Il noto youtuber Gigguk ha rilasciato un video in cui visita gli studi di J.C. Staff. Una parte del video è diventata particolarmente celebre su internet, ricevendo più di 10000 retweet e più di 48000 like. Ci riferiamo ad un’intervista, contenuta all'interno del video, al produttore Atsushi Fujishiro (Food Wars! Shokugeki no Soma), il quale ha fatto scalpore asserendo che “non si apportano cambiamenti ai prodotti nell’interesse del pubblico estero”.
Con le sue parole Fujishiro intende dire che i prodotti anime non si allineeranno agli umori o ai gusti del pubblico esterno al Giappone, dunque non saranno mai apportate censure o altri cambiamenti per essere più appetibili sui mercati esteri. I fan potranno stare tranquilli, le serie e i film animati provenienti dal Giappone manterranno un alto grado di originalità.
Di seguito trovate il video per intero.
Fonte consultata:
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Con le sue parole Fujishiro intende dire che i prodotti anime non si allineeranno agli umori o ai gusti del pubblico esterno al Giappone, dunque non saranno mai apportate censure o altri cambiamenti per essere più appetibili sui mercati esteri. I fan potranno stare tranquilli, le serie e i film animati provenienti dal Giappone manterranno un alto grado di originalità.
Di seguito trovate il video per intero.
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Pesnate che un filòm così è già stato fatto.
OK, il bianco protagonista è un KKK, però,per una ragione, si risveglia in un in un far west dove i ruoli invertiti, con i neri conquistatori, colonizzatori, cow boy e cercatori dell'oro (e con i vestiti caratteristici del far west), ed i bianchi schiavi. Il KKK è in un epoca dove comunque il gruppo ancora non esisteva, e veiene schiavizzato in quanto bianco.
Ciò che fa storcere il naso è che non si capisce se il film è fatto per offrire spunti di riflessione o se è stato fatto con mero scopo vendicativo. Il fatto che il bianco in questione è un nazista, sembra fatto apposta per dirigere il pubblico verso un pensiero ben specifico. Usare come protagonista un bianco qualsiasi, magari si con qualche pregiudizio verso i neri (per esempio aspettarsi che tutti i neri sono poveri, o che sono tutti buoni mentre solo i bioanchi possono avere pensieri negativi su altri), poteva offrire meglio lo spunto di riflessione.
Hugo Pratt dove ha cominciato ad aver fortuna? Sulle pagine di una rivista argentina, pensate ad autori come Hayao Miiyazaki ed Isao Takahata che si sono nutriti della cultura occidentale, la hanno rielaborata in se e riproposta in forme diverse ( la citata Lady Oscar) e tante altre opere.
E Taniguchi!
E vale il reciproco. Mai letto Elektra Assassin? Fatelo...
Vedo che tutti avete parlato del "Political Correct".paventando che "Invada" anche il mondo degli anime.....ma francamente non credo che quello sia il punto....Non vorrei ricordare per la 101 volta Sailoormon, ma remenber Georgie? Oppure considerate Cyborg..a che epoca risale il manga..?
Un'epoca in cui non rompevano ancora le balle per l'aspetto di Pyunma, bollandolo come "razzista" e imponendo un ridicolo redesign come poi effettivamente è successo. Hai scelto davvero un ottimo esempio.
Ha fatto un ottimo esempio, invece, dal momento che nessuno ha "rotto le balle" per l'aspetto di Pyunma "imponendo" un "ridicolo redesign". Il manga è del 1964, la prima serie animata del 1968 e la seconda, ossia quella che abbiamo visto in Italia, del 1979. La prima modifica del design di Pyunma risale al 1980, nel film La leggenda della supergalassia, l'anno successivo alla serie animata che ricordiamo. E tutto perché avevano chiamato lo sceneggiatore americano Jeff Segal (spoiler: è bianco) come consulente, il quale gli aveva fatto notare che il design di Pyunma coi labbroni su cui s'era basato Ishinomori derivava da caricature dei neri fatte negli USA che in patria erano usate per offenderli. Tutto qui, non è che chissà che comitati di gente incazzata su twitter siano andate coi coltelli alla gola di Ishinomori intimandogli di cambiare tutto altrimenti gli avrebbero rigato la macchina. Anche perché non c'erano ancora Twitter né molti di noi...
Si sono accorti di avere fatto una cappella involontaria. Succede. Amen, si cambia, non muore nessuno.
Se e per quello gia' nel '63 c'erano gli x-men che erano palesemente ispirati alle discriminazioni subite dagli afro-americani: un Professor X martin luther king, che ha "divergenze" su come affrontare le discriminazioni con un Malcom X Magneto
Ma quello era un lavoro fatto bene, mostrava una discrimazione con una metafora.
Il problema del politically correct è il COME viene implementato in america, con interventi a gamba tesa dei produttori, autocensura per non finire nel mirino degli indignati di internet e un marcato atteggiamento pedagogico, roba che in confronto Capitan Planet negli anni '90 era un antieroe.
Sono questi atteggiamenti del polically correct americano che se ne possono volentieri restare in america.
Paradossalmente per quel design razzista si sono ispirati alle caricature dello stesso occidente(presenti anche in topolino)! Qua pensano che gli anime /manga siano un prodotto duro e puro di artisti giapponesi lontani dall'universo che si sentono ispirati dal movimento degli astri, invece l'influenza occidentale è continua
Grazie per la lezioncina, ma forse non ti rendi conto che a rompere le balle in quel caso fu proprio il signor Jeff Segal, il quale, da bravo americano ignorante che giudica tutto rapportandolo unicamente al suo paese, non si prese cinque minuti per capire che non c'era nessun intento razzista nella rappresentazione originale di Pyunma, ma si trattava unicamente di uno stilema del maestro Ishinomori. Il nasone di Jet Link ce lo avrai presente, è forse una caricatura razzista dei bianchi?
Purtroppo parti dal presupposto sbagliato che il politically correct negli anime nasca con Twitter, quando in realtà già prima bastava qualche giornalista o politicante che gridava allo scandalo. Guarda anche il caso di Jynx nei Pokémon o Popo colorato di blu.
Personalmente, posso giustificare la scelta di fregarsene solo quando si vuole colpire qualcuno che se lo merita. La domanda è: i neri se lo meritano?
Ishinomori guardava a Tezuka, e Tezuka guardava a Disney. Il mondo è in comunicazione perenne. Quando Tezuka disegnava storie che offendevano qualcuno, si scusava e le modificava o non le faceva piú ristampare. Ishinomori usava un character system come il suo maestro Tezuka, e UN suo personaggio lo creò basandosi sulla blackface (a meno che non vogliate sostenere che se lo fosse inventato per conto suo, nel qual caso riderei di gusto). Oh, càpita, non è mica un delitto. Però, una volta che lo sai... Anche Jet lo creò sempre ispirandosi a Tezuka, che già aveva sviluppato numerosi personaggi col nasone come Duke Red. Ci si può vedere una caricatura razzista dei bianchi? Possibilissimo, dato che il naso prominente è una delle caratteristiche che i giapponesi sottolineano quando parlano degli occidentali, come noi notiamo gli occhi a mandorla. Ha intento discriminatorio? In sé no, anche se può certamente essere usato come tale, proprio come gli occhi a mandorla. La blackface invece è stata usata praticamente sempre con quell'intento, con pochissime eccezioni.
Io non parto dal presupposto che il politicamente corretto negli anime nasca con Twitter, ma siccome hai usato il plurale ("rompevano le balle", che implicava un collettivo di gente) ho dato erroneamente per scontato che lo credessi tu.
I casi di Jynx e di Popo sono accomunati dall'accusa di Carole Boston Weatherford, ma mentre Jynx fu modificato in viola dalla Nintendo, il colore di Popo viene cambiato solo in alcune versioni statunitensi. Anche qui, reazioni diverse. Moore riutilizzò il personaggio di Golliwog nella sua Lega degli Straordinari Gentlemen, e quando gli dissero che era razzista si limitò a rispondere che era sempre stato concepito come un personaggio nobile (cosa vera: il personaggio originale di Kate Upton fu concepito ispirandosi alla blackface, ma sempre visto come eroe positivo; a proposito delle eccezioni di cui sopra), troncando lí la discussione. Scelse di spiegare che non intendeva offendere, esattamente come Upton ai suoi tempi. Avrebbe potuto farlo anche Ishinomori; scelse semplicemente la via piú breve.
Ah, e trovo assai più razzista vedere dei bianchi che si mettono a dettare scalette ai giapponesi su cosa possono o non possono fare a casa loro. Passano i secoli ma il commodoro Perry è duro a morire.
Che si possa parlare di Japanese Correct?
Si è persa la "profondità" che gli anime avevano un tempo. Ora sono farciti con personaggi dai disegni "infantilizzati", fan service da cliché ripetuti a vomito, ed altre cose veramente ambigue.
Io leggo parecchi webtoons Coreani e Cinesi e non c'è questa "monnezza" che si sta producendo sempre più spesso in Giappone.
Ti dico che hai torto ma una decina di anni fa i fan degli shonen accusavano gli anime contemporanei delle stesse cose che hai scritto, siccome è un ciclo che si ripete all'infinito ora ci sono i fan di quelli che tu chiami"nuovi" anime che accusano il politicamente corretto, poi ci saranno quelli del politicamente corretto che si lamenteranno del nuovo ecc...ecc..ecc..
1) La maggior parte dei commenti tira in ballo il politicamente corretto ma non mi pare sia al centro ne' della domanda posta ne' della risposta;
2) la domanda in se' pecca per eccessiva generalizzazione quindi non e' per niente utile;
3) la risposta e' in pieno stile giapponese un po' ambigua. Dice infatti (piu' o meno): "あー、そこまで、正直、大きな影響は受けてはないですね。
やっぱり、あの、昔からの、その作り方、アニメの作り方、日本のアニメの作り方が、やっぱりその、海外にも評価されてきたというのもあるので、そこに対して逆に、じゃあ作り方を変えていこうというよりは、今まで通りのその作り方で、まあもちろん意識はしますけれども、何か特別に変えたりっていったところは、あまりはしていないですね。" Per chi non conosce il giapponese, le parole chiave sono "(nihon no anime no) tsukurikata" [il modo di fare gli anime giapponesi], "ishiki" (parola che indica la consapevolezza di qualcosa - possiamo dire che quelli dello studio sono consci del fatto che all'estero etc etc.) e soprattutto "ōkina eikyō wa ukete wanai desu ne" [dove in soldoni si dice che non c'e' stata (e non c'e') / non ha subito (e non subisce) una "grande influenza" - interessante anche l'uso enfatico di quel "wa (ha)"] e infine quei "tokubetsu" (speciali, riferito a modifiche) e "amari" (non molto). Come si puo' notare, il tipo approfitta della genericita' della domanda per rispondere in maniera altrettanto generica. Intanto non nega il fatto che abbiano fatto delle modifiche ma poi non puntualizza l'entita' di queste modifiche trincerandosi dietro quei "non cosi' grandi", non tanto speciali", etc. Ma siccome non e' chiaro se quello "tsukurikata" si riferisca al disegno o alla caratterizzazione dei personaggi a al tipo di storia o al fan service, etc. tutto rimane "non detto" e, quindi, di scarso valore;
4) personalmente ci sono diverse cose che non gradisco nella maggior parte degli anime di oggi (due su tutti: a) l'estrema superficialita' con cui vengono citati e trattati elementi culturali estranei alla cultura giapponese b) l'eccessiva presenza di personaggi insani di mente) ma non credo che gli anime debbano cambiare. Basterebbe che il pubblico bocciasse senza pieta' le opere scarse e mediocri, insomma la maggior parte di quelle sul mercato. Il problema e' che cioe' spesso non avviene (ma qui "la colpa" e' solo del fruitore medio su cui non mi soffermo);
5) che pero' nel fare gli anime si tengano in considerazione i gusti dei "clienti", questo mi sembra indubbio. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di imprese che hanno come obiettivo il profitto...
vero produttori di Tokyo Revengers?
Vero produttori di qualsiasi Hentai mai uscito in Giappone cit.
Anche loro censurano la loro roba in base ai loro usi e costumi.
Cosa c'entra? Quella è una legge, e pertanto la devono rispettare se non vogliono problemi legali. Non scrivete cose a caso.
Rido, perché non ho fatto altro che contestualizzare. Dimmi dove avrei accusato Ishinomori di non avere avuto la giusta sensibilità per disegnare i suoi personaggi. O dove avrei preteso che si scusasse per una cosa che non mi sono mai sognato di definire peccato mortale. Ah capisco, siccome ho lodato Tezuka per essersi scusato, per forza di cose pretendo lo stesso da Ishinomori. A questo punto potrei anche iniziare a insultarti allo stesso modo in cui tu mi dai dell'indignado da tastiera, ma la cosa non farebbe che arroccare ulteriormente ciascuno sulle sue posizioni - come se già non lo fossimo, su, chi sto prendendo in giro.
Ragion per cui, se anche ti ribadissi che Segal fece solo il lavoro che i giapponesi l'avevano invitato appositamente a fare, la colpa rimarrebbe sempre sua (e mia che lo giustifico, ovviamente). Ma i fatti restano: i giapponesi volevano esportare il film negli USA (e infatti La leggenda della supergalassia fu la prima opera legata a Cyborg 009 ad avere un'edizione inglese), e serviva loro un consulente. A questo punto, prova a metterti nei panni di Segal: tu arrivi e vedi un personaggio che sai benissimo che susciterà certe reazioni quando arriverà negli USA. La gente lí non si fermerà a guardare la storia di Pyunma, le sue motivazioni, come viene usato dall'autore, che scopo ha, no: lo guarderà e vedrà una blackface. E tu lo sai. A questo punto potresti fregartene, dire a coloro che ti pagano che va tuuuutto beniiiiisssssimo, incassare l'assegno, tornartene a casa e sperare di non essere raggiunto dai loro avvocati quando arriverà la prevedibilissima tempesta di merda non appena il film verrà proiettato negli USA - sempre ammesso che i distributori accettino di distribuirlo -; oh, magari ti va anche di culo e non protesta nessuno (credici)...
Oppure potresti fare loro presente il problema, di fronte al quale si aprirebbero due strade:
1) mantenere il design e cercare di spiegare agli eventuali fan americani incazzati che è una scelta precisa di Ishinomori dovuta al fatto che non solo non aveva la minima idea che i personaggi neri i cui design prendeva dai comics americani fossero in origine delle caricature razziste (ma forse questo è meglio non dirlo, dai: facciamo che "se l'è inventato lui ma casualmente rassomiglia quella che gli americani conoscono come blackface"), ma in ogni caso il suo personaggio non è inteso come tale; anzi, l'esatto contrario... che sarebbe anche la verità. E del resto tutti i personaggi di 009 sono evidenti caricature esageratissime (be', togliendo Joe e Françoise che devono essere i figoni della situazione) e il team internazionale è un elogio della fratellanza universale.
2) cambiare il design e cercare di spiegare agli eventuali fan giapponesi incazzati per il cambiamento che il design originario avrebbe offeso i neri, e cosí facendo in fin dei conti avrebbe minato lo stesso messaggio che Ishinomori voleva far passare prima ancora che potessero prendere in considerazione l'idea di ascoltarlo.
Ora indovina quale delle due scelte garantisce un maggiore pubblico potenziale.
Il commodoro Perry s'era autoinvitato. Segal no.
Il fatto che Segal sia stato invitato dai giapponesi non giustifica per nulla le sue azioni, anzi è la dimostrazione lampante che coinvolgere un occidentale nella produzione di un anime causa solo danni.
Ti do ragione che probabilmente gli americani avrebbero fatto casino in ogni caso (d'altronde sono talmente esagitati da vedere il razzismo pure in Calimero lol) ma hai scordato la terza opzione: il distributore poteva editare il film di tasca sua rimuovendo/modificando le scene controverse e producendo una versione specifica per il mercato USA. Cosa d'altronde già accaduta per decine di anime.
Ma modificare a livello globale il design di un personaggio per le fisime di un solo paese è una bestialità talmente grande che non so come si faccia a concepirla. Censura pura e semplice. Segal lo sapeva? Non lo sapeva? Quello che importa è che adesso il povero Pyunma si ritrova un design più piatto e banale.
Per tornare al succo della discussione: qualcuno ha citato Cyborg 009 come esempio per dire che in fondo c'è sempre stato il politically correct, ma evidentemente vi sfugge il suo sigificato. Una cosa sono le influenze culturali, giuste e sacrosante, un'altra le intromissioni. Se non sapete nemmeno cogliere la differenza è inutile provare a discutere.
Fa il paio con le volte in cui si tira in ballo in fascismo o il nazismo
se quel qualcuno finanzia e anche il pubblico più redditizio si che sono affari loro.
L'anime di Food Wars (sempre J.C. Staff lol) l'home video in patria ha venduto pochissimo e rischiava di essere incompleto dopo la seconda stagione, se lo hanno adattato tutto e grazie anche al mercato internazionale.
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