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    Sequel autonomo di "Akame ga kill".
    Non necessita di leggere i prequel per capire cosa succede. La storia si svolge letteralmente in un altro continente. E anche se Akame si trova in questo nuovo ambiente (che ricorda molto il Giappone dell'era dei samurai) per trovare una cura alla sua condizione questo è solo un McGuffin.

    La protagonista è Hinowa. E le vicende, anche se ritroveremo personaggi dei precedenti manga, sono completamente a sé st1 [ continua a leggere]
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    Questo è probabilmente il soft porn più divertente che abbia mai letto. Ogni capitolo è un festival di ecchi e risate. Ed è probabilmente l'unico manga ecchi dove il blueballing è totalmente giustificato visto che per il nostro eroe(?) eiaculare significherebbe scatenare l'apocalisse. Veniamo quindi a contatto con l'harem più sofferto del mondo dei manga in cui l'eroe deve resistere alle varie demonesse che trasmite il suo scroto vogliono metter1 [ continua a leggere]
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    Il genere isekai ormai è stato sfruttato al massimo, al punto che ormai molte persone hanno cominciato a sviluppare una vera e propria insofferenza al genere. Può ancora venire fuori qualcosa di vagamente interessante dal trito e ritrito trope di "Tizio LaQualunque si ritrova senza motivo in un mondo magico"?
    Per me questo qualcosa è stato questo breve manga. In cui, questa volta, sono tre fashion girls giapponesi (gyaru) a essere spedite dal so1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    E' possibile creare un manga fortemente ecchi, che rasenta l'hentai, e che allo stesso tempo ha una trama interessante e può rivaleggiare (o anche sorpassare) i più famosi shonen manga nelle scene d'azione? La risposta a questa domanda è "Tsugumomo".
    Sì l'autore di questo manga è riuscito a realizzare quello che molti ritenevano impossibile: un manga soft-porn con una buona storia, caratterizzazione, e combattimenti. Nettamente superiore ad "Hig1 [ continua a leggere]
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    Sarebbe potuto diventare il degno successore di "To Love-Ru: Darkness" o "Naruto".
    Purtroppo si è rivelata solo una miniserie, ma decisamente godibile. I tropi stereotipati da ecchi harem manga sono molteplici, ma per una volta ci ritroviamo con un protagonista maschile che non è ne un paladino morale ginofobico e neppure un Marty Stu sovrapotenziato. Stile grafico molto piacevole che è sempre un gran bonus per i manga ecchi e commedia efficace1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Se siete parte di quel gruppo di persone che fanservice e violenza (edgyness) gli puzzano, potete gia da qui mandare a quel paese questo manga e smettere di leggere la recensione.
    Se invece come me siete amanti del trash, e non sentite il bisogno di razionalizzare ogni singolo aspetto e dettaglio per gustarvi un manga, probabilmente vi trovate di fronte alla vostra bibbia.
    Questo è un manga senza eroi e senza esclusione di colpi. Il tema portant1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Se c'è un genere di cui non mi è mai importato nulla questo è quello sportivo (a parte alcuni manga di arti marziali).
    Sono l'ecchi e il fanservice che mi hanno condotto a questa serie. Che quasi come una trappola presenta una formosa protagonista che lavora in un bagno pubblico, un perfetto setting per situazioni fanservice, e una storia che si evolve in poco tempo nel solito schema degli harem manga.
    Ed è qui che il lettore viene preso di sorp1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Uno dei miei manga hentai preferiti in assoluto. Nei sei volumi che compongono questa serie, un ciclo vitale davvero rispettabile per un manga hentai, ci troveremo a seguire le vicende della succube Ziska (o Twiska – il nome riportato sulle copertine del manga è Ziska), teoricamente in missione per uccidere l'eroe che dovrebbe combattere contro il Signore dei demoni. Ma da brava succube quale è, finirà spesso e volentieri col dimenticarsi o igno1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Un manga che prende il concetto di harem molto diversamente dal solito! In “Change 123”, infatti, “l'harem” è una sola ragazza che soffre di personalità dissociativa, e ogni personalità (tranne quella dominante fin troppo pacifica) è esperta di un’arte marziale a se stante costruita su tre concetti di base: “forza=karate”, “velocità=tecniche militari non perfettamente specificate di assassinio”, che comprendono anche l'uso di lame e armi da fuoc1 [ continua a leggere]