Mermaid Melody - Principesse Sirene
"Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch" è un anime del 2003 che ha avuto anche un passaggio sulle reti italiane, con conseguente doppiaggio italiano senza infamia né lode, e sigla di apertura e chiusura identica non interpretata da Cristina D'Avena ma da una certa Sol Bontempi.
L'anime segue la storia di Lucia Nanami (Ruchia nella versione originale), la principessa dell'Oceano Pacifico del Nord che viene a vivere sulla terraferma insieme al pinguino Hippo, Nikora e l'inutile Madame Taki, per ritrovare la sua perla rosa, perla che ha perso sette anni prima nel tentativo di salvare l'allora bambino Kaito Domoto dal naufragio in cui hanno perso la vita i suoi genitori.
Letta questa premessa, è logico pensare che l'anime sarà incentrato sulla ricerca della fantomatica perla, per permettere a Lucia di ritornare nel suo regno. Niente di più sbagliato. La protagonista dell'anime incontra subito Kaito, diventato un ragazzo molto affascinante circondato da tantissime corteggiatrici, e recupera immediatamente la perla. Ma allora perché la serie continua fino a raggiungere la bellezza di cinquantadue episodi? Perché Lucia si è innamorata di Kaito e vorrebbe fargli capire che è lei la sirena che tempo addietro gli ha salvato la vita, ma non glielo può dire per non trasformarsi in schiuma di mare. E come lo fa? Ripetendogli ogni volta che è il caso di mettersi l'anima in pace, perché quella sirena non esiste. Esattamente, quindi, cosa succede nell'anime? Nulla. Insieme alle sue amiche sirene Hanon e Rina, Lucia utilizza la perla per sconfiggere le Dark Lovers, le aiutanti del perfido Gaito, ultimo discendente della stirpe dei Pantarassa, che vuole conquistare tutti i mari, impadronendosi delle perle delle sirene.
E, attenzione, fatevi da parte Sailor Moon, Pretty Cure, Mew Mew e altre eroine, che le Mermaid Melody fanno veramente paura! Gli attacchi delle nostre simpaticissime sirene consistono infatti in canzoni. Avete capito bene, queste si battono a suon di karaoke. Le Dark Lovers, infatti (e più tardi anche le Black Beauty Sisters), non riescono a sopportare la loro musica e, al termine della canzone, fuggono via sventolando bandiera bianca. Basta. Fine. Niente combattimenti o poteri magici.
Ogni episodio infatti è impostato nel mostrare sistematicamente le qualità canore delle principesse sirene attraverso canzoni, che ammetto di trovare abbastanza orecchiabili, sull'amore e il mare blu che fanno da contorno alle vicende di Kaito e Lucia che man mano finiscono per innamorarsi.
Per il resto abbiamo le solite situazioni e vicende utilizzate per perdere tempo, episodi interi che possono benissimo essere saltati a piè pari.
L'anime è eccessivamente smielato, ripetitivo e per niente appassionante. Tutto è incentrato su Kaito e Lucia, su quanto quest'ultima sia innamorata di lui e faccia tutto in funzione di lui, che dall'altro lato fa solo surf. Personalmente trovo Kaito anche parecchio bruttino, quindi è stata veramente una noia seguire la loro storia. Lucia poi è veramente stupida, non ha carattere e si tormenta perché vorrebbe stare con Kaito, ma non vuole confessargli i suoi sentimenti per paura di rivelare anche la sua vera identità. Che noia.
Gli altri personaggi sono stereotipati e ridicoli, su tutti Hanon, che mi sta veramente antipatica. E' fissata con il professore di musica Taro, che però non se la fila, e lei continua a stargli appiccicata. Salvo appena Rina, perché tra tutte è la più normale.
Durante la serie farà il suo ingresso anche un'altra principessa sirena, Caren (non ho capito perché mettere la C al posto della K del nome originale, ma sono dettagli), a cui hanno dato una voce orribile, che è alla disperata ricerca di sua sorella gemella Noelle (le due in realtà non si somigliano affatto) e non vuole affiancarsi alle tre protagoniste per non perdere tempo. Giustamente, direi.
<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>
Noelle e Coco sono state fatte prigioniere del perfidissimo Gaito e, finalmente, dopo cinquanta episodi, le ragazze si decidono ad andare a salvarle, perché anche Kaito è stato fatto prigioniero nel tentativo da parte di Gaito di convincerlo a passare al lato oscuro.
Solo qui le cose cominciano a farsi interessanti, perché scopriamo che Kaito non è così inutile, ma che è legato (non è chiarissimo come, si parla di fratellanza ma anche di doppelganger) a Gaito (non si era capito, guarda; l'originalità di modificare la prima lettera è geniale, persino i doppiatori si imbrogliano durante la serie!) e che è il principe del mare. Non si sa bene in che modo ciò sia possibile, ma è così. Punto. In realtà Kaito non fa granché, si limita ad emanare un fascio di luce dalla fronte urlando "Lucia!", e poi sviene. Cosa che avviene puntualmente in ogni episodio in cui risulta coinvolto anche Kaito.
Le sirene protagoniste riescono a liberare le sirene prigioniere e si uniscono per sconfiggere Gaito, ma non hanno speranze, perché non sono al completo senza Sara, una principessa sirena passata dalla parte dei cattivi per vendicarsi del suo amato Taro che l'ha abbandonata. Nemmeno qua ci è dato sapere in che modo Sara possa vendicarsi. Ma alla fine la situazione viene chiarita. Tutti vissero felici e contenti? No, perché adesso arriva il colpo di scena e l'unica parte degna di nota.
Gaito, le Dark Lovers, le Black Beauty Sisters e anche Sara muoiono senza che nessuno si dia la pena di salvare quanto meno quest'ultima, e finalmente Kaito scopre la vera identità di Lucia, ma non succede nulla, perché anche Kaito è una creatura del mare. Sono sconvolta. Non mi aspettavo la morte di qualcuno in questo anime!
<b>Fine parte contenente spoiler</b>
In conclusione, ho trovato la serie molto noiosa e fiacca, non regala grandi momenti e nemmeno una storia d'amore intrigante o in cui immedesimarsi. Ci sono anche molte contraddizioni a livello di quel poco di trama che c'è, non c'è stato proprio il minimo impegno neanche in questo.
I "combattimenti" sono ridicoli e i nemici ancora di più. Si perde tantissimo tempo in episodi senza senso logico, nei classici equivoci e in dialoghi privi di qualsiasi aderenza alla realtà. Non salvo praticamente nulla di questo anime.
Anche graficamente non è granché. Le protagoniste hanno degli occhi immensi e dei fianchi larghissimi, e in generale sono sproporzionate. Le animazioni sono molto statiche e c'è poca cura nei dettagli.
A livello sonoro, mi piace solo la prima opening, che è possibile sentire anche durante il corso dell'anime, e le sigle che cantano le principesse non sono malaccio. Però mi piacciono solo le prime, con l'arrivo delle odiosissime Black Beauty Sisters (e qui abbiamo la censura della serie animata: le due nemiche sono amanti e non sorelle) le sigle cambiano, assumendo un ritmo più dance che non si addice molto al tipo di anime.
Insomma, è un anime che sconsiglio assolutamente.
L'anime segue la storia di Lucia Nanami (Ruchia nella versione originale), la principessa dell'Oceano Pacifico del Nord che viene a vivere sulla terraferma insieme al pinguino Hippo, Nikora e l'inutile Madame Taki, per ritrovare la sua perla rosa, perla che ha perso sette anni prima nel tentativo di salvare l'allora bambino Kaito Domoto dal naufragio in cui hanno perso la vita i suoi genitori.
Letta questa premessa, è logico pensare che l'anime sarà incentrato sulla ricerca della fantomatica perla, per permettere a Lucia di ritornare nel suo regno. Niente di più sbagliato. La protagonista dell'anime incontra subito Kaito, diventato un ragazzo molto affascinante circondato da tantissime corteggiatrici, e recupera immediatamente la perla. Ma allora perché la serie continua fino a raggiungere la bellezza di cinquantadue episodi? Perché Lucia si è innamorata di Kaito e vorrebbe fargli capire che è lei la sirena che tempo addietro gli ha salvato la vita, ma non glielo può dire per non trasformarsi in schiuma di mare. E come lo fa? Ripetendogli ogni volta che è il caso di mettersi l'anima in pace, perché quella sirena non esiste. Esattamente, quindi, cosa succede nell'anime? Nulla. Insieme alle sue amiche sirene Hanon e Rina, Lucia utilizza la perla per sconfiggere le Dark Lovers, le aiutanti del perfido Gaito, ultimo discendente della stirpe dei Pantarassa, che vuole conquistare tutti i mari, impadronendosi delle perle delle sirene.
E, attenzione, fatevi da parte Sailor Moon, Pretty Cure, Mew Mew e altre eroine, che le Mermaid Melody fanno veramente paura! Gli attacchi delle nostre simpaticissime sirene consistono infatti in canzoni. Avete capito bene, queste si battono a suon di karaoke. Le Dark Lovers, infatti (e più tardi anche le Black Beauty Sisters), non riescono a sopportare la loro musica e, al termine della canzone, fuggono via sventolando bandiera bianca. Basta. Fine. Niente combattimenti o poteri magici.
Ogni episodio infatti è impostato nel mostrare sistematicamente le qualità canore delle principesse sirene attraverso canzoni, che ammetto di trovare abbastanza orecchiabili, sull'amore e il mare blu che fanno da contorno alle vicende di Kaito e Lucia che man mano finiscono per innamorarsi.
Per il resto abbiamo le solite situazioni e vicende utilizzate per perdere tempo, episodi interi che possono benissimo essere saltati a piè pari.
L'anime è eccessivamente smielato, ripetitivo e per niente appassionante. Tutto è incentrato su Kaito e Lucia, su quanto quest'ultima sia innamorata di lui e faccia tutto in funzione di lui, che dall'altro lato fa solo surf. Personalmente trovo Kaito anche parecchio bruttino, quindi è stata veramente una noia seguire la loro storia. Lucia poi è veramente stupida, non ha carattere e si tormenta perché vorrebbe stare con Kaito, ma non vuole confessargli i suoi sentimenti per paura di rivelare anche la sua vera identità. Che noia.
Gli altri personaggi sono stereotipati e ridicoli, su tutti Hanon, che mi sta veramente antipatica. E' fissata con il professore di musica Taro, che però non se la fila, e lei continua a stargli appiccicata. Salvo appena Rina, perché tra tutte è la più normale.
Durante la serie farà il suo ingresso anche un'altra principessa sirena, Caren (non ho capito perché mettere la C al posto della K del nome originale, ma sono dettagli), a cui hanno dato una voce orribile, che è alla disperata ricerca di sua sorella gemella Noelle (le due in realtà non si somigliano affatto) e non vuole affiancarsi alle tre protagoniste per non perdere tempo. Giustamente, direi.
<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>
Noelle e Coco sono state fatte prigioniere del perfidissimo Gaito e, finalmente, dopo cinquanta episodi, le ragazze si decidono ad andare a salvarle, perché anche Kaito è stato fatto prigioniero nel tentativo da parte di Gaito di convincerlo a passare al lato oscuro.
Solo qui le cose cominciano a farsi interessanti, perché scopriamo che Kaito non è così inutile, ma che è legato (non è chiarissimo come, si parla di fratellanza ma anche di doppelganger) a Gaito (non si era capito, guarda; l'originalità di modificare la prima lettera è geniale, persino i doppiatori si imbrogliano durante la serie!) e che è il principe del mare. Non si sa bene in che modo ciò sia possibile, ma è così. Punto. In realtà Kaito non fa granché, si limita ad emanare un fascio di luce dalla fronte urlando "Lucia!", e poi sviene. Cosa che avviene puntualmente in ogni episodio in cui risulta coinvolto anche Kaito.
Le sirene protagoniste riescono a liberare le sirene prigioniere e si uniscono per sconfiggere Gaito, ma non hanno speranze, perché non sono al completo senza Sara, una principessa sirena passata dalla parte dei cattivi per vendicarsi del suo amato Taro che l'ha abbandonata. Nemmeno qua ci è dato sapere in che modo Sara possa vendicarsi. Ma alla fine la situazione viene chiarita. Tutti vissero felici e contenti? No, perché adesso arriva il colpo di scena e l'unica parte degna di nota.
Gaito, le Dark Lovers, le Black Beauty Sisters e anche Sara muoiono senza che nessuno si dia la pena di salvare quanto meno quest'ultima, e finalmente Kaito scopre la vera identità di Lucia, ma non succede nulla, perché anche Kaito è una creatura del mare. Sono sconvolta. Non mi aspettavo la morte di qualcuno in questo anime!
<b>Fine parte contenente spoiler</b>
In conclusione, ho trovato la serie molto noiosa e fiacca, non regala grandi momenti e nemmeno una storia d'amore intrigante o in cui immedesimarsi. Ci sono anche molte contraddizioni a livello di quel poco di trama che c'è, non c'è stato proprio il minimo impegno neanche in questo.
I "combattimenti" sono ridicoli e i nemici ancora di più. Si perde tantissimo tempo in episodi senza senso logico, nei classici equivoci e in dialoghi privi di qualsiasi aderenza alla realtà. Non salvo praticamente nulla di questo anime.
Anche graficamente non è granché. Le protagoniste hanno degli occhi immensi e dei fianchi larghissimi, e in generale sono sproporzionate. Le animazioni sono molto statiche e c'è poca cura nei dettagli.
A livello sonoro, mi piace solo la prima opening, che è possibile sentire anche durante il corso dell'anime, e le sigle che cantano le principesse non sono malaccio. Però mi piacciono solo le prime, con l'arrivo delle odiosissime Black Beauty Sisters (e qui abbiamo la censura della serie animata: le due nemiche sono amanti e non sorelle) le sigle cambiano, assumendo un ritmo più dance che non si addice molto al tipo di anime.
Insomma, è un anime che sconsiglio assolutamente.
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
Sicuramente, tutti conoscono la fiaba della Sirenetta, grazie al famoso film della Disney, ma il mio primo incontro con questa fiaba non fu con esso, e purtroppo fu traumatico. Ricordo vagamente che ero all'asilo, e un giorno fu organizzato uno spettacolo dedicato alla Sirenetta in un teatro di città con andata e ritorno in pullman. Fin lì tutto bene, ma, quando cominciò lo spettacolo, per me fu il panico: buio in sala, gli applausi scroscianti e il palcoscenico mi spaventarono a morte, e per tutto il tempo rimasi fuori dalla sala in compagnia di una maestra. E, quando tornai a casa, mia madre mi fece una sorpresa: una VHS fresca d'acquisto del film della Disney che aumentò il mio già gran numero di VHS dei film del famoso studio americano. Ed è lì che conobbi quella che, nella mia mente di bambino, era la storia della sirena di nome Ariel e dei suoi amici del mare Flounder e Sebastian, del principe Eric, della strega del mare Medusa e compagnia, e di quella storia di amore tra persone di due mondi diversi.
Ma, solo di recente, ho avuto modo di conoscere la fiaba originale scritta da Hans Christian Andersen e, come per la protagonista di questa serie, Lucia, ebbi lo shock per come fu narrata la storia, per il fatto che i personaggi erano anonimi, cioè senza nome, che la strega era una figura neutrale, e per la sua conclusione; dal momento che io e la protagonista di questo anime avevamo conosciuto la storia, in una versione edulcorata per il grande pubblico, specialmente per i bambini nel mio caso, e per vere sirene sotto forma di umane nel caso di lei.
Ovviamente, anche i Giapponesi ci hanno messo la loro mano in quella fiaba, ed ecco che nel 2002 una autrice, Pink Hanamori, con l'aiuto di Michiko Yakote (in realtà pseudonimo di un gruppo di sceneggiatori), decidono di realizzare un manga che unisce molti elementi della fiaba di Andersen con elementi di maho shojo, vicini alla formula del sentai mono, ovvero di una squadra di personaggi femminili, ma introducendo un modo di combattere completamente diverso: niente assalti tipo shonen o colpi magici provenienti da artefatti, ma usando solo ed esclusivamente una sola arma, la voce. Proprio così, battaglie a colpi di canzoni.
Ovviamente, il manga in madrepatria deve avere avuto molto successo, dal momento che alla fine è stata realizzata una serie anime divisa in due serie dedicata all'epopea delle sette principesse sirene. Un anime che come il manga unisce tematiche tipiche dei maho shojo (ovvero commedia scolastica, slice of life e commedia romantica) con elementi tipici della figura delle idol giapponesi, ovvero con canzoni presenti in ogni puntata.
E, alla fine, tale serie è arrivata anche da noi, insieme alla seconda serie, con un adattamento a dir poco certosino nell'ambito "sonoro".
La storia è ambientata in una non meglio specificata cittadina costiera del Giappone, e ha come protagonista Lucia Nanami (tranquilli, tutti i nomi sono quelli originali giapponesi), una ragazza come tante ma che nasconde un grande segreto: è in realtà una sirena, e non una sirena qualsiasi, perché è una delle sette principesse sirene, ovvero un gruppo di sirene destinate a governare ognuna uno dei sette mari. Lucia è quella dell'Oceano Pacifico del Nord. Il perché si trovi sulla terra ha due motivazioni, tra cui una personale per la protagonista: la prima, quella personale, è collegata a un avvenimento di sette anni fa, quando Lucia salvò un bambino che era caduto in mare a seguito del travolgimento, e successivo inabissamento con nessun sopravvissuto, di una nave da crociera per una improvvisa onda di tsunami. Portandolo a riva, la piccola sirena decise di fargli riprendere i sensi con un oggetto in suo possesso, una perla, oggetto che identifica la ragazza come principessa sirena ereditato dalle precedenti sovrane; dopo che quel bambino riprese i sensi, riuscì per un attimo a vedere il volto di quella sirena prima che sparisse. Proprio in quel contesto, la perla rimase nelle mani di quel bambino, che da allora continua sempre a pensare a quella salvatrice e che vorrebbe tanto rivedere, e anche Lucia in cuor suo vuole rivedere quel bambino, poiché per lei fu un vero e proprio colpo di fulmine.
Da allora sono passati sette anni, quindi Lucia decide di salire sulla terraferma a cercare la perla; ad accompagnarla vi sono Nikora, sua amica che decide di fingersi sua sorella maggiore, e che gestisce come copertura un albergo, in cui ovviamente Lucia soggiorna, Madame Taki, una bizzarra veggente, e Hippo, un pinguino parlante che, oltre a essere un efficace elemento comico, rivestirà dei ruoli molto cruciali nel corso dell'opera.
E proprio la ricerca della perla sarà la causa della seconda motivazione: da tempo, infatti, i sette mari sono minacciati dalla figura di Gaito, sinistro abitante dell'oceano nonché uno dei pochi sopravvissuti del popolo dei Pantalassa, che molto tempo fa attaccò i sette regni sottomarini per prendere possesso delle sette perle delle principesse sirene che gli darebbero la possibilità di governare sia il mare che la superficie. La regina dei mari le ha sigillate nelle profondità marine più oscure, e ora, per motivi spiegati più avanti nella storia, Gaito, ultimo (o quasi) rimasto della tribù, torna all'attacco con l'intento di concludere il tutto. Negli assalti, ben due principesse, Coco, principessa dell'Oceano Pacifico del Sud, e Noelle, principessa dell'Oceano Artico, sono state catturate, quella dell'Oceano Indiano è sparita nel nulla, mentre le ultime rimaste sono riuscite a raggiungere la superficie, ma non prima di vedere i loro regni ridotti in rovina nei feroci assalti delle Dark Lovers, le scagnozze di Gaito.
L'unica speranza per salvare i sette mari riguarda proprio le perle delle principesse che, se attivate, permettono ad esse di trasformarsi in guerriere musicali e intonare delle canzoni che alle orecchie dei nemici provocano dolori infernali capaci di annullare i loro poteri, e costringerli alla ritirata prima di "concedere a loro il bis". Quindi Lucia deve trovare la sua perla, e finisce col frequentare la scuola cittadina.
Lì farà due incontri speciali, la prima è una compagna di scuola, Hanon Hosho, che si scoprirà essere la Principessa dell'Oceano Atlantico del Sud, con la quale stringerà subito una forte amicizia, e di un ragazzo, Kaito Domoto. Quest'ultimo è nientemeno che il bambino salvato sette anni prima e, quando quest'ultimo viene salvato da Lucia, ovviamente trasformata in sirena, dalle grinfie di una delle Dark Lovers, e nel contesto gli restituirà la perla fin d'allora conservata, permettendogli di attivare per la prima volta i suoi poteri, rivedrà quella sirena che le ha salvato la vita.
Ovviamente non riconoscerà Lucia in quella sirena, dal momento che l'aspetto della ragazza cambia radicalmente quando passa da umana a sirena, ma ciò non impedirà ai due ragazzi di conoscersi, diventare amici, farsi qualche innocente litigio, ridere insieme e innamorarsi lentamente l'uno dell'altra, il tutto intervallato da spassosi quiproquo amorosi, con momenti di riflessione profonda di entrambi. Lei crede che Kaito sia innamorato di quella sirena (cioè lei), il che la porta più volte in quelle che sembrano crisi d'identità da cui riesce, a volte da sola a volte con l'aiuto delle sue amiche, a uscire, e grazie a cui matura sia come ragazza che come principessa sirena. Lui invece crede che tutte quelle apparizioni della sirena gli facciano pensare più volte se ella sia reale o no, e al contempo comincerà a interrogarsi su alcuni particolari del suo passato, e tutto perché ha conosciuto quella ragazza di nome Lucia, per la quale comincerà a provare dei sentimenti.
Altri personaggi appariranno nel corso della serie e tutti verranno coinvolti nel bene e nel male in questa intricata (ma sul serio) vicenda. Le prime che citerò saranno le altre due principesse che combatteranno nel corso di questa prima serie: la prima è Rina Toin che, dopo un iniziale momento di rifiuto, si unirà al gruppo insieme a Lucia e Hanon, in quanto principessa dell'Oceano Atlantico del Nord; nonostante il suo carattere a volte freddo e serio, legherà molto con le sue amiche, in quanto più volte affronterà un episodio del suo passato che l'ha resa una tipa a volte distante.
La seconda, che però agirà separatamente, con qualche sporadica aggregazione, è Caren, principessa dell'Oceano Antartico, nonché sorella gemella di Noelle, una delle sirene catturate.
Ultima ma non meno importante è la figura di Taro Mitsuki, all'apparenza un normale insegnante di musica (nonché interesse amoroso di Hanon), ma il suo passato segnato dall'incontro e nascita di una relazione con una sirena darà involontariamente il via all'intera vicenda.
Passiamo ora dal lato dei nemici: prima di parlare di Gaito, analizzeremo il suo "harem" di scagnozze (Izul, Eriru, Yuri, e Maria), ragazze dal carattere completamente diverso l'una dall'altra, tutte innamorate di Gaito, continuamente in competizione per il suo interesse e continua fonte di gag a dir poco esilaranti, nonché autrici di piani che in un modo o nell'altro falliscono sempre in maniera da spasso, venendo, di fatto, continuamente "suonate" (letteralmente) dalle sirene. In una puntata finiranno per conoscere addirittura le loro nemiche sirene in versione umana, e finiranno per diventare loro amiche aiutandole a riappacificarsi a seguito di un litigio.
Inoltre Hippo, che può assumere forma umana, finirà con il stringere una possibile storia d'amore con Yuri. Legami tuttavia impossibili da coltivare, dati gli schieramenti che vede tutti loro opposti.
E, inoltre, Gaito non è un cattivo al 100%, infatti il suo obbiettivo non è una scelta sua, e in alcune occasioni mostra un carattere molto fragile: proprio in quelle occasioni una misteriosa donzella arriva a confortarlo e a spingerlo ad andare avanti. E vi assicuro che non è una coincidenza che Gaito e Kaito si assomiglino molto.
Quella donzella, in realtà, di nome Sara, è la scomparsa principessa dell'Oceano Indiano, e proprio lei è quella sirena che ha finito col conoscere Taro e innamorarsi di lui, ma un piccolo ma terribile equivoco ha portato lei ad odiare l'intera umanità e dare il via libera a Gaito, anche se in alcune occasioni i suoi sentimenti nei confronti del pianista si dimostrano più forti della vendetta. Proprio quel legame sarà la chiave di volta nelle ultime battute della serie.
Ultime, comunque degne di attenzione, saranno SheShe e MiMi, le Black Beauty Sisters, unitesi a Gaito nel corso della serie, nonché le più serie e pericolose dei nemici, in quanto anche loro usano la musica, mettendo più volte nei guai le principesse. Proprio con quest'ultime censura ci cova: infatti sono Sisters solo di nome, dal momento che il legame che le lega è di natura shoujo-ai o yuri. Numerosi, nella versione originale giapponese, sono i momenti in cui le due ragazze si mostrano in scene e dialoghi molto intimi; nella loro assordante esibizione, vengono mostrate in un approccio vicino a una scena d'amore. Si salvi chi può.
Essendo un anime che ruota intorno a delle canzoni, beh, diciamo che i doppiatori che si sono cimentati con esse sono "pochi ma buoni". Infatti, il nostro adattamento, oltre a schierare doppiatori in ruoli molto azzeccati, si è dato proprio da fare in ambito canoro, usando canzoni composte per l'occasione. Canzoni tutte molto belle da sentire, che andando avanti aumenteranno di numero e che in alcune occasioni non si potrà fare a meno di cantare insieme alle protagoniste (e più volte io volevo, peccato che non ero solo a casa).
Che altro dire? Una bella storia sia romantica che simpatica, con un intreccio molto forte tra passato e presente, e con belle canzoni (ovviamente potete cercare su internet l'OST originale).
Ovviamente non sarà per tutti, ma vale comunque la pena provare a seguirla, insieme alla seconda serie.
Sicuramente, tutti conoscono la fiaba della Sirenetta, grazie al famoso film della Disney, ma il mio primo incontro con questa fiaba non fu con esso, e purtroppo fu traumatico. Ricordo vagamente che ero all'asilo, e un giorno fu organizzato uno spettacolo dedicato alla Sirenetta in un teatro di città con andata e ritorno in pullman. Fin lì tutto bene, ma, quando cominciò lo spettacolo, per me fu il panico: buio in sala, gli applausi scroscianti e il palcoscenico mi spaventarono a morte, e per tutto il tempo rimasi fuori dalla sala in compagnia di una maestra. E, quando tornai a casa, mia madre mi fece una sorpresa: una VHS fresca d'acquisto del film della Disney che aumentò il mio già gran numero di VHS dei film del famoso studio americano. Ed è lì che conobbi quella che, nella mia mente di bambino, era la storia della sirena di nome Ariel e dei suoi amici del mare Flounder e Sebastian, del principe Eric, della strega del mare Medusa e compagnia, e di quella storia di amore tra persone di due mondi diversi.
Ma, solo di recente, ho avuto modo di conoscere la fiaba originale scritta da Hans Christian Andersen e, come per la protagonista di questa serie, Lucia, ebbi lo shock per come fu narrata la storia, per il fatto che i personaggi erano anonimi, cioè senza nome, che la strega era una figura neutrale, e per la sua conclusione; dal momento che io e la protagonista di questo anime avevamo conosciuto la storia, in una versione edulcorata per il grande pubblico, specialmente per i bambini nel mio caso, e per vere sirene sotto forma di umane nel caso di lei.
Ovviamente, anche i Giapponesi ci hanno messo la loro mano in quella fiaba, ed ecco che nel 2002 una autrice, Pink Hanamori, con l'aiuto di Michiko Yakote (in realtà pseudonimo di un gruppo di sceneggiatori), decidono di realizzare un manga che unisce molti elementi della fiaba di Andersen con elementi di maho shojo, vicini alla formula del sentai mono, ovvero di una squadra di personaggi femminili, ma introducendo un modo di combattere completamente diverso: niente assalti tipo shonen o colpi magici provenienti da artefatti, ma usando solo ed esclusivamente una sola arma, la voce. Proprio così, battaglie a colpi di canzoni.
Ovviamente, il manga in madrepatria deve avere avuto molto successo, dal momento che alla fine è stata realizzata una serie anime divisa in due serie dedicata all'epopea delle sette principesse sirene. Un anime che come il manga unisce tematiche tipiche dei maho shojo (ovvero commedia scolastica, slice of life e commedia romantica) con elementi tipici della figura delle idol giapponesi, ovvero con canzoni presenti in ogni puntata.
E, alla fine, tale serie è arrivata anche da noi, insieme alla seconda serie, con un adattamento a dir poco certosino nell'ambito "sonoro".
La storia è ambientata in una non meglio specificata cittadina costiera del Giappone, e ha come protagonista Lucia Nanami (tranquilli, tutti i nomi sono quelli originali giapponesi), una ragazza come tante ma che nasconde un grande segreto: è in realtà una sirena, e non una sirena qualsiasi, perché è una delle sette principesse sirene, ovvero un gruppo di sirene destinate a governare ognuna uno dei sette mari. Lucia è quella dell'Oceano Pacifico del Nord. Il perché si trovi sulla terra ha due motivazioni, tra cui una personale per la protagonista: la prima, quella personale, è collegata a un avvenimento di sette anni fa, quando Lucia salvò un bambino che era caduto in mare a seguito del travolgimento, e successivo inabissamento con nessun sopravvissuto, di una nave da crociera per una improvvisa onda di tsunami. Portandolo a riva, la piccola sirena decise di fargli riprendere i sensi con un oggetto in suo possesso, una perla, oggetto che identifica la ragazza come principessa sirena ereditato dalle precedenti sovrane; dopo che quel bambino riprese i sensi, riuscì per un attimo a vedere il volto di quella sirena prima che sparisse. Proprio in quel contesto, la perla rimase nelle mani di quel bambino, che da allora continua sempre a pensare a quella salvatrice e che vorrebbe tanto rivedere, e anche Lucia in cuor suo vuole rivedere quel bambino, poiché per lei fu un vero e proprio colpo di fulmine.
Da allora sono passati sette anni, quindi Lucia decide di salire sulla terraferma a cercare la perla; ad accompagnarla vi sono Nikora, sua amica che decide di fingersi sua sorella maggiore, e che gestisce come copertura un albergo, in cui ovviamente Lucia soggiorna, Madame Taki, una bizzarra veggente, e Hippo, un pinguino parlante che, oltre a essere un efficace elemento comico, rivestirà dei ruoli molto cruciali nel corso dell'opera.
E proprio la ricerca della perla sarà la causa della seconda motivazione: da tempo, infatti, i sette mari sono minacciati dalla figura di Gaito, sinistro abitante dell'oceano nonché uno dei pochi sopravvissuti del popolo dei Pantalassa, che molto tempo fa attaccò i sette regni sottomarini per prendere possesso delle sette perle delle principesse sirene che gli darebbero la possibilità di governare sia il mare che la superficie. La regina dei mari le ha sigillate nelle profondità marine più oscure, e ora, per motivi spiegati più avanti nella storia, Gaito, ultimo (o quasi) rimasto della tribù, torna all'attacco con l'intento di concludere il tutto. Negli assalti, ben due principesse, Coco, principessa dell'Oceano Pacifico del Sud, e Noelle, principessa dell'Oceano Artico, sono state catturate, quella dell'Oceano Indiano è sparita nel nulla, mentre le ultime rimaste sono riuscite a raggiungere la superficie, ma non prima di vedere i loro regni ridotti in rovina nei feroci assalti delle Dark Lovers, le scagnozze di Gaito.
L'unica speranza per salvare i sette mari riguarda proprio le perle delle principesse che, se attivate, permettono ad esse di trasformarsi in guerriere musicali e intonare delle canzoni che alle orecchie dei nemici provocano dolori infernali capaci di annullare i loro poteri, e costringerli alla ritirata prima di "concedere a loro il bis". Quindi Lucia deve trovare la sua perla, e finisce col frequentare la scuola cittadina.
Lì farà due incontri speciali, la prima è una compagna di scuola, Hanon Hosho, che si scoprirà essere la Principessa dell'Oceano Atlantico del Sud, con la quale stringerà subito una forte amicizia, e di un ragazzo, Kaito Domoto. Quest'ultimo è nientemeno che il bambino salvato sette anni prima e, quando quest'ultimo viene salvato da Lucia, ovviamente trasformata in sirena, dalle grinfie di una delle Dark Lovers, e nel contesto gli restituirà la perla fin d'allora conservata, permettendogli di attivare per la prima volta i suoi poteri, rivedrà quella sirena che le ha salvato la vita.
Ovviamente non riconoscerà Lucia in quella sirena, dal momento che l'aspetto della ragazza cambia radicalmente quando passa da umana a sirena, ma ciò non impedirà ai due ragazzi di conoscersi, diventare amici, farsi qualche innocente litigio, ridere insieme e innamorarsi lentamente l'uno dell'altra, il tutto intervallato da spassosi quiproquo amorosi, con momenti di riflessione profonda di entrambi. Lei crede che Kaito sia innamorato di quella sirena (cioè lei), il che la porta più volte in quelle che sembrano crisi d'identità da cui riesce, a volte da sola a volte con l'aiuto delle sue amiche, a uscire, e grazie a cui matura sia come ragazza che come principessa sirena. Lui invece crede che tutte quelle apparizioni della sirena gli facciano pensare più volte se ella sia reale o no, e al contempo comincerà a interrogarsi su alcuni particolari del suo passato, e tutto perché ha conosciuto quella ragazza di nome Lucia, per la quale comincerà a provare dei sentimenti.
Altri personaggi appariranno nel corso della serie e tutti verranno coinvolti nel bene e nel male in questa intricata (ma sul serio) vicenda. Le prime che citerò saranno le altre due principesse che combatteranno nel corso di questa prima serie: la prima è Rina Toin che, dopo un iniziale momento di rifiuto, si unirà al gruppo insieme a Lucia e Hanon, in quanto principessa dell'Oceano Atlantico del Nord; nonostante il suo carattere a volte freddo e serio, legherà molto con le sue amiche, in quanto più volte affronterà un episodio del suo passato che l'ha resa una tipa a volte distante.
La seconda, che però agirà separatamente, con qualche sporadica aggregazione, è Caren, principessa dell'Oceano Antartico, nonché sorella gemella di Noelle, una delle sirene catturate.
Ultima ma non meno importante è la figura di Taro Mitsuki, all'apparenza un normale insegnante di musica (nonché interesse amoroso di Hanon), ma il suo passato segnato dall'incontro e nascita di una relazione con una sirena darà involontariamente il via all'intera vicenda.
Passiamo ora dal lato dei nemici: prima di parlare di Gaito, analizzeremo il suo "harem" di scagnozze (Izul, Eriru, Yuri, e Maria), ragazze dal carattere completamente diverso l'una dall'altra, tutte innamorate di Gaito, continuamente in competizione per il suo interesse e continua fonte di gag a dir poco esilaranti, nonché autrici di piani che in un modo o nell'altro falliscono sempre in maniera da spasso, venendo, di fatto, continuamente "suonate" (letteralmente) dalle sirene. In una puntata finiranno per conoscere addirittura le loro nemiche sirene in versione umana, e finiranno per diventare loro amiche aiutandole a riappacificarsi a seguito di un litigio.
Inoltre Hippo, che può assumere forma umana, finirà con il stringere una possibile storia d'amore con Yuri. Legami tuttavia impossibili da coltivare, dati gli schieramenti che vede tutti loro opposti.
E, inoltre, Gaito non è un cattivo al 100%, infatti il suo obbiettivo non è una scelta sua, e in alcune occasioni mostra un carattere molto fragile: proprio in quelle occasioni una misteriosa donzella arriva a confortarlo e a spingerlo ad andare avanti. E vi assicuro che non è una coincidenza che Gaito e Kaito si assomiglino molto.
Quella donzella, in realtà, di nome Sara, è la scomparsa principessa dell'Oceano Indiano, e proprio lei è quella sirena che ha finito col conoscere Taro e innamorarsi di lui, ma un piccolo ma terribile equivoco ha portato lei ad odiare l'intera umanità e dare il via libera a Gaito, anche se in alcune occasioni i suoi sentimenti nei confronti del pianista si dimostrano più forti della vendetta. Proprio quel legame sarà la chiave di volta nelle ultime battute della serie.
Ultime, comunque degne di attenzione, saranno SheShe e MiMi, le Black Beauty Sisters, unitesi a Gaito nel corso della serie, nonché le più serie e pericolose dei nemici, in quanto anche loro usano la musica, mettendo più volte nei guai le principesse. Proprio con quest'ultime censura ci cova: infatti sono Sisters solo di nome, dal momento che il legame che le lega è di natura shoujo-ai o yuri. Numerosi, nella versione originale giapponese, sono i momenti in cui le due ragazze si mostrano in scene e dialoghi molto intimi; nella loro assordante esibizione, vengono mostrate in un approccio vicino a una scena d'amore. Si salvi chi può.
Essendo un anime che ruota intorno a delle canzoni, beh, diciamo che i doppiatori che si sono cimentati con esse sono "pochi ma buoni". Infatti, il nostro adattamento, oltre a schierare doppiatori in ruoli molto azzeccati, si è dato proprio da fare in ambito canoro, usando canzoni composte per l'occasione. Canzoni tutte molto belle da sentire, che andando avanti aumenteranno di numero e che in alcune occasioni non si potrà fare a meno di cantare insieme alle protagoniste (e più volte io volevo, peccato che non ero solo a casa).
Che altro dire? Una bella storia sia romantica che simpatica, con un intreccio molto forte tra passato e presente, e con belle canzoni (ovviamente potete cercare su internet l'OST originale).
Ovviamente non sarà per tutti, ma vale comunque la pena provare a seguirla, insieme alla seconda serie.
"Mermaid Melody" è un anime indirizzato a un pubblico di bambine tra i sei e i dieci anni e come tale bisogna analizzarlo. La storia è piuttosto banale: ci sono delle ragazze che devono salvare il mondo dai cattivi; la parte interessante è che si tratta di sirene che per vincere devono cantare.
Avendolo visto alle elementari, la storia mi ha molto intrigato. Le canzoni sono carine e non poche. I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma sono tanti (e ognuno si può scegliere la sirenetta preferita). I cattivi non diventano antipatici (e le loro canzoni erano quelle che mi piacevano di più). Mi sorprende che alcune parti non siano state censurate (del resto, si sarebbe dovuto tagliare metà storia). La parte grafica è piuttosto buona, anche se i personaggi con gli occhi e i capelli dello stesso colore (di solito improponibile) mi facevano effetto quasi quanto le coppie con i capelli simili. Le voci dei doppiatori sono adatti ai personaggi (oppure, ormai, mi sono abituata a sentirli così...).
Un voto su "Mermaid Melody"? Se dovessi considerarlo un anime diverso da quello che è, sarebbe la metà, ma, visto che è indirizzato alle bambine, e che io da bambina lo guardavo con molto piacere: 8.
Avendolo visto alle elementari, la storia mi ha molto intrigato. Le canzoni sono carine e non poche. I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma sono tanti (e ognuno si può scegliere la sirenetta preferita). I cattivi non diventano antipatici (e le loro canzoni erano quelle che mi piacevano di più). Mi sorprende che alcune parti non siano state censurate (del resto, si sarebbe dovuto tagliare metà storia). La parte grafica è piuttosto buona, anche se i personaggi con gli occhi e i capelli dello stesso colore (di solito improponibile) mi facevano effetto quasi quanto le coppie con i capelli simili. Le voci dei doppiatori sono adatti ai personaggi (oppure, ormai, mi sono abituata a sentirli così...).
Un voto su "Mermaid Melody"? Se dovessi considerarlo un anime diverso da quello che è, sarebbe la metà, ma, visto che è indirizzato alle bambine, e che io da bambina lo guardavo con molto piacere: 8.
Non so esattamente cosa mi fece amare alla follia questo anime circa 7 anni fa. Oggi posso giudicare la serie in modo più maturo, vedendone i punti forti e quelli deboli. Tuttavia non mi sento di darle un voto troppo negativo, almeno non alla prima stagione.
Inizio subito con quello che io considero il punto più forte dell'anime che viene invece visto come pecca maggiore da molti: le canzoni.
Le principesse sirene sconfiggono il male cantando. Ecco, questa cosa proprio non va giù a parecchie persone. Ma perchè??
Insomma è realistico che il cattivo sia sconfitto con la luce della luna di Sailor Moon? O con la frusta laser di Mew Zakuro? E' realistico all'interno della loro opera. Perchè mai quindi nell'universo di Mermaid Melody è tanto assurdo che la voce pura delle sirene sconfigga il male? In fondo le sirene della mitologia confondevano i marinai con il loro canto. Non credo sia molto diversa la cosa... Trovo invece che questa caratteristica dell'anime sia davvero vincente perchè lo differenzia molto dai suoi predecessori, nonostante rientri nello stesso genere majokko. Ammetto anche però che io sono una patita di musical. Guardo Glee, ho pianto vedendo Wicked a Broadway e mi metto a cantare senza motivo tipo Jess di New Girl. E' normale quindi che un anime stile musical non poteva che piacermi!
Avevo circa 14 anni quando lo vidi su Italia1 e lo trovai meraviglioso. Oggi capisco che la versione della Mediaset è stata oscena, non tanto per censure e doppiaggio quanto per le canzoni. Mi piacciono molto le versioni italiane, le parole saranno pure poco profonde ma le varie canzoni hanno tutte un bel ritmo. Quello che non va proprio bene sono, ovviamente, le bocche delle sirene che dicono una cosa e i suoni che dicono altro... Se con i dialoghi ci si può arrangiare, mettendo canzoni con ritmi a caso il tutto risulta osceno!
Parliamo invece dei personaggi, di cui salvo solo qualcuno.
La protagonista, Lucia (ovviamente rosa), è da molti considerata una lagna assurda e in effetti lo è. Insomma è la tipica eroina buona, brava e bella che passa l'80% del tempo a cercare di conquistare un ragazzo che già la ama e il restante 20% a sconfiggere cattivi che troppo cattivi non sono. Noiosa, piatta e già vista.
Hanon è il personaggio più frivolo della serie (peccato perchè per 2 secondi del primo episodio sembrava una persona matura) ma almeno offre qualche scena comica. Studentessa innamorata del prof. Già visto.
Rina è il maschiaccio del gruppo, segretamente innamorata del fidanzato dell'amica. Già visto.
Kaito. Ugh... che odio. Figo, bello e sempre senza maglia tipo Jacob in Twilight. Kaito è il tipo di ragazzo che io più detesto, ma anche qui già visto. Non mi da nulla di nuovo.
Le altre sirene (Karen, Noel e Coco) sono quasi inutili alla trama e di loro sapremo poco e nulla. L'unica cosa che do alla stagione successiva (che trovo oscena) è proprio l'aver inserito in un paio di episodi non finali tutte le sirene insieme (finalmente!).
Forse i personaggi più interessanti sono i cattivi... almeno offrono parecchie gag comiche.
Promuovo Sara. E' l'unica con un passato semi tragico alle spalle e con una caratterizzazione decente. Tuttavia voler uccidere tutti a causa dell'ammmmmore non mi basta come scusa. Donne alzate il culo e costruitevi un futuro! Smettetela di dipendere dagli uomini!
A livello visivo l'anime è molto colorato e i disegni mi sono sempre piaciuti.
Ovviamente non possono non citare le abnormi tette di cui è provvisto ogni singolo personaggio femminile (roba da far concorrenza a Hentai e One Piece...).
Voglio dargli un buon voto. Credo che la sufficienza la passi ma lo consiglio solo agli amanti dei musical e dei majokko. Non troverete nulla di troppo profondo o personaggi in cui identificarsi.
Sconsiglio la lettura del manga. I personaggi sono ancora più odiosi e non ci sono nemmeno le bellissime colonne sonore presenti nella versione originale dell'anime.
Inizio subito con quello che io considero il punto più forte dell'anime che viene invece visto come pecca maggiore da molti: le canzoni.
Le principesse sirene sconfiggono il male cantando. Ecco, questa cosa proprio non va giù a parecchie persone. Ma perchè??
Insomma è realistico che il cattivo sia sconfitto con la luce della luna di Sailor Moon? O con la frusta laser di Mew Zakuro? E' realistico all'interno della loro opera. Perchè mai quindi nell'universo di Mermaid Melody è tanto assurdo che la voce pura delle sirene sconfigga il male? In fondo le sirene della mitologia confondevano i marinai con il loro canto. Non credo sia molto diversa la cosa... Trovo invece che questa caratteristica dell'anime sia davvero vincente perchè lo differenzia molto dai suoi predecessori, nonostante rientri nello stesso genere majokko. Ammetto anche però che io sono una patita di musical. Guardo Glee, ho pianto vedendo Wicked a Broadway e mi metto a cantare senza motivo tipo Jess di New Girl. E' normale quindi che un anime stile musical non poteva che piacermi!
Avevo circa 14 anni quando lo vidi su Italia1 e lo trovai meraviglioso. Oggi capisco che la versione della Mediaset è stata oscena, non tanto per censure e doppiaggio quanto per le canzoni. Mi piacciono molto le versioni italiane, le parole saranno pure poco profonde ma le varie canzoni hanno tutte un bel ritmo. Quello che non va proprio bene sono, ovviamente, le bocche delle sirene che dicono una cosa e i suoni che dicono altro... Se con i dialoghi ci si può arrangiare, mettendo canzoni con ritmi a caso il tutto risulta osceno!
Parliamo invece dei personaggi, di cui salvo solo qualcuno.
La protagonista, Lucia (ovviamente rosa), è da molti considerata una lagna assurda e in effetti lo è. Insomma è la tipica eroina buona, brava e bella che passa l'80% del tempo a cercare di conquistare un ragazzo che già la ama e il restante 20% a sconfiggere cattivi che troppo cattivi non sono. Noiosa, piatta e già vista.
Hanon è il personaggio più frivolo della serie (peccato perchè per 2 secondi del primo episodio sembrava una persona matura) ma almeno offre qualche scena comica. Studentessa innamorata del prof. Già visto.
Rina è il maschiaccio del gruppo, segretamente innamorata del fidanzato dell'amica. Già visto.
Kaito. Ugh... che odio. Figo, bello e sempre senza maglia tipo Jacob in Twilight. Kaito è il tipo di ragazzo che io più detesto, ma anche qui già visto. Non mi da nulla di nuovo.
Le altre sirene (Karen, Noel e Coco) sono quasi inutili alla trama e di loro sapremo poco e nulla. L'unica cosa che do alla stagione successiva (che trovo oscena) è proprio l'aver inserito in un paio di episodi non finali tutte le sirene insieme (finalmente!).
Forse i personaggi più interessanti sono i cattivi... almeno offrono parecchie gag comiche.
Promuovo Sara. E' l'unica con un passato semi tragico alle spalle e con una caratterizzazione decente. Tuttavia voler uccidere tutti a causa dell'ammmmmore non mi basta come scusa. Donne alzate il culo e costruitevi un futuro! Smettetela di dipendere dagli uomini!
A livello visivo l'anime è molto colorato e i disegni mi sono sempre piaciuti.
Ovviamente non possono non citare le abnormi tette di cui è provvisto ogni singolo personaggio femminile (roba da far concorrenza a Hentai e One Piece...).
Voglio dargli un buon voto. Credo che la sufficienza la passi ma lo consiglio solo agli amanti dei musical e dei majokko. Non troverete nulla di troppo profondo o personaggi in cui identificarsi.
Sconsiglio la lettura del manga. I personaggi sono ancora più odiosi e non ci sono nemmeno le bellissime colonne sonore presenti nella versione originale dell'anime.
Mermaid Melody è un anime del 2003 tratto dall'omonimo manga del 2002.
La trama è piuttosto semplice e trae spunto dalla favola originale di Andersen: una bellissima sirena, Lucia, da piccola salva un bambino che stava per annegare; essa gli dona il suo ciondolo (per fare in modo che lui si ricordi di lei in futuro) che contiene la preziosissima perla rosa del suo regno. Ebbene si, perché è proprio una principessa sirena, una delle sette totali che guidano tutti gli oceani. Da grande lei torna sottoforma di umana cercando quel ragazzo che ha la sua perla, e si scopre essere Kaito, un bel surfista, nonché suo compagno di classe...
Premessa, per chiunque lo abbia già visto: quanti di voi non hanno mai voluto urlare a Kaito che era Lucia la sirena dei suoi sogni? Quanti di voi si scioglievano e a quanti batteva il cuore quando la ragazza in vesti di sirena cantava "l'arcobaleno è la mia scia, e navigo in cerca di quella montagna..."? Penso la maggior parte.
L'anime è stato trasmesso su Italia 1, e questo ha contribuito molto alla sua diffusione, difatti in molti lo conoscono o perlomeno hanno visto almeno un episodio. Comunque, tornando a noi e alla nostra recensione. I disegni sono veramente un punto saliente e a favore: i personaggi sono ben caratterizzati e diversi fra loro, ognuno ha il proprio colore e il proprio vestito; non è facile, soprattutto in anime come questi, disegnare ragazze che si trasformano in "super eroine" facendo risaltare il vestito che hanno indosso. Inoltre, se ci si sofferma anche sul movimento e sull'adattamento dell'abito sul personaggio, non si trova un difetto o una piega. Perfetto. I personaggi, come detto prima, sono ben caratterizzati da sembrare quasi reali: Lucia, protagonista dolce e ingenua che si innamora di Kaito, il ragazzo che salvò quando era piccola, al quale non può rivelare niente se non vuole essere ridotta in schiuma; Kaito, il ragazzo rimasto orfano dei genitori in seguito all'incidente dove poi viene salvato da Lucia, che cerca disperatamente la sirena dei suoi sogni e del suo passato (non accorgendosi minimamente che può essere Lucia); Hanon e Rhina, le due migliori amiche della protagonista (nonché principesse sirene di altri due regni) che la sostengono sempre e comunque; e via dicendo.
La parte che spicca sulle altre (come dice poi il titolo, "Mermaid Melody") però sono le canzoni. Avranno testi banali (di sicuro non sono al livello di Venditti!) ma hanno portato migliaia di ragazzine a cantarle; la dolcezza delle parole si sposava a meraviglia con tutto l'anime di per sé (parere personale se è concesso: le preferisco in lingua originale giapponese, non in italiano).
La storia come detto all'inizio è normale, non ha nulla di complesso o intricato. Però bisogna dire che è fatta bene: più si guarda l'anime e più non si fa caso alle scene che si ripetono (le cattive che attaccano e le sirene che subito cantano facendole poi scappare). Diventano un punto secondario. Quello che si vuole sapere poi è come andrà a finire tra Kaito e Lucia: riuscirà quel tontolone di un ragazzo a capire che la sirena che sta cercando è proprio davanti ai suoi occhi? La dolcezza della loro storia d'amore è il punto che fa andare avanti tutto e che ha fatto innamorare migliaia di bambine.
Per tutti i punti espressi prima (e condizionata dal fatto che sono un'amante di questo anime, avendo collezionato figurine e dvd) non posso che dare il massimo. 10, fantastico.
La trama è piuttosto semplice e trae spunto dalla favola originale di Andersen: una bellissima sirena, Lucia, da piccola salva un bambino che stava per annegare; essa gli dona il suo ciondolo (per fare in modo che lui si ricordi di lei in futuro) che contiene la preziosissima perla rosa del suo regno. Ebbene si, perché è proprio una principessa sirena, una delle sette totali che guidano tutti gli oceani. Da grande lei torna sottoforma di umana cercando quel ragazzo che ha la sua perla, e si scopre essere Kaito, un bel surfista, nonché suo compagno di classe...
Premessa, per chiunque lo abbia già visto: quanti di voi non hanno mai voluto urlare a Kaito che era Lucia la sirena dei suoi sogni? Quanti di voi si scioglievano e a quanti batteva il cuore quando la ragazza in vesti di sirena cantava "l'arcobaleno è la mia scia, e navigo in cerca di quella montagna..."? Penso la maggior parte.
L'anime è stato trasmesso su Italia 1, e questo ha contribuito molto alla sua diffusione, difatti in molti lo conoscono o perlomeno hanno visto almeno un episodio. Comunque, tornando a noi e alla nostra recensione. I disegni sono veramente un punto saliente e a favore: i personaggi sono ben caratterizzati e diversi fra loro, ognuno ha il proprio colore e il proprio vestito; non è facile, soprattutto in anime come questi, disegnare ragazze che si trasformano in "super eroine" facendo risaltare il vestito che hanno indosso. Inoltre, se ci si sofferma anche sul movimento e sull'adattamento dell'abito sul personaggio, non si trova un difetto o una piega. Perfetto. I personaggi, come detto prima, sono ben caratterizzati da sembrare quasi reali: Lucia, protagonista dolce e ingenua che si innamora di Kaito, il ragazzo che salvò quando era piccola, al quale non può rivelare niente se non vuole essere ridotta in schiuma; Kaito, il ragazzo rimasto orfano dei genitori in seguito all'incidente dove poi viene salvato da Lucia, che cerca disperatamente la sirena dei suoi sogni e del suo passato (non accorgendosi minimamente che può essere Lucia); Hanon e Rhina, le due migliori amiche della protagonista (nonché principesse sirene di altri due regni) che la sostengono sempre e comunque; e via dicendo.
La parte che spicca sulle altre (come dice poi il titolo, "Mermaid Melody") però sono le canzoni. Avranno testi banali (di sicuro non sono al livello di Venditti!) ma hanno portato migliaia di ragazzine a cantarle; la dolcezza delle parole si sposava a meraviglia con tutto l'anime di per sé (parere personale se è concesso: le preferisco in lingua originale giapponese, non in italiano).
La storia come detto all'inizio è normale, non ha nulla di complesso o intricato. Però bisogna dire che è fatta bene: più si guarda l'anime e più non si fa caso alle scene che si ripetono (le cattive che attaccano e le sirene che subito cantano facendole poi scappare). Diventano un punto secondario. Quello che si vuole sapere poi è come andrà a finire tra Kaito e Lucia: riuscirà quel tontolone di un ragazzo a capire che la sirena che sta cercando è proprio davanti ai suoi occhi? La dolcezza della loro storia d'amore è il punto che fa andare avanti tutto e che ha fatto innamorare migliaia di bambine.
Per tutti i punti espressi prima (e condizionata dal fatto che sono un'amante di questo anime, avendo collezionato figurine e dvd) non posso che dare il massimo. 10, fantastico.
In genere a me i Majokko piacciono ben poco (non al punto di odiarli però) ma "Mermaid Melody" è senza ombra di dubbio il peggiore mai fatto. Partiamo subito con il fatto che è scopiazzato da La sirenetta di Andersen e un pochino da Sailor Moon. La trama in sé già è estremamente banale e insipida di suo, ma lasciamo perdere. Praticamente la storia ruota attorno a Luchia Nanami, la principessa sirena del pacifico del nord, intenta ad andare sulla terra ferma per poter rivedere il ragazzo che aveva salvato da una tempesta, ovvero sia Kaito Domoto. Luchia poi viene ospitata da due donne: Nikora e Madam Taki. Subito dopo si aggiungono anche Hanon Hosho e Rina Toin, anche loro delle principesse sirene. Il nostro trio di eroine ha il compito di fermare Gaito accompagnato dalle sue serve nell'intento di catturare le principesse sirene e di conquistare sia gli oceani che la terra. E subito dopo alla trama si aggiungeranno anche temi particolari come l'amicizia e sopratutto il tema dell'amore. Il problema però non è l'idea di fare un'altro majokko diverso dagli altri, ma il come sviluppano sia i temi che i personaggi: i personaggi in primis li ho trovati veramente irritanti, sopratutto Luchia e la sua amichetta Hanon. Nemmeno i cattivi sono salvabili visto che fanno una fine veramente ridicola. Basta solo una canzone melensa, e via! I cattivoni sono sistemati. Le tematiche invece cercano di essere emozionanti, ma si rivelano solamente stucchevoli e insipide, perché infatti le tematiche come l'amore e l'amicizia le sviluppano veramente male, tanto che posso definirle anche superficiali. Quindi, per concludere ho trovato quest'anime non solo stupido, ma anche diseducativo, fatto solo per scopo commerciale e per fare soldi, l'unica cosa che si salva è il doppiaggio italiano (mi chiedo ancora come abbiano fatto Lorenzo e Simone a doppiare una schifezza simile). Sconsigliato vivamente a tutti, sarebbe solo una perdita di tempo.
Non si può proprio dire che io sia un'appassionata del genere, tutt'altro, ma facendo da baby sitter a mia cugina mi è capitato spessissimo di seguire serie di questo tipo alla televisione, cosa che mi permette di dire oggi, senza mezzi termini, che 'Mermaid Melody' è un anime dei peggiori mai creati. Il motivo? Sono molteplici, a dire il vero, ma andiamo per gradi.
La storia segue le vicende di una sdolcinata quanto lagnosa principessa sirena, Lucia, che, affiancata dall'inseparabile galoppino - qui in formato pinguino preoccupantemente tondeggiante in grado di trasformarsi in un cavallo dotato di ali e pinne (?) -, approda sulla terraferma, nel mondo degli umani, per ritrovare la perla (rosa ovviamente) che aveva perso anni prima e senza la quale non può sperare di difendere se stessa e il suo regno, né di purificare il mondo a forza di canzonette sentimentali, insensate e insignificanti. Perché sono proprio queste le armi delle principesse sirene. Oh, assicuro che quando Lucia e le sue colleghe (altre donne-pesce più o meno principesche che giungono nel nostro mondo per i motivi più vari) ci deliziano con le loro voci, le avversarie gridano spaventate e non possono che tapparsi le orecchie e sparire - letteralmente. A queste emozionanti schermaglie musicali si uniscono l'amore per un ragazzo, tale Kaito, e l'obiettivo ultimo di salvare l'intero mondo sottomarino dalla minaccia di Gaito, oscuro signore degli abissi che punta - avete dubbi? - alla cattura delle principesse, al potere e alla distruzione.
Se la trama già di per sé insulsa non bastasse, poniamo un po' l'attenzione sui personaggi: la fiera dello stereotipo proporrebbe maggiore originalità. Tra le protagoniste ragazzine - che si perdono un minuto sì e il successivo pure in romanticherie diabetiche -, il figo di turno - ovviamente popolarissimo, ovviamente bellissimo, ovviamente coraggiosissimo, ovviamente integerrimo, ovviamente... insospettabile gemello separato alla nascita del cattivone? Ma giura! -, le leccapiedi dell'antagonista - poverine, non fanno che prendersi clamorose mazzate musicali -, l'antagonista stesso - membro di una casata aristocratica in decadenza nonché soggetto affetto da megalomania, sindrome dell'abbandono e patologia del bel tenebroso - e i ridicoli aiutanti delle allegre sirenette, abbiamo un'enorme varietà di personaggi tra cui scegliere i nostri eroi. In effetti, manca una sola tipologia: quella dei personaggi credibili e con spessore.
Per quanto riguarda gli episodi in sé, è straordinario come la solita scaletta venga seguita ogni volta alla lettera: le principesse sirene si trasformano nella loro versione canora più o meno allo stesso minuto di ogni puntata, addirittura!
Le tematiche che ci presenta quest'anime, poi, sono tra le più scontate possibili e spicca chiaramente la teoria del "amor vincit omnia". Non so se odiare di più i nauseabondi sentimentalismi o gli onnipresenti buonismi, in tutta sincerità. Tra l'altro sono convinta che alcune scene vorrebbero davvero essere commoventi e toccanti, ce l'hanno messa tutta, peccato però che tali momenti risultino sempre melensi e stucchevoli, non riescono a creare un briciolo di coinvolgimento emotivo nello spettatore.
Lo stile grafico non propone nulla di nuovo, ma perlomeno è dignitoso: a parte le macrocefalie, i corpi sono abbastanza proporzionati e armoniosi, i colori luminosi e in linea con il tono dell'anime e gli sfondi discreti. La colonna sonora (intesa come opening, ending e temi di sottofondo) è assolutamente insignificante, ma almeno non tortura le orecchie quanto le canzoni delle donne-pesce. L'animazione presenta diverse pecche: per esempio, durante i concerti delle nostre, le clip sono ripetute, clip che, peraltro, mostrano movenze un po' innaturali.
Infine, devo dire che il comportamento di queste adorabili sirenette a volte risulta spesso offensivo nei confronti del genere femminile: simili oche perse dietro a un simile ideale d'amore io non le ho mai viste, e sarà pure che sono poco romantica, ma davvero: dar loro un po' di cervello non sarebbe stato improponibile.
In sintesi, penso che quest'anime non sia adatto a nessuno che abbia un minimo di spirito critico, se non altro perché nel continuo ripetersi dei medesimi dialoghi, scontri e vicende sembra di essere presi in giro. E' altresì vero che a bambine piccole, ancora in cerca del solo 'spettacolo' anziché della qualità di trama e personaggi, un anime di questo tipo potrebbe piacere, in fondo è proprio questo il target di 'Mermaid Melody'.
La storia segue le vicende di una sdolcinata quanto lagnosa principessa sirena, Lucia, che, affiancata dall'inseparabile galoppino - qui in formato pinguino preoccupantemente tondeggiante in grado di trasformarsi in un cavallo dotato di ali e pinne (?) -, approda sulla terraferma, nel mondo degli umani, per ritrovare la perla (rosa ovviamente) che aveva perso anni prima e senza la quale non può sperare di difendere se stessa e il suo regno, né di purificare il mondo a forza di canzonette sentimentali, insensate e insignificanti. Perché sono proprio queste le armi delle principesse sirene. Oh, assicuro che quando Lucia e le sue colleghe (altre donne-pesce più o meno principesche che giungono nel nostro mondo per i motivi più vari) ci deliziano con le loro voci, le avversarie gridano spaventate e non possono che tapparsi le orecchie e sparire - letteralmente. A queste emozionanti schermaglie musicali si uniscono l'amore per un ragazzo, tale Kaito, e l'obiettivo ultimo di salvare l'intero mondo sottomarino dalla minaccia di Gaito, oscuro signore degli abissi che punta - avete dubbi? - alla cattura delle principesse, al potere e alla distruzione.
Se la trama già di per sé insulsa non bastasse, poniamo un po' l'attenzione sui personaggi: la fiera dello stereotipo proporrebbe maggiore originalità. Tra le protagoniste ragazzine - che si perdono un minuto sì e il successivo pure in romanticherie diabetiche -, il figo di turno - ovviamente popolarissimo, ovviamente bellissimo, ovviamente coraggiosissimo, ovviamente integerrimo, ovviamente... insospettabile gemello separato alla nascita del cattivone? Ma giura! -, le leccapiedi dell'antagonista - poverine, non fanno che prendersi clamorose mazzate musicali -, l'antagonista stesso - membro di una casata aristocratica in decadenza nonché soggetto affetto da megalomania, sindrome dell'abbandono e patologia del bel tenebroso - e i ridicoli aiutanti delle allegre sirenette, abbiamo un'enorme varietà di personaggi tra cui scegliere i nostri eroi. In effetti, manca una sola tipologia: quella dei personaggi credibili e con spessore.
Per quanto riguarda gli episodi in sé, è straordinario come la solita scaletta venga seguita ogni volta alla lettera: le principesse sirene si trasformano nella loro versione canora più o meno allo stesso minuto di ogni puntata, addirittura!
Le tematiche che ci presenta quest'anime, poi, sono tra le più scontate possibili e spicca chiaramente la teoria del "amor vincit omnia". Non so se odiare di più i nauseabondi sentimentalismi o gli onnipresenti buonismi, in tutta sincerità. Tra l'altro sono convinta che alcune scene vorrebbero davvero essere commoventi e toccanti, ce l'hanno messa tutta, peccato però che tali momenti risultino sempre melensi e stucchevoli, non riescono a creare un briciolo di coinvolgimento emotivo nello spettatore.
Lo stile grafico non propone nulla di nuovo, ma perlomeno è dignitoso: a parte le macrocefalie, i corpi sono abbastanza proporzionati e armoniosi, i colori luminosi e in linea con il tono dell'anime e gli sfondi discreti. La colonna sonora (intesa come opening, ending e temi di sottofondo) è assolutamente insignificante, ma almeno non tortura le orecchie quanto le canzoni delle donne-pesce. L'animazione presenta diverse pecche: per esempio, durante i concerti delle nostre, le clip sono ripetute, clip che, peraltro, mostrano movenze un po' innaturali.
Infine, devo dire che il comportamento di queste adorabili sirenette a volte risulta spesso offensivo nei confronti del genere femminile: simili oche perse dietro a un simile ideale d'amore io non le ho mai viste, e sarà pure che sono poco romantica, ma davvero: dar loro un po' di cervello non sarebbe stato improponibile.
In sintesi, penso che quest'anime non sia adatto a nessuno che abbia un minimo di spirito critico, se non altro perché nel continuo ripetersi dei medesimi dialoghi, scontri e vicende sembra di essere presi in giro. E' altresì vero che a bambine piccole, ancora in cerca del solo 'spettacolo' anziché della qualità di trama e personaggi, un anime di questo tipo potrebbe piacere, in fondo è proprio questo il target di 'Mermaid Melody'.
Premetto che non mi è mai piaciuto il genere maho shoujo, nonostante abbia guardato parecchi anime a partire da "Sailor Moon", fino a quelli più recenti.
Dopo questa premessa posso affermare sinceramente che "Mermaid Melody" è uno tra gli anime più brutti che io abbia mai visto.
La storia è banale, la trama è inesistente, le puntate si basano semplicemente su una scaletta che viene ripetuta continuamente. Le nostre "eroine" se la dovranno vedere con i problemi esistenziali propri della loro età e allo stesso tempo con dei "terribili" nemici che le sfideranno... a suon di canzoni. Canzoni che, a mio avviso, sono decisamente pietose e realizzate male, le immagini sono sempre le stesse e le animazioni lasciano a desiderare.
Non c'è nessuna fantasia nemmeno per i nemici, sempre gli stessi di puntata in puntata.
Il charachter design è un classico del genere: i soliti testoni con degli occhi giganti, realizzati bene e con dei colori anche fin troppo accesi per i miei gusti.
L'unica cosa che differenzia un po' questa serie dalle altre è il fatto del canto come arma per sconfiggere i nemici. Purtroppo l'unica idea nuova è stata buttata al vento e rende l'anime semplicemente "stupido".
Concludendo, "Mermaid Melody" è uno dei tanti anime che ho guardato "tanto per fare qualcosa"; certamente non mi aspettavo niente, ma si è quasi riuscito a fare peggio di quello che mi aspettavo. Se proprio non avete niente da fare, giratevi i pollici, sempre meglio che guardare "Mermaid Melody".
Dopo questa premessa posso affermare sinceramente che "Mermaid Melody" è uno tra gli anime più brutti che io abbia mai visto.
La storia è banale, la trama è inesistente, le puntate si basano semplicemente su una scaletta che viene ripetuta continuamente. Le nostre "eroine" se la dovranno vedere con i problemi esistenziali propri della loro età e allo stesso tempo con dei "terribili" nemici che le sfideranno... a suon di canzoni. Canzoni che, a mio avviso, sono decisamente pietose e realizzate male, le immagini sono sempre le stesse e le animazioni lasciano a desiderare.
Non c'è nessuna fantasia nemmeno per i nemici, sempre gli stessi di puntata in puntata.
Il charachter design è un classico del genere: i soliti testoni con degli occhi giganti, realizzati bene e con dei colori anche fin troppo accesi per i miei gusti.
L'unica cosa che differenzia un po' questa serie dalle altre è il fatto del canto come arma per sconfiggere i nemici. Purtroppo l'unica idea nuova è stata buttata al vento e rende l'anime semplicemente "stupido".
Concludendo, "Mermaid Melody" è uno dei tanti anime che ho guardato "tanto per fare qualcosa"; certamente non mi aspettavo niente, ma si è quasi riuscito a fare peggio di quello che mi aspettavo. Se proprio non avete niente da fare, giratevi i pollici, sempre meglio che guardare "Mermaid Melody".
La prima volta che ho visto questo anime è stato alle elementari. Ho acceso la televisione è ho visto due ragazze che si gettavano in mare e, cantando una canzone sdolcinata ridicola e assolutamente senza senso, sconfiggevano un nemico altrettanto ridicolo ed esilarante. All'inizio non mi è piaciuto per niente e l'ho trascurato parecchio, ma dopo le preghiere delle mie amiche ho iniziato a vederlo sotto una nuova luce, più critica, e l'ho riconsiderato. La storia è sempre stata senza senso, ma aveva un minimo di filo logico, un minimo di coinvolgimento che ti facevano continuare a guardarla.
In pratica parla delle vicende della principessa sirena Luchia alla ricerca della sua perla e, dopo averla ritrovata, del combattimento conto Gaitou.
Le pecche principali di questo anime sono due e riguardano campi molto diversi tra loro:
1) le continue lamentele della protagonista per aver perso il suo amore sono fuori luogo e dopo pochi episodi non le sopporti più e ti viene voglia di cambiare canale al più presto;
2) combattere cantando si può anche fare, non ho nulla in contrario, anzi, mi sembra un'idea originale e innovativa ma le canzoni, se così si possono chiamare, sono sdolcinate, mielose e quasi totalmente prive di significato (salviamo Assoluto Amore perché dice che il vero amore è un sentimento potente e indistruttibile).
Dell'anime ho adorato, e ancora adoro, le nemiche che i grandi capi inviano alle nostre (s)fortunate sirenette. Sono tutti spassosissimi e divertentissimi e credo che sia stato solo per loro se ho guardato tutta la serie, non ho mai trovato dei nemici migliori di questi, talmente maldestri, soprattutto quando lavoravano in coppia.
Dono un punto in più all'anime per i disegni, davvero ben fatti. Sono molto precisi e gli occhi anche se un po' troppo grandi per i miei gusti sono fantastici, emanano benissimo lo stato d'animo dei personaggi. Anche i corpi sono abbastanza proporzionati in generale, magari il seno troppo grosso in alcune ragazze o le gambe troppo lunghe stonano un po', ma comunque non sfigurano.
Belli anche i colori usati, sgargianti e allegri, proprio come le protagoniste ed inoltre ben adatti ai caratteri, soprattutto.
Diciamo che è un anime per ragazze con non più di 11 anni o forse meno, più che altro per coloro che non sono ancora cresciute e non sono ancora pronte a passare ad un livello di visione più maturo.
In pratica parla delle vicende della principessa sirena Luchia alla ricerca della sua perla e, dopo averla ritrovata, del combattimento conto Gaitou.
Le pecche principali di questo anime sono due e riguardano campi molto diversi tra loro:
1) le continue lamentele della protagonista per aver perso il suo amore sono fuori luogo e dopo pochi episodi non le sopporti più e ti viene voglia di cambiare canale al più presto;
2) combattere cantando si può anche fare, non ho nulla in contrario, anzi, mi sembra un'idea originale e innovativa ma le canzoni, se così si possono chiamare, sono sdolcinate, mielose e quasi totalmente prive di significato (salviamo Assoluto Amore perché dice che il vero amore è un sentimento potente e indistruttibile).
Dell'anime ho adorato, e ancora adoro, le nemiche che i grandi capi inviano alle nostre (s)fortunate sirenette. Sono tutti spassosissimi e divertentissimi e credo che sia stato solo per loro se ho guardato tutta la serie, non ho mai trovato dei nemici migliori di questi, talmente maldestri, soprattutto quando lavoravano in coppia.
Dono un punto in più all'anime per i disegni, davvero ben fatti. Sono molto precisi e gli occhi anche se un po' troppo grandi per i miei gusti sono fantastici, emanano benissimo lo stato d'animo dei personaggi. Anche i corpi sono abbastanza proporzionati in generale, magari il seno troppo grosso in alcune ragazze o le gambe troppo lunghe stonano un po', ma comunque non sfigurano.
Belli anche i colori usati, sgargianti e allegri, proprio come le protagoniste ed inoltre ben adatti ai caratteri, soprattutto.
Diciamo che è un anime per ragazze con non più di 11 anni o forse meno, più che altro per coloro che non sono ancora cresciute e non sono ancora pronte a passare ad un livello di visione più maturo.
Ennesima variante del genere maghette combattenti, che rifà, stancamente, il verso a Sailor Moon.
La serie manca del tutto di originalità e presenta una trama sconclusionata e ripetitiva, dove la protagoniste sono stereotipate e anche i personaggi negativi mancano del tutto di convinzione.
Alla fine, la trama risulta solo un pretesto per lunghe scene di trasformazione e per l'esibizione della sirenetta di turno, che canta canzoncine piuttosto fastidiose.
Il character design è curato, ma non si distacca minimamente dai canoni del genere.
Adattamento italiano discutibile, con diversi tagli e cambiamenti, e anche la sigla italiana è mediocre.
La serie manca del tutto di originalità e presenta una trama sconclusionata e ripetitiva, dove la protagoniste sono stereotipate e anche i personaggi negativi mancano del tutto di convinzione.
Alla fine, la trama risulta solo un pretesto per lunghe scene di trasformazione e per l'esibizione della sirenetta di turno, che canta canzoncine piuttosto fastidiose.
Il character design è curato, ma non si distacca minimamente dai canoni del genere.
Adattamento italiano discutibile, con diversi tagli e cambiamenti, e anche la sigla italiana è mediocre.
In assoluto uno dei peggiori anime mai fatti. Davvero inguardabile e irritante per chiunque abbia più di 10 anni! Non riesco a trovare davvero niente di positivo in questo anime, non si salva davvero nulla ed completamente privo di senso e di una storia, per non parlare della sigla in italiano: la prima volta che l'ho sentita ho rischiato di rompere il televisore...
Quando vidi la prima puntata lo trovai in un certo modo strampalato: accesi la televisione e mi ritrovai la ragazzina che scopava la terrazza e cantava una canzoncina semi-sdolcinata e poi tutto d'un tratto arrivano le altre due ragazzine che sembrano uscite da una rivista Majokko e si precipitano in mare e diventano sirene e cominciano a cantare un’altra canzone semi-sdolcinata e sconfiggono le cattive piu’ strambe che abbia mai visto. Detto cosi’ sembra che non mi sia piaciuto ma in effetti lo travai come detto strampalato ma allo stesso tempo originale e bello.
Ho sentito anche su questo anime voci che dicono che e’ uguale a Sailor Moon perché la protagonista ha i capelli uguali (non che sia una scusa intelligentissima da dire per paragonarlo a Sailor Moon a parer mio) e visto che io già vidi un precedente giudicato ad essere identico a Sailor Moon (Tokio Mew Mew) posso dire la mia: a mio parere e secondo i miei giudizi Mermaid Melody segue Sailor Moon ma non e’ uguale (o come molti dicono una brutta copia). Intanto per il semplice motivo che le protagoniste non devono salvare la Terra ma il mare e questo e’ uno, secondo perché Mermaid Melody non usa attacchi magici nei combattimenti ma fa cantare le protagoniste, idea fin prova contraria molto innovativa e originale,
Poi trovo che i disegni siano di ottima fattura e curati moltissimo specialmente gli occhi e i vestiti che sono zeppi di dettagli cosi come i colori utilizzati, sempre molto accesi e brillanti.
Si lascia seguire molto facilmente e certe canzoni (alcune veramente stupende) ti entrano in testa e non fai mai a meno di canticchiarle (come e’ succeso a me!)
Consigliato per chi ha gia visto Mew Mew o per chi ama i Maho Shojo visto che so che di certo non puo decisamente piacere a tutti.
Ho sentito anche su questo anime voci che dicono che e’ uguale a Sailor Moon perché la protagonista ha i capelli uguali (non che sia una scusa intelligentissima da dire per paragonarlo a Sailor Moon a parer mio) e visto che io già vidi un precedente giudicato ad essere identico a Sailor Moon (Tokio Mew Mew) posso dire la mia: a mio parere e secondo i miei giudizi Mermaid Melody segue Sailor Moon ma non e’ uguale (o come molti dicono una brutta copia). Intanto per il semplice motivo che le protagoniste non devono salvare la Terra ma il mare e questo e’ uno, secondo perché Mermaid Melody non usa attacchi magici nei combattimenti ma fa cantare le protagoniste, idea fin prova contraria molto innovativa e originale,
Poi trovo che i disegni siano di ottima fattura e curati moltissimo specialmente gli occhi e i vestiti che sono zeppi di dettagli cosi come i colori utilizzati, sempre molto accesi e brillanti.
Si lascia seguire molto facilmente e certe canzoni (alcune veramente stupende) ti entrano in testa e non fai mai a meno di canticchiarle (come e’ succeso a me!)
Consigliato per chi ha gia visto Mew Mew o per chi ama i Maho Shojo visto che so che di certo non puo decisamente piacere a tutti.
Molto belle le modalità e la dolcezza con cui questo cartone è stato realizzato, specie se ci si mette di mezzo nello staff dell'animazione un mostro sacro come Yokote Michiko!
Le atmosfere balneari delle trame ben si uniscono a ciò che accade negli abissi, per poi tornare in superficie e riscendere giù per i fondali, anche noi spettatori quindi, da quello che vediamo nella trama, siamo delle sirene o dei tritoni!
Tutto viene trattato all'insegna del buonumore, della simpatia, della dolcezza e dal bel canto, a cui fanno da contraltare malvagi intenti di creature marine venute apposta per mettere sotto il giogo della loro tirannide le malcapitate protagoniste.
Tra il dire, il fare ed il cantare, oltre al mare, di mezzo ci sono sicuramente degli amici sempre disposti ad aiutare le nostre belle sirene, alcuni con poteri speciali sopiti da millenni, altri invece capaci di cambiare le proprie sembianze anche meglio delle sirene.
Lasciatemi dire che il personaggio più divertente e forte di tutto il cartone è il pinguino che veste alla marinara, fa ridere anche quando sta zitto, per non parlare di quando si invaghisce di una nemica delle sirene, diventa una macchietta comica dal potere inarrestabile per far ridere!
Per non parlare del doppiaggio, assolutamente ben curato e sapientemente disposto, sia nel momento del dialogo che nel momento del canto, per certi versi mi sembra di rivedere mischiati Sailor moon, L'incantevole Creamy e Kiss me licia, un amalgama che unito alla "Sirenetta tra noi" jimmy da questo sorprendente e notevole risultato.
Il messaggio che l'opera vuol lanciare è ovviamente l'amore che non conosce ostacoli, laddove fin quando esso vivrà, anche accarezzando dolcemente una melodia seppur triste o sofferta, comunque trasmetterà un amore immenso, che distruggerà qualsiasi forma di oscuro proposito.
Un cartone che è stato realizzato assai bene, pur essendo un maschietto, e pur sapendo il pubblico a cui il cartone è destinato l'ho visto e rivisto più volte per quanto è fatto e (è proprio il caso di dirlo) musicato bene.
Una innovazione e mescolanza di elementi già esistenti che ha portato a questo strepitoso risultato, da non dimenticare che anche nel nostro paese ha riscosso un buon successo su Italia 1, perciò da vedere più volte!
Laddove un canto melodioso farà perdere le forze al vostro dito per cambiare canale, sicuramente non lo farete mai quando ci sono le principesse sirene in TV!
Le atmosfere balneari delle trame ben si uniscono a ciò che accade negli abissi, per poi tornare in superficie e riscendere giù per i fondali, anche noi spettatori quindi, da quello che vediamo nella trama, siamo delle sirene o dei tritoni!
Tutto viene trattato all'insegna del buonumore, della simpatia, della dolcezza e dal bel canto, a cui fanno da contraltare malvagi intenti di creature marine venute apposta per mettere sotto il giogo della loro tirannide le malcapitate protagoniste.
Tra il dire, il fare ed il cantare, oltre al mare, di mezzo ci sono sicuramente degli amici sempre disposti ad aiutare le nostre belle sirene, alcuni con poteri speciali sopiti da millenni, altri invece capaci di cambiare le proprie sembianze anche meglio delle sirene.
Lasciatemi dire che il personaggio più divertente e forte di tutto il cartone è il pinguino che veste alla marinara, fa ridere anche quando sta zitto, per non parlare di quando si invaghisce di una nemica delle sirene, diventa una macchietta comica dal potere inarrestabile per far ridere!
Per non parlare del doppiaggio, assolutamente ben curato e sapientemente disposto, sia nel momento del dialogo che nel momento del canto, per certi versi mi sembra di rivedere mischiati Sailor moon, L'incantevole Creamy e Kiss me licia, un amalgama che unito alla "Sirenetta tra noi" jimmy da questo sorprendente e notevole risultato.
Il messaggio che l'opera vuol lanciare è ovviamente l'amore che non conosce ostacoli, laddove fin quando esso vivrà, anche accarezzando dolcemente una melodia seppur triste o sofferta, comunque trasmetterà un amore immenso, che distruggerà qualsiasi forma di oscuro proposito.
Un cartone che è stato realizzato assai bene, pur essendo un maschietto, e pur sapendo il pubblico a cui il cartone è destinato l'ho visto e rivisto più volte per quanto è fatto e (è proprio il caso di dirlo) musicato bene.
Una innovazione e mescolanza di elementi già esistenti che ha portato a questo strepitoso risultato, da non dimenticare che anche nel nostro paese ha riscosso un buon successo su Italia 1, perciò da vedere più volte!
Laddove un canto melodioso farà perdere le forze al vostro dito per cambiare canale, sicuramente non lo farete mai quando ci sono le principesse sirene in TV!
Carino, passabile, godibile. Ovviamente il character design non spicca per niente, ma vabbé, in certe cose sono io ad essere molto esigente.
Situazioni stereotipate che diventano persino ridicole in certi casi, disegni curati ma che di certo non fanno sembrare Lucia una ragazza di 14 anni. Sconfiggere i nemici con il canto non è qualcosa di così idiota. C'è chi si limita a sparare onde energetiche, chi crea strani club per sconfiggere esseri soprannaturali, e chi si traveste da essere umano pur essendo una rana sergente. Ognuno fa quel che la trama gli impone, non gli si può dare una colpa per questo. Belle le canzoni (lo confesso, Assoluto amore mi piace tantissimo), e belle anche alcune particolari circostanze che mi hanno colpito. Dopotutto un 7 e mezzo glielo darei, però siccome non c'è gli affibbio 7, perché è un manga che non offre spunti per un pubblico adulto e che serve solo ad intrattenere le ragazzine.
Situazioni stereotipate che diventano persino ridicole in certi casi, disegni curati ma che di certo non fanno sembrare Lucia una ragazza di 14 anni. Sconfiggere i nemici con il canto non è qualcosa di così idiota. C'è chi si limita a sparare onde energetiche, chi crea strani club per sconfiggere esseri soprannaturali, e chi si traveste da essere umano pur essendo una rana sergente. Ognuno fa quel che la trama gli impone, non gli si può dare una colpa per questo. Belle le canzoni (lo confesso, Assoluto amore mi piace tantissimo), e belle anche alcune particolari circostanze che mi hanno colpito. Dopotutto un 7 e mezzo glielo darei, però siccome non c'è gli affibbio 7, perché è un manga che non offre spunti per un pubblico adulto e che serve solo ad intrattenere le ragazzine.
Mermaid Melody è uno di quegli anime per bambini, e questo non è stato mai smentito, neanche col manga, che solitamente è più adulto. la storia è tratta dalla leggenda della sirenetta: Luchia è una principessa sirena dell'oceano pacifico, che da piccola salvò un umano, Kaito, dandoli la sua perla rosa, e da allora se ne innamorò. dal canto suo, Kaito, non dimenticò mai quella sirena rosa che lo salvò dall'oceano quando era piccolo.
Quando Luchia diventò più grande, per recuperare la perla rosa, senza la quale non poteva diventare una sirena adulta, con l'aiuto di un piccolo pinguino, hippo, e di un'altra sirena, Nikora, va sulla terra alla ricerca della sua perla, incontrando così Kaito, e ritrovando la perla, che le permetterà di trasformarsi in una principessa sirena e sconfiggere i nemici con il canto.
Nonostante il target di età, e i disegni a volte poco proporzionati, Mermaid Melody è un'anime carino, che riesce a catturarti con le varie storie d'amore delle protagoniste. Forse un po' infantile, ma gradevole e simpatico, con una trama scorrevole. i personaggi sono come i tanti degli shoujo: la protagonista è una poveretta, sbadata e pasticciona, che si innamora del fico di turno, che a sua volta è innamorato dell'altra sua identità, ma che pian piano riesce ad innamorarsi di lei. le amiche, Hanon e Rina, le altre due co-protagoniste, nonché sirene, hanno le loro storie d'amore. Hanon è la sirena dalla perla blu, ed è innamorata del suo professore , che , guarda caso, è innamorato di un'altra sirena e che non la ricambierà mai ; è vivace, allegra e carina.
Rina , la sirena dalla perla verde, nella prima stagione non avrà nessun amore, e sarà la ragazza un po' maschiaccio, matura e responsabile, che aiuta sempre le altre due.
Per concludere, credo che Mermaid Melody sia un anime come tanti, ma che, in qualche modo, riesce a conquistare la tua attenzione (e ne so qualcosa visto che gli episodi -almeno della prima- li ho visti tutti) lo consiglio agli amanti del genere, ma anche a chi vuole passare venti minuti in modo gradevole, per distrarsi in una serata noiosa.
Quando Luchia diventò più grande, per recuperare la perla rosa, senza la quale non poteva diventare una sirena adulta, con l'aiuto di un piccolo pinguino, hippo, e di un'altra sirena, Nikora, va sulla terra alla ricerca della sua perla, incontrando così Kaito, e ritrovando la perla, che le permetterà di trasformarsi in una principessa sirena e sconfiggere i nemici con il canto.
Nonostante il target di età, e i disegni a volte poco proporzionati, Mermaid Melody è un'anime carino, che riesce a catturarti con le varie storie d'amore delle protagoniste. Forse un po' infantile, ma gradevole e simpatico, con una trama scorrevole. i personaggi sono come i tanti degli shoujo: la protagonista è una poveretta, sbadata e pasticciona, che si innamora del fico di turno, che a sua volta è innamorato dell'altra sua identità, ma che pian piano riesce ad innamorarsi di lei. le amiche, Hanon e Rina, le altre due co-protagoniste, nonché sirene, hanno le loro storie d'amore. Hanon è la sirena dalla perla blu, ed è innamorata del suo professore , che , guarda caso, è innamorato di un'altra sirena e che non la ricambierà mai ; è vivace, allegra e carina.
Rina , la sirena dalla perla verde, nella prima stagione non avrà nessun amore, e sarà la ragazza un po' maschiaccio, matura e responsabile, che aiuta sempre le altre due.
Per concludere, credo che Mermaid Melody sia un anime come tanti, ma che, in qualche modo, riesce a conquistare la tua attenzione (e ne so qualcosa visto che gli episodi -almeno della prima- li ho visti tutti) lo consiglio agli amanti del genere, ma anche a chi vuole passare venti minuti in modo gradevole, per distrarsi in una serata noiosa.
Mermaid Melody è un anime di cui si è discusso per molto tempo appena uscito in Italia, le solite voci che dicevano "E' uguale a Sailor Moon perchè la protagonista ha i capelli uguali" o "Che stupidaggine sconfiggere i nemici con il canto".
Beh io non ho creduto minimamente a nessuna di queste parole, certo la somiglianza del disegno si avvicina molto a Sailor Moon, ma nient'altro, poiché viene presentata una storia completamente distaccata da Sailor Moon.
Le principesse sirene sono 7, le protagoniste 3, le tre principesse protagoniste, durante la prima serie, devono salvare l'oceano dal perfido Gaitou (personaggio che alla fine risulterà meno cattivo e perfido di quel che sembra) e incapperanno in varie difficoltà durante la loro ricerca, entreranno in scena personaggi come le "Dark Lovers", amanti di Gaitou e con l'obiettivo di catturare le principesse sirene, o appariranno personaggi più carismatici come le "Black Beauty Sisters", sorelle con un rapporto speciale(anch'esse al servizio di Gaitou) che faranno di tutto per mettere in ridicolo le Dark Lovers e catturare le sirene con le loro relative perle, come sempre al finale le protagoniste riusciranno comunque a cavarsela contro tutte queste nemiche.
La trama sostanzialmente è questa, ma bisogna tener conto anche di un elemento molto importante, i sentimenti di amore e amicizia, che saranno fondamentali alle tre protagoniste per continuare la loro avventura, infatti assisteremo ai continui dubbi di Luchia riguardo a Kaitou, senza contare le gag comiche di Hanon e Rina(più di Hanon che di Rina).
L'elemento principale su cui si basa l'anime è la musica e la voce delle sirene, infatti esse per sconfiggere i nemici utilizzeranno la loro voce, dote interessante ma che purtroppo rende privo di suspense l'anime,nonostante questo piccolo difetto l'anime risulta comunque godibile, e le canzoni cantate dalle Mermaid Princess sono di una bellezza unica, sia i testi che le voci delle cantanti rendono l'idea di "musica delle sirene"(sto parlando delle canzoni giapponesi, non di quelle italiane), portando lo spettatore ad amare la musica, qualsiasi essa sia, da quella delle Black Beauty Sisters a quella delle sirene.
Il disegno, come ho già detto prima, ricorda vagamente Sailor Moon, ma nonostante tutto è molto diverso come stile, infatti l'unico elemento comune sono gli "Occhioni grandi"(presenti in gran parte degli anime giapponesi) e i capelli della protagonista.
Nonostante questo il disegno è pulito e gradevole e le animazioni sono eccellenti.
Durante la seconda serie assistiamo all'entrata di nuovi personaggi, dalla cagionevole Mikaru al perfido Mikeru, inoltre viene dato anche più spazio alle altre principesse(anche se potevano farle entrare in scena più spesso) e quando assisteremo alle puntate in cui sono presenti tutte e sei ci sarà davvero da ridere.
I nemici saranno ancora più spassosi e strambi, avremmo a che fare con l'elengante Lady Bat dal sesso incerto(nella versione Jap) o con la strana e pazza Arara che ne combinerà di tutti i colori, per poi incontrare la raffinata farfalla cinese Ran Fa, subentreranno anche vecchie conoscenze, le Black Beauty Sisters.
Insomma la storia più avanti va più diventa interessante, unica pecca della seconda serie sono le lamentele della protagonista(Luchia) che in ogni episodio si dispererà per la perdita dell'amore tanto desiderato.
Per questo l'anime merita un nove, perchè nonostante questi difetti riesce a dare un messaggio positivo e ad incollare lo spettatore davanti alla TV.
Beh io non ho creduto minimamente a nessuna di queste parole, certo la somiglianza del disegno si avvicina molto a Sailor Moon, ma nient'altro, poiché viene presentata una storia completamente distaccata da Sailor Moon.
Le principesse sirene sono 7, le protagoniste 3, le tre principesse protagoniste, durante la prima serie, devono salvare l'oceano dal perfido Gaitou (personaggio che alla fine risulterà meno cattivo e perfido di quel che sembra) e incapperanno in varie difficoltà durante la loro ricerca, entreranno in scena personaggi come le "Dark Lovers", amanti di Gaitou e con l'obiettivo di catturare le principesse sirene, o appariranno personaggi più carismatici come le "Black Beauty Sisters", sorelle con un rapporto speciale(anch'esse al servizio di Gaitou) che faranno di tutto per mettere in ridicolo le Dark Lovers e catturare le sirene con le loro relative perle, come sempre al finale le protagoniste riusciranno comunque a cavarsela contro tutte queste nemiche.
La trama sostanzialmente è questa, ma bisogna tener conto anche di un elemento molto importante, i sentimenti di amore e amicizia, che saranno fondamentali alle tre protagoniste per continuare la loro avventura, infatti assisteremo ai continui dubbi di Luchia riguardo a Kaitou, senza contare le gag comiche di Hanon e Rina(più di Hanon che di Rina).
L'elemento principale su cui si basa l'anime è la musica e la voce delle sirene, infatti esse per sconfiggere i nemici utilizzeranno la loro voce, dote interessante ma che purtroppo rende privo di suspense l'anime,nonostante questo piccolo difetto l'anime risulta comunque godibile, e le canzoni cantate dalle Mermaid Princess sono di una bellezza unica, sia i testi che le voci delle cantanti rendono l'idea di "musica delle sirene"(sto parlando delle canzoni giapponesi, non di quelle italiane), portando lo spettatore ad amare la musica, qualsiasi essa sia, da quella delle Black Beauty Sisters a quella delle sirene.
Il disegno, come ho già detto prima, ricorda vagamente Sailor Moon, ma nonostante tutto è molto diverso come stile, infatti l'unico elemento comune sono gli "Occhioni grandi"(presenti in gran parte degli anime giapponesi) e i capelli della protagonista.
Nonostante questo il disegno è pulito e gradevole e le animazioni sono eccellenti.
Durante la seconda serie assistiamo all'entrata di nuovi personaggi, dalla cagionevole Mikaru al perfido Mikeru, inoltre viene dato anche più spazio alle altre principesse(anche se potevano farle entrare in scena più spesso) e quando assisteremo alle puntate in cui sono presenti tutte e sei ci sarà davvero da ridere.
I nemici saranno ancora più spassosi e strambi, avremmo a che fare con l'elengante Lady Bat dal sesso incerto(nella versione Jap) o con la strana e pazza Arara che ne combinerà di tutti i colori, per poi incontrare la raffinata farfalla cinese Ran Fa, subentreranno anche vecchie conoscenze, le Black Beauty Sisters.
Insomma la storia più avanti va più diventa interessante, unica pecca della seconda serie sono le lamentele della protagonista(Luchia) che in ogni episodio si dispererà per la perdita dell'amore tanto desiderato.
Per questo l'anime merita un nove, perchè nonostante questi difetti riesce a dare un messaggio positivo e ad incollare lo spettatore davanti alla TV.
Mermaid Melody è un anime bellissimo, che ho guardato nonostante le continue repliche e ripetizioni o conclusioni. La storia è molto bella, anche se sa un po' di già visto.... Anime scolastico, credere nei sogni, nell'amore e nella speranza.... Però si deve ammettere che la trama sirene-salvare il mondo-difficoltà non può che essere un buon mix per quelle che amavano i tempi di amori alla "Kiss me Licia" anche se non è la stessa cosa. La speranza di Lucia, che Kaito si ricordi di lei fa andare avanti le tre protagoniste che tra amori infranti e sogni sempre più diventati realtà riesce a coronare il suo sogno d'amore. Insomma che dire, sono due serie (si proprio così) che danno idea della forza di un amore che neanche il tempo e le difficoltà potranno spezzare. Forse molte volte anche le canzoni (dalle antiche leggende in cui le sirene erano ammaliatrici con la loro splendida voce) giocano un ruolo decisivo sconfiggendo il male con il potere della loro essenza, che molte volte può nascondere un significato molto intenso. La mia preferita è naturalmente la mitica Star Jewel (Stella Preziosa interpretata da Rina Toin, la sirena dell'Atlantico del Nord dalla perla e dai capelli verdi e gli occhi grigi). E' magnifico sentir cantare le loro canzoni e vi assicuro che se guardate le due serie complete di tutti gli episodi (purtroppo le repliche su Italia 1 sono finite quindi vi rimane o Internet oppure i DVD in vendita in edicola....) vi stupiranno per tutto il susseguirsi di divertenti gag e imprevisti a non finire.
Con la goffaggine tipica di certe protagoniste, e un finale molto particolare, potete stare sicure di stare attaccate al televisore per più di quanto vi aspettiate....
Con la goffaggine tipica di certe protagoniste, e un finale molto particolare, potete stare sicure di stare attaccate al televisore per più di quanto vi aspettiate....
La storia inizia quando la Principessa Sirena Lucia arriva sulla terra per recuperare la sua perla rosa, che da piccola regalò ad un bambino per salvarlo da un naufragio. Vivendo come una ragazza normale, Lucia avrà la possibilità di ritrovare Kaito, il ragazzo a cui aveva regalato la sua perla. Per sconfiggere Gaito, che vuole distruggere i mari,Lucia deve riunire le sette principesse sirene,ma deve tenere la sua identità nascosta a Kaito, del quale Lucia è innamorata. Insieme alle principesse Hanon e Rina la nostra protagonista vivrà fantastiche avventure sconfiggendo il male con il potere del suo canto. Il cartone è, seppur poco originale, divertente e ben curato!