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    7.0/10
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    Troppo breve. Reduce dalla lettura dei primi sei numeri di Bakuman mi verrebbe spontaneo scagliarmi contro le infami cartoline inviate dai lettori alla redazione di Square Jump (anche se, considerando che Square è una rivista mensile, Tista è stato pubblicato per un numero non poi così scarso di mesi, ci sono manga che sono stati droppati ben prima), ma avendo letto non so dove che l'autore avrebbe interrotto questa serie di sua spontanea volont1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Sono pochi quelli che non hanno mai letto un'opera delle CLAMP, non solo perché come mangaka sono discretamente prolifiche, ma soprattutto perché la loro fama le precede. Di conseguenza anch'io dovevo assolutamente leggere qualcosa di loro, o non avrei potuto ritenere la mia cultura in fatto di manga completa. Purtroppo però le CLAMP hanno la cattiva abitudine di abbandonare, per una ragione o per l'altra, le loro opere a metà, e di lasciarle -1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Ah, beata gioventù.
    Con "beata gioventù" intendo i tempi, in realtà neanche troppo lontani, in cui la sottoscritta, all'epoca ancora studentessa delle medie che si apprestava ad iniziare il liceo, muoveva i suoi primi passi nel mondo dei manga, ne scopriva il fascino e, completamente all'oscuro dell'esistenza di siti come Animeclick tramite i quali informarsi sulle trame e sulle varie tipologie di manga, comprava ogni titolo in cui aveva la (s)f1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Prima di iniziare questa recensione devo fare una premessa: quando, intorno agli anni 2005/2006, ho iniziato a leggere manga, non avevo la più pallida idea che ne esistessero di vari tipi, destinati a diverse categorie di pubblico; per me, che avevo appena scoperto la loro esistenza, tutti i manga erano universalmente belli per il solo fatto di essere manga, e di conseguenza li compravo puramente a caso. E così nell'estate del 2006 - anno della1 [ continua a leggere]
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    Che peccato. High School Debut è il classico esempio di come si possa, partendo da ottime premesse, rendere un manga terribilmente banale e scontato.

    L'idea di base prometteva benissimo, era innovativa e simpatica: Haruna Nagashima, dopo essere stata l'elemento di punta della squadra di softball alle medie, decide di abbandonare lo sport per dedicarsi alla ricerca del vero amore. Purtroppo la nostra protagonista, oltre ad essere l'antitesi dell1 [ continua a leggere]
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    Probabilmente uno dei manga più ridicoli che abbia mai letto. Non sono una fan di Tokyo Mew Mew, ma posso anche solo vagamente concepire che per un amante del genere "supereorine in costumino che salvano la terra una trasformazione dopo l'altra" un manga simile possa risultare più o meno gradevole; fatta questa premessa, sfido chiunque a spezzare una lancia in favore di questo trionfo di banalità.

    Come già si sapeva dalla fine della prima serie1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Divertente, frizzante e con una buona dose di fanservice. Miami Guns narra le avventure della vivace Yao Sakurakoji, figlia di un importante uomo d'affari, entrata per capriccio nel corpo di polizia della città di Miami. Ad affiancarla c'è la giovane poliziotta Lu Amano, figlia del capo della polizia, seria e di poche parole. Si tratta di una serie breve, divertente e poco impegnativa; nulla che faccia gridare al capolavoro, ma comunque una lett1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Recensire un manga come Ranma 1/2 non è un'impresa facile. Mi ci sono voluti due anni per procurarmi tutti i 53 volumetti della prima edizione, e quando finalmente ho avuto tra le mani l'ultimo numero ho provato un'emozione indescrivibile. Chiamatemi patetica, ma è così. In genere, quando mi appresto a recensire un manga, esprimo il mio voto solo al termine della mia recensione, perché solo mettendo nero su bianco pregi e difetti di un'opera rie1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Premetto che non sono una fan di questo genere di shoujo. I personaggi sono in genere tutti uguali, quasi totalmente privi di elementi che li rendano distinguibili gli uni dagli altri, e le trame sono sempre le stesse, banali e ripetitive. Lovey Dovey rientra pienamente nella categoria.

    Abbiamo la solita protagonista uguale a tante altre, che si finge la ragazza perfetta nel tentativo di conquistare il bel Keishi, efebico ragazzo biondo che, no1 [ continua a leggere]
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    Mi stupisce che nessuno abbia ancora recensito questo manga, che io ho trovato una vera rivelazione.
    Leggero, scorrevole, dotato di un umorismo piacevole e di una grafica davvero ottima, Seiho High School Men's è uno dei manga più belli che mi siano capitati per le mani negli ultimi tempi. La trama è semplice e lineare, favorita da un'ambientazione circoscritta ma efficace, adatta a dar luogo a situazioni di ogni genere, e dalla divisione in bre1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Sfogliando le prime pagine del primo numero, la conclusione a cui si giunge è una sola: ecco il solito manga in stile harem. Solito protagonista sfigato che si ritrova, per cause di forza maggiore che non si verificherebbero mai nella vita reale, circondato da uno stuolo di bellissime ragazze, tutte, per un motivo o per l'altro, attratte da lui. In realtà, Girls Bravo non è solo questo. È molto peggio. Ad una trama di base vista e rivista si uni1 [ continua a leggere]
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    Tragicamente inutile, e banale all'inverosimile. Mi sono fermata al terzo volume, e di certo non lo rimpiango.

    La trama rispecchia in pieno lo stereotipo del manga shoujo: una ragazza bruttina senza arte né parte, che si ritrova, per i motivi più disparati, coinvolta in una relazione pseudo-sentimentale con un belloccio dai capelli a punta che sparano da tutte la parti, che fatta eccezione per un fisico perfettamente scolpito e una disponibilit1 [ continua a leggere]