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    All'inizio degli anni '70 Go Nagai era l'astro nascente del mondo dei manga. Con opere come "Harenchi Gakuen" e "Abashiri Ikka" era riuscito a creare un blend di comicita', violenza ed erotismo che aveva riscosso un notevole successo e sconvolto il conformismo della societa' giapponese dell'epoca. Inoltre fondando la sua casa di produzione Dynamic Planning aveva rafforzato il suo potere contrattuale con gli editori. All'inizio del 1972 Nagai fu1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Il manga di Dr. Slump edito da Shueisha ebbe un successo incredibile che portò il personaggio di Arale a diventare una specie di commodity promozionale attraverso cui vendere qualsiasi tipo di prodotto, ma Akira Toriyama nel 1984 non ne poteva più di certi ritmi di lavoro e chiese una vacanza al suo redattore. Questa gli fu concessa solo a patto di lavorare al soggetto di un nuovo manga. Fu così che nacque Dragon Ball, che fu serializzato per pi1 [ continua a leggere]

    6.5/10
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    Touch e' arrivato in Italia nella sua versione animata a fine anni '80 con il nome di "Prendi il mondo e vai"; all'epoca ero bambino e preferivo le serie robotiche ma mi chiedevo cosa potesse piacere di una serie col nome cosi' strano. Tuttavia Touch e' un'opera di grandissima popolarita' in Giappone e viene considerato il manga piu' famoso di Mitsuru Adachi. Ho deciso quindi di provare a leggerlo a quasi 30 anni di distanza per cercare di capir1 [ continua a leggere]
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    Manga di enorme successo che ebbi modo di leggere per intero nella prima versione italiana edita da Granata Press a partire dal 91/92 sulla rivista Zero, di cui dovrei possedere ancora il numero 1, e poi in volumetti tascabili. All'epoca sembrava che solo grazie a questo titolo (ed in parte al manga di Saint Seiya) la casa editrice riuscisse ad arrivare a fine mese.
    Il manga fu ideato da Tetsuo Hara che fu in seguito affiancato da "Bronson" per1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Akira è stata l'opera che ha sdoganato i manga in America e più in generale nel mondo occidentale. E ciò non è un caso perché è evidente che l'autore Katsuhiro Otomo ha voluto dare alla sua opera un appeal più internazionale.
    Il tema degli esperimenti delle mutazioni genetiche sugli umani ricorda un po' i fumetti tipo X-Men. Ma è anche la scelta di narrare gli eventi con continui salti della scena tra ciò che si svolge contemporaneamente in div1 [ continua a leggere]