Dalle pagine social di Nexo Studios, apprendiamo che arriverà nelle sale italiane, dal 12 al 15 dicembre prossimi, il film Interstella 5555, nato dalla collaborazione tra il compianto Leiji Matsumoto e i Daft Punk. Le prevendite apriranno il 13 novembre.
Riportiamo direttamente dal sito di Nexo Studios:
Arriva finalmente sul grande schermo solo dal 12 al 15 dicembre la versione rimasterizzata in 4K del capolavoro anime dei Daft Punk e Leiji Matsumoto: INTERSTELLA 5555: THE 5TORY OF THE 5ECRET 5TAR 5YSTEM (elenco sale a breve su nexostudios.it e prevendite aperte dal 13 novembre).
Uscito originariamente nel 2003, Daft Punk & Leiji Matsumoto’s Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem è stato creato dai Daft Punk e da Cédric Hervet in collaborazione con Leiji Matsumoto e Toei Animation e racconta la storia del rapimento di un gruppo musicale alieno da parte di un malvagio personaggio dagli oscuri piani. Interstella 5555 è un film d’animazione interamente basato sull’album dei Daft Punk del 2001, Discovery, che comprende pezzi iconici come “One More Time”, “Harder, Better, Faster, Stronger” e “Veridis Quo”. Spiega Shinji Shimizu della Toei Animation, che ha prodotto il film: “One More Time” suonava in tutta la città in quel periodo! Mi sentivo così orgoglioso che volevo gridare alla gente per strada: ‘Stiamo realizzando la sua animazione adesso!”. Trattandosi di un “album visivo”, il film è stato spesso tagliato in singoli video musicali e fino a oggi è stato molto raro poterlo vedere al cinema nella sua interezza.
In occasione dell’evento al cinema in contemporanea in più di 800 sale di 40 paesi, l’album Discovery: Interstella 5555 Edition sarà ripubblicato in edizione limitata con l’artwork originale dell’edizione giapponese, gli adesivi e la card del Daft Club, diventata un vero e proprio oggetto da collezione dopo la sua uscita originale. L’edizione limitata sarà composta da 5555 vinili dorati, 5555 CD numerati e 25.000 vinili neri.
A corredo della riedizione dell’album della proiezione del film, è stato ideato un merch speciale, in edizione limitata, dedicato ai Crescendolls, il gruppo animato al centro di Daft Punk & Leiji Matsumoto’s Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem. Gli articoli sono disponibili sul negozio ufficiale dei Daft Punk. “Veridis Quo ‘, brano di punta di Discovery, è stato ampiamente utilizzato durante l’estate e può essere ascoltato anche nella campagna pubblicitaria globale di Chanel N°5 intitolata A rendez-vous diretta da Luca Guadagnino, con Margot Robbie e Jacob Elordi.
Certificato Oro negli Stati Uniti, Platino in Giappone, 2 volte Platino nel Regno Unito e 3 volte Platino in Francia e nominato quest’anno da Apple Music 23° miglior album di tutti i tempi, Discovery è stato inserito nelle liste dei migliori album da Rolling Stone, Pitchfork, Rhapsody, Resident Advisory, BBC Radio 1 e British GQ. Il critico del Guardian Alexis Petridis ha scritto nel 2020: “I Daft Punk sono stati incredibilmente preveggenti: ascoltate Discovery e suonerà assolutamente contemporaneo”.
Daft Punk & Leiji Matsumoto’s Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem è distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Studios assieme ai media partner Radio Deejay, Radiom2o, Lucca Comics & Games, Cultura POP, MYmovies.
Fonti consultate:
Sito ufficiale Nexo Studios
Arrivano per la prima volta al cinema in 4k la follia visionaria di Leiji Matsumoto e il genio creativo dei Daft Punk:...
Posted by Nexo Studios on Wednesday, October 30, 2024
Il lungometraggio è il complemento visivo dell'album Discovery dei Daft Punk. Narra la storia di una band composta da quattro musicisti extraterrestri, rapiti e portati sulla Terra da un manager malvagio. La loro unica speranza di salvezza risiede in un pilota spaziale del loro pianeta natale, che, intercettato un segnale di soccorso trasmesso durante il rapimento, parte in missione per salvarli.
Riportiamo direttamente dal sito di Nexo Studios:
Arriva finalmente sul grande schermo solo dal 12 al 15 dicembre la versione rimasterizzata in 4K del capolavoro anime dei Daft Punk e Leiji Matsumoto: INTERSTELLA 5555: THE 5TORY OF THE 5ECRET 5TAR 5YSTEM (elenco sale a breve su nexostudios.it e prevendite aperte dal 13 novembre).
Uscito originariamente nel 2003, Daft Punk & Leiji Matsumoto’s Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem è stato creato dai Daft Punk e da Cédric Hervet in collaborazione con Leiji Matsumoto e Toei Animation e racconta la storia del rapimento di un gruppo musicale alieno da parte di un malvagio personaggio dagli oscuri piani. Interstella 5555 è un film d’animazione interamente basato sull’album dei Daft Punk del 2001, Discovery, che comprende pezzi iconici come “One More Time”, “Harder, Better, Faster, Stronger” e “Veridis Quo”. Spiega Shinji Shimizu della Toei Animation, che ha prodotto il film: “One More Time” suonava in tutta la città in quel periodo! Mi sentivo così orgoglioso che volevo gridare alla gente per strada: ‘Stiamo realizzando la sua animazione adesso!”. Trattandosi di un “album visivo”, il film è stato spesso tagliato in singoli video musicali e fino a oggi è stato molto raro poterlo vedere al cinema nella sua interezza.
In occasione dell’evento al cinema in contemporanea in più di 800 sale di 40 paesi, l’album Discovery: Interstella 5555 Edition sarà ripubblicato in edizione limitata con l’artwork originale dell’edizione giapponese, gli adesivi e la card del Daft Club, diventata un vero e proprio oggetto da collezione dopo la sua uscita originale. L’edizione limitata sarà composta da 5555 vinili dorati, 5555 CD numerati e 25.000 vinili neri.
A corredo della riedizione dell’album della proiezione del film, è stato ideato un merch speciale, in edizione limitata, dedicato ai Crescendolls, il gruppo animato al centro di Daft Punk & Leiji Matsumoto’s Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem. Gli articoli sono disponibili sul negozio ufficiale dei Daft Punk. “Veridis Quo ‘, brano di punta di Discovery, è stato ampiamente utilizzato durante l’estate e può essere ascoltato anche nella campagna pubblicitaria globale di Chanel N°5 intitolata A rendez-vous diretta da Luca Guadagnino, con Margot Robbie e Jacob Elordi.
Certificato Oro negli Stati Uniti, Platino in Giappone, 2 volte Platino nel Regno Unito e 3 volte Platino in Francia e nominato quest’anno da Apple Music 23° miglior album di tutti i tempi, Discovery è stato inserito nelle liste dei migliori album da Rolling Stone, Pitchfork, Rhapsody, Resident Advisory, BBC Radio 1 e British GQ. Il critico del Guardian Alexis Petridis ha scritto nel 2020: “I Daft Punk sono stati incredibilmente preveggenti: ascoltate Discovery e suonerà assolutamente contemporaneo”.
Daft Punk & Leiji Matsumoto’s Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem è distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Studios assieme ai media partner Radio Deejay, Radiom2o, Lucca Comics & Games, Cultura POP, MYmovies.
Fonti consultate:
Sito ufficiale Nexo Studios
E che cacchio :/
Speriamo di no.
Visto in un cineforum quasi 20 anni fa, lo rivedo volentieri al cinema. Spero lo trattino bene e magari esce l'home video.
Sfortunatamente la "rimasterizzazione" è stata fatta tramite intelligenza artificiale, qui c'è un articolo in francese di Catsuka che ne parla: https://www.catsuka.com/breves/2024-02-23/interstella-5555-horrible-upscale-ai
Praticamente i particolari vengono completamente rovinati.
Ma che animali!
Non ci credo non esistesse una fonte da dove poter ottenere una master con risoluzione più alta.
Comunque come consumatori andrebbe preteso l'uso corretto dei termini: con questa cosa della "rimasterizzazione" vendono troppo spesso fuffa. Quando fanno marketing e sulla confezione mi devono scrivere che il lavoro ha creato un degrado. Chiunque venda coscientemente un prodotto così senza dichiararne la natura è automaticamente disonesto.
O semplicemente dovrebbero fare lavori fatti bene o non farli del tutto.
Non è nemmeno una cosa nuova, perché quando si sono diffusi i BD abbiamo avuto decine di anime rovinati da upscale indecenti (praticamente tutti quelli Q-TEC erano un downgrade rispetto al master SD).
Vuoi rimasterizzare con le AI? Va bene, ma se ti vai a scegliere un modello che distrugge i dettagli e non rispetta il DOF sei una capra.
No ma assolutamente. L'AI è uno strumento potente e potenzialmente utile. Ma la paura, fondata e dimostrata, dell'uso dell'IA è che viene dato uno strumento accessibile ed economico a chi magari non ha le competenze o l'interesse per usarlo bene. Tradotto: abbiamo lavori fatti in economia piuttosto che di alta qualità quando prima costando molto se ti imbarcavi in un lavoro simile si provava a farlo bene.
Come dici, con i BD avevamo già gli upscale, che però erano algoritmici. Oggi abbiamo lo strumento dell'AI che può fare ancora più danni se usato male (vero Cameron?)
Concordo su quello che dici: l'importante è il risultato. O lo fai bene o non lo fai.
Ma rimango dell'idea che comunque ci debba essere precisione e verità nel dire cosa fai. Non deve essere ammissibile il poter vendere qualcosa facendo pensare che sia qualcos'altro.
Auspicherei anche che la cosa facesse più eco mediatico anche sui siti specializzati, che magari indaghino a fondo per capire effettivamente che materiale è disponibile. Se questo materiale viene proposto al cinema o in home video, e risulta effettivamente di questa qualità scadente, ma non si fa presente al pubblico, poi magari l'operazione passa come successo (per il nome) e questo modo di lavorare non cambierà.
Secondo me cambia poco, sia che tu faccia training o che si scrivano algoritmi, il problema è usare gli strumenti senza saperlo, il training è solo più potente come strumento.
Tanto che se vai a vedere alcune cose fatte sui BD ritrovi le stesse porcherie, vedasi ad esempio RahXephon (il secondo screen è perfetto per illustrare il problema).
Cosa cambia tra quello e questa giusta lamentela su Catsuka?
Per me niente, era disastrosa la situazione ai tempi, lo è anche oggi, e pochi se ne lamentano.
Ne è la dimostrazione la recente news sull'edizione italiana di Le rose di Versailles.
Io non nutro alcune speranza al riguardo, mi dispiace, e lo dico da persona a cui questa cosa spezza il cuore.
Precisamente, intendevo proprio dire che con l'AI il cattivo uso che si faceva già prima con gli algoritmi può fare potenzialmente ancora più danni. Di sbagliato c'è proprio il modo di usare gli strumenti e il vaglio che si fa del risultato finale. Il quanto gli strumenti siano evoluti determina solo quanto siano pericolosi nelle mani sbagliate. Senza un'ambizione di qualità si ottengono solo disastri.
Visto (per Le rose di Versailes).
Il problema è proprio che non ce ne si lamenta, ce lo si fa andare bene purché ci sia. Ma soprattutto a livello di informazione non se ne parla mai come si dovrebbe, rendendo noto a tutti queste cose. Se a prescindere di come lavori ottieni solo pubblicità e promozione, le vendite non ne risentono e non sei spinto a cambiare modo di operare.
Nemmeno io ho particolari speranze proprio perché, come dici, si è sempre fatto così. E a farlo sono proprio coloro che dovrebbero essere più competenti in materia.
Ciò mi conferma nell'impressione che mi sono fatto col tempo, anche in ambito musicale: nel 90% dei casi le rimasterizzazioni sono dannose, perché, più che restaurare, alterano l'opera originale.
È quello che succede con tutti i termini tecnici che diventano termini di marketing.
Ripeto, non so (e non posso sapere) se è vero, ma se la situazione è questa c'è poco da fare. Resta il fatto - incontestabile - che potevano fare un upscale migliore, AI o non AI.
È del 2003 quindi sì, non è una questione di credere o meno, gli anime di inizio 2000 erano tutti in digitale e in SD fino a quasi al 2010.
Anche se vai a prendere una qualsiasi edizione di 5cm al secondo (che è del 2007) ti accorgi che la risoluzione è veramente bassa.
Ma esistono quasi sempre upscale a 1080p per un'edizione Blu-Ray, magari a posteriori si possono migliorare, magari al cinema non rendono come un anime Full-HD nativo, però non sono quella schifezza che è questo upscale, che è il vero problema di fondo.
Già, che tempi bui. Ancora non mi spiego così poca lungimiranza: pensavano davvero che non ci sarebbero mai state risoluzioni maggiori?
A questi livelli un upscale algoritmico risulta migliore perché non introduce dettagli inventati o filtri come lo fa un'IA utilizzata male.
Poi sono sicuro si possa fare anche con l'IA un lavoro migliore, probabilmente con un modello specifico ed istruite ad hoc vedremmo buoni risultati.
Non credo fosse quello il problema, quanto una questione di workflow da creare e costi, per anime che comunque sarebbero stati visti con trasmissioni analogiche o digitali in SD e sui DVD.
Conta anche che non c'è stato il balzo da SD a 1080, gli anime sono stati fatti (e molti lo sono tutt'ora, esiste addirittura un tool pensato per ottenere la risoluzione reale a partire da un frame) in varie risoluzioni sub-HD.
Panty & Stocking with Garterbelt, che è di fine 2010, se ricordo bene è 540p nativo, una risoluzione che ha 4 volte meno pixel di un FHD.
Del 4k non ne parliamo, ci aveva provato qualche tempo fa Production IG, con risultati disastrosi perché una pipeline interamente 4k ha costi e tempi incompatibili con il mercato, per un risultato che non li giustifica (ed è ridicolo pensare di passare da anime normalmente prodotti sub-FHD a 4k).
Alla fine sempre lì si torna, quanto costa e se il costo è giustificato, d'altronde non è che quando c'erano le pellicole venisse fatto tutto in 35mm (vedasi questo articolo).
Nel 2000 aveva senso quel modo di lavorare, e d'altronde non è che si producessero anime pensando a come si sarebbero visti 10 o 20 anni dopo, magari produci un flop che dopo 2 anni nessuno vorrà più vedere, non aumenti i costi nella speranza che poi un domani ti farà comodo se al momento non ti crea nessun vantaggio. L'economia aziendale non funziona così.
Ma non serve mica istruirne uno ad hoc, ce ne sono a bizzeffe di buona qualità, se parti da OpenModelDB ne trovi a bizzeffe, tra modelli per upscale a 4k a modelli pensati per gli anime digitali in SD, ovviamente vanno provati per lo specifico anime e potenzialmente filtrato il video sorgente (se ci sono difetti il modello li andrà probabilmente a esacerbare), sta tutto nel trovare un workflow che dia un buon risultato, il training avrebbe senso se l'upscaling di anime fosse un servizio che vuoi offrire, ma sarebbe comunque un training generico.
La cosa davvero fastidiosa è sapere che avrebbero potuto fare di meglio senza imbarcarsi in chissà quale impresa titanica e invece hanno probabilmente preso il primo modello iper-aggressivo, attivato con una spunta in chissà quale programma e a posto così.
Speravo che almeno per i film pensati per il cinema ci fosse più margine, in genere il beneficio era una maggiore qualità generale.
Non riesco a immaginare quanto possa essere più complicato produrre qualcosa a risoluzione maggiore, anche non 4k. Non mi aspetto che il video sia fitto di dettagli (avrebbe un costo per immagine alto), ma quello che è presente sia nitido.
Poi capisco che se ne faccia un discorso di costi, ma non è che siano mai nemmeno stati fatti pagare poco a fronte di qualità mai altissima.
Io rimango dell'idea che ci debba essere una responsabilità verso quello che si produce e vende.
Sì, quello è vero. Conosco l'argomento solo marginalmente perché ne ho solo letto senza sperimentare di mio. Io pensavo che magari per ottenere un effetto migliore si potesse pensare di istruire ad hoc con materiale di produzione di qualità più alta (ci sarà sicuramente qualosa) e quindi ottenere potenzialmente risultati migliori rispetto al modello generico.
Ma come dici anche solo usare gli strumenti esistenti con coscienza. Sono abbastanza sicuro che un downscale di questi upscale si veda molto peggio dell'originale, invece non dovrebbe succedere.
Si riallaccia al discorso che facevo prima, sul pericolo dell'accessibilità di questi strumenti perché verranno usati per risparmiare tempo ma non a parità di qualità. A noi consumatori non porta alcun vantaggio. Soprattutto perché denota una carenza nel vaglio del risultato finale da parte di chi ci lavora, sempre per un discorso di economia aziendale. Anche per quello sarebbe meglio fare in modo che certe aziende non ne abbiano più una di economia ^^
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