanti. La commedia musical espande il mondo introdotto dall'autrice nel 2019 con il pilot di quella che sarebbe diventata Helluva Boss, serie animata indie disponibile su YouTube, realizzata da animatori indipendenti e finanziata tramite Patreon.
Da lì in poi, i fan della serie indie si sono moltiplicati fino a giungere alle orecchie di Amazon che ha dato il via libera per una "distribuzione di massa" di quello che potremmo considerare, appunto, un'espansione della storia presentata nell'episodio pilota.
La serie si posiziona in quel trend narrativo che vede la riscrittura sia di Paradiso e Inferno come due forze che non sono veramente opposte, perché c'è tanto bene nel male e c'è tanto male nel bene, che Amazon sta molto ricalcando in questo periodo grazie all'estremo successo di Good Omens, la serie tratta dal libro di Neil Gaiman e Terry Pratchett. Questo è il punto centrale su cui fa perno la narrazione di Hazbin Hotel. Nulla di particolarmente nuovo, si diceva, anche parecchio telefonato ma non c'è da credere che Vivienne Medrano volesse destabilizzare il pubblico mischiando luci e ombre delle due fazioni.
In Hazbin Hotel ciò che è interessante è la costruzione del mondo infernale e paradisiaco e soprattutto i personaggi che li abitano: sono loro a bucare davvero lo schermo con una forza dirompente. Mentre Helluva Boss si concentra su un'altra categoria demoniaca tralasciando le avventure di Charlie e compagnia, Hazbin Hotel si focalizza maggiormente sui membri del riformatorio della figlia di Lucifero, andando a comporre un puzzle di esperienze e backstory che restituisce allo spettatore personaggi assai carismatici.
Charlie, per esempio, è letteralmente la parodia di una protagonista Disney scaraventata nel profondo inferno. I suoi sogni di armonia e felicità non fanno che stonare fortemente nel buco di depravazione e delinquenza che è il posto in cui vive. Vuole aprire un hotel per riformare i demoni, ma i demoni vogliono davvero essere riformati? Molte delle interazioni interessanti tra lei e il suo contesto vertono proprio sull'opposizione tra la forza dirompente dei sogni "buoni" di Charlie e il livello di sopportazione dei suoi amici: tutti quanti le danno contro, e il suo essere fuori luogo non fa altro che esaltare la natura quasi comica dei suoi desideri. Come si può pretendere di riformare l'Inferno aprendo un Hotel? Ma rispetto ai suoi comprimari, forse Charlie è il personaggio tra i meno carismatici(per quanto comunque lo sia). La schiettezza e la sofferenza di Angel Dust, il "mood" di Husk, il senso di colpa di Vaggie, tutti elementi caratteriali veicolati con incredibile schiettezza e assenza di filtri tematici tipica dei prodotti indie. Non si tratta di "belli e dannati" senza peli sulla lingua perché quello di Hazbin Hotel è un gioco sottile di eccesso, rappresentazione e immediatezza che lega indissolubilmente lo spettatore ai personaggi.
A rendere tutto ciò possibile è anche stato il lavoro potentissimo sul fraseggio che in poche battute riesce a incanalare perfettamente l'essenza di un personaggio.
Il tutto magistralmente adattato in italiano, soprattutto le canzoni. La serie è un mezzo musical, i personaggi attraversano importanti realizzazioni e cambiamenti cantando la loro canzoncina, peccato che rimanga nella testa per epoche. Nelle canzoni non si risparmiano cattiverie, violenza verbale, doppi sensi, allusioni ma non per fare una gara a chi viene denunciato prima per linguaggio scurrile e istigazione alla violenza, ma perché è così che si esprimono quei personaggi, è quella la loro natura.
Le canzoni e i protagonisti raccontano di problemi reali, certamente estremizzati, ma così facendo riescono ad ottenere un'immediatezza che talvolta il tatto e la cura di chi non vuole rischiare il giudizio del pubblico manca ad ottenere.
Un lavoro meno apprezzabile forse è stato fatto sulla gestione della composizione della serie e della sceneggiatura: una grande pecca di Hazbin Hotel è la velocità e la rozzezza con cui alcune scene vengono accostate ad altre, frutto di un taglia e cuci frettoloso. Si arriva alla conclusione sia delle storie personali che delle vicende in maniera estremamente affrettata, con scene brevi incastrate in contesti più grandi in cui gli autori cercano di usare lo show-don't-tell in maniera forzata, risultando talvolta fuori luogo o, appunto, estremamente sbrigativi e superficiali. Forse Vivienne Medrano aveva fretta di passare alla fase successiva della narrazione, ma di fatto questo non può che lasciare l'amaro in bocca.
Nella serie si possono ritrovare delle influenze stilistiche abbastanza lampanti. Sicuramente il colpo d'occhio in Hazbin Hotel vuole la sua parte, ad esempio, con l'uso dei colori per differenziare angeli e demoni e situazioni in cui vengono messi in ballo i più ampi temi di bene e male. Gli altri contrasti, poi, di cui la serie è colma, aiutano a visualizzare meglio questi momenti importanti per i personaggi e la narrazione. Il character design si rifà invece a quello caro del "fandom" nato in seno alle narrazioni indie che popolarono Tumblr nel decennio passato: quindi Homestuck, oppure Undertale, con cui l'opera originale di Vivziepop ha avuto modo di dialogare. Lo studio di animazione è Bento Box Entertainment, lo stesso dietro altre produzioni Netflix come Krapopolis e Farzar, o titoli FOX come Bob's Burger e Central Park. L'animazione di Hazbin Hotel infatti si rifà parzialmente all'animazione comedy senza però evitare di inserire scene d'azione in totale coerenza con le radici indie e scanzonate del suo pilot.
Visivamente Hazbin Hotel coinvolge con character design accattivanti e studiati a puntino, con colori forti e contrastanti, con il suo rosso che pervade qualsiasi anfratto dell'Inferno, ma anche per la cura con cui sono realizzati gli spezzoni di canto: non solo personaggi che cantano ma veri e propri videclip musicali che seguono le parole della canzone.
Da lì in poi, i fan della serie indie si sono moltiplicati fino a giungere alle orecchie di Amazon che ha dato il via libera per una "distribuzione di massa" di quello che potremmo considerare, appunto, un'espansione della storia presentata nell'episodio pilota.
Siamo all'Inferno e Charlie Stella del Mattino, figlia di Lucifero e Lilith, proprio non ce la fa a sopportare che ciclicamente gli angeli scendano dal Paradiso per tenere a bada il numero di abitanti infernali con metodi poco paradisiaci: una carneficina di anime dannate, insomma. Charlie, insieme alla compagna Vaggie, ha la malsana (o forse troppo sana) idea di aprire un "hotel" di riabilitazione per demoni e dimostrare così che anche i demoni possono meritarsi il Paradiso. Non è poi così strettamente necessario trucidare ciclicamente la popolazione, no?
Il progetto viene spalleggiato da Alastor, un misterioso demone della radio che sembra divertirsi guardando la vulcanica Charlie cercare di fare la rivoluzione all'Inferno. Tra la schiera dei primi ospiti dell'hotel e dei primi manager ci sono altri demoni che non sono proprio felicissimi di stare lì, ma con il tempo verranno contagiati dall'energia di Charlie: Husk, un demone-gatto ludopatico addetto al bar, Angel Dust, pornostar con un rapporto altamente "venefico" con il suo datore di lavoro, Sir Pentious, ingenuo villain da quattro soldi e Niffty, che è... Niffty.
Ma riuscirà lo staff dell'Hazbin Hotel a tenere testa ad Adamo e alle schiere angeliche quando la maschera di bontà e amore del Paradiso inizierà a creparsi e a cadere pezzo per pezzo?
Il progetto viene spalleggiato da Alastor, un misterioso demone della radio che sembra divertirsi guardando la vulcanica Charlie cercare di fare la rivoluzione all'Inferno. Tra la schiera dei primi ospiti dell'hotel e dei primi manager ci sono altri demoni che non sono proprio felicissimi di stare lì, ma con il tempo verranno contagiati dall'energia di Charlie: Husk, un demone-gatto ludopatico addetto al bar, Angel Dust, pornostar con un rapporto altamente "venefico" con il suo datore di lavoro, Sir Pentious, ingenuo villain da quattro soldi e Niffty, che è... Niffty.
Ma riuscirà lo staff dell'Hazbin Hotel a tenere testa ad Adamo e alle schiere angeliche quando la maschera di bontà e amore del Paradiso inizierà a creparsi e a cadere pezzo per pezzo?
La serie si posiziona in quel trend narrativo che vede la riscrittura sia di Paradiso e Inferno come due forze che non sono veramente opposte, perché c'è tanto bene nel male e c'è tanto male nel bene, che Amazon sta molto ricalcando in questo periodo grazie all'estremo successo di Good Omens, la serie tratta dal libro di Neil Gaiman e Terry Pratchett. Questo è il punto centrale su cui fa perno la narrazione di Hazbin Hotel. Nulla di particolarmente nuovo, si diceva, anche parecchio telefonato ma non c'è da credere che Vivienne Medrano volesse destabilizzare il pubblico mischiando luci e ombre delle due fazioni.
In Hazbin Hotel ciò che è interessante è la costruzione del mondo infernale e paradisiaco e soprattutto i personaggi che li abitano: sono loro a bucare davvero lo schermo con una forza dirompente. Mentre Helluva Boss si concentra su un'altra categoria demoniaca tralasciando le avventure di Charlie e compagnia, Hazbin Hotel si focalizza maggiormente sui membri del riformatorio della figlia di Lucifero, andando a comporre un puzzle di esperienze e backstory che restituisce allo spettatore personaggi assai carismatici.
Charlie, per esempio, è letteralmente la parodia di una protagonista Disney scaraventata nel profondo inferno. I suoi sogni di armonia e felicità non fanno che stonare fortemente nel buco di depravazione e delinquenza che è il posto in cui vive. Vuole aprire un hotel per riformare i demoni, ma i demoni vogliono davvero essere riformati? Molte delle interazioni interessanti tra lei e il suo contesto vertono proprio sull'opposizione tra la forza dirompente dei sogni "buoni" di Charlie e il livello di sopportazione dei suoi amici: tutti quanti le danno contro, e il suo essere fuori luogo non fa altro che esaltare la natura quasi comica dei suoi desideri. Come si può pretendere di riformare l'Inferno aprendo un Hotel? Ma rispetto ai suoi comprimari, forse Charlie è il personaggio tra i meno carismatici(per quanto comunque lo sia). La schiettezza e la sofferenza di Angel Dust, il "mood" di Husk, il senso di colpa di Vaggie, tutti elementi caratteriali veicolati con incredibile schiettezza e assenza di filtri tematici tipica dei prodotti indie. Non si tratta di "belli e dannati" senza peli sulla lingua perché quello di Hazbin Hotel è un gioco sottile di eccesso, rappresentazione e immediatezza che lega indissolubilmente lo spettatore ai personaggi.
A rendere tutto ciò possibile è anche stato il lavoro potentissimo sul fraseggio che in poche battute riesce a incanalare perfettamente l'essenza di un personaggio.
Il tutto magistralmente adattato in italiano, soprattutto le canzoni. La serie è un mezzo musical, i personaggi attraversano importanti realizzazioni e cambiamenti cantando la loro canzoncina, peccato che rimanga nella testa per epoche. Nelle canzoni non si risparmiano cattiverie, violenza verbale, doppi sensi, allusioni ma non per fare una gara a chi viene denunciato prima per linguaggio scurrile e istigazione alla violenza, ma perché è così che si esprimono quei personaggi, è quella la loro natura.
Le canzoni e i protagonisti raccontano di problemi reali, certamente estremizzati, ma così facendo riescono ad ottenere un'immediatezza che talvolta il tatto e la cura di chi non vuole rischiare il giudizio del pubblico manca ad ottenere.
Un lavoro meno apprezzabile forse è stato fatto sulla gestione della composizione della serie e della sceneggiatura: una grande pecca di Hazbin Hotel è la velocità e la rozzezza con cui alcune scene vengono accostate ad altre, frutto di un taglia e cuci frettoloso. Si arriva alla conclusione sia delle storie personali che delle vicende in maniera estremamente affrettata, con scene brevi incastrate in contesti più grandi in cui gli autori cercano di usare lo show-don't-tell in maniera forzata, risultando talvolta fuori luogo o, appunto, estremamente sbrigativi e superficiali. Forse Vivienne Medrano aveva fretta di passare alla fase successiva della narrazione, ma di fatto questo non può che lasciare l'amaro in bocca.
Nella serie si possono ritrovare delle influenze stilistiche abbastanza lampanti. Sicuramente il colpo d'occhio in Hazbin Hotel vuole la sua parte, ad esempio, con l'uso dei colori per differenziare angeli e demoni e situazioni in cui vengono messi in ballo i più ampi temi di bene e male. Gli altri contrasti, poi, di cui la serie è colma, aiutano a visualizzare meglio questi momenti importanti per i personaggi e la narrazione. Il character design si rifà invece a quello caro del "fandom" nato in seno alle narrazioni indie che popolarono Tumblr nel decennio passato: quindi Homestuck, oppure Undertale, con cui l'opera originale di Vivziepop ha avuto modo di dialogare. Lo studio di animazione è Bento Box Entertainment, lo stesso dietro altre produzioni Netflix come Krapopolis e Farzar, o titoli FOX come Bob's Burger e Central Park. L'animazione di Hazbin Hotel infatti si rifà parzialmente all'animazione comedy senza però evitare di inserire scene d'azione in totale coerenza con le radici indie e scanzonate del suo pilot.
Visivamente Hazbin Hotel coinvolge con character design accattivanti e studiati a puntino, con colori forti e contrastanti, con il suo rosso che pervade qualsiasi anfratto dell'Inferno, ma anche per la cura con cui sono realizzati gli spezzoni di canto: non solo personaggi che cantano ma veri e propri videclip musicali che seguono le parole della canzone.
Hazbin Hotel è quindi una popolarizzazione dell'animazione e delle tematiche indie che riescono a portar la loro sfrontatezza e la loro realtà senza essere una copia della volgarità di serie comedy americane come I Griffin o American Dad. La sua schiettezza è calibrata e ben aderente alle personalità dei personaggi e dell'ambientazione. Perché sono questi i punti forti della serie e non tanto la storia e la sceneggiatura, che risultano in qualche modo già viste e pure talvolta mal gestite.
Una lode particolare va all'adattamento e doppiaggio italiano della serie: tra voci estremamente centrate e un fraseggio che non traduce soltanto, ma adatta, il testo risulta estremamente fruibile nella sua versione italiana, e gli adattamenti delle canzoni si classificano tra i più riusciti tra tutte le lingue in cui sono state traslate.
Pro
- Personaggi altamente carismatici
- Focus sul mondo della storia
- Schiettezza e immediatezza delle tematiche
- Canzoni accattivanti e azzeccate
- Adattamento e doppiaggio italiano
Contro
- Sceneggiatura frettolosa
- Montaggio sconclusionato in alcuni punti
Quindi punterei piuttosto il dito sui produttori.
Ho una domanda: ho letto che a Vivienne Medrano piacerebbe che Studio Trigger faccia una versione Anime di "Hazbin Hotel" (che ho scoperto essere amatissimo anche in Giappone). È solo una voce o qualcosa, effettivamente, bolle in pentola?
Complimenti per tutto. ☺️
Personalmente ho adorato la serie (e l'adattamento e il doppiaggio). Una bella boccata d'aria fresca, un musical con belle canzoni, bei personaggi e con un sacco di spunti interessanti. Che perle che ci regala l'animazione! <3
Ma ogni difetto viene meno dopo la comparsa dal grande genio Sir Pentious!
Le do un merito particolare:
Se non ricordo male si era ammesso che la Medrano era stata costretta a tagliare le cose, anche la "Bibbia" trapelata ha mostrato molte differenze con il risultato finale
Sì, circa 1-2 canzoni a puntata
Che dire... dal punto di vista tecnico e dell'adattamento italiano è stato fatto un lavoro buonissimo (Nanni Baldini su Alastor è spettacolare!).
Dove però il tutto scricchiola è nella scrittura della sceneggiatura e dei personaggi, che mi è sembrata un po' troppo "adolescenziale".
Anche il world building (che in un'opera con temi così triti e ritriti dovrebbe essere uno dei punti in cui inserire delle particolarità) non mi è sembrato così tanto sviluppato... molti personaggi vengono introdotti e dimenticati, oppure chiamati in causa quando servono alla storia e mollati lì.
Quindi, per me: l'Hazbin Hotel è bello, ma non ci vivrei
Ora aspetto con ansia la seconda serie che spero arrivi il più presto possibbile.
Helluva boss sta bene come sta e dove sta, l'unica cosa che non gli manca, è qualcuno oltre l'autrice che gli metta le mani addosso e imponga scadenze.
Se ci deve mettere 2 anni per finire la stagione su youtube come vuole lei, per me va bene, ho aspettato Togashi e Miura, aspettare Medrano sarà una passeggiata.
Glie ne mancano di cose, tipo essere accessibile per quella parte del mondo che non parla Inglese (la maggior parte delle persone su questo globo terraqueo).... Neanche i sottotitoli ha su YouTube, bisogna usare quelli generati automaticamente.
Può anche metterci 10 anni per finire una stagione non è quello il punto. Amazon può benissimo licenziare la serie e tradurla con più lingue sottotitolato/doppiate.
Guarda che e' pieno di doppiaggi di Helluva Boss in Italiano, fatti dai fan semi-pro in buona qualita'.
e come ho gia scritto altre volte, davvero vuoi sentirti le canzoni tradotte dove le rime delle parole devono essere cambiate e spesso sono costretti a scegliere se cambiare il senso della frase per avere una metrica buona, o preservare il senso ed avere una metrica che stona? io no.
Per la sponsorizzazione amazon, magari un produttore si limiatsse a mandare in onda e tradurre il materiale originale, senza imporre nulla.
Con hazbin hotel hanno imposto a Medrano tagli draconiani, non vedo eprche con Helluva Boss dovrebbero comportarsi diversamente
Voglio sentire quello che voglio sentire. Se sono in vena di guardarmela in Italiano me la guardo così. Se voglio guardarmela in Inglese uso il doppiaggio originale + sottotitoli. In entrambi i casi non posso farlo ufficialmente sul canale della serie originale.
notizia flash nessuno ti obbliga a fare niente
La serie è stata prodotta da Amazon MGM Studios, A24, Bento Box Entertainment (studio di animazione) e SprindleHorse (ovviamente). Sponsorizzare in questo contesto non vuol dire nulla.
Perchè non c'è bisogno di produrre nulla io ho parlato di distribuzione e licenziamento. Amazon ha già distribuito serie che inizialmente sono state caricate soltanto su YouTube (anche in Italia).
Devo dire che mi è piaciuto davvero parecchio e non pensavo, forse perché ho cominciato a vederlo senza alcun tipo di aspettativa particolare, e questo probabilmente ha aiutato.
La trama è interessante (una rivisitazione in chiave moderna di Inferno Vs. Paradiso pensata in maniera efficace e senza nessun filtro perbenista, anzi), i personaggi sono tutti ben riusciti e caratterizzati molto bene (si capisce che hanno una “profondità”, anzi ancora di più di quello che si vede effettivamente negli episodi), l’animazione è fluida e realizzata benissimo anche quella……veramente mi ha tenuto incollato, quasi mi stupivo di aver “già finito” un episodio
Forse l’unico appunto che mi sentirei di fare (ma più per un gusto mio personale che altro) riguarda le canzoni, giusto un po’ troppe e non tutte pienamente riuscite (anche se pure qui ce ne sono alcune di veramente notevoli).
Per il resto io ho preferito seguirlo in inglese, ma mi è stato riferito da un’amica che anche le scelte fatte dal doppiaggio italiano (sia come voci che come adattamento) sono state azzeccatissime (ho visto solo qualche clip in proposito, ma mi sento di confermarlo anch’io).
Riguardo poi i personaggi sono uno più bello dell’altro, il mio preferito è sicuramente Angel (forse perché è il più disinibito ), poi anche Alastor mi è piaciuto molto, la stessa Charlie che per essere la figlia di Lucifero è di una dolcezza infinita (vuole portare sulla retta via tutti i dannati dell’Inferno…………AUGURI! ), Niffty sadica psicopatica, Husk, Sir Pentious…………ma pure i villain a cominciare da Adamo (che ha un livello di stronzaggine non indifferente ), oppure le “Tre V”…
Insomma, che altro dire?
Da parte mia lo promuovo quasi a pieni voti, sono felice del successo che ha avuto e spero che possa proseguire presto con altre nuove stagioni
Nel frattempo, tra le altre cose, dovrei recuperare anche l’episodio pilota del 2019 che ancora non ho visto e anche Helluva Boss, anche questa sempre di Vivienne Medrano.
Concludo il discorso linkando le due canzoni che personalmente mi sono piaciute di più
Una è chiaramente Poison anche per me, poi l’altra Loser Baby è addirittura arrivata prima anche in una classifica di Billboard quindi……tanto di cappello davvero
Io mi sono interessato perché mi ha ricordato subito i fumetti di Geppo.
vero che questi ultimi erano un pò frettolosi, ma personaggi e musiche sono troppo belli e il doppiaggio italiano è stato incredibile. speriamo che continui così anche la prossima stagione
In un'intervista ha effettivamente dichiarato che vorrebbe lavorare con Studio Trigger, ma niente di serio per ora
Non è edgy, comunque è divertente come serie.
Beh, in Helluva Boss ha molte più libertà.
Assolutamente
Anche in inglese il cast di doppiaggio fa un ottimo lavoro.
Tutti i personaggi mi sono entrati nel cuore (anche se si vede che il loro design é il classico da artista di "Tumblr" pensato anni fa). Il problema principale della serie é stato il dover condensare una trama del genere in soli 8 episodi, infatti il ritmo narrativo a tratti é strano e sembra saltare dei pezzi. Comunque l'ho adorata e aspetto la seconda stagione!
Ed i risultati si vedono
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