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    Non sono un esperto di musica ma avendo vissuto quegli anni posso dire che i Linkin Park hanno probabilmente due meriti: il primo è aver avvicinato giovani generazioni di ascoltatori all’inizio del nuovo millennio coi loro primi bellissimi due album a un sound commerciale ma allo stesso tempo più duro e graffiante della media proposta dal mainstream dell’epoca, principalmente radiofonico mancando tutti gli sbocchi sul web che esistono ora; il se1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Una moda degli ultimi anni riguardante l’animazione giapponese, ma l’editoria in primis perché gli adattamenti da lì provengono, è creare opere che nel titolo, solitamente fastidiosamente lungo, contengano praticamente una sinossi dell’opera che ti faccia intuire subito di cosa andrà a parlare, sono sicuro che chiunque abbia visto un anime fantasy, e al 99% isekai, degli ultimi dieci anni almeno sia andato incontro a questa esperienza; l’anime i1 [ continua a leggere]
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    Cosa succederebbe se mettessimo un gruppo di mostri mutaforma e ragazzi che li controllano a scontrarsi tra di loro? Qualcosa di figo, immagino, avrà pensato chi ha curato la sceneggiatura del progetto "Cencoroll", che nasce idealmente come trilogia ma che al momento si ferma a due OVA qui riuniti in un unico lungometraggio. Peccato che si sia fermato a questa idea, senza pensare a nessun elemento di raccordo che impreziosisse e valorizzasse que1 [ continua a leggere]
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    Questa è la storia di come mio nonno Mirokusama iniziò a scrivere una recensione nel giorno del Signore 31 dicembre 2022, un dono prezioso lasciato alla mia famiglia per chiudere l’anno in armonia e abbracciare la nuova stagione con rinnovato spirito ottimista. Non si diceva un gran bene di lui, ma in fondo si è sempre saputo che sotto quella scorza burbera e indolente si nascondeva, appunto, un grande burbero e indolente, solo più fesso di quan1 [ continua a leggere]
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    La stagione invernale del 2023 non credo verrà ricordata a lungo per la qualità delle serie che ha offerto, anzi, probabilmente resterà nella memoria collettiva più per i problemi avuti da diverse produzioni costrette varie volte a interrompere la trasmissione di una serie (quasi sempre mascherati dietro un comodo ‘CoVid’) che per altro, soprattutto se la produzione di anime in Giappone continuerà con tutte le storture e le difficoltà che presen1 [ continua a leggere]
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    Mystery, thriller, fantascienza e spiagge assolate in mezzo all’oceano, non potevano esserci elementi migliori per godersi una bella serie nella torrida estate che abbiamo appena lasciato, elementi tutti presenti in “Summer Time Rendering”, anime in venticinque episodi, adattamento dell’omonimo manga di Yasuki Tanaka, andato in onda in Giappone tra luglio e ottobre 2022.

    La storia è ambientata nell’immaginaria isola di Hitogashima (fortemente1 [ continua a leggere]
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    Ci sono argomenti con cui Makoto Shinkai flirta con la stessa facilità con cui si respira, l’amore che vive di contrasti, senza dubbio a guardare i suoi lungometraggi, ma anche i legami familiari, la malinconia che avvolge le nostre vite e i gatti, animali coi quali direi che ha un rapporto abbastanza privilegiato. Tutti questi ingredienti si ritrovano in “Dareka no Manazashi” (lett. “Lo sguardo di qualcuno”), corto del 2013 da lui diretto e sce1 [ continua a leggere]
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    Nella letteratura favolistica occidentale, europea in particolare, credo non esista animale più bistrattato del lupo; cattivo per antonomasia, pericolo costante di adulti e bambini, ingannatore affabulante e mietitore di greggi, questa nobile fiera (che per chi non lo sapesse è anche l’animale simbolo nazionale del nostro Paese) ha vissuto solo in parte dell’ultimo secolo, dopo aver rischiato anche l’estinzione a causa dei danni recati agli inse1 [ continua a leggere]
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    Con un pizzico di orgoglio posso dire che i ragazzi di Mad hanno fatto nuovamente centro. Dopo l’esordio de “L’arte della felicità” e la consacrazione con lo splendido “Gatta Cenerentola” non era semplice presentarsi sul palcoscenico della cinematografia (inter)nazionale ancora con una produzione originale e nuovamente con l’animazione quale mezzo espressivo indirizzato a un pubblico eterogeneo e non solo alle famiglie. Eppure, anche questo “Yay1 [ continua a leggere]
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    In tempi recenti il cinema, inteso come sala cinematografica, non vive un momento di ottima salute, dovuto sicuramente alla pandemia globale di Covid19 che ne ha colpito le funzionalità per più di due anni ma che, soprattutto, ha velocizzato un processo, già cominciato da anni, che vede la distribuzione del grande cinema spostarsi molto più facilmente dalla sala alle piattaforme streaming, ormai sempre più numerose e con un’offerta ogni volta pi1 [ continua a leggere]
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    Sarò franco fin dall’inizio, “Natsu e no Tobira” è un film dimenticabile nella riuscita, apprezzabile per le intenzioni, da vedere per l’aspetto pionieristico, visto che è l’adattamento di uno dei primi manga shoujo che introduceva, seppur timidamente, la tematica dell’amore omosessuale tra ragazzi; cionondimeno, questa tutto sommato lodevole caratteristica lo potrà differenziare dalla massa di opere di genere dell’epoca, ma non può nascondere i1 [ continua a leggere]
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    Ho avuto uno strano rapporto con “Shinigami Bocchan to Kuro Maid”, devo dire la verità, è una serie che a primo impatto mi aveva anche piacevolmente colpito, ma che col tempo ho seguito con un po’ di fatica, alternando momenti di blando interesse ad altri di discreta noia e, a visione (momentaneamente) conclusa, forse ho anche capito il motivo principale: esaurisce troppo presto i temi che la rendono interessante, come proverò a rendere più chia1 [ continua a leggere]